Personaggi
Politici e donne, i veri guai sotto le lenzuola: la storia insegna

Da Sangiuliano a Giulio Cesare corsi e ricorsi storici
Ogni volta che un politico viene coinvolto, a vario titolo, in uno scandalo di natura sessuale, i media ci si buttano a capofitto come se fosse la prima volta. E non mi riferisco soltanto all’affaire Sangiuliano (non più ministro) – Boccia (giammai consulente).
Se c’è, infatti, una costante nella storia del potere, è il fatto che i politici, uomini spesso di grande influenza e visione, ma anche no, abbiano un punto debole non trascurabile: le donne. L’eterno gioco di seduzione tra politica e femminilità ha prodotto scandali che vanno dall’antica Roma fino alla Casa Bianca. Perché, diciamolo chiaramente: mentre i politici cercano di risolvere i problemi del mondo, spesso i loro veri guai iniziano sotto le lenzuola.
Cesare e Cleopatra. Il primo scandalo internazionale
Cominciamo con Giulio Cesare, che non solo si dedicava a conquistare terre e popoli, ma anche cuori. E che cuori! La storia con Cleopatra è uno degli intrighi più famosi della storia. Non si trattava solo di politica: Cesare, uomo di visione e strategia, si trovò affascinato dalla regina egiziana, donna astuta e affascinante. Quando la portò a Roma, l’intera città sussurrava di scandali. Certo, Cesare era già sposato, ma chi avrebbe potuto resistere alla tentazione di una regina che si avvolgeva in un tappeto per entrare nelle sue stanze?
Enrico VIII, l’uomo delle sei mogli e delle innumerevoli amanti
Passiamo poi a Enrico VIII d’Inghilterra, un re per cui le donne non erano solo una passione, ma un’ossessione. Il buon Enrico, noto più per il suo appetito sessuale che per le sue capacità diplomatiche, ebbe sei mogli, innumerevoli amanti, ma solo perché continuava a decapitare o divorziare da quelle che non gli piacevano più. Come dimenticare il suo drammatico divorzio da Caterina d’Aragona che portò allo scisma con la Chiesa cattolica? Alla fine, Enrico si ritrovò solo e ingrassato, vittima delle sue stesse pulsioni. L’ironia è che la donna per cui sacrificò tutto, Anna Bolena, finì anch’essa decapitata.
Napoleone e Giuseppina, l’imperatore innamorato
Napoleone Bonaparte, che conquistò mezzo mondo e si autoproclamò imperatore, si ritrovava debole come un bambino davanti a Giuseppina. Nonostante la sua pretesa di essere un uomo di ferro, il piccolo corso scriveva lettere infuocate alla sua amata, pieni di una passione quasi adolescenziale. Eppure, Giuseppina non era esattamente l’immagine della fedeltà. Napoleone, dopo averle perdonato tradimenti e bugie, finì per divorziare da lei. “Se non posso avere la sua fedeltà,” avrebbe detto, “avrò almeno la Francia”. La verità è che, anche con una corona in testa, il cuore è sempre più vulnerabile della spada.
Kennedy e Marilyn, la caduta del re americano
Arriviamo poi al XX secolo, e qui gli scandali si moltiplicano. John F. Kennedy, il presidente che incarnava il sogno americano, aveva un debole ben noto per le belle donne. Tra tutte, la sua relazione con Marilyn Monroe è la più iconica. Quando la bionda più famosa di Hollywood cantò “Happy Birthday, Mr. President” con una sensualità che si poteva quasi toccare, l’America intera capì che qualcosa bolliva in pentola. Certo, JFK era sposato con la sofisticata Jacqueline, ma si sa: il potere seduce, e il potere assoluto… beh, seduce assolutamente. Il resto della storia si è perso tra le pieghe dei segreti di Stato e le copertine patinate.
Clinton e Lewinsky e l’affaire dei sigari
Ma se c’è uno scandalo che ha segnato gli anni ’90, è quello di Bill Clinton e Monica Lewinsky. Il presidente democratico, noto per il suo carisma e le sue doti oratorie, si trovò travolto da uno scandalo sessuale che fece tremare la Casa Bianca. “Non ho avuto rapporti sessuali con quella donna,” dichiarò davanti a una nazione intera, solo per essere smentito poco dopo. Un sigaro, un vestito macchiato e un’impeachment sfiorato: questa è la sintesi di uno dei casi più imbarazzanti della politica moderna. E se Clinton alla fine salvò la presidenza, il suo matrimonio non ne uscì altrettanto illeso.
Silvio Berlusconi e il bunga bunga nazionale
Ah, e non possiamo certo dimenticare il nostro Silvio nazionale. Berlusconi, l’uomo che ha reso lo scandalo quasi una prassi di governo, è passato alla storia non solo per le sue leggi ad personam, ma soprattutto per le famigerate feste “bunga bunga”. Tra soubrette, starlette e minorenni, Berlusconi ha trasformato Villa San Martino in una sorta di corte rinascimentale, con tanto di harem. “Meglio guardare le belle ragazze che essere gay,” disse una volta, con quell’ironia tutta sua che, se non altro, strappava un sorriso persino ai suoi detrattori. Alla fine, il Cavaliere ha pagato caro il prezzo del suo stile di vita, ma lo scandalo? Quello non lo ha mai scalfito davvero.
Macron e Brigitte, l’amore fuori dalle convenzioni
Non tutti gli scandali, però, riguardano tradimenti o relazioni torbide. Prendiamo il caso di Emmanuel Macron, il giovane presidente francese, e la sua relazione con Brigitte, sua ex insegnante e di 25 anni più grande di lui. La Francia, inizialmente scioccata dalla differenza d’età, ha imparato ad accettare l’idea che un uomo possa innamorarsi di una donna matura senza che questo debba essere considerato uno scandalo. Macron ha sfidato le convenzioni sociali e, in un certo senso, ha dimostrato che anche in politica c’è spazio per amori autentici e fuori dagli schemi. Ma lo scandalo? Quello è rimasto solo nei pettegolezzi di corridoio.
Il potere e il fascino del proibito
In fondo, come diceva Montanelli, “Il potere è afrodisiaco”. I politici, così come i grandi conquistatori del passato, non riescono a resistere al fascino delle donne. È una combinazione letale: da una parte la tentazione del proibito, dall’altra l’ebbrezza del potere.
Ogni volta che un politico cede alle sue debolezze, la stampa e l’opinione pubblica si scatenano, ma sotto sotto lo sappiamo: non ci stupiamo davvero.
Perché, alla fine, l’eterno scandalo tra politici e donne non è altro che una dimostrazione del fatto che, per quanto potenti possano essere, restano sempre e comunque umani, con tutte le loro debolezze e fragilità.
Perché alla fine, come dice il proverbio, tira sempre più un capello…
Davide Romano

Cultura
Pantelleria, con “Bajo el Mar” si completa l”opera “La Isla” di Ale Daietti. L’EP su tutte le piattaforme digitali

Siamo giunti al compimento della complessiva opera “La Isla” di Ale Daietti, con “Bajo el Mar”.
Il giovane cantautore di Pantelleria ha portato l’isola nel suo EP: ogni traccia ha richiami e compromessi con la Perla Nera del Mediterraneo.
Di canzoni per essa ne abbiamo sentite molte e tutte di grande livello, ma creare un percorso da offrire soprattutto ai giovani, nelle serate estive per ballarci sopra o semplicemente muovere una parte del corpo al loro ritmo, mentre si sta appoggiati ad una dukkena con vista mare, sorseggiando un ottimo passito.
Ecco noi è così che immaginiamo il riscontro del pubblico di La Isla. Ora con questo suggestivo pezzo “Bajo el Mar” anche gli ascoltatori vivranno il compimento di un pezzo di vita dell’autore che mette a disposizione del mondo della musica l’intima essenza del mare di Pantelleria, vissuta in prima persona ogni giorno come grande uomo di mare, come subacqueo curioso e innamorato dell’emblema pantesco.
La freschezza del suo animo, l’intensità delle sue passioni, passano attraverso ciascun brano di un EP da sfogliare come i petali di una margherita, con curiosità incalzante, senza battute d’arresto.
Pantelleria
Nadar
Insieme
Aurora
Bajo el Mar, sono brani da ascoltare nella spensieratezza di una estate, nella gioia di un momento, nell’appassionata condivisione dell’arte.
E’ possibile ascoltare Bajo el Mar e tutte le altre proposte musicali di Ale Daietti in tutte le piattaforme digitali
Buon ascolto
Cultura
Pantelleria, 28 giugno passaggio di campana al Rotary Club. Intervista all’uscente presidente Mimmi Panzarella

Al temine del suo mandato ricco di eventi e impegni abbiamo intervistato la presidente del Rotary Club di Pantelleria, Mimmi Panzarella a pochi giorni dal passaggio ad Enza Pavia
Il 28 giugno 2025 prossimo il Rotary Club di Pantelleria celebrerà, presso I Giardini dei Rodo, il solenne passaggio di campana dalla reggenza di Mimmi Panzarella a quella di Enza Pavia.
Un nuovo ciclo per la compagine pantesca si è concluso, con molto iniziative dirette al territorio. Abbiamo chiesto al presidente uscente di fare un bilancio del proprio mandato, il secondo.
Questo mandato importante, imponente sotto certi punti di vista sta raggiungendo alla fine. Durante tutto il suo percorso ha saputo trasmettere questa nobiltà al club, ai soci, alle tante manifestazioni realizzate per mettersi a disposizione della comunità. Vuole farci un escursus del suo impegno rotariano? Effettivamente è la seconda volta anche perché ormai il club è diventato un po’ anziano, alcuni soci vivono fuori da Pantelleria per motivi di lavoro, per cui siamo ormai un numero esiguo di membri realmente attivi. Quindi chi prende le redini per un anno del club logicamente ha una bella responsabilità e un bel peso sulle spalle.
“Devo dire che ero un po’ riluttante, all’inizio, perché capivo la responsabilità di riprendere in mano un club, anche perché ha avuto un attimo appunto di stasi: il presidente precedente non abitava attivamente qui sull’isola e quindi non ha avuto la possibilità di curare progetti. Per cui diciamo che abbiamo ripreso un attimo a far risalire l’attenzione del club agli occhi anche del territorio.
L’ambulatorio solidale
Lei, tuttavia, svolge una professione che la mette ogni giorno di fronte alle emergenze del territorio e della comunità, ha il polso dell’isola, giusto? Si, il mio lavoro mi pone tutti i giorni a contatto con le persone, per cui individuo spesso le necessità. E una delle priorità che mi sono imposta è stata quella dell’ambulatorio solidale, perché logicamente, come è un po’ in tutta Italia, vediamo che c’è una lentezza nella sanità che poi crea incertezza nelle persone.
Quindi realizzare questo ambulatorio solidale ha fatto sì che le persone si sono molto avvicinate al club, anche perché è una cosa che già abbiamo fatto negli anni e io l’ho riconfermato.
L’evento distrettuale per i ragazzi “Scialla”
Ho cercato di stare accanto ai ragazzi, perché come spesso ho detto negli incontri con loro, purtroppo stiamo consegnando loro un mondo che è veramente pessimo, privo di valori, privo di certezze. Noi del ’60 all’incirca, o quelli prima, ci laureavamo e avevamo quasi subito un posto di lavoro e potevamo anche creare una famiglia. Questi ragazzi non hanno nulla e vivono in una società che è veramente a pezzi, anche le famiglie che si sgretolano.
Quindi ho voluto essere vicino a loro con un’iniziativa, che è un progetto chiamato “Scialla“, coordinato a livello distrettuale dall‘Avv. Beatrice Scimeca, in cui praticamente si cercava di far capire ai ragazzi quando i loro comportamenti sfioravano il penale.
Quindi abbiamo avviato il primo incontro, cui ne è seguito un secondo, con la partecipazione dell’avvocato Marianna Rizzo.
La presenza di quest’ultima è stata fondamentale perché ha raccontato di situazioni di inconsapevolezza dell’atteggiamento del ragazzo che però invece li ha portati addirittura in tribunale.
Poi l’ultimo incontro è stato bellissimo, secondo me, perché sono riuscita a coinvolgere il comandante dei Carabinieri di Pantelleria, Michele Pignatelli, che praticamente ha parlato per un’ora e più con una facilità, con una capacità di attrarre l’attenzione dei ragazzi: messo al loro livello, ne ha tenuto uno sotto il braccio, proprio cercando di far capire che anche con il fatto che lui è uno sportivo e tutto, che potevano dargli fiducia e se hanno un problema possono anche andare da lui, come anche l’avvocato Marianna Rizzo si è messo a disposizione.
“Questi tre incontri sono stati belli e spero di aver riseminato qualcosa.”
Sesso, questo sconosciuto
Ma ai ragazzi di Pantelleria ha dedicato anche altra attenzione, giusto? “Si un altro incontro che io desideravo da tempo è stato ” Sesso, questo sconosciuto”: con il mio lavoro vedo che molto spesso non hanno l’idea, lo praticano, ma non hanno l’idea delle responsabilità, delle conseguenze e di quello che ne può derivare. Quindi mi ha fatto piacere che il dottore Turco mi ha coadiuvato ed è venuto a parlare del sesso, ma in maniera molto esplicita e serena, per cui abbiamo affrontato i problemi con molta chiarezza e senza tabù.
“Devo dire che la scuola mi ha dato modo di fare tutti questi incontri, anzi mi ha quasi ringraziato, effettivamente la scuola fa tanto, però in tante cose non può arrivare a tutto e questi incontri li ha valutati come qualcosa che poteva dare un valore in più al loro ruolo.
“Devo dire che ho trovato sempre le porte aperte. “
Il burraco solidale
“Ho cercato di essere vicino anche nelle feste di Natale alle persone più bisognose: organizzando un burraco solidale sono riuscita a raccogliere una cifra incredibile, per questo ringrazio i cittadini che sono venuti a giocare o che hanno comunque contribuito, anche senza venire a giocare quella sera. Sono riuscita a fare diversi buoni, per poter acquistare della carne per arricchire la loro tavola.
“E qui appunto la collaborazione con gli assistenti sociali, con il Comune.
“Il Comune ha visto tutte le nostre attività, per cui mi è stato molto vicino e mi ha permesso di poter fare delle conferenze sempre su temi molto attuali.”
Dalla conferenza sui dazi con Agostino Consolo a quella sull’IA con Floriana Panzarella
Si, infatti ricordiamo la conferenza forbita ma semplice sui dazi, tenuta da Agostino Consolo, in Sala Consiliare. “L’elezione di Trump e subito abbiamo parlato di Dazi, perché la prima cosa che ha detto è stato quello dei dazi. E noi abbiamo fatto immediatamente la stessa settimana una conferenza con un’eccellenza pantesca, Agostino Consolo. Anche il voler mettere in evidenza le persone di Pantelleria che si esprimono ad alti livelli è una cosa cui tengo.
“Egli ci ha spiegato con molta facilità cosa sono i dazi e cosa avrebbero potuto portare all’economia mondiale e, naturalmente all’economia anche di Pantelleria.
“Abbiamo parlato di intelligenza artificiale con Floriana Panzarella.
“Insomma abbiamo cercato veramente di dare spazio a tutte le voci che si alzano dal territorio e devo dire che il sindaco Fabrizio D’Ancona ci ha veramente gratificato e ha apprezzato le nostre attività.”
Conferenza sull’Alzheimer
“Non ultima, quella a cui tenevo tantissimo, è quella per l’Alzheimer. Anche questo è un progetto distrettuale che è andato benissimo dell’area Drepanum, per cui abbiamo regalato dei device, ovvero degli apparecchi satellitari da poter mettere di piccolissime dimensioni, da mettere addosso al malato di Alzheimer che ha problemi di collocazione nell’ambiente e quindi che si perde facilmente, per cui il parente non ha più l’angoscia di non ritrovarlo. Basta collegarsi con l’app e individua immediatamente il soggetto.
Io già ne ho consegnato uno e anche stamattina la moglie del soggetto mi ha ringraziato.
Insomma il suo intento era di realizzare attività vicine alle persone? “Esatto ed esse hanno fatto sì che il Rotary appare come qualcosa che può essere accanto alle istituzioni, che non hanno quello sbarramento, che ci può essere con le istituzioni che comunque devono seguire una prassi burocratica, legislativa e quant’altro.
“Ci vedono come persone che possono nell’immediato dare delle soluzioni.”
Il mio obiettivo
Ma il suo obiettivo personale e rotariano qual era? “Far capire alle persone che il Rotary è per le persone, è per il territorio in cui esiste, è per valorizzare la cultura e quindi per esempio il progetto dell’archeologia che può essere uno sbocco anche per i giovani frateschi. Abbiamo cercato di toccare un po’ tutte le aree. Magari non sono stati progetti eccelsi, sono stati progetti quasi tutti a costo zero.
“Siamo stati vicino alla gente. Magari chi seguirà a me farà dell’altro, perché ognuno mette poi del suo modo di essere.
” Io ho questa cosa di cercare di essere sempre vicina, di ascoltare. È il mio lavoro. Io l’ho impostata in questo modo.
“Chi verrà dopo, logicamente, lo imposterà magari in maniera totalmente differente, ma sempre al territorio si riferirà.”
E quindi siamo adesso al passaggio di campana per l’anno rotariano 2025/26? “Si, con Enza Pavia e un rinnovato direttivo, con la presenza del nostro assistente, che si rinnova sempre lo stesso. Quello che ci ha seguito nel mio anno sarà anche l’assistente dell’anno della nuova presidente Enza Pavia, il dottore Francesco Bambina, un profondo conoscitore di Pantelleria, l’ama, per cui questa sua attività nei nostri confronti la fa in maniera proprio amicale.”
Ma una sua capacità è stata nel coinvolgere tanta gente da fuori a Pantelleria, l’hai trasportata qui, l’hai resa partecipare alla realtà. “Ho cercato di fare molta comunicazione e ho cercato di coinvolgere le conoscenze, giustamente, per quello che è stato possibile. Poi ho cercato appunto di comunicare al massimo, quindi ho usato il canale Facebook, proprio del Rotary, condiviso anche sulla mia pagina, utilizzato Instagram.
“Per la prima volta il My Rotary è stato perfettamente attivato, perché negli anni scorsi non lo era.”
Insomma il suo programma è stato compiuto? “L’ho compiuto tutto, quindi questo è un mio orgoglio personale, tranne una piccola attività per cui non siamo riusciti a coadiuvarci, però tutto quello che io all’inizio dell’anno avevo scritto nel Rotary, saranno stati piccoli, saranno stati grandi, li ho raggiunti tutti e sono ben contenta.
Don Vito Impellizzeri in conferenza sulla pace con sindaco D’Ancona, Com. Macrino, coordinati da Massimo Martinelli
“Fino all’ultimo evento dove ho coinvolto Don Vito.
“Intanto ringrazio il nostro nuovo socio Massimo Martinelli, che è nuovamente il direttore del Messaggero di Roma, quindi un illustre socio, per la sua veste nel giornalismo di un’importante penna a livello nazionale.
“Ma la cosa incredibile anche di questa conferenza è stata la coincidenza temporale con lo scoppio della guerra con l’Iran, e insomma mai è stato così pertinente e puntuale come quella dei dazi e quella dell’intelligenza artificiale.
“Qui gli attori erano: Don Vito Impellizzeri, preside della facoltà ecclesiale di Palermo, che è stato un grande amico, profondo amico di Papa Francesco; il nostro sindaco D’Ancona che è stato in quella conferenza preciso e puntuale, con parole semplici, ma ha saputo esprimersi ed esprimere sempre come al solito quello che avviene sull’isola; e il comandante dell’aeronautica, il colonnello pilota Mauro Macrino, che abbiamo potuto notare essere un conoscitore della storia di Pantelleria e del suo aeroporto.
Quindi si sente soddisfatta di come ha concluso il suo anno rotariano? “Penso di aver concluso il mio anno intanto con un argomento che ha il suo valore, la ricerca della pace, nel Mediterraneo con Pantelleria che si trova al centro, ma principalmente con degli attori che hanno fatto sì che la conferenza avesse un peso e un valore che secondo me sono stati il coronamento della mia attività, infatti quando ho concluso non ho nascosto le lacrime e ho detto ‘Ce l’ho fatta!’: era l’ultima cosa che io dovevo realizzare e l’ho realizzato.
E’ vero, c’è quella foto, di lei e Don Vito con la statuetta di San Giacomo... “che è l’attività con cui si comincia l’anno rotariano di ogni presidente pantesco perché noi abbiamo adottato la chiesetta di San Giacomo. Pertanto con la chiesetta di San Giacomo cominciamo, con la chiesetta di San Giacomo ho concluso. Consideri che il Vescovo di Cefalù ci ha donato questa statuetta di ceramica di Caltagirone con San Giacomo e le conchiglie applicate sul suo abito e ieri sono andata a collocarla lì nella chiesetta.
“Questa è stata la chiusura di un percorso, che come in una poesia, che rimane incisa nel cuore.
“Il Rotary di quest’anno mi ha molto molto emozionata, forse perché tanto è stato fatto appunto a costo zero e quindi con l’impegno, la fatica, purtroppo ho tralasciato molto il mio lavoro e devo ringraziare quindi le mie collaboratrici, tutte una per una e mio marito, Roberto Greco, che è stato factotum, tecnico delle luci, tecnico del suono, quello che mi ha trasportato le cose più pesanti e che mi ha veramente sostenuta anche nei momenti in cui magari ero un pochino stanca perché quest’attività quest’anno è stata veramente intensa e spero efficace.”
Cultura
Pantelleria, ancora pochi giorni per partecipare al premio di poesia “Memorial Lillo di Bonsulton” 2025

Inviate i vostri elaborati. Ecco le regole e termini del bando
Manca poco per la scadenza dei termini di partecipazione al Memorial Lillo di Bonsulton.
Il concorso di poesia è libero e aperto a tutti, secondo le seguenti categorie:
- Giovani (Scuola Primaria e Secondaria di 1° grado)
- Ragazzi/e (Scuola Secondaria di 2° grado)
- Adulti (due gruppi: filo-poeti e poeti già affermati).
Ciascuna di esse può scegliere di partecipare secondo:
- Sez. A (componimento originale in Lingua italiana)
- Sez. B (componimento originale in Dialetto pantesco).
Scadenza bando
I componimenti dovranno pervenire entro la data del 10 luglio 2025, ai seguenti indirizzi:
- CentroCulturalevgiamporcaro@pecimprese.it,
- gabrieleannarita@gmail.com).
La premiazione
La premiazione avverrà presso il suggestivo Castello di Pantelleria, dalle ore 20.00 di domenica 03 agosto 2025.
Il concorso, giunto alla sua terza edizione si sta consolidando negli anni ed è dedicato all’indimenticabile autore pantesco di adozione, Calogero Fucà, che per la sua contrada di residenza veniva chiamato e conosciuto come Lillo di Bonsulton.
Amico dei panteschi, amico della natura, amico della poesia, era capace di improvvisare strofe in vernacolo pantesco, sul momento in base alla situazione o al paesaggio.
Socio del Centro Culturale Giamporcaro, si è guadagnato stima e affetto da parte dell’isola e, naturalmente, di tutti i componenti della compagine, al punto da dedicargli uno spazio letterario tutto suo.
A tre anni dalla sua prematura scomparsa, lo ricordiamo ancora con simpatia e con lo stimolo verso la scrittura, il dialetto e la convivialità.
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