Ambiente
Riciclo dei Rifiuti in Europa: Italia sul Podio con il 72%

In Europa, la gestione dei rifiuti riflette le diverse realtà economiche e infrastrutturali dei paesi membri. Nel 2020, ciascun cittadino dell’Unione Europea ha prodotto mediamente 4,8 tonnellate di rifiuti, di cui solo il 38% è stato riciclato.
Questo dato nasconde però notevoli disparità: mentre alcuni paesi avanzano rapidamente verso l’obiettivo di un’economia circolare, altri incontrano maggiori difficoltà. Germania e Francia, ad esempio, insieme hanno prodotto un terzo dei rifiuti totali dell’UE, con rispettivamente 401 e 310 milioni di tonnellate.
L’Italia, al contrario, si distingue con un tasso di riciclo del 72% per i rifiuti speciali e urbani, un risultato che supera la media europea del 58%.
Qual è la Ricetta Vincente dell’Italia per Primeggiare nel Riciclo dei Rifiuti?
L’Italia ha adottato una serie di misure efficaci per ottimizzare il processo di riciclo. Tra queste, spiccano:
Raccolta differenziata obbligatoria, in particolare per i rifiuti organici.
Divieti di conferimento in discarica di rifiuti biodegradabili e urbani non pretrattati.
Imposte e tasse sulle discariche e sull’incenerimento, che incentivano il riciclo. Nonostante l’incenerimento dei rifiuti produce calore che può essere utilizzato per generare energia elettrica o termica, vi sono altri processi che permettono di produrre energia rinnovabile a basso impatto ambientale, come la digestione anaerobica dei rifiuti organici, che produce biogas.
Sviluppo di infrastrutture dedicate al trattamento dei rifiuti
Sviluppo del mercato delle materie prime seconde, in quanto l’Italia sta affrontando sfide nel mercato delle materie prime seconde, con variazioni significative nella domanda e nei prezzi per materiali come vetro, ferro e plastica. Riciclando questi materiali, si riduce la necessità di produrli da zero, processo che spesso richiede un significativo consumo di energia. Il riciclo contribuisce quindi a ridurre la dipendenza dalle risorse fossili e le emissioni di gas serra associate.
Queste politiche hanno portato a risultati notevoli, come la gestione efficiente del riciclo degli imballaggi, che ha raggiunto tassi di recupero di materiale impressionanti, e l’avanguardia nel riciclo di specifici materiali come plastica e ferro.
Soluzioni per lo Smaltimento dei Rifiuti in Europa: Innovazione e Cooperazione
Per rendere il processo di smaltimento dei rifiuti più efficiente, i paesi europei devono orientarsi verso alcune direttrici strategiche:
- Innovazione Tecnologica: È fondamentale sviluppare nuove tecnologie per il riciclo, soprattutto per materiali complessi come la plastica e i componenti elettronici. Le tecnologie avanzate nel riciclo possono migliorare l’efficienza energetica dei processi di trattamento dei rifiuti, riducendo il consumo complessivo di energia necessario per processare i rifiuti.
- Educazione e Sensibilizzazione: Incrementare la consapevolezza ambientale tra i cittadini è cruciale per migliorare la separazione dei rifiuti e il supporto alle politiche di riciclo.
- Cooperazione Internazionale: Condividere best practices e collaborare su progetti transnazionali può accelerare il passaggio a un’economia circolare.
- Legislazione Efficace: Leggi chiare e incentivi economici possono guidare tanto le aziende quanto i singoli cittadini verso pratiche di riciclo più sostenibili.
Ottimizzare il Processo di Riciclo per un Futuro Sostenibile
L’Europa si trova di fronte a una sfida cruciale: quella di migliorare la gestione dei rifiuti e trovare nuove soluzioni di economia circolare in un’ottica di sostenibilità. Infatti l’economia circolare, che promuove l’uso efficiente delle risorse e il riciclo, ha un impatto diretto sul risparmio energetico. Materiali riciclati richiedono meno energia per essere trasformati in nuovi prodotti rispetto alla produzione da materie prime vergini.
Paesi come l’Italia mostrano la via con tassi di riciclo impressionanti e politiche efficaci al fine di contenere l’impatto ambientale dei rifiuti. La corretta gestione e lo smaltimento dei rifiuti riducono il potenziale impatto negativo sull’ambiente, come la produzione di metano (un potente gas serra) dai rifiuti organici in discarica. Controllando e sfruttando questi gas, si può produrre energia riducendo allo stesso tempo le emissioni nocive.
Innovazioni tecnologiche, educazione ambientale, cooperazione internazionale e legislazioni efficaci sono le chiavi per un futuro in cui il riciclo diventi una prassi consolidata, contribuendo così al benessere del nostro pianeta e delle future generazioni.
Fonte: https://www.prontobolletta.it/news/riciclo-rifiuti-europa/
Ambiente
Pantelleria diventa “Isola Asinabile”: ad ottobre 1ª edizione festival per l’asino pantesco

L’Isola di Pantelleria celebra il suo legame storico con l’asino e si prepara a diventare la prima “Isola Asinabile” d’Italia
Dal 5 al 12 ottobre 2025, si terrà la prima edizione del “Festival Asinabile”, un evento che punta a valorizzare il ruolo di questo animale, simbolo di fatica, resilienza e, oggi, di riscoperta sociale e terapeutica.
Organizzato dall’Ente Parco Nazionale Isola di Pantelleria in collaborazione con il Comune di Pantelleria, la Regione Siciliana e numerosi partner, il festival è un’iniziativa che va oltre la semplice celebrazione: vuole essere un’occasione per riconnettersi con la natura, promuovere il turismo sostenibile e riscoprire l’importanza dell’asino pantesco.
“Tramite l’asino pantesco riusciremo a riscoprire esperienze di bellezza e grande emotività in modo semplice, circondati dalla meraviglia del paesaggio di Pantelleria – dichiara Italo Cucci, commissario straordinario del Parco – “Prendiamo l’impegno, tramite la celebrazione dell’animale simbolo dell’isola, di far partire da qui un messaggio di positività e bellezza in un periodo storico molto difficile. Sono certo che questo evento lascerà a ciascuno dei partecipanti un grande arricchimento, interiore ecco perché sarà importante esserci”.
Con la direzione organizzativa di Massimo Montanari, fondatore dell’asineria didattica «Asini di Reggio Emilia» ed esperto di educazione ambientale, il festival si articola in tre aree tematiche principali, accessibili a residenti e turisti di ogni età:
- Piazza Asinabile (Piazza Cavour): Un hub creativo e didattico con stand, laboratori manuali, giochi antichi e un recinto dove interagire e coccolare gli asinelli. Attività come “Asino Lab” e la “Ludonkey” renderanno l’apprendimento divertente per i più piccoli.
- Cammini Asinabili: Passeggiate guidate alla scoperta dei tesori naturalistici di Pantelleria, con percorsi che conducono al recinto di Sibà, dimora degli asini panteschi. Un’occasione per esplorare l’isola con una carota in tasca e celebrare il rapporto con questi affascinanti animali.
- Parole d’Asino: Un ciclo di convegni, dibattiti e incontri culturali che daranno voce a esperti, scrittori e viaggiatori. Tra gli ospiti, figure di rilievo come Daniele Bigi dell’Università di Bologna e Giuseppe Pace, responsabile del progetto di recupero dell’asino pantesco. Saranno esplorate le potenzialità della pet therapy, l’asino come compagno di viaggio e le storie di chi ha dedicato la propria vita a questi animali.
L’evento si aprirà domenica 5 ottobre con l’inaugurazione ufficiale in Sala Consiliare, e si articolerà in numerose attività organizzate aperte alla cittadinanza che riguardano momenti di svago, attività didattiche specifiche per le scuole di ogni ordine e grado, e un convegno conclusivo, sabato 11 ottobre, che sancirà ufficialmente il riconoscimento di Pantelleria come “Isola Asinabile”.
Il Festival Asinabile è reso possibile grazie alla collaborazione di numerose associazioni, che contribuiranno a rendere il programma ricco e variegato. Esoprattutto con l’importante presenza delle aziende agroalimentari e artigianali pantesche che arricchiranno le iniziative di identità territoriale. Il programma completo è visionabile su sito del parco nella sezione dedicata al Festival Pantelleria Asinabile.
Ambiente
Pantelleria, sospensione distribuzione acqua nel Capoluogo

Il Comune di Pantelleria ha emesso avviso pubblico per informare che l’erogazione di acqua, oggi, in paese/capoluogo è sospesa, causa guasto nella rete idrica. Non si ha notizia su tempi per il ripristino del servizio idrico.
Ambiente
Marettimo, Guardia Costiera sequestra 3,5 quintali di prodotti ittici e rete a strascico

La Guardia Costiera sequestra due attrezzi irregolari e circa tre quintali e mezzo
di prodotto ittico ad unità da pesca a strascico
Nei giorni scorsi un’importante operazione di polizia marittima a tutela dell’ambiente
marino e del rispetto delle leggi sulla pesca marittima, sotto il coordinamento del 12°
CCAP della Direzione Marittima di Palermo, è stata portata a termine dalle donne e
dagli uomini della Guardia Costiera nell’ambito del Compartimento Marittimo di
Trapani coinvolgendo il personale dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Marsala e di
quello dell’Ufficio Locale Marittimo di Marettimo.
Grazie al sistema di monitoraggio satellitare V.M.S., la Sala Operativa della
Capitaneria di Porto di Trapani individuava alcune unità da pesca a strascico attive
all’interno della zona GSA 16 (area geografica sud occidentale della Sicilia, istituita per
monitorare lo stress di cattura di alcuni stock ittici) nonostante nel mese di settembre
sia in vigore il fermo pesca regionale, misura essenziale per garantire il ripopolamento
delle specie e l’equilibrio biologico.
Prontamente venivano inviate in zona la M/V (CP) 770 della Capitaneria di porto di
Trapani e il G.C. B 166 dell’Ufficio Locale Marittimo di Marettimo, che intercettavano a
sud-ovest di Marettimo un peschereccio della marineria di Porticello; l’imbarcazione,
oltre a operare in periodo vietato, utilizzava una rete non conforme alla normativa
comunitaria, con maglie inferiori al consentito e, quindi, altamente dannose per
l’ecosistema perché in grado di catturare anche esemplari giovani.
L’utilizzo di reti non conforme è particolarmente dannoso per l’ecosistema e per le
specie ittiche in quanto la non conformità della dimensione delle maglie che
compongono gli attrezzi da pesca ne modifica significativamente la selettività e
permette, dunque, la cattura di esemplari di taglia inferiore a quella consentita anche
in fase di crescita e riproduzione.
L’attrezzatura e quasi mezzo quintale di pescato venivano, così, sequestrati e al
comandante dell’unità venivano contestate due sanzioni amministrative per un totale
di 4.000 euro per aver violato il periodo di interruzione della pesca come disposto dalla
normativa regionale e per avere pescato con un attrezzo da pesca non consentito.
Contemporaneamente, un’altra unità da pesca della stessa marineria, già monitorata
dai sistemi della sala operativa della Capitaneria di porto di Trapani, veniva
ispezionata al porto di Marsala dal personale dell’Ufficio Circondariale Marittimo di
Marsala accertando anche in questo caso un’attività di pesca a strascico nella zona
GSA 16 in periodo vietato.
Sono scattati, quindi, il sequestro della rete e di circa tre quintali di pescato, oltre a una
sanzione amministrativa pari a 2.000 euro.
Tutto il pescato sequestrato, complessivamente circa tre quintali e mezzo, è stato
devoluto in beneficenza.
L’attività’ svolta dagli uomini della Guardia Costiera si inserisce nella quotidiana
vigilanza svolta su tutto il Compartimento marittimo di giurisdizione, che viene
assicurata, in orari diurni e notturni, dal personale a terra ed imbarcato sulle
motovedette in servizio presso tutti gli uffici marittimi dislocati sul litorale e presso le
Isole Egadi al fine di controllare il rispetto delle norme di settore.
Trapani 15.09.2025
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