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Cultura

Proverbi marinareschi a Pantelleria / 8: “Loda lu mari e ttèniti ‘nterra”

Orazio Ferrara

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Libbici mai beni fici
Il libico non fece mai bene.
Il libico o libeccio, che per alcuni deriva dal greco “libykos” ovvero “della Libia”, per altri dalla parola araba “lebég” ovvero apportatore di pioggia, è un vento umido e violento, spesso con forti raffiche oltre i 40 nodi, che soffia dalla direzione sud ovest.
In genere provoca violente mareggiate, condizioni di burrasche e piogge assai intense. Per questo era molto temuto dai marinai del passato, in particolare quelli del Canale di Sicilia. Questo vento è conosciuto anche coi nomi di “garbino” e “africo”.
In Sicilia. nella parte settentrionale, c’era altro proverbio rafforzativo che recitava “Punenti e libbici malannaja cu beni nni dici. Libbici mai beni fici e si qualchi vota ni fici nun fu veru libbici” (Ponente e libeccio malanno abbia chi ne dice bene.
Il libeccio mai fece bene e se qualche volta ne fece non fu vero libeccio). In quest’ultimo detto al “cattivo” libeccio si associa il vento di ponente anch’esso “cattivo”, che peraltro è figlio del precedente, il quale assume il nuovo nome quando da sud ovest cambia direzione verso nord ovest e verso tramontana.
Il ponente è detto anche “vento dalle grandi onde”, che possano poi sfociare, a livello locale, in tempeste di particolare violenza, tanto che da alcuni è ritenuto pericoloso al pari della bora.

Loda lu mari e ttèniti ‘nterra
Loda il mare e tieniti alla terra.
I pericoli e i rischi in mare superano di molto quelli in terra questo il recondito significato del proverbio, che peraltro è antichissimo, risalente addirittura agli antichi romani che sentenziavano “Fida terra, infidum mare” (Sicura è la terra insicuro è il mare).
Per reazione un vero lupo di mare qual era il comandante Carlo Bardesono conte di Rigras, autore di un fortunato Vocabolario Marinaresco negli anni Trenta del Novecento, ne coniò l’esatto contrario “Loda la terra e tieniti al mare”.
Comunque il detto “Loda lu mari e ttèniti ‘nterra” si presta anche ad un’interpretazione più sottile, in cui il mare rappresenterebbe l’idealità o i sogni utopici cui tende ogni essere umano, che per non perdersi deve però restare con i piedi ben piantati per terra al fine di mantenere sempre il contatto con la dura, e volte non bella, realtà quotidiana. Se è così, meglio il detto del buon comandante Bardesono. Bisogna andare sempre e comunque al di là del mare, oltre l’orizzonte per fare grandi cose. Cristoforo Colombo docet.

L’omu è comu lu mari, s’ ‘un porta oi porta dumani
L’uomo è come il mare, se non porta oggi porta domani.
E’ un proverbio maschilista del buon tempo antico in cui l’uomo, il bònus pater familias, portava immancabilmente ricchezza alla sua casa e alla sua famiglia proprio come il mare, che era il luogo della ricchezza per antonomasia.
Ma i panteschi e i siciliani di una volta, che la sapevano lunga sulle loro donne e sui repentini cambiamenti umorali di quest’ultime, seppure intimamente maschilisti convinti, si affrettarono presto a coniare il detto complementare “L’omu porta beni, ma la fimmina lu manteni” (L’uomo porta la ricchezza, ma è la femmina che la conserva). Così la pace era fatta, soprattutto quella notturna.

Lu bonu pilota si canusci a li burraschi
Il buon pilota si rivela nelle burrasche.
Fa il paio con “Bonu pilotu a lu furtunalo”, di cui abbiamo già trattato in precedenza.

Lu bonu piscaturi va ‘ncerca a la maretta Altra variante: Lu veru piscaturi va ‘ncerca a la maretta. Il buon pescatore va in cerca della maretta.
Quest’ultima è un aspetto particolare della superficie del mare specie in acque ristrette, che supera le consuete increspature e presenta piccole e brevi onde irregolari, appuntite e staccate tra loro. La maretta si forma per lo spirare di venti generalmente locali. Per i panteschi pescare durante la maretta dava (e dà) sempre abbondante e ricca pescagione.

(8 – continua)

Orazio Ferrara

Cultura

Pantelleria, gli auguri di fine anno del Parco Nazionale: bilancio delle attività e sguardo al futuro

Redazione

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Presso la trattoria Marrone di Scauri si è tenuto l’incontro di fine anno promosso dal Parco Nazionale Isola di Pantelleria, occasione per rivolgere gli auguri per il 2026 alla cittadinanza e alle autorità intervenute, ma anche per fare il punto sui numerosi progetti portati avanti nel corso dell’anno. Nel saluto iniziale il Commissario Straordinario Italo Cucci ha voluto ringraziare tutti coloro che hanno contribuito al lavoro del Parco, evidenziando l’importanza della collaborazione tra istituzioni, cittadini e operatori locali.


Ha poi rimarcato la sua soddisfazione nel ricoprire questo ruolo che dà forza all’Ente e che permette di portare avanti il lavoro anche con il supporto delle istituzioni nazionali. Durante la serata è stato tracciato un bilancio delle attività del Parco, sottolineando l’impegno costante nella tutela del territorio, nella valorizzazione delle tradizioni locali e nello sviluppo di percorsi inclusivi e sostenibili. Particolare attenzione è stata dedicata al festival Pantelleria Asinabile, progetto simbolo di inclusione e accessibilità, del quale è stato proiettato il documentario firmato da Nicola Ferrari, accolto con grande interesse e forte emozione dal pubblico presente.

Nel corso della serata si è svolta anche la consegna dei diplomi ai partecipanti del corso introduttivo teorico pratico per la costruzione dei muretti a secco “L’Arte dei muri a secco”, iniziativa che ha mirato a preservare e tramandare una delle tecniche costruttive più rappresentative del paesaggio pantesco, riconosciuta come patrimonio culturale e identitario dell’isola. Parole di gratitudine sono state espresse anche dal direttore facente funzioni Carmine Vitale, appena riconfermato in questo ruolo, che ha ringraziato la comunità pantesca per la fiducia accordata e per il sostegno dimostrato nei confronti dei progetti del Parco, ribadendo la volontà di continuare a lavorare insieme per la crescita e la valorizzazione dell’Isola di Pantelleria. Prima del brindisi e del momento conviviale il Sindaco Fabrizio D’Ancona ha portato un saluto e condiviso alcune riflessioni, sottolineando l’importanza del legame tra istituzioni e territorio e il rapporto di collaborazione fattivo tra Comune ed Ente Parco. Una serata di gioia, con momenti di emozione, in un clima di partecipazione e condivisione, con il rinnovato impegno del Parco Nazionale a proseguire nel percorso di tutela, inclusione e sviluppo sostenibile anche nel nuovo anno.

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Cultura

Cinema, contributi alle microimprese per sviluppare progetti da girare in Sicilia

caterina murana

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Nuove risorse per girare film e serie tv in SiciliaParticolare attenzione per le sceneggiature

L’assessorato regionale  al Turismo, sport e spettacolo, insieme a Sicilia film commission, ha pubblicato un avviso per contributi fino a 50mila euro destinati allo sviluppo di progetti cinematografici ambientati nell’Isola, con particolare attenzione alla scrittura delle sceneggiature.

«Con questo provvedimento diamo seguito alla strategia del governo regionale per lo sviluppo in Sicilia dell’industria del cinema, destinando per la prima volta contributi alle piccole e microimprese indipendenti per lo start-up di opere cinematografiche e serie tv ambientate nell’Isola – dichiara l’assessore Elvira Amata – Il focus sulle microimprese indipendenti prende spunto dalle esigenze del settore emerse nel 2024 nel  corso degli Stati generali del cinema, evento che abbiamo organizzato in Sicilia, e intende costituire un volano per limitare le difficoltà congiunturali delle imprese marginali nell’avvio di nuovi progetti audiovisivi».

Le agevolazioni sono rivolte alle piccole e microimprese indipendenti di produzione cinematografica, costituite in forma societaria e con sede legale in Italia o nell’Unione Europea.

 
Il testo integrale dell’avviso pubblico è consultabile a questo link

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Cultura

C’è un nuovo parroco a Pantelleria: don Easu Kuzhanthai

Direttore

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Non abbiamo molte notizie e quel poco che sappiamo lo apprendiamo da un post della Chiesa Forania di Pantelleria, ma la cosa certa è che abbiamo un  nuovo Parroco Don Easu Kuzhanthai Magimaidoss.

Ha studiato Teologia Morale presso l’Università Alfonsiana di Roma negli anni 2010-2012
Diversi luoghi di ministero:
Mumbai 9 anni
Goa: 3 anni
Kolar Gold Field: 4 anni
Tamil Nadu: 2 anni.

Adesso, con questo Natale inizierà il suo percorso tra la comunità pantesca.
In attesa di conoscerlo personalmente, auguriamo un ben venuto a Don Easu sulla nostra isola e un . Natale in pace e serenità
 
 
 
 
 
 
 
 

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