Cultura
Primo decennale Università Telematica Pegaso a Campobello di Mazara e Piazza Armerina

Il primo decennale dell’Università Telematica Pegaso a Campobello di Mazara (TP) e Piazza Armerina (EN) è stato, infatti, l’occasione giusta per raccontare a quanti non avevano contezza di quale realtà fosse, la storia di un’impresa culturale digitale che forma circa 30mila persone all’anno. Ateneo telematico, costruito sui più moderni ed efficaci standard tecnologici in ambito e-learning. Questi primi dieci anni ha detto Francesco Messina amministratore dell’Associazione Futuro e Lavoro – non vogliono essere un momento auto celebrativo, ma un’opportunità per raccontare come si è sviluppata la Pegaso in questi anni in Provincia di Trapani e di Enna. Da sempre invitiamo i nostri ragazzi a non omologarsi, ma ad avere il coraggio di fare ciò che vogliono. Oggi si è sicuramente realizzato uno dei miei sogni – ha sottolineato Francesco Messina – quello di portare l’università sotto casa a Km 0. Credo che si possa fare e dare ancora tanto in queste due provincie. In questi dieci anni – ha detto il responsabile della sede di Campobello di Mazara e di Piazza Armerina , Francesco Messina – ho avuto migliaia di studenti, facoltà, master e nei corsi di perfezionamento che oggi si arricchiscono di nuove opportunità come il corso di laurea che offre l’occasione di diventare dirigente sportivo. L’università a distanza oggi è un’opportunità – ha detto Francesco Messina – per studiare da casa, contrastare il caro spese con una formazione sempre più elevata.
Spettacolo
È iniziato ufficialmente il Media Green Art Festival 2025: dopo 20anni torna a Pantelleria

La conferenza stampa – inizia il Megaf 2025
Dopo due anni e mezzo di scrittura e progettazione SincroCult è riuscita a riportare quest’iniziativa sull’isola grazie ad una rete di persone che non ha mai smesso di crederci.
Il Megaf nasce per riportare il cinema a Pantelleria: un cinema breve ed essenziale, che da raccontare grandi storie in piccoli formati. I Cortometraggi che vedrete in sala parleranno di persone, di ambiente, di memoria e di identità.
Il Megaf non è solo un festival ma un ponte tra l’isola e chi arriva da fuori, tra l’arte e la sostenibilità, tra chi cerca storie e chi ha bisogno di raccontarle.
Da queste premesse nasce il tema centrale di questa edizione, l’Immigrazione, in tutte le sue mille sfaccettature. Pantelleria è terra di partenze e di approdi, un’isola di confine che conosce da vicino il fenomeno dell’immigrazione e dell’emigrazione.
I Cortometraggi che parteciperanno al Concorso di Cortometraggi “Sguardi sul Mondo” saranno, in ordine di proiezione:
8 luglio
“Muti come Pesci” di Antonio Stoccuto
“My Eyes” di Ide Maman
“Il Cielo è Perso” di Fabrizio Fusco
“Adia” di Alberto de Simone
“A Chiamata” di Laura Boggero
9 luglio
“Etnoragù” di Cristiano Esposito
“Savana” di Riccardo Amato, Alessio Bonamino
“She Was” di Abril Andrea Arnauda Appel
“Tilt” di Antonio Palumbo
10 luglio
“Bagliori” di Mattia Paone
“Laugh” di Ide Maman
“Refugium” di Valerio Vittorio Garaffa
“Terra bruciata” di Fabio Fontana
I premi dedicati ai Cortometraggi vincitori del concorso saranno:
Miglior Cortometraggio assegnato da Augustus Color
Miglior Regia assegnato da Gioielleria Maccotta
Miglior Attore assegnato da Sapori di Pantelleria
Miglior Sceneggiatura assegnato YaGin
Miglior Trucco e Acconciatura assegnato da YaGin
Miglior Costume assegnato da MueGin
Miglior Fotografia assegnato da YaGin
Miglior Effetti Visivi assegnato da Gioielleria Maccotta
Miglior Montaggio assegnato da YaGin
Miglior Colonna Sonora assegnato da MueGin
Premio Megaf Giovani assegnato da Gioielleria Maccotta
Per questa edizione del Festival abbiamo deciso di dedicare una serata a quei cortometraggi che non sono potuti rientrare nel Concorso, ma che abbiamo ritenuto meritevoli e in linea con i nostri principi:
7 luglio
“Manco Morto” di Emma Cecala
“Cicatrici di Gaia” di Giulia Badalassi
“Fosforize” di Alessandra Facciolo aka Sundra Ray Monde
“Apice Terra Mia” di Max Oliva
“Ho sete” di Ettore di Gennaro
“Sul Bric Mindino non c’è nessun pino” di Lorenzo Bussone
“Black(out) & White” di Gianni Zauli
Il Megaf è anche però il festival che cerca di connettere la cultura alle attività locali, che rendono questo luogo unico: la Notte dei Talenti, l’evento conclusivo del festival, sarà un momento per riconoscere chi è partito, chi ha portato con sé la propria storia ed ha saputo trasformarla in valore.
Coloro che saranno premiati durante la serata conclusiva del Megaf saranno, in ordine di categoria:
Cultura e Letteratura:
Vanessa Brignone, Tatiana Brignone, Giorgia Belvisi
Ambiente e Sostenibilità:
Fernando Zarra, Samuela Guida
Innovazione e Imprenditoria:
Pietro Gabriele, Enio Kosci, Denny Almanza, Giovanni Brignone
Sport e Benessere:
Matteo Marino, Emanuele Pinna, Greta Stuppa, Michele Inglese, Dario Ferrante
Arte e Spettacolo:
Cinzia Busetta, Rebecca di Malta, Martina Modica, Teodora Duceag, Cristina Gabriele, Emanuele Pinna, Marisol lo Rillo, Chiara Brignone, Youssef Essaid, Sharon Gabriele, Danilo Ruggero, Luca Valenza, Clara Greco, Ludovica Franco, Dario Spezia, Chiara Valenti, Benedetta Gauli
Ringraziamo le autorità e tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione del festival, in particolare:
il Comune di Pantelleria, l’Ente Parco Nazionale di Pantelleria, Danish Air Transport, Autonoleggio Policardo, Pantelleria Island, Weloo, Gioielleria Maccotta, Yagi Media Distribuzione, Augustus Color, Dafar Mobili
Abbazia San Giorgio, Cantina Pellegrino, Azienda Agricola Emanuela Bonomo, Sapori di Pantelleria, Cantina Solidea, Cantina Murana, Cantina Marino, MueGin, Azienda Agricola Almanza, Emporio del Gusto, Birrificio la Panteska.
Al Tramonto, Trattoria da Pina, Trattoria Runcune, Scruscio, Il Principe e il Pirata, U Truscio.
Agenzia Rizzo, Noleggio Lorena, Il Faraglione, Cibus Car, Yacht Simone, Yacht Marina Hotel.
In allegato il programma completo del Megaf.
Il team di Sincrocult augura a tutti un Buon Festival!
Regina Maria Sofia Chisci
Responsabile Area Comunicazioni
regina.chisci@sincrocult.it+39 340 719 8602
AVVISO DI RISERVATEZZA e INFORMATIVA AI SENSI DEL REGOLAMENTO UE 27 APRILE 2016 N. 679
La presente e-mail è destinata solo al/i destinatario/i sopra indicato/i. Può contenere un messaggio confidenziale e informazioni di natura personale o privilegiata. Non è consentita, in nessun caso, la sua lettura indebita e la duplicazione o la divulgazione sono consentite esclusivamente per necessità di comunicazione e condivisione delle informazioni con personale coinvolto nell’oggetto della comunicazione stessa. Nel caso doveste ricevere la presente per errore, siete pregati di distruggerla e di darcene immediata notizia scrivendo all’indirizzo e-mail privacy@sincrocult.it
Il suo indirizzo e-mail ed eventuali dati personali presenti nel messaggio sono trattati dalla nostra Organizzazione secondo modalità manuali ed elettroniche per l’espletamento delle attività necessarie e connesse all’oggetto e al contenuto della comunicazione (unica finalità del trattamento). La invitiamo a visitare il nostro sito internet dove troverà ulteriori informazioni in merito al rispetto del REGOLAMENTO UE 27 APRILE 2016 N. 679.
Cultura
La caponata dei marinai dei velieri / 1

di Orazio Ferrara
Diciamo subito, a scanso di equivoci, che questa caponata non ha nulla a che vedere con quella famosa oggigiorno preparata in Sicilia e in altre regioni e che ha come ingrediente principe la melenzana. Però, senza dubbio alcuno, dalla caponata marinara di una volta trae origine, con modifiche e varianti a volte sofisticate, quella di oggi.
Origini della caponata
La caponata marinara fu per secoli il “combustibile” alimentare che faceva andare la forza remiera
(i forzati ai remi) delle galere da guerra. E non solo i remieri, ma anche l’intero equipaggio si
nutriva con essa. L’antica consuetudine di consumare a bordo questa vivanda passò poi in uso agli
equipaggi delle navi a vela sia da guerra che commerciali.
Già il nome di caponata o capponata (per alcuni paesi costieri siciliani e questi sono più vicini alla
parola originaria) o capponada per dirla coi genovesi (gente di mare di prim’ordine) è di difficile
decifrazione.
Scartiamo subito, perché sa di cosa troppo letteraria, la tesi che la vuole derivata dal
latino “caupona” nel suo significato di “taverna”. Non ci convince nemmeno anche la tesi che la
vuole derivata dal “pesce capone” o lampuga, anche se quest’ultimo, essiccato, compare
sporadicamente quale ingrediente in antiche ricette.
Dobbiamo quindi andare alle origini quando la caponata aveva ancora l’arcaico nome di “cappon di
galera” (per i marinai genovesi “capun de galera”). Siamo nella marineria remica delle galere o
galee mediterranee del ‘300 / ‘400.
Probabilmente i marinai intesero dare, con ironia tutta
marinaresca, quel nome al loro quotidiano pasto a bordo, che di cappone e quindi di carne saporita
non aveva un bel niente e che pertanto si rivelava essere appunto un cappone (finto) di galera.
Eppure quel pasto, assai semplice da preparare e con ingredienti poveri, era saporito e piaceva, tanto
da passare indenne attraverso generazioni di uomini di mare quale tradizionale e sostanzioso
alimento in navigazione.
Ma quali erano gli ingredienti e la preparazione?
Dell’assenza delle melenzane abbiamo già accennato, occorre però precisare che erano assenti anche i pomodori, che fanno la loro comparsa saltuaria nelle caponate dei velieri del tardo Ottocento. Infatti i pomodori, di origine del Sud America, vennero portati in Europa dai navigatori spagnoli nel XVI secolo. In Italia fanno la loro comparsa nell’anno 1548 alla corte di Cosimo de’ Medici, ma per diversi secoli quel frutto viene considerato solo ornamentale e quindi non commestibile.
Gli ingredienti utilizzati per la caponata erano quelli di facile conservazione e che non andavano a male facilmente durante i lunghi viaggi per mare: gallette, cipolle, aglio, olive in salamoia, origano, aceto, olio e pesce essiccato. Quello principe era costituito dalle gallette (non altro che fette di pane biscottato), che si conservavano abbastanza croccanti per almeno un anno intero. Le forme delle gallette erano diverse a seconda delle marinerie.
Ricordiamo quelle rotonde dei marinai genovesi e quelle a ferro di
cavallo (‘u viscottu) caratteristiche della marineria pantesca. Solo che le gallette di quest’ultima non
erano a base di farina, ma bensì d’orzo, che a detta dei marinai di un tempo erano molto più
saporite.
Infatti, nel tempo andato, l’orzo in Pantelleria era un alimento fondamentale per la popolazione in
quanto lo stesso veniva coltivato in loco, mentre la farina doveva venire, con gravosa spesa, dalla
Sicilia. Era usuale in passato nei vigneti intercalare filari dì orzo a quelli di zibibbo. Si ottenevano
così due vantaggi.
Il primo era costituito dall’orzo raccolto per l’alimentazione, il secondo che quei
filari d’orzo intercalati proteggevano i teneri germogli dello zibibbo dal secco e caldo vento di
scirocco di casa nell’isola.
(1 – continua)
Orazio Ferrara
Cultura
Ragusa, “Raccontami di te” al Castello di Donnafugata 4ª edizione del premio letterario

Il suggestivo castello di Ragusa ospiterà, il 23 agosto 2025, la quarta edizione dell’evento “Raccontami di Te…”, un’iniziativa che fonde l’arte dello scrivere con quella figurativa. Organizzato dall’associazione Malia, l’evento si svolgerà in un nuovo spazio più ampio e incantevole, promettendo un’esperienza indimenticabile per il pubblico.
Quest’anno, “Raccontami di Te…” vedrà la partecipazione di numerosi scrittori e pittori, creando un’alchimia di emozioni attraverso la combinazione di musica, pittura, scrittura, teatro e letteratura. Tra gli ospiti d’onore, ci sarà il Presidente dell’Accademia delle Prefi Salvatore Battaglia, che contribuirà con la sua esperienza e il suo talento.
Gli ideatori dell’evento, Debhorah Di Rosa e Salvo Garipoli, spiegano che il progetto è nato con l’obiettivo di stimolare una partecipazione attiva delle persone. “Ciascuno di noi porta nel cuore il ricordo di una persona speciale: un bene prezioso che vorremmo non perdere mai. Il progetto ‘Raccontami di tè nasce proprio dalla volontà di dare sostanza a queste emozioni, sentirle e renderle immortali, attraverso il potere magico delle parole e dei colori”, affermano.
A dare voce alle storie di Raccontami di te 4 sarà quest’anno Giulia Guastella, attrice e autrice che ha scritto e interpretato “Idonea ma non ammessa”, “Artemisia, la pittora”, spettacolo vincitore di diversi premi come il prestigioso premio Giulietta masina e “ Il modo giusto (per sbagliare)”, andato in scena allo Zelig di Milano.
In attesa della magica notte, il prossimo 23 agosto, l’associazione Malia e lieta di annunciare che vi sarà una nuova forma d’arte quest’anno a Raccontami di te. Sul palco al Castello di Donnafugata le creazioni di Mariella D’Angelo: una collezione che parte dal passato e giunge ad oggi, unendo la tradizione alla modernità.
Abiti che sapranno vestire la nostra notte e ci avvolgeranno di meraviglia.
Tra le opere presentate, spicca un racconto “UN RICORDO… UNA SERATA DI MAGGIO IN COMPAGNIA DI MIO NONNO TURIDDU…”. L’autore descrive nel primo racconto una storia che parla della Sicilia di un tempo vista con gli occhi di un uomo, il nonno dell’autore, quando ci si capiva con poche parole o, meglio ancora, con uno sguardo. Per l’Evento è stato assegnato il racconto ad una artista che han interpretato e raffigurato ciò che il racconto la ha ispirato. Il quadro a la firma di Ilenia Madaro.
“Raccontami di Te…” non è solo un evento, ma un viaggio nelle emozioni e nei ricordi. Come per le edizioni precedenti, il pubblico sarà rapito dalla magia che si crea quando diverse forme d’arte si incontrano al tramonto. Un’esperienza unica, che lascia senza fiato e che continua a crescere in bellezza e intensità anno dopo anno.
Appuntamento quindi al 23 agosto al castello di Ragusa per un evento che promette di toccare il cuore di tutti i partecipanti, rendendo immortali le emozioni attraverso l’arte.
Salvatore Battaglia
Presidente Accademia delle Prefi
-
Ambiente4 anni ago
AMP, a Pantelleria Insieme Live: zonizzazioni e Guardia Costa ausiliario. Gadir e il brillamento de Il Caldo
-
Personaggi4 anni ago
Stasera 4 Ristoranti a Pantelleria, con Alessandro Borghese. Ecco chi sono
-
Ambiente4 anni ago
Pantelleria, il PD segnala colorazione anomala e artificiale nella spiaggia del Lago di Venere
-
Pantelleria4 anni ago
Pantelleria a lutto per Giovanni Maddalena, il galantuomo del Conitro
-
Personaggi4 anni ago
Pantelleria, è U Runcune il vincitore di 4 Ristoranti di Alessandro Borghese
-
Cronaca4 anni ago
Ultima Ora – Pantelleria. Identificata la donna morta per annegamento, il secondo suicidio in un mese
-
Capitaneria di Porto4 anni ago
Pantelleria, allarmanti condizioni meteo-marine nelle prossime 48/72 ore: onde 6 da metri
-
Pantelleria4 anni ago
Pantelleria, divieto di balneazione a Punta San Leonardo