Salute
Protocollo d’intesa FNOPI-ABIO: priorità per assistenza e tutela del bambino e dell’adolescente in ospedale
Oltre un milione di minori ricoverati ogni anno
e con degenze superiori alla media.
Promuovere il benessere non solo dal punto di vista clinico,
accrescere il ruolo del volontariato, sviluppare ambienti sicuri a misura di minore per ridurre l’impatto dell’ospedalizzazione anche per le famiglie
Il bambino è totalmente differente dall’adulto quando è in salute e a maggior ragione lo è in caso di malattia. E anche le sue necessità lo sono.
È per questo che FNOPI (Federazione nazionale ordini delle professioni infermieristiche) e Fondazione ABIO Italia per il bambino in ospedale hanno sottoscritto un protocollo d’intesa con tre obiettivi:
contribuire alla realizzazione di programmi, progetti e iniziative per accrescere il benessere di neonati, bambini, adolescenti e giovani adulti, e delle loro famiglie, che si rivolgono ai servizi sociosanitari, attraverso un’assistenza centrata sulla loro persona e sui loro bisogni, nel pieno rispetto della loro integrità fisica, psicologica e morale;
definire e promuovere programmi e interventi per accrescere l’attività di volontariato nell’ambito delle cure a persone nell’età evolutiva e alle loro famiglie e a formare i volontari, attraverso campagne di informazione e comunicazione, realizzazione di materiale didattico e strumenti divulgativi, sensibilizzazione dei media, partecipazione a programmi tv e convegni;
sviluppare specifiche azioni, mettendo in rete sistemi, competenze e responsabilità diverse, con l’obiettivo di promuovere il pieno rispetto dell’integrità fisica, psicologica e morale dei minori che si rivolgono ai servizi sociosanitari.
In continuità con i fini statutari perseguiti fino ad oggi da entrambe le realtà, il percorso che FNOPI e ABIO seguiranno grazie al protocollo si propone di contribuire all’apertura di nuove Associazioni ABIO presso i reparti di pediatria di tutto il Paese e la formazione dei volontari ABIO, per assicurare la conformità degli interventi, anche attraverso il supporto come formatori di infermieri competenti nell’assistenza alle persone in età evolutiva e alle famiglie.
Il lavoro comune avrà come fine fondamentale quello di allestire negli ospedali un numero sempre maggiore di aree per il gioco, camere o reparti di degenza, realizzati secondo modalità in sintonia con i bisogni emotivi e affettivi dei bambini e degli adolescenti, per ridurre l’impatto, lo stress e il trauma dell’ospedalizzazione che secondo le ultime rilevazioni riguardano circa un milione di minori ogni anno e con degenze superiori alla media, simili a quelle degli over 75.
Il protocollo prevede anche la promozione nei confronti dell’opinione pubblica e delle istituzioni sanitarie della “Carta dei Diritti dei Bambini e degli Adolescenti in Ospedale”, messa a punto da ABIO-SIP che sintetizza tutto ciò che dovrebbe essere garantito a un bambino e a un adolescente nel corso del ricovero ed evidenzia l’importanza di passare dal curare le malattie al prendersi cura dei bambini e degli adolescenti malati: per questo sono importanti un ambiente il più possibile a misura di bambino, l’opportunità di garantire il gioco anche durante il ricovero, la necessità della presenza dei genitori, il diritto alle cure migliori e al ricovero all’interno di reparti pediatrici.
FNOPI e ABIO individueranno poi quali e quanti reparti di pediatria esistono sul territorio, distinti per regione e si impegneranno quindi per attivare in questi il percorso di certificazione delle pediatrie “All’Altezza dei Bambini” ABIO-SIP, nato come evoluzione concreta della Carta dei Diritti, prevedendo la partecipazione agli audit di infermieri competenti nell’assistenza ai minori e alle loro famiglie. I siti istituzionali sia di ABIO che di FNOPI verranno aggiornati con i nomi degli ospedali che hanno ottenuto e che otterranno la Certificazione.
“Il prendersi cura è la parola d’ordine degli infermieri – sottolinea Barbara Mangiacavalli, presidente FNOPI – e il nostro Codice deontologico prevede che l’infermiere tenga conto dell’età e del grado di maturità dell’assistito, che sia presa in debita considerazione l’opinione del minore rispetto alle scelte curative e assistenziali perché possa esprimere la sua volontà. È la persona garante dei diritti del minore e se questo si oppone a scelte di cura valide, fa di tutto per superare il conflitto. In più, l’infermiere ha nel suo bagaglio professionale l’attitudine all’educazione e alla formazione delle figure che lo affiancano nell’assistenza delle persone, dai caregiver ai volontari, per poter realizzare un intervento multistakeholder in grado di ottenere i migliori risultati in termini di compliance dell’assistito”.
“Bambini e adolescenti – aggiunge Laura Barbotto, presidente della Commissione d’Albo infermieri pediatrici FNOPI – vogliono essere ascoltati e rispettati anche nelle loro scelte, di questo hanno bisogno: di chi li sappia ascoltare, sia in grado di dare sollievo dal dolore, tuteli la loro salute, le loro necessità e i loro diritti. E che sia anche in grado di non far pesare l’ambiente in cui si trovano in ospedale. L’infermiere pediatrico si occupa a 360 gradi del bambino e dell’adolescente, dalla prevenzione delle malattie all’assistenza ai malati in età evolutiva, individuando i bisogni dei pazienti e assecondarli attraverso la pianificazione di interventi efficaci, anche in collaborazione con tutte le figure sanitarie, sociali e assistenziali che operano nelle strutture. Per questo è importante che l’infermiere pediatrico adeguatamente formato non solo alla clinica abbia un rapporto diretto di collaborazione con chi, come i volontari ABIO, supporta il bambino in ospedale”.
“Sinergia e formazione dei volontari sono due aspetti fondamentali per un intervento efficace negli ospedali – commenta Giuseppe Genduso, presidente di Fondazione ABIO -. La nostra attività non si ferma e non si è fermata mai, nemmeno durante la pandemia, perché – anche se non siamo una realtà nata per le emergenze – abbiamo sprigionato la fantasia e messo in campo le competenze acquisite per immaginare come accogliere i bambini, gli adolescenti e le famiglie anche non potendo essere presenti, al contando sul fondamentale supporto del personale sanitario. Dobbiamo tenere come base il nostro passato ma essere pronti a formarci per il futuro ed evolvere sulla base dei nuovi bisogni e necessità che l’area pediatrica si trova ad affrontare, anche stabilendo protocolli d’intesa come questo con FNOPI, importante per dare sempre più impulso e continuità ad un’assistenza a misura di bambino, che lo veda insieme alla sua famiglia al centro del percorso di cura”.
Salute
Palermo, aperte le iscrizioni per la Pigiama Run di Lilt per i bambini oncologici
Aperte le iscrizioni per la Pigiama Run di Lilt Palermo per i bambini oncologici
Venerdì 20 settembre, dalle ore 18,30 sul lungomare di Mondello e, in contemporanea, in 40 città di Italia. Testimonial la youtuber Lucilla
Rigorosamente in pigiama, per essere solidali con i piccoli pazienti che sono costretti ad indossarlo nei reparti oncologici, tutto il giorno. Si correrà il prossimo venerdì 20 settembre, dalle ore 18,30 sul Lungomare di Mondello, la Pigiama Run 2024 di Lilt, l’associazione che da un secolo si dedica alla lotta contro i tumori. Sarà la quarta edizione per Palermo, la quattordicesima dal suo inizio a Milano. Si svolgerà in contemporanea in 40 città di Italia e Palermo sarà il quarto hub nazionale, collegato attraverso un maxischermo in diretta con Roma, Milano e Bari. Per partecipare ci si può iscrivere attraverso il sito www.pigiamarun.it/palermo o direttamente in sede, in via Thaon de Revel, 10, alle spalle della caserma Cascino.
Lo scopo solidale della Pigiama Run 2024
Settembre è il mese del Gold Ribbon, dedicato ai tumori pediatrici. La Pigiama Run, è un evento sociale e solidale per raccogliere fondi per i bambini dei reparti di oncoematologia di Italia. A Palermo a beneficiarne sarà l’Arnas Civico, diretto dal primario Paolo D’Angelo. Con quanto raccolto negli scorsi anni è stato anche creato un fondo destinato ai viaggi dei bambini che devono sottoporsi a cure e terapie che sono fatte solo al di fuori della Sicilia. I testimonial nazionali sono Giuliana Moreira ed Edoardo Stoppa. In questa edizione madrina a Palermo sarà Lucilla, star del web, il cui canale YouTube vanta oltre 1 milione di iscritti, che taglierà il nastro e si esibirà in due canzoni per la gioia dei più piccoli.
Il percorso e il village a Mondello della Pigiama Run 2024
La Pigiama Run si può percorrere a piedi, in bici, sui pattini o in monopattino, purché in pigiama. La partenza sarà dall’ingresso del Club Canottieri Roggero di Lauria, dove sarà allestito un village con gazebo espositivi e di intrattenimento. Il percorso si svolgerà fino all’Hotel La Torre di Capo Gallo e ritorno. Per i bambini ci saranno anche attività organizzate da Radici, piccolo museo della natura e Circ’opificio a partire dalle 16,30. Dj set di Mirko Speciale di Cartoonia e spettacolo di balli di gruppo e zumba a cura di Giulietta Pedone al termine della gara. Ogni partecipante, per un importo di 15 euro, che andrà interamente nel fondo destinato ai bambini, riceverà un pacco gara con prodotti di sponsor nazionali e locali. Pagheranno solo gli adulti e ai bambini sarà omaggiata anche la pettorina per correre e il pacchetto ristoro. I pacchi gara si possono ritirare alla sede della Lilt Palermo oppure nei gazebi del village di Mondello, il giorno dell’evento.
Il commento degli organizzatori della Lilt Palermo
“Per Lilt Palermo la Pigiama Run è un appuntamento imperdibile, perché si condivide un’esperienza emotivamente unica che supporta i bambini del reparto di oncoematologia pediatrica del dott. D’Angelo e le loro famiglie. Invitiamo tutti a partecipare perché crediamo fermamente che donare e donarsi sia il modo migliore di stare vicino a chi più ha bisogno” ha affermato la presidente di Lilt Palermo, Francesca Glorioso. Coordinatrice della Pigiama Run è Letizia Davì, direttore generale Lilt Palermo, responsabili dell’evento Federica Caravello e Melania Lo Bello.
I partner che hanno reso possibile la Pigiama Run 2024
La manifestazione ha ricevuto il patrocinio dell’assessorato allo Sport del Comune di Palermo, del Comune di Bolognetta, Comune di Cinisi, Comune di Isola delle Femmine e Comune di Misilmeri. Tra i partner tecnici: ANPAS, Autosystem, AVES, Associazione Regalami un sorriso, Biscottificio Paolo Forti, Cartoleria Carta e Matita, CESVOP, Coalma, ConCura, Dea Medical, Diventa Evento, Domia, Drops ODV, Giuliani, Guccione Viaggi, I Cuochini, I Peccatucci Di Mamma Andrea, Leone Calzature, Leggo e Gioco, Mamam, Marco Lantieri, Farmacie Maymone, Mercato Maqueda, Negozio Leggero, Prezzemolo & Vitale, Quickoffee, Rilastil, Santamarina Luxury Suite, Scatassa, Seristampa, Tomarchio tortine.
Partner non tecnici: Accendi il sorriso, ACSI, Ape Pina, CEIPES, Circ’opificio, Dudi, Giulietta Pedone, Himera, Life e Life, LIONS, Mondello Italo-Belga, Movimento per la salute dei giovani, Pharmapoint, Associazione Polizia Municipale, Pro Loco Mondello, Radici, Vivisano.
Salute
Lavoro – 150 posti nella sanità siciliana. Domande entro 19 settembre
Al via la presentazione delle domande al concorso per 150 posti di ruolo nelle varie discipline del Comparto all’Asp di Siracusa, scadenza il 19 settembre 2024
Siracusa 21 agosto 2024 – Sono stati pubblicati nella G.U.R.I. 4° Serie Speciale Concorsi ed Esami n. 67 del 20 agosto 2024 i due concorsi pubblici per titoli ed esami, indetti dall’Asp di Siracusa, per l’assunzione a tempo indeterminato di 150 unità di vari profili professionali. Ne dà notizia il direttore generale dell’Asp di Siracusa Alessandro Caltagirone.
Le domande di partecipazione dovranno essere presentate entro il 19 settembre 2024.
I bandi integrali con tutte le informazioni dettagliate relativamente ai requisiti richiesti e alle modalità di partecipazione e di presentazione delle domande sono consultabili nel sito internet aziendale www.asp.sr.it nella sezione Bandi di Concorso.
I posti di Comparto a concorso riguardano:
- 20 operatori socio sanitari (OSS),
- 4 posti di Infermiere,
- 64 di Infermiere di famiglia e di Comunità,
- 3 di Infermiere Pediatrico,
- 11 di Ostetrica,
- 4 posti di Dietista,
- 1 Tecnico Sanitario di Laboratorio biomedico,
- 1 Tecnico Sanitario di Radiologia Medica,
- 2 Tecnici di Neurofisiopatologia,
- 1 Tecnico della fisiopatologia cardiocircolatoria e perfusione cardiovascolare,
- 12 posti di Fisioterapista,
- 3 di Tecnico riabilitazione psichiatrica,
- 10 posti di Tecnico della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro,
- 2 di Educatore professionale,
- 2 di Assistente Sanitario,
- 1 Ortottista,
- 2 posti di Logopedista,
- 7 posti di Assistente Sociale.
Salute
FNOPI su Aggressioni infermieri: “Serve risposta esemplare da Stato e Regioni”
NOPI SU AGGRESSIONI INFERMIERI:
SERVE RISPOSTA ESEMPLARE DA STATO E REGIONI
“Siamo indignati per il recente episodio di violenza nei confronti del personale sanitario di Foggia e, insieme alla FNOMCeO e i nostri rispettivi Ordini provinciali, chiediamo una risposta esemplare di Stato e Regioni”.
Così la presidente della FNOPI, Barbara Mangiacavalli.
“Azioni criminali come quelle che purtroppo abbiamo visto dai video diffusi dagli stessi sanitari aggrediti non possono essere in alcun modo tollerati: chiediamo di essere difesi e messi nelle di sicurezza per poter operare”.
“Ai colleghi aggrediti, al presidente dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Foggia – conclude – vanno la nostra vicinanza e la nostra solidarietà, così come siamo vicini alla famiglia della giovane nel dolore per la grave perdita. Alle istituzioni preposte rinnoviamo la richiesta, sempre più urgente, di misure e soluzioni per una situazione che sta diventando sempre più insostenibile e intollerabile”.
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