Trasporti
Rincaro collegamenti marittimi, l’indignazione del Movimento per le Egadi e raccolta firme

Le parole che in questi giorni si leggono sui social hanno la loro valenza quando riguardano un argomento così importante “I Collegamenti marittimi “
E’ con profonda indignazione che apprendiamo che dal 1°aprile ci sarà un incremento del costo dei biglietti per aliscafi e traghetti diretti alle isole minori siciliane del 10%. L’aumento riguarderà la Caronte & Tourist Isole Minori e la Liberty Lines. Ancora una volta si va a gravare un territorio già penalizzato negli anni da una serie di decisioni alquanto discutibili che hanno ridotto drasticamente la libera circolazione di tutti coloro che a vario titolo, nativi, proprietari di casa, lavoratori pendolari si recano alle isole. Questa è l’ennesima goccia che fa traboccare il vaso. Ricordiamo che già negli anni passati era avvenuta una drastica riduzione delle corse e una netta differenza dei costi dei biglietti tra tratte regionali e statali (un incremento del 30%).
Preso atto di quanto accaduto il movimento comunica che la dott.ssa G. Montoleone componente di questo movimento ha organizzato una raccolta firme avviata un mese fa e trasmessa tramite pec in data 27/03/2025 all’Assessorato Regionale dell’Infrastrutture e Mobilità e dei Trasporti e per conoscenza alla Prefettura di Trapani e alla Compagnia Marittima Liberty Lines avendo per oggetto: “Problematiche urgenti in tema di traporti marittimi per il ripristino degli abbonamenti a prezzi calmierati per i lavoratori pendolari non dipendenti statali e per il ripristino dei biglietti gratuiti per i lavoratori pendolari dipendenti statali come da decreto regionale”.
Questo è solo il primo passo di una battaglia che il movimento vuole intraprendere e per il quale chiede la piena collaborazione di tutti i cittadini che a vario titolo hanno a cuore le sorti di questo territorio. A questo proposito siamo disponibili a ricevere proposte di collaborazione e suggerimenti su iniziative ulteriori da intraprendere Il nostro impegno è per:
- 1) Dimezzamento della tassa di sbarco;
- 2) Estensione della Liberty Card ai nativi delle isole Minori e ai loro familiari ai proprietari e loro familiari di prima casa e a tutti colore che con regolare canone di affitto annuale vivono le nostre isole e ai titolari di partita iva con sede alle Egadi;
- 3) Reintroduzione degli abbonamenti familiari;
- 4) Ripristino abbonamenti a tariffe agevolate per tutti i lavoratori pendolari;
- 5) Rimodulazione degli orari troppo accentrati in alcune fasce orarie e totalmente assenti in altre;
- 6) Istituzione di un tavolo tecnico permanente con l’Assessorato Regionale la Liberty Lines e la nuova Amministrazione comunale; Auspichiamo che l’incremento del costo dei biglietti del 10% non vada a gravare sui residenti già penalizzati dalla drastica riduzione del numero delle corse.
Favignana, 30 marzo 2025
Giampaolo Sciacca
Trasporti
Pantelleria – Isole minori, Caronte&Tourist: marittimi pronti allo sciopero

I sindacati tornano sul piede di guerra contro la Caronte & Tourist, per i marittimi imbarcati sui traghetti che assicurano i collegamenti da e per le Isole di Sicilia. E si preparano alla mobilitazione.
“ll comportamento della società che beneficia del nostro lavoro svolto unitamente alle segreterie nazionali sulla rivisitazione della convenzione nazionale Sns ma continua a disattendere l’accordo sindacale sulle stabilizzazioni dei marittimi firmato ad ottobre, è scandaloso. Intervenga il presidente Schifani, ci prepariamo nuovamente alla mobilitazione dei lavoratori,alle assemblee e dunque allo sciopero”.
Queste le affermazioni dei segretari generali regionali Alessandro Grasso Filt Cgil, Dionisio Giordano Fit Cisl e Katia Di Cristina Uiltrasporti, che aggiungono, “sono trascorsi 9 mesi da quando la società di navigazione Caronte & Tourist Isole Minori ha unilateralmente sospeso gli accordi sindacali sulle turnazioni dei lavoratori, sulla stabilizzazione dei guardiani e sulla stabilizzazione e crescita professionale dei marittimi, le cosiddette liste”.
Le motivazioni che avevano indotto la società di proprietà del gruppo Franza-Matacena a firmare gli accordi sindacali nel mese di ottobre 2024 e poi a sospenderli dopo poche settimane erano contenute ruotavano tutte attorno alla insufficiente provvista economica della convenzione nazionale Sns sottoscritta con il Ministero delle Infrastrutture nel 2016 e, quindi, non più economicamente sostenibile a 10 anni di distanza.
Trasporti
Sciopero aerei 20 giugno, cosa fare per salvare il viaggio

Venerdì 20 giugno 2025 è in programma un nuovo sciopero nazionale del trasporto aereo, destinato ad avere un impatto rilevante su migliaia di viaggiatori italiani e stranieri. Lo stop, che durerà 24 ore, potrebbe coinvolgere 200.000 passeggeri circa secondo le stime di ItaliaRimborso, con pesanti conseguenze in termini di voli in ritardo e soprattutto voli cancellati sia nazionali che internazionali.
L’agitazione sindacale arriva in un momento cruciale, con l’inizio dell’estate e un notevole aumento delle destinazioni proposte dalle compagnie aeree, un contesto che ha visto un parallelo incremento dei disservizi e degli scioperi.
L’Enac ha pubblicato l’elenco ufficiale dei voli garantiti, consultabile online, al seguente link, in cui sono indicati i collegamenti che saranno comunque effettuati. Le fasce orarie protette, come di consueto, vanno dalle 7 alle 10 del mattino e dalle 18 alle 21 di sera.
Le compagnie stanno già provvedendo ad avvisare i passeggeri delle cancellazioni previste, offrendo opzioni alternative ove possibile. Ai viaggiatori è consigliato controllare attentamente lo stato del proprio volo attraverso il codice di prenotazione (PNR) sui siti delle compagnie aeree o degli aeroporti, per verificare eventuali modifiche o aggiornamenti.
In caso di cancellazione del volo, i passeggeri hanno diritto all’assistenza da parte del vettore, che può consistere in una riprotezione su un volo successivo o un rimborso integrale del biglietto. Se tale assistenza non viene fornita è possibile organizzarsi autonomamente, acquistando un nuovo volo anche con un’altra compagnia e conservando tutti gli scontrini e le fatture relative alle spese extra sostenute, come trasferimenti, notti in hotel o pasti.
In questi casi, il Regolamento UE 261/2004, non prevede alcuna compensazione pecuniaria. Infatti, lo sciopero del comparto aereo italiano, è considerato una circostanza eccezionale. Si ha comunque diritto al rimborso delle spese documentate per raggiungere la meta prefissata.
«La stagione estiva è alle porte ed è evidente la crescita che registriamo nelle ultime settimane – dice Felice D’Angelo, CEO di ItaliaRimborso – . Proporzionalmente, però, sono cresciuti anche i disservizi aerei, così come gli scioperi, dove il passeggero è costretto a subire un ritardo o una cancellazione del volo. Il viaggiatore, qualora non riprotetto dal vettore aereo con un nuovo volo, può sicuramente sostituirsi all’assistenza della compagnia aerea e sostenere tutte le spese per raggiungere la meta programmata. In questo caso sarà poi possibile avviare un reclamo di rimborso spese, rivolgendosi direttamente al vettore aereo o ad una claim company come la nostra».
L’amministratore di ItaliaRimborso, che fornisce assistenza gratuita ai passeggeri, vittime dei disservizi aerei, chiarisce i diritti del viaggiatore in caso di sciopero: «Nei casi di sciopero del comparto aereo, al passeggero non spetta la compensazione pecuniaria, prevista dal Regolamento Comunitario 261/2004, che oscilla da 250 a 600 euro, ma solo ed esclusivamente il rimborso delle spese per raggiungere la meta, se queste comprovate da scontrini e/o fatture».
L’agitazione del 20 giugno rischia dunque di impattare in modo significativo sui piani di viaggio di molti, ma essere informati in anticipo sui propri diritti può fare la differenza nel gestire al meglio eventuali disagi. Ulteriori dettagli sul rimborso delle spese sostenute in riferimento allo sciopero aereo è possibile consultarle al seguente link: rimborso sciopero aerei.
Trasporti
Pantelleria, nuova zona pedonale nel Capoluogo

VIA VENEZIA diventa zona pedonale, nel tratto compreso tra Via Catania e
Via Napoli. La disposizione del Comune di Pantelleria è in fase sperimentale e/o fino alla revoca del provvedimento mediante la collocazione di dissuasori o arredi urbani “vasi”.
Infatti, la zona del centro urbano – VIA VENEZIA – nel tratto compreso tra incrocio con Via
Catania e incrocio con Via Napoli, dal punto di vista della circolazione e urbanistico è
un’area di medie dimensioni con scarsa sicurezza degli spazi destinati ai pedoni a ridosso
di vie con presenza di attività commerciali, artigianali ed altre attrazioni quali ad esempio la
Piazzetta Messina, di recente riqualificata e valorizzata dal punto di vista turistico e
culturale, con conseguente congestionamento della circolazione veicolare.
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