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Cronaca

Ragusa, detenuto “acrobata” evade dal carcere scavalcando il doppio muro di cinta

Redazione

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Il Natale provoca nostalgia di casa… Detenuto “acrobata” evade dal carcere di
Ragusa scavalcando il doppio muro di cinta e raggiungendo la strada dopo un
salto di oltre 7 metri. Bloccato
Un detenuto di origine moldava, con spiccate doti di agilità, è evaso dal carcere di
Ragusa ma è stato catturato poco dopo. L’uomo si trovava presso il “Campetto di
Calcio” del nuovo reparto penale e da lì ha scavalcato il muro ed è riuscito a
scavalcare anche il muro di cinta, trovandosi immediatamente fuori dall’Inter cinta
da dove è, ancora una volta, riuscito a scavalcare la recinzione del perimetro esterno
del carcere.
Il fuggiasco è riuscito a dirigersi verso la via “Giuseppe Di Vittorio”, proprio accanto
al carcere, da dove si è dato alla fuga sempre con gli stessi salti da “parkour runner”.
Scattato l’allarme, le guardie carcerarie hanno dato la caccia dell’evaso che,
individuato da una scorta che stava accompagnando un detenuto in tribunale,
hanno fermato l’uomo. L’evaso, individuato in pratica nei pressi della zona
industriale, è stato riacciuffato dagli uomini della polizia penitenziaria.

Salvatore Battaglia
Presidente Accademia delle Prefi

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Salute

Assessorato regionale alla Salute, Cisal: “Auguri di buon lavoro a Daniela Faraoni”

Redazione

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Palermo, 16 gennaio 2025 – “A Daniela Faraoni, nominata dal presidente
Renato Schifani alla guida dell’assessorato regionale alla Salute, i
nostri auguri di buon lavoro: la aspetta un compito arduo in un
momento delicato per il sistema sanitario siciliano. La Cisal è pronta
a una leale collaborazione per rilanciare un settore che è di primaria
importanza per la nostra regione, non solo per le migliaia di
lavoratori impegnati ma anche per le ricadute concrete sulla vita di
tutti i cittadini”. Lo dicono Giuseppe Badagliacca e Nicolò Scaglione
di Cisal Sicilia.

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Cronaca

Pantelleria, scuole chiuse per maltempo. Allerta Rossa in Sicilia, previsti temporali e mareggiante

Direttore

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Sindaco D’Ancona di Pantelleria emette ordinanza di chiusura scuole

Allerta Meteo Sicilia: forte maltempo dal primo mattino di domani, venerdì 17 gennaio 2025, e per le successive 24-36 ore

Il Sindaco di Pantelleria, Fabrizio D’Ancona, ha disposto un’ordinanza per la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado presenti sul territorio comunale per la giornata di domani. La decisione è stata presa in seguito al bollettino meteo che prevede condizioni atmosferiche particolarmente avverse, con forte vento, precipitazioni intense e potenziali criticità per la sicurezza pubblica.

“La tutela della sicurezza dei nostri studenti, del personale scolastico e di tutte le famiglie è la nostra priorità assoluta. In considerazione delle previsioni meteo che indicano un significativo peggioramento delle condizioni atmosferiche, ho ritenuto necessario adottare questa misura in via precauzionale”, ha dichiarato il Sindaco D’Ancona.

L’ordinanza è stata emessa in collaborazione con gli uffici competenti e tenendo conto delle indicazioni fornite dalla Protezione Civile. Si invitano i cittadini a limitare gli spostamenti non strettamente necessari e a seguire gli aggiornamenti ufficiali attraverso i canali di comunicazione del Comune.

Si ringraziano i cittadini per la collaborazione e si invita tutti a mantenere comportamenti responsabili durante questo periodo di emergenza.

 

La Protezione Civile della Regione Siciliana ha diramato un’allerta meteo rossa estesa su gran parte dell’isola orientale.
Il versante occidentale è stato posto, invece, sotto allerta arancione.
L’avviso è valido per tutta la giornata di domani, venerdì 17 gennaio.
Dal bollettino: “Dal primo mattino di domani, venerdì 17 gennaio 2025, e per le successive 24-36 ore, si prevedono: precipitazioni da sparse a diffuse, anche a carattere di rovescio o temporale. I fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, attività elettrica e forti raffiche di vento. Venti dai quadranti orientali da forti a burrasca, con rinforzi fino a burrasca forte. Mareggiate lungo le coste esposte”.

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Cultura

Domani il Pizza Day, passione casalinga in 4 famiglie su 10

Direttore

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Il valore della “pizza economy” nel mondo sale a quasi 160 miliardi di euro
di Filomena Fotia da Meteoweb.eu
16 Gen 2025 | 09:47
 

La passione degli italiani per la pizza è così radicata che in quattro famiglie su dieci (40%) si prepara in casa, magari ricorrendo all’uso di farine speciali o di ingredienti gourmet. E’ quanto emerge da un’indagine Coldiretti-Ixe’ diffusa in occasione della Giornata internazionale della pizza che si celebra il 17 gennaio. Un simbolo dell’Italia a tavola conosciuto in tutto il mondo, per un fatturato globale in costante crescita, tanto da aver raggiunto nel 2024 il valore record di circa 160 miliardi di euro, secondo un’elaborazione Coldiretti su dati Vpa Research.

La preparazione fai da te risponde peraltro alle nuove tendenze di mercato verso le pizze gourmet e artigianali che sta influenzando i comportamenti d’acquisto, con i consumatori che preferiscono gusti unici e ingredienti di alta qualità. Un esempio sono le farine di grani antichi salvati dall’estinzione grazie al lavoro degli agricoltori, ma anche l’aggiunta di prodotti a Denominazione di origine o a chilometro zero, da aggiungere a salsa di pomodoro e mozzarella, meglio se Made in Italy.

La pizza in casa risolve peraltro – sottolinea Coldiretti – anche il problema dell’originalità degli ingredienti in un’Italia dove quasi due pizze su tre servite sono preparate con prodotti provenienti da migliaia di chilometri di distanza senza alcuna indicazione per i consumatori, come mozzarella lituana, concentrato di pomodoro cinese, olio tunisino o farina da grano ungherese. E’ anche per questo che Coldiretti ha lanciato una grande mobilitazione per una legge europea di iniziativa popolare per l’etichettatura di origine obbligatoria su tutti i prodotti alimentari in commercio nella Ue.

Se si guarda al dato italiano, nel complesso la pizza genera un fatturato che ha oltrepassato i 15 miliardi di euro, come sottolineato dalla Coldiretti. L’occupazione nel settore riguarda più di 100.000 lavoratori a tempo pieno, cifra che sale a 200.000 durante i fine settimana. Ogni anno in Italia – prosegue la Coldiretti – vengono prodotte 2,7 miliardi di pizze, il che implica un consumo annuo di 200 milioni di chili di farina, 225 milioni di chili di mozzarella, 30 milioni di chili di olio d’oliva e 260 milioni di chili di salsa di pomodoro.

La passione per la pizza, nata a Napoli, è comunque ormai un fenomeno globale, con gli Stati Uniti che detengono il primato dei consumatori, con 13 chili pro capite all’anno, mentre in Europa sono gli italiani a guidare la classifica, con 7,8 chili annui. Seguono gli spagnoli con 4,3 chili, i francesi e i tedeschi con 4,2, i britannici con 4, i belgi con 3,8, i portoghesi con 3,6 e gli austriaci, che con 3,3 chili annui, chiudono la classifica.

Non a caso, nel dicembre 2017, l’“Arte dei Pizzaiuoli napoletani” è stata inserita nella lista del patrimonio culturale immateriale dell’umanità dall’Unesco, riconoscendo così il legame profondo tra questa tradizione e la cultura italiana.

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