Cultura
“Quando Tolstoj divenne vegetariano” – di Davide Romano

“Quando Tolstoj divenne vegetariano” di Davide Romano, giornalista
La riflessione sulle motivazioni etico-religiose e antropologiche di una scelta vegetariana è al centro di questo breve scritto del 1892, che fu a lungo noto con il titolo Il primo gradino, allusiva metafora dietro cui compare quell’ideale di ascetismo che Lev Tolstoj volle far proprio, a partire da un certo momento della sua vita. Il primo di un numero infinito di gradini di una colossale scalinata, la cui faticosa e travagliata ascesa costituisce l’unica via che conduce alla virtù.
È noto a tutti quanto sia stata ricca di contraddizioni, di passioni, di pensieri e sentimenti la straordinaria esistenza di Lev Tolstoj. Quando, all’indomani di un’infanzia dorata, trascorsa nella lussuosa tenuta di famiglia a Jàsnaja Poljàna, dopo aver perso prematuramente i genitori, Tolstoj si trasferì in città, allora ebbe inizio quello che lui stesso definì “l’orribile ventennio di dissolutezza e di schiavitù all’ambizione, alla vanità e soprattutto alla carne”, un periodo di totale abbandono a ogni sorta di piacere, a cui si aggiunse poi l’esperienza della vita militare.
A questa giovanile immersione nella mondanità appagante e sensuale si contrapporrà, negli anni della maturità, un’intensa e mai placata tensione ascetica, un tormentato bisogno di purificazione interiore, di cui la scelta vegetariana rappresentò solo un aspetto. Per moltissimi anni, a partire dagli anni del suo rivolgimento spirituale, fra il 1870 e il 1880, e fino alla sua morte, avvenuta nel 1910, Tolstoj si nutrì esclusivamente di verdure, pane e legumi. Alla base di una simile risolutezza stavano delle profonde motivazioni filosofiche e ideologiche, in cui lo stoico distacco dalle passioni, di tradizione pagana, incontrava l’ideale cristiano del sacrificio e della rinuncia, e si fondeva con esso in un unico principio filosofico, secondo cui l’astinenza si pone come primo passo di un lungo percorso di elevazione spirituale.
Ma c’è un’altra ragione per cui lo scrittore di Jàsnaja Poljàna si dichiara convinto sostenitore della scelta vegetariana, ed è il suo rifiuto della violenza o, in senso più ampio, il suo intimo e inestinguibile sentimento di amore per la vita, la sensazione di potersi appropriare del significato pieno e profondo dell’esistenza proprio attraverso il conseguimento di un’armonia con la natura.
L’ideale nonviolento tolstojano, com’è noto, fu di ispirazione a Gandhi, il quale dichiarò di aver creduto nella nonviolenza proprio grazie alla lettura, nel 1894, del saggio Il Regno di Dio è in voi. Tutto il sistema di pensiero di Tolstoj trae origine dall’ansia religiosa che lo anima, e l’intera sua produzione letteraria, dagli anni Settanta in poi, risente di questa sua disposizione interiore. Il fervore della sua religiosità è la chiave per interpretare non soltanto la sua produzione saggistica ed esegetica, ma anche quella narrativa, nonché l’intera sua complessa spiritualità, la sua filosofia, il suo stile di vita, fino alle sue scelte nell’alimentazione.
La questione del vegetarianismo era stata centrale nel dibattito culturale europeo dell’Ottocento, come attesta il grande interesse riscosso, in tutto il vecchio continente, dall’opera dell’inglese H. Williams, The Ethics of Diet, pubblicata nel 1878. Il presente saggio apparve qualche anno dopo, nel 1892, proprio come prefazione all’edizione russa dell’opera di Williams. In una prosa dal tono sospeso fra la semplicità di un apologo e la letterarietà di certi riferimenti colti, la prospettiva etica di Tolstoj balzava in primo piano, nel fermo rifiuto dell’aberrante e innaturale atto di violenza di cui il consumo di carne è inglorioso corollario.
La straordinaria modernità del pensiero del grande filosofo russo si allaccia con forza alle più calde questioni che percorrono, a più di un secolo di distanza, la nostra società. L’attualità delle rivendicazioni del movimento animalista o il dilagante favore che incontra in questi nostri anni la scelta di un’alimentazione vegetariana rappresentano posizioni ideologiche estremamente affini alle istanze così appassionatamente caldeggiate dal vegliardo di Jàsnaja Poljàna, testimone lungimirante e intuitivo del suo secolo, un secolo di profondi rivolgimenti culturali, in cui il vecchio mondo dell’ancien régime, con tutti i suoi sentimenti e i suoi valori, tramontava, per lasciare spazio alla sensibilità nuova della società che nasceva.
Lev Nikolàevič Tolstoj nacque nel 1828 a Jàsnaja Poljàna, nella tenuta di proprietà della nobile famiglia materna, nei pressi della città di Tula. Dopo la perdita di entrambi i genitori, trascorse gli anni dell’adolescenza tra Mosca e Kazan, dove iniziò gli studi universitari. Nel 1851 ebbe inizio la sua avventura al fronte, nel Caucaso; sono questi gli anni in cui Tolstoj inizia a scrivere, e da lì a poco vedrà la luce il suo primo romanzo, Infanzia, pubblicato nel 1852, cui seguirà nel 1856I racconti di Sebastopoli, ispirato proprio all’avventura nell’esercito. Intorno ai trent’anni, Tolstoj decise di far ritorno a Jàsnaja Poljàna, dove rimase per gran parte della sua vita. Nel 1862 sposò Sonja Andrèevna Bers, e negli stessi anni pubblicò le opere che lo hanno reso immortale: Guerra e pace è del 1869, Anna Karenina del 1877. Tra gli anni Settanta e gli anni Ottanta, Tolstoj attraversò un periodo di profonda crisi spirituale, dalla quale uscì grazie alla religione. Da questo momento, tutta la sua produzione letteraria, narrativa e saggistica risentì di una rinnovata prospettiva filosofica ed etico-religiosa. L’opera completa di Tolstoj è raccolta in 90 volumi, non ancora integralmente tradotti in italiano.
Il libro: Lev Nikolàevič Tolstoj, “Riflessioni di un vegetariano”, Prefazione e cura di Davide Romano, Edizioni EL
Davide Romano
Cultura
Pantelleria – Summer 2025, settimana ricca di appuntamenti

Ecco il programma degli eventi dal 16 al 20 luglio:
🔸 16 luglio – ore 20:00
📍Piazza Castello
🗿 Preistoria a Pantelleria – Conferenza del Prof. Maurizio Cattani
🔸 18 luglio – ore 17:00 📍Sede Parco Nazionale
🌿 Parco e Benessere – Incontro sui temi della tutela e valorizzazione ambientale
🔸 19 luglio – ore 10:30
📍Piazza Cavour – 🕯️ 33° Anniversario “Strage di Via D’Amelio”
Commemorazione in ricordo di Paolo Borsellino e della sua scorta
🔸 20 luglio – ore 20:30 📍Piazza Grande – Scauri
🍴 Sagra della Salsiccia Degustazioni e intrattenimento con prodotti tipici
🎶 Arte, cultura e tradizione… vivi l’estate a Pantelleria!
Cultura
Pantelleria, l’Amministrazione Comunale ringrazia cittadinanza e istituzioni per riapertura dell’Acropoli Santa Teresa e San Marco

Il Sindaco a nome di tutta l’Amministrazione Comunale di Pantelleria esprime profonda soddisfazione per la riapertura al pubblico dell’Acropoli di Santa Teresa e San Marco, restituita alla fruizione collettiva dopo un lungo e complesso intervento di messa in sicurezza e riqualificazione.
Un sentito ringraziamento va alla cittadinanza, ai numerosi turisti presenti e a tutte le autorità civili e militari intervenute, nonché alle associazioni culturali del territorio, per aver condiviso un momento di grande valore simbolico e identitario per l’isola.
L’Amministrazione desidera inoltre esprimere sincera gratitudine all’Assessore Regionale Francesco Scarpinato e al Direttore del Parco Archeologico di Selinunte, Cave di Cusa e Pantelleria, Felice Crescente, per il fondamentale contributo istituzionale e tecnico, che ha reso possibile il raggiungimento di questo importante risultato.
Un ringraziamento particolare al Commissario Straordinario del Parco Nazionale Isola di Pantelleria, Italo Cucci, per la presenza e per le parole di apprezzamento rivolte alla comunità e al valore culturale del sito.
L’Amministrazione riconosce infine il prezioso lavoro scientifico dei Professori Thomas Schäfer e Maurizio Cattani, protagonisti negli anni delle attività di ricerca e scavo, che hanno restituito visibilità e dignità a un patrimonio di rilevanza storica internazionale.
Con questo intervento, Pantelleria compie un passo significativo verso la tutela e la valorizzazione del proprio patrimonio culturale, nella consapevolezza che la memoria storica è un bene comune da condividere e tramandare.
Cultura
Pantelleria, altro successo per il Vespa Club con la serata dedicata a Sanremo

Ieri, 12 luglio 2025, presso l’accogliente Piazza Cavour di Pantelleria, si è tenuto l’atteso evento “Vespa Sanremo”.
Nato da una idea del presidente dell’associazione a due ruote, Giovanni Pavia, ha subito avuto il consenso generale, e la serata di ieri ha dato confermato la bravura e l’impegno organizzativo, mietendo un nuovo successo.
Il Presidente Pavia così ci ha dichiarato: Sono molto soddisfatto per il risultato che abbiamo raggiunto come club e come popolazione pantesca, soddisfazione espressa anche dai ragazzi del Direttivo per la bella riuscita della serata che inizialmente sembrava partire un pò a rilento ma subito dopo la piazza si è arricchita non solo di panteschi ma anche di turisti molto incuriositi.
La serata era presentata da Giuseppe Belvisi e da Florinda Valenza, che hanno lavorato in grande sinergia, spirito di comunità e di aggregazione: non potevo personalmente scegliere di meglio! Sul palco hanno modulato una scaletta, a firma di Francesca Marrucci, perfetta e coinvolgente.
La giuria IMPECCABILE TUTTI, agendo in modo molto professionale visionando accuratamente sia gli abiti che il veicolo ispezionato nei minimi dettagli e con la grande serietà di Simone Parisi conoscitore delle 2 ruote da piccolino e dai tempi quando ha iniziato il mestiere di meccanico con al Comando il papà.
Grazie ancora a tutti per quello che avete fatto per noi è stato un piacere trascorrere la serata con voi speriamo che più avanti possiamo organizzare altre cose belle per l’isola.
Ma andiamo alla premiazione:
- 3° classificato: La Iosa Giuseppe a bordo di una Vespa PX 125 del 1978 iscritta al registro storico FMI versione senza frecce;
- 2° classificato : I fratelli Pavia, Valerio e Milena a bordo di una Vespa 125 VNB1T del 1960 iscritta al registro storico FMI con riconoscimento targa Oro;
- 1° classificato : Angelo Farina e la moglie Franca a bordo della propria Vespa 125 VNB6T del 1965 la Vespa che li ha accompagnati e li accompagna quotidianamente , il socio Farina è anche il più adulto del Club.
A Pantelleria, Vespa-Sanremo, buona la prima.
-
Ambiente4 anni ago
AMP, a Pantelleria Insieme Live: zonizzazioni e Guardia Costa ausiliario. Gadir e il brillamento de Il Caldo
-
Personaggi4 anni ago
Stasera 4 Ristoranti a Pantelleria, con Alessandro Borghese. Ecco chi sono
-
Ambiente4 anni ago
Pantelleria, il PD segnala colorazione anomala e artificiale nella spiaggia del Lago di Venere
-
Pantelleria4 anni ago
Pantelleria a lutto per Giovanni Maddalena, il galantuomo del Conitro
-
Personaggi4 anni ago
Pantelleria, è U Runcune il vincitore di 4 Ristoranti di Alessandro Borghese
-
Cronaca4 anni ago
Ultima Ora – Pantelleria. Identificata la donna morta per annegamento, il secondo suicidio in un mese
-
Capitaneria di Porto4 anni ago
Pantelleria, allarmanti condizioni meteo-marine nelle prossime 48/72 ore: onde 6 da metri
-
Pantelleria4 anni ago
Pantelleria, divieto di balneazione a Punta San Leonardo