Trasporti
Per il Sindaco di Pantelleria la correzione al DL per Isole Minori “Solo una toppa. Non elimina la discriminazione”
PANTELLERIA, INTERVENTO CORRETTIVO AL DECRETO LEGGE IN VIGORE DAL 10 GENNAIO PER LE ISOLE MINORI.
IL SINDACO VINCENZO CAMPO: “SOLO UNA ‘TOPPA’ CHE NON ELIMINA LA DISCRIMINAZIONE PER GLI ISOLANI”
Con la firma dell’ordinanza temporanea e correttiva del DL, che è entrata in vigore ieri, 10 gennaio, da parte del Ministro della Salute, si mette una parziale ‘toppa’ che non elimina la discriminazione che gli abitanti delle Isole Minori sono destinati a subire a seguito dell’introduzione dell’obbligo del Green Pass rafforzato per i trasporti locali e regionali.
Infatti, a partire da ieri, chi non possederà il Green Pass rafforzato non potrà accedere, tra gli altri, ai mezzi del trasporto pubblico locale e regionale e, pertanto, se avrà esigenze di spostamenti dovrà utilizzare un mezzo privato.
Ma chi abita nelle Isole Minori, per potersi recare fuori dall’isola in cui vive, per raggiungere il posto di lavoro, un ospedale per una visita o un esame clinico o frequentare la scuola, è obbligato a servirsi dei mezzi del trasporto pubblico regionale.
È chiaro, quindi, che tale obbligo crea una discriminazione non legata al possesso del Green Pass rafforzato, ma al luogo in cui si è scelto di vivere.
La platea di chi non possiede il Green Pass rafforzato non è costituita solo da chi ha deciso di non vaccinarsi, una scelta da biasimare, ma che, in assenza di un obbligo, è legittima. C’è anche chi ha iniziato e non completato il ciclo vaccinale, perché si è convinto solo adesso o perché, per varie ragioni, non l’ha potuto iniziare prima.
Per tale ragione, insieme agli altri Sindaci delle Isole Minori italiane, ci siamo subito mossi per invitare le Istituzioni a trovare un rimedio a tale situazione ed evitare che a chi non è in possesso del Green Pass rafforzato siano negati i più elementari diritti: cura, lavoro, studio.
Purtroppo, l’ordinanza firmata dal Ministro Speranza non sana tutte le situazioni e quindi non basta.
Ad esempio, il lavoratore non in possesso di Green Pass rafforzato fino al 15 febbraio può recarsi al lavoro con un mezzo privato e con un tampone negativo, questo vale se si vive sulla Penisola o in un’isola maggiore. Se il lavoratore, però, abita in un’Isola Minore e lavora al di fuori di essa, gli viene impedito di raggiungere il posto di lavoro in quanto è obbligato a servirsi di un mezzo di trasporto pubblico.
In questo modo, due lavoratori nelle stesse condizioni si ritrovano a subire due trattamenti differenti: uno può continuare a lavorare (quello che può recarsi al lavoro con mezzi propri), mentre all’altro viene impedito di presentarsi al lavoro a partire da oggi (chi vive su un’isola e non può prendere i mezzi di trasporto pubblico). Chiaramente tale esempio può essere esteso anche alle necessità meno importanti; infatti, un abitante non vaccinato della terraferma può uscire con mezzo privato dal proprio Comune (andare a dare assistenza ad un parente, approfittare dei saldi di fine stagione, ecc. ecc.), mentre un pantesco questo non lo potrà fare.
Ecco perché l’Ordinanza non risolve il problema.
Questa è l’ennesima dimostrazione, qualora ce ne fosse stato bisogno, che chi decide non ha la ben minima idea di cosa significa vivere su un’Isola.
Un esempio è il silenzio dello stesso Presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, che si è accorto del problema solo per l’area dello Stretto di Messina, dimenticandosi dei siciliani che vivono nelle Isole Minori.
Silenzio che c’è stato anche prima dell’approvazione del Decreto Legge, quando, co-me sempre avviene, la bozza del decreto è stata mostrata ai Presidenti delle Regioni e delle Province Autonome.
Ci auspichiamo che in futuro le Istituzioni riservino maggiore attenzione ai cittadini che vivono nelle isole e si trovano in continue situazioni di disagio, sia esso sociale, economico o geografico, prima di adottare provvedimenti che li discriminano solo per il fatto di aver scelto di vivere in un territorio particolare.
Un ringraziamento va, oltre che all’ANCIM e ai Sindaci delle altre Isole Minori che si sono subito mossi per chiedere una soluzione, al Sottosegretario Barbara Floridia, al Sen. Gaspare Antonio Marinello e al Sen. Pietro Lorefice che si sono da subito impegnati a sollecitare il Governo a prendere disposizioni adeguate alla situazione degli abitanti di Pantelleria e delle Isole Minori tutte.
Trasporti
Etna Sky la nuova compagnia aerea tutta siciliana. Primo volo entro estate 2026
Sarebbe pronta al decollo la nuova compagnia aerea siciliana Etna Sky, che punta a ridurre i costi dei voli per i residenti e per chi viaggia spesso da e per l’isola.
A darne annuncio l’On. Manlio Messina attraverso i suoi profili social (da cui abbiamo tratto l’immagine di copertina).
Secondo il deputato del governo nazionale, il vettore nasce come alternativa competitiva che dovrebbe dare un controtendenza anche al caro voli.
Nel suo post, l’On. Messina: “Quante volte avete detto “i biglietti costano troppo” oppure “impossibile viaggiare”?? A breve potrete smettere di dirlo e cominciare a volare siciliano. Una nuova compagnia aerea Made in Sicily con quotazioni competitive e prezzi super speciali per i nostri conterranei. Se siete stanchi di pagare un Catania/Milano quanto un Milano/New York allora preparatevi a volare siciliano. Noi Stiamo per decollare e voi preparatevi ad allacciare la cintura!”
Cronaca
Liberty Lines, On. Safina (PD) “preoccupazione nelle comunità delle Isole Minori”
Le ultime vicende che hanno coinvolto la Liberty Lines S.p.A. stanno generando comprensibile preoccupazione nelle comunità delle isole minori e in tutta la provincia di Trapani. Pur senza entrare nel merito della vicenda giudiziaria – che seguirà il suo corso nelle sedi opportune – non possiamo ignorare l’impatto che questa situazione può avere sul diritto alla mobilità, sulla continuità del servizio pubblico e sulla serenità dei lavoratori.
Oggi più che mai è necessario aprire immediatamente un tavolo di confronto tra Regione Siciliana, amministrazione giudiziaria e tutte le parti interessate, per mettere in sicurezza un servizio strategico e vitale per oltre 35 mila residenti delle isole minori, che non possono essere ostaggio dell’incertezza.
La Regione Siciliana deve saper esercitare con autorevolezza il proprio ruolo istituzionale, tutelando gli interessi pubblici e pretendendo condizioni contrattuali trasparenti, vantaggiose ed equilibrate. Non si tratta di puntare il dito contro nessuno, ma di evitare che il nostro territorio viva una condizione di sudditanza che rischia di penalizzare cittadini e imprese.
Allo stesso tempo, è fondamentale garantire la piena salvaguardia dei lavoratori, che rappresentano un patrimonio di competenze irrinunciabile e che non devono subire le conseguenze di una vicenda che li supera.
La continuità del servizio, la tutela dell’occupazione e la difesa dell’interesse pubblico devono essere le nostre priorità. Su questo, come Partito Democratico, continueremo a vigilare e a far sentire la nostra voce.
Dario Safina
Deputato ARS PD
Trasporti
Codici: la revisione del Regolamento sui Diritti dei Passeggeri Aerei è un’opportunità determinante per rafforzare la tutela dei consumatori europei
In una lettera al Mit la posizione dell’associazione in qualità di membro del Beuc (The European Consumer Organisation)
Con una lettera indirizzata al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, l’associazione Codici, in qualità di membro del Beuc, interviene sulla revisione del Regolamento sui Diritti dei Passeggeri Aerei, puntando sulla tutela dei viaggiatori e sul rafforzamento del quadro normativo europeo.
“La riforma – dichiara Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici – rappresenta un passaggio cruciale per garantire che gli standard attuali non vengano indeboliti e che, al contrario, si colgano opportunità di miglioramento concrete per milioni di viaggiatori europei. È pertanto essenziale che il nuovo quadro regolatorio assicuri chiarezza giuridica, colmi le lacune esistenti e renda effettivi i diritti riconosciuti, attraverso strumenti di enforcement realmente funzionanti. La proposta di innalzare la soglia da 3 a 4 o 6 ore priverebbe oltre il 60% dei passeggeri oggi idonei al diritto alla compensazione. Si tratterebbe di un arretramento ingiustificabile. Sosteniamo con fermezza il mantenimento della soglia attuale e riteniamo prioritario investire su misure che facilitino l’accesso ai rimedi, come moduli precompilati, scadenze chiare per i pagamenti e informazioni tempestive durante le interruzioni operative.
“L’elenco delle circostanze eccezionali, invece, deve essere non esaustivo e pienamente allineato alla giurisprudenza della CGUE. Scioperi del personale e carenze di organico non possono rientrare tra le esenzioni. Allo stesso modo, problemi tecnici devono essere limitati ai soli difetti occulti certificati dai costruttori o dalle autorità competenti. La posizione del Parlamento Europeo rappresenta, a nostro avviso, l’orientamento più equilibrato e coerente con il diritto vigente. Per quanto riguarda bagaglio a mano e pratiche commerciali scorrette, è necessario sancire in modo chiaro che un oggetto personale e un bagaglio a mano di dimensioni ragionevoli debbano essere inclusi nel prezzo del biglietto, in conformità alla sentenza Vueling del 2014. La prassi di far pagare tariffe aggiuntive genera un danno economico significativo e sistematico per i consumatori. La nostra associazione sostiene anche l’innalzamento del peso minimo consentito a 10 kg. Qualora venga introdotto un diritto di auto-riprotezione, esso deve essere aggiuntivo rispetto agli obblighi primari del vettore e attivabile dopo 100 minuti, in coerenza con il trasporto ferroviario. Ogni limite economico, come il tetto del 400%, rischierebbe di penalizzare i passeggeri, soprattutto nel caso delle compagnie low-cost. La riprotezione deve rimanere sempre gratuita. Serve, poi, un quadro europeo armonizzato che assicuri trasparenza, responsabilità e tempi certi nei rimborsi.
“È fondamentale che gli intermediari siano obbligati a comunicare tempestivamente i dati necessari ai vettori, garantire assistenza e adottare meccanismi di gestione reclami realmente operativi. Codici sostiene pienamente le proposte del Parlamento Europeo in materia. L’attuale debolezza dei sistemi di controllo, invece, è una criticità storica che genera sfiducia e contenziosi. La revisione deve introdurre poteri minimi armonizzati per le autorità nazionali, decisioni vincolanti, adesione obbligatoria ai meccanismi ADR e obblighi chiari per l’informazione e la gestione dei reclami dei passeggeri. La revisione del Regolamento sui Diritti dei Passeggeri Aerei è un’opportunità determinante per rafforzare la tutela dei consumatori europei. Come membro del Beuc, Codici invita con convinzione le istituzioni europee a preservare gli standard attuali e a adottare misure che rendano i diritti realmente esigibili”.
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