Cultura
Primo decennale Università Telematica Pegaso a Campobello di Mazara e Piazza Armerina

Il primo decennale dell’Università Telematica Pegaso a Campobello di Mazara (TP) e Piazza Armerina (EN) è stato, infatti, l’occasione giusta per raccontare a quanti non avevano contezza di quale realtà fosse, la storia di un’impresa culturale digitale che forma circa 30mila persone all’anno. Ateneo telematico, costruito sui più moderni ed efficaci standard tecnologici in ambito e-learning. Questi primi dieci anni ha detto Francesco Messina amministratore dell’Associazione Futuro e Lavoro – non vogliono essere un momento auto celebrativo, ma un’opportunità per raccontare come si è sviluppata la Pegaso in questi anni in Provincia di Trapani e di Enna. Da sempre invitiamo i nostri ragazzi a non omologarsi, ma ad avere il coraggio di fare ciò che vogliono. Oggi si è sicuramente realizzato uno dei miei sogni – ha sottolineato Francesco Messina – quello di portare l’università sotto casa a Km 0. Credo che si possa fare e dare ancora tanto in queste due provincie. In questi dieci anni – ha detto il responsabile della sede di Campobello di Mazara e di Piazza Armerina , Francesco Messina – ho avuto migliaia di studenti, facoltà, master e nei corsi di perfezionamento che oggi si arricchiscono di nuove opportunità come il corso di laurea che offre l’occasione di diventare dirigente sportivo. L’università a distanza oggi è un’opportunità – ha detto Francesco Messina – per studiare da casa, contrastare il caro spese con una formazione sempre più elevata.
Cultura
Pantelleria Asinabile. Gli appuntamenti di oggi sabato 11 ottobre

Ultime due giornate del Festival.
Ieri si sono concluse le attività con le scuole che hanno visto una adesione totale di tutto gli studenti di ogni ordine e grado. Un successo incredibile!
Oggi facciamo un appello a tutta la cittadinanza a partecipare alle attività di queste due ultime giornate fatte di dibattiti, laboratori per bambini, ragazzi e famiglie, stand di associazioni, artistico creativi, artigianali e agroalimentari. E stasera musica, balli e tanto buon cibo con gli stand gastronomici.
E una offerta libera per sostenere la statua dell’asinello proposta da Lillo di Bonsulton.
Di seguito tutti gli appuntamenti di oggi pomeriggio:
– Ore 18.00 SPETTACOLO TEATRALE: ASPETTANDO L’ASINELLO: commedia ironicamente ispirata ad “Aspettando Godot”, da un’idea di Lucia Boldi in collaborazione con Antonietta Valenza (reggente CAI Pantelleria), coni ragazzi dell’Albero azzurro e la fisarmonica di Gianni Valenza.
– Ore 19.00 parole d’asino: RACCONTAMI IL TUO SCECCU – Piazza Asinabile (Piazza Cavour): incontro con gli anziani dell’isola, memorie ricordi e testimonianze del rapporto uomo-asino, con l’Associazione Giamporcaro.
Massimo Montanari, direttore artistico del festival, coordina i dialoghi tra i testimoni storici di un passato ancora presente.
– Dalle ore 19.00 FESTIVAL GOLOSO in Piazza Asinabile (Piazza Cavour): distribuzione di assaggi gastronomici a cura delle associazioni Barbacane e la Mulattiera.
Menù: pasta alla norma e panino con la porchetta. Acqua e vino. Offerta libera
Musica popolare in piazza, balli. Dj set
Cultura
Pantelleria applaude l’inclusione: “Aspettando l’Asinello” conquista tutti

Non un semplice spettacolo, ma un’esperienza di comunità
“Aspettando l’Asinello“, scritto e diretto da Lucia Boldi con la collaborazione di Antonietta Valenza, continua a commuovere e far sorridere il pubblico di Pantelleria, trasformando piazza Cavour in un palcoscenico di vita vera.
Liberamente ispirata a Aspettando Godot di Samuel Beckett, la piccola pièce alterna momenti ironici e poetici, ma a renderla unica è il suo cuore: gli attori dell’associazione L’Albero Azzurro, protagonisti di un teatro autentico, senza maschere né artifici, dove ogni gesto è verità e ogni parola è emozione.
Un teatro che diventa specchio dell’isola, e simbolo di un’inclusione vissuta, non proclamata, con l’impagabile partecipazione del M° Gianni Valenza e la sua musica.
Ogni replica è un piccolo miracolo, un atto di coraggio e improvvisazione.
E l’imprevisto, qui, non è un ostacolo: è parte del copione, come nella vita.
Sul palco, ogni ragazzo ha portato qualcosa di sé:
Roberta Belvisi, precisa e attenta;
Luisa Costa, con i suoi abbracci spontanei; Quintina Policardo, che tra una prova e l’altra porta il suo setter Argo; Tony Princiotto, impaziente di indossare le orecchie dell’asinello; Samuela Ferrandes, che volteggia sul palco interpretando il maestrale; Gianni Di Chiara, che attende sempre il suo turno con serenità; Mariateresa Lopez, stretta nel suo maglioncino fino al momento dell’ingresso; Nino Perniciaro, sulla sua sedia a rotelle elettrica e infine Giacomo Policardo, rumorista straordinario, che con la canzone U sciccareddu riesce a strappare risate e applausi — persino dalle tre asinelle vere, nel recinto accanto alla piazza.
Venerdì 10 Aspettando l’Asinello non andrà in scena, invece sabato alle ore 18 si terrà l’ultima replica, eccezionalmente davanti al sagrato della chiesa, poiché la piazza sarà occupata da barbecue e padellate di spaghetti. Un dettaglio che sembra uscito da Beckett stesso, ma che a Pantelleria diventa realtà, con il sorriso.
“Aspettando l’Asinello” è stato presentato dal CAI di Pantelleria, con il sostegno del Parco Nazionale Isola di Pantelleria e del Comune, e fa parte di un progetto più ampio: la realizzazione di un documentario, curato dal videomaker Nicola Ferrari e la sua Associazione Culturale Obiettivo Mediterraneo che racconterà come sull’isola l’inclusione non sia una promessa, ma una pratica quotidiana.
“Questo spettacolo — spiega Lucia Boldi — è nato dal desiderio di dare voce a chi non sempre ne ha una. I ragazzi dell’Albero Azzurro non recitano: vivono. E a modo loro ci insegnano che la normalità è solo una parola, e che la diversità è un dono.”
Tra una prova e l’altra, Boldi confessa di aver contato trentasei caffè offerti da amici e spettatori.
“Ho forse la gastrite — scherza — ma anche il cuore pieno di gratitudine.”
E Pantelleria applaude, non solo lo spettacolo, ma un’idea di umanità che cammina, sorride e sa aspettare. Anche l’asinello.
Cultura
Pantelleria Asinabile, proseguono le attività del Giamporcaro richiamo per tanti studenti – FOTO

Sabato ore 18 imperdibile narrazione de “La storia dell’asino pantesco” attraverso slide e interviste
Siamo a metà percorso del Festival “Pantelleria Asinabile” che vede molte realtà isolane impegnate in sinergia a Piazza Cavour, per rendere questa settimana ricca di cultura, esperienze e socialità.
Tra i protagonisti, il Centro Culturale Vito Giamporcaro, che svolge una duplice importante azione, in questo contesto:
- aiutare gli studenti di ogni età, a partire dalla scuola materna sino alle superiori, a conoscere, apprezzare e valorizza l’asino pantesco. Strumenti utilizzati: cruciverba e questionario collettivi; pensierino sull’asino scritto da ciascun giovane o piccolo ospite.
- raccogliere fondi per la realizzazione di un sogno di un concittadino ormai scomparso e compianto: Lillo di Bonsulton. Il poeta, appassionato di terra e animali, aveva una predilezione per “u sceccu”, per la sua indole amabile e pacifica, la sua forza fisica e la sua attitudine alla socialità anche con gli uomini. Il progetto del Maestro era di realizzare una statua raffigurante un asino, da istallare a piena disposizione della comunità. Così l’irrefrenabile Centro Giamporcaro, di cui Lillo era socio, sta vendendo due libri uno di poesie in vernacolo pantesco, l’altro sulle piante endemiche pantesche. Il ricavato verrà come fondo per la realizzazione dell’opera. Chi acquista e quindi entra a far parte della statua, sarà menzionato su una targa collettiva per il contributo prezioso offerto.
Domani mattina si prosegue con le scuole.
Poi sabato, dalle ore 18,00 il professor Sergio Minoli farà una rassegna di slide dedicate ai nostri amici asini, creando così “La storia dell’asino” a cura del Centro Giamporcaro, con il suo infaticabile presidente Anna Rita Gabriele
.
Una volta proiettate le diapositive che metteranno l’accento su una presenza asinina nella tradizione, nel sociale, nella religione, e così via, vi sarà un breve ma molto interessante momento di interviste agli anziani dell’isola possessori e conduttori di asini.
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