Connect with us

Cultura

S. Giovanni Li Cuti (CT), identificato nei fondali relitto di velivolo Kittyhawk

Redazione

Published

-

Segnalato per la prima volta nel mese di luglio del 2021 da Fabio Portella, Ispettore Onorario per i Beni culturali sommersi della provincia di Siracusa, a seguito di successive prospezioni ed indagini storico archivistiche svolte in collaborazione con la Soprintendenza del Mare, sono state confermate tipologia e nazionalità del relitto aeronautico del caccia monomotore ritrovato davanti la borgata marinara di San Giovanni Li Cuti, ad est della città di Catania.
Il relitto, che giace ad una profondità di 54 metri con il muso orientato a sud e incastrato nel fondale limoso, si presenta parzialmente coperto da fango, detriti, reti e lenze, privo del piano di coda (probabilmente strappato da una rete a strascico). Il cupolino si presenta quasi integro e sembra essere stato correttamente aperto dall’interno.
Il relitto appartiene, molto probabilmente, ad un P40D “Kittyhawk”, caccia monoplano monomotore ad ala bassa, carrello retrattile, propulso da un motore Allison V-1710-33 a 12 cilindri, costruito dalla statunitense “Curtiss” ma utilizzato anche dalla RAF.
Per i due anni seguenti l’aggressione giapponese di Pearl Harbour, il Curtiss P-40 è stato il caccia più diffuso nelle forze aeree americane, principalmente perché poteva essere prodotto in massa in tempi brevi, ma le sue qualità dinamiche furono considerate modeste soprattutto per le scarse prestazioni del propulsore in quota, grave handicap scontato sui tutti i fronti del conflitto mondiale, contro le migliori produzioni aeronautiche dell’Asse.
Delle tre complessive, tutte pertinenti ad eventi bellici legati all’operazione “Husky”, è quella del “Kittyhawk” III FR 302 del 250° sq. della RAF, decollato il 4 agosto del 1943 alle ore 11,30 dall’aeroporto di Agnone e pilotato dal Sgt. Walker, l’ipotesi identificativa maggiormente accreditata a seguito della verifica del rapporto del pilota, soccorso in mare da un idrovolante Walrus partito dal neonato aeroporto di Cassibile/Torre Cuba.
Le motivazioni che avvalorano l’ipotesi sono la distanza dalla costa e dal centro storico di Catania, la rotta del velivolo, le condizioni del relitto compatibili con un ammaraggio morbido e la posizione con la prua conficcata nel fango compatibile con il dichiarato affondamento quasi verticale.
La ricostruzione storica degli eventi bellici legati allo sbarco alleato in Sicilia si arricchisce di un altro prezioso tassello grazie all’impegno, alla passione e alla perseveranza di chi mette a disposizione importanti risorse umane e materiali a beneficio della collettività. La Soprintendenza del Mare, oltre allo scopritore Fabio Portella, ringrazia per la collaborazione Antonio Delia e Antonio Di Grazia.

Da Soprintendenza del mare

Cultura

Pantelleria, Ministero di Accolitato a Franco Palumbo e Giuseppe Crimi: 21 dicembre con il Vescovo

Direttore

Published

on

In Chiesa Matrice Ss Salvatore, domenica 21 dicembre sarò una giornata particolare per la comunità strettamente religiosa di Pantelleria. 
Se, infatti, da una parte avremo l’anniversario dell’arrivo sull’isola delle Suore delle Poverelle, dall’atro durante la stessa celebrazione Eucaristica di ringraziamento delle ore 11:00, il nostro Vescovo Angelo Giurdanella conferirà il Ministero dell’Accolitato a Franco Palumbo e Giuseppe Crimi.

Per saperne di più: Suore delle Poverelle, 80 anni di professione a Pantelleria. Messa con il Vescovo Giurdanella

Continue Reading

Cultura

Pantelleria, Sold out per Antonino Maggiore e il suo libro “Le note stonate”

Direttore

Published

on

Presentazione con mini spettacolo per un pubblico di ogni età 

Sold out al Circolo Ogigia, sempre magistralmente capitanato da Florinda Valenzain occasione della presentazione del libro di Antonino Maggiore “Le note stonate”.
Il pomeriggio culturale Centro ha ottenuto un tale successo da superare le previsioni degli organizzatori.

Un pubblico così nutrito, sfidando il vento e il gelo, ha totalmente gremito la sala dello storico circolo di Pantelleria Centro. Persone di ogni età è accorsa a conoscere la nuova opera del musicista pantesco.
Moderata da Franca Zona, esperta e raffinata scrittrice, e da Giovanna Drago, insegnante sensibile e preparata, la presentazione ha alternato momenti di pura e intimistica commozione a quelli di leggerezza e sobrietà, esattamente come lo stesso libro, “Le note stonate” (Casa Editrice Menna – Avellino) fa e induce a fare durante la lettura.

Antonino Maggiore, presentato come uomo e come scrittore da Franca Zona, è  definito “maestro per passione”. “Le note stonate” viene  scritto in quattro giorni, o meglio notti. La stesura è nata come un “viaggio segreto” da condividere con poche persone. E così, inizialmente è stato: l’autore aveva mandato ciò che egli stesso ha definito un opuscolo, a Giovanna Drago la quale immediatamente inizia un’opera di convincimento alla pubblicazione che svolta quando la collega lo invita a riflettere sul ruolo degli insegnanti che devono essere anche degli educatori, in un contesto storico dove spicca la fragilità degli alunni.
Da qui, l’invio alla casa editrice e parte tutta questa nuova avventura da cui si appalesa la personalità di Antonino Maggiore. 
L’entusiastico approccio non solo alla lettura, ma all’ascolto del libro “Le note stonate” era palese ancor più pensando alle ondate di sentimenti e percezioni che da esso scaturiscono.

Per sorpresa del protagonista del pomeriggio letterario, un capannello di suoi alunni, ad un certo punto, lo ha circondato in un coro canoro, o meglio, in abbraccio canoro, affettuoso e leggiadro per la tenera età.
Un sipario, un piccolo ma dolce spettacolo che ha reso ancora più apprezzato l’evento de “Le note stonate”.

Continue Reading

Cultura

Suore delle Poverelle, 80 anni di professione a Pantelleria. Messa con il Vescovo Giurdanella

Direttore

Published

on

80° di Professione Religiosa sull’isola

Per gli 80 anni di professione religiosa sull’isola, sono previsti grandi festeggiamenti.

Sabato 20 dicembre ore 20.00 VEGLIA DI PREGHIERA “MENDICANTI DI LUCE” in Chiesa Madre SS Salvatore;
Domenica 21 dicembre ore 11.00 Chiesa Madre CELEBRAZIONE EUCARISTICA DI RINGRAZIAMENTO presieduta dal nostro Vescovo Angelo Giurdanella a cui seguirà un rinfresco in oratorio.

Suore delle Poverelle a Pantelleria

La presenza delle Suore Poverelle a Pantelleria risale al lontano 1945, quando il primo gruppo di sei suore fu destinato all’ospedale di Khamma. Da allora si sono susseguiti anni di servizio operoso, di dono gratuito verso i malati, gli anziani, i bambini e la comunità tutta. Una presenza silenziosa ma attiva, fatta di dedizione, disponibilità, ascolto, accoglienza, attenzione ai più deboli e ai più bisognosi ma anche di gioia e di affetto, di entusiasmo e di vitalità.

Fondazione della congregazione

La congregazione ha origine nel 1864 a Bergamo, per opera di Don Luigi Maria Palazzolo.

Il sacerdote realizzò un’associazione di volontarie, per curare la gestione di un oratorio destinato alle ragazze povere del rione popolare di San Bernardino. Le donne si occupavano dell’insegnamento del catechismo e di varie attività caritatevoli a vantaggio della gioventù derelitta.

Le suore, dette delle Poverelle, da allora continuano a dedicarsi alle opere a favore della gioventù, aggiungendo tra le loro finalità la visita ai poveri e agli ammalati a domicilio, la cura degli orfani e, più tardi, l’insegnamento. Nel 1875 aprirono la prima filiale a Vicenza e l’anno successivo a Brescia e a Breganze.

Vennero approvate definitivamente dalla Santa Sede il 5 gennaio 1919.

Le religiose dell’istituto ampliarono rapidamente il loro ambito di azione.

Infatti, nel 1919 fondarono una casa a Roma, dove vennero loro affidati i servizi domestici presso il pontificio collegio Urbano di Propaganda Fide. Nel 1922 aprirono a Grumello del Monte un centro per la cura e la riabilitazione dei disabili gravi. Poi, nel 1926 presero ad assistere le detenute del carcere di Bergamo e a partire dal 1931 si dedicarono all’assistenza delle comunità di emigrati italiani in Francia, Belgio e Lussemburgo. Nel 1952, fondando una casa in Congo, si aprirono all’apostolato missionario. In occasione dell’epidemia di ebola verificatasi nel maggio 1995 a Kikwit (Congo), alcuni ammalati furono ospitati presso un ospedale diretto dalle suore. Le religiose continuarono la loro opera di assistenza anche quando si capì che il contagio era quasi inevitabile.

Sei di loro, tutte provenienti dalla Lombardia, contrassero la malattia e morirono. 

Le Suore delle Poverelle si dedicano all’istruzione, alla gestione di orfanotrofi e case famiglia, all’assistenza agli emarginati e agli ammalati.

 

Oltre che in Italia, le suore sono presenti in Brasile, Burkina Faso, Repubblica Democratica del Congo, Costa d’Avorio, Kenya, Malawi, Perù e Svizzera; la sede generalizia è a Bergamo.

Continue Reading

Seguici su Facebook!

Cronaca

Cultura

Politica

Meteo

In tendenza