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Economia

Partanna, nasce il club de Gli Agricoltori della Valle del Belice. Domani grande festa

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BEL BELÌCE NASCE IL CLUB DEGLI AGRICOLTORI, A SELINUNTE LA PRESENTAZIONE SCHULTZ (STARBUCKS): «VICINI AI CONTADINI DI QUESTO TERRITORIO, SIAMO QUI PER SOSTENERLI»

Alla presentazione presente anche Michelle Burns (Vice Presidente esecutivo Global coffee, social impact e sustainability Starbucks) Asaro: «Condividere scelte, adottare metodologie comuni che abbiano ricadute sociali e di sviluppo»

Gli obiettivi

Gli obiettivi sono quelli di mettere in atto una coltivazione sostenibile, sviluppare linee guida comuni nei trattamenti degli ulivi e nella commercializzazione e così aiutare a creare un futuro migliore per gli agricoltori della Valle del Belìce. Su queste basi è stato presentato stamattina presso le aziende agricole Asaro di Marinella di Selinunte il Club degli agricoltori del Belìce, la prima aggregazione di coltivatori che parte da un’iniziativa dal basso. L’idea è stata di Tommaso Asaro, delle omonime aziende agricole, originario di Partanna. La sua famiglia da più di 100 anni esporta olio e olive in America, promuovendo il Belìce e la tipica cultivar Nocellara che si produce solo in questi territori. Da febbraio l’azienda Asaro collabora con “Starbucks”, la catena internazionale di caffetterie in tutto il mondo, fondata a Seattle nel 1971.

“Starbucks” ha lanciato le bevande “Oleato”, che riuniscono un’inaspettata alchimia di caffè Arabica Starbucks, infuso con olio extra vergine di oliva Partanna, offrendo un’esperienza di caffè delicata, vellutata e deliziosa.

«CAMMINARE INSIEME, QUESTA LA VIA MAESTRA» – «L’impegno è quello di camminare insieme, condividere le scelte e, soprattutto, adottare metodologie comuni che abbiano una ricaduta sociale e di sviluppo per il territorio», ha detto Tommaso Asaro nel presentare il Club degli agricoltori davanti a una platea di più di 300 produttori. «La cultivar Nocellara del Belìce, da dove si produce anche l’olio EVO, è per noi una risorsa, vista l’unicità di produzione come territorio, il Club ha come obiettivo quello di valorizzarla, iniziando da chi la coltiva. I punti di forza del Club sono qualità, sviluppo sociale, produzione».

I primi passi del club

Il Club ha già mosso i suoi primi passi: nelle scorse settimane si sono svolti diversi incontri con agricoltori-produttori e agronomi provenienti dai paesi di maggiore produzione della cultivar: Partanna, Castelvetrano, Campobello di Mazara, Santa Ninfa, Salaparuta e Poggioreale. Asaro ha precisato, altresì, che «il controllo del Club sarà affidato ai produttori e sarà l’occasione per parlare di agricoltura in modo pratico e scientifico».

«IMPEGNO PER IL SOCIALE» – Stamattina a Marinella di Selinunte è arrivato anche Howard Schultz, fondatore, presidente e amministratore delegato di Starbucks dal 1986 al 2000, dal 2008 al 2017 e come CEO a interim dal 2022 e sino ad aprile di quest’anno. Schultz, tornato in Sicilia a distanza di pochi mesi, ha raccontato l’esperienza degli Starbucks Farmer Support Centers (oltre 10 nel mondo): il primo centro di supporto agli agricoltori è stato aperto a San José, in Costa Rica, nel 2004.

Lavorando individualmente con gli agricoltori sul campo, supportando cooperative e fornitori, gli agronomi di Starbucks si basano sui metodi di coltivazione tradizionali per aiutare gli agricoltori a migliorare sia la qualità che la redditività dei loro raccolti. Starbucks guarda con attenzione al Belìce per “importare” l’esperienza del Farmer Support Centers: «Siamo qui per sostenere gli agricoltori di questo territorio», ha detto Schultz. «Io ho conosciuto questo olio durante un incontro con Tommaso Asaro; fu lui a raccontarmi che ogni mattina prende un cucchiaio di olio e rimasi colpito da questa cosa. Da lì è nato l’interesse verso questo prodotto; abbiamo iniziato a fare dei test tra caffè e olio e l’abbinamento è stato straordinario». «Il futuro di “Oleato” dipende dal futuro di voi – ha detto Michelle Burns, vice presidente esecutivo Global coffee, social impact e sustainability di Starbucks – noi mettiamo a disposizione la nostra conoscenza, le nostre risorse, la nostra filosofia di economia “open source” per il futuro di questa Valle».

«FARE SQUADRA, SOLO COSÌ SI PUÒ VINCERE» – «Bisogna eliminare ogni forma di campanilismo, solo facendo squadra si può vincere – ha detto l’assessore regionale all’agricoltura on. Luca Sammartino, stamattina a Selinunte – momenti come questi rappresentano occasioni anche per il Governo per migliorare le infrastrutture nella nostra Isola». «La Regione è pronta a prendere impegni nel campo della formazione – ha detto l’assessore regionale alla formazione, on. Mimmo Turano – a investire, laddove necessario, nella Valle del Belìce. Quella di stamattina rappresenta un’opportunità straordinaria per il territorio».

DOMANI LA FESTA DEGLI AGRICOLTORI

Domani – domenica 27 agosto, dalle ore 20, si terrà a Partanna la prima Festa degli agricoltori, aperta alla comunità locale: una serata di musica e spettacolo, anticipatrice di un appuntamento che vuole diventare tradizione negli anni successivi. Nello spiazzo antistante il castello Grifeo sarà offerto un happy hour seguito dal concerto dei Boomdabash in piazza Falcone-Borsellino.

Marina Cozzo è nata a Latina il 27 maggio 1967, per ovvietà logistico/sanitarie, da genitori provenienti da Pantelleria, contrada Khamma. Nel 2007 inizia il suo percorso di pubblicista presso la testata giornalistica cartacea L'Apriliano - direttore Adriano Panzironi, redattore Stefano Mengozzi. Nel 2014 le viene proposto di curarsi di Aprilia per Il Corriere della Città – direttore Maria Corrao, testata online e intraprende una collaborazione anche con Essere Donna Magazine – direttore Alga Madia. Il 27 gennaio 2017 l'iscrizione al Consiglio dell'Ordine dei Giornalisti nel Lazio. Ma il sangue isolano audace ed energico caratterizza ogni sua iniziativa la induce nel 2018 ad aprire Il Giornale di Pantelleria.

Economia

Progetto Argo Cassiopea, firmato accordo EniMed-Regione: oltre 5 milioni a marinerie siciliane

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Presidenza della Regione
Via libera alle compensazioni per oltre 5 milioni di euro da parte di EniMed (Eni Mediterranea Idrocarburi spa), alle marinerie siciliane interessate dai lavori del progetto di estrazione di gas naturale dal giacimento Argo Cassiopea, situato nel Canale di Sicilia, opera strategica per l’isola. È questo il frutto dell’accordo sottoscritto oggi pomeriggio a Palazzo d’Orléans fra il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, l’assessore alla pesca mediterranea Luca Sammartino e il presidente e amministratore delegato di EniMed Alina Pomar. I pescatori delle marinerie di Gela, Licata e Porto Empedocle riceveranno un contributo economico che terrà conto della temporanea interferenza tra le attività di pesca e quelle delle fasi realizzative del progetto. «Plauso all’intesa di oggi che dà il senso della collaborazione istituzionale fra Eni e Regione Siciliana a cui credo molto – dice il presidente Schifani – contiamo sul progetto del giacimento Argo Cassiopea di Eni, un’opera strategica per la Sicilia e per l’Italia, che darà energia all’isola nell’ottica di raggiungere pienamente l’autonomia energetica. Siamo contenti anche per le compensazioni economiche che riceveranno i nostri pescatori per i rallentamenti alla loro attività. Grazie al lavoro e all’impegno dell’assessore e vice presidente Sammartino e del dipartimento Pesca che hanno guidato la stipula di quest’accordo». L’accordo prevede che EniMed eroghi in favore delle tre marinerie interessate un ristoro complessivo di 5 milioni e mezzo di euro. La firma dopo una serie di incontri e tavoli tecnici messi in campo dall’assessorato dell’Agricoltura e dal dipartimento Pesca mediterranea. La somma più consistente sarà devoluta alla marineria di Licata, area immediatamente prospiciente a quella di maggiore interesse dei lavori. L’istruttoria per dare attuazione ai pagamenti da parte di EniMed sarà curata dal dipartimento Pesca mediterranea. «Sono orgoglioso di questo accordo – commenta l’assessore all’Agricoltura Sammartino – oggi raccogliamo i frutti di un paziente lavoro di sintesi che consentirà ai pescatori di Licata, Gela e Porto Empedocle di ottenere dei ristori fondamentali in una fase particolare come quella attuale. Il governo della Regione è al loro fianco con fatti concreti».

All’incontro era presente Manfredi Giusto, responsabile Regione Italia di Eni

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Economia

Migranti, Pantelleria e altri comuni ricevuti contributi. Lampedusa e Trapani esclusi: disappunto di Di Paola e Ciminnisi (M5S)

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Migranti e solidarietà. Di Paola e Ciminnisi (M5S): “Inaccettabile la decisione del centrodestra di escludere Lampedusa e Trapani dal contributo regionale per l’emergenza sbarchi”

Palermo, 7 dicembre 2023 – “La maggioranza di centrodestra all’ARS ha scelto di penalizzare le città siciliane che vivono in prima linea il fenomeno migratorio, da Lampedusa a Trapani. I parlamentari che sostengono il Governo Schifani hanno bocciato per due volte gli emendamenti proposti dai deputati del M5S e del PD affinché questi Comuni potessero accedere al contributo straordinario da ripartire tra i comuni per le emergenze legate agli sbarchi e all’assistenza ai migranti”.

A dichiararlo sono i deputati del Movimento 5 stelle all’Ars Nuccio Di Paola e Cristina Ciminnisi firmatari, con altri parlamentari di minoranza, della specifica proposta emendativa alla legge di Bilancio in discussione all’ARS in queste ore.

“L’arroganza di questa maggioranza, che ignora scientemente le esigenze dei territori – spiegano i deputati M5S – si misura nella doppia bocciatura degli emendamenti che avevamo proposto. Vale la pena ricordare che Trapani è sede di Centro di Permanenza per i Rimpatri della Sicilia, una struttura che con i CPA, gli Hotspot fa parte della rete per la gestione del fenomeno migratorio mentre Lampedusa balza quotidianamente agli onori delle cronache per il suo centro cronicamente al collasso e le migliaia di sbarchi. Evidentemente – continuano Ciminnisi e Di Paola – il lavoro che si svolge a Lampedusa e Trapani, ad opera delle associazioni di volontariato e del terzo settore, per i deputati del centrodestra non ha pari dignità e merito di riconoscimento come nei comuni di Pantelleria, Pozzallo, Modica, Augusta, Siculiana, e Porto Empedocle, che invece hanno trovato spazio nel rifinanziamento della norma”. 

“Trapani, per altro, è stata più volte indicata come porto di prima accoglienza dal Ministero. Un atteggiamento schizofrenico – sottolinea Ciminnisi – da parte di quella stessa maggioranza di centrodestra di Governi Meloni e Schifani che va blaterando di blocchi navali e di aiuti a ‘casa loro’ e poi si scorda dei sindaci che affrontano da soli la pressione dei flussi migratori nei loro territori”- conclude. 

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Ambiente

Il Cambiamento Parte da Qui: Comunità Energetiche e l’Impulso Europeo da 5,7 Miliardi

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Un passo significativo verso una comunità più verde è rappresentato dai nuovi incentivi per le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER), che promettono di rivoluzionare il panorama energetico. 

L’Ascesa delle CER in Europa

Le Comunità Energetiche Rinnovabili stanno diventando rapidamente una realtà consolidata in Europa, con un impulso notevole dovuto ai recenti sviluppi legislativi e tecnologici. Si tratta di un fenomeno che affonda le radici agli inizi del XX secolo, ma che ha visto una rinascita significativa negli ultimi decenni.

Queste comunità, gruppi di cittadini o imprese che condividono e producono energia rinnovabile, stanno guadagnando terreno grazie a politiche di incentivazione che promuovono una gestione dell’energia più democratica e sostenibile.

Il modello delle comunità energetiche si è evoluto nel corso degli anni, passando dalle prime cooperative di cittadini nate in Danimarca negli anni ’70, fino ad arrivare alla nascita di tali iniziative in Italia, soprattutto nel nord del Paese. Esempio emblematico è il progetto avviato nel comune di Funes, in Alto Adige, che dal 1921 produce energia da fonti rinnovabili, tra cui idroelettrico, fotovoltaico e biomassa.

L’Europa sta assistendo a una crescita esponenziale in questo settore. Secondo le stime, entro il 2050, si prevede che quasi la metà dell’energia elettrica rinnovabile europea sarà prodotta dalle CER, con oltre 264 milioni di cittadini coinvolti come prosumer, ovvero soggetti che non solo consumano ma producono anche energia green, garantendo un grande risparmio energetico.

La Decisiva Approvazione Europea per le CER in Italia
Un tassello fondamentale nel mosaico delle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) si aggiunge con la recente approvazione da parte della Commissione Europea di un sostegno di 5,7 miliardi di euro all’Italia. Questo imponente finanziamento, confermato il 22 novembre, rappresenta un endorsement significativo per il supporto dello Stato italiano alle iniziative di produzione e autoconsumo di energia elettrica rinnovabile.

Queste normative permettono agli Stati membri di promuovere lo sviluppo di attività economiche, in particolare quelle legate alla tutela ambientale ed energetica. Il regime di aiuti per le CER italiane, finanziato in parte attraverso il PNRR, da parte di Bruxelles, mira a fornire un supporto pubblico per la realizzazione di nuovi impianti per la produzione di energia rinnovabile e per l’ampliamento di quelli già esistenti.

Il sostegno pubblico si articola in due misure principali:

Tariffa Incentivante per l’Energia Consumata: Questa misura prevede una tariffa vantaggiosa sull’energia elettrica consumata sia dagli autoconsumatori sia dalle comunità energetiche, con un finanziamento totale di 3,5 miliardi di euro. Questo fondo verrà finanziato attraverso un prelievo sulle bollette dell’energia elettrica di tutti i consumatori e sarà in vigore per un periodo di 20 anni.
Sovvenzioni agli Investimenti: La seconda misura offre una sovvenzione fino al 40% dei costi ammissibili, con un bilancio totale di 2,2 miliardi di euro, finanziato attraverso il PNRR.
Per accedere a questi finanziamenti, i progetti devono essere operativi entro il 30 giugno 2026 e situati in comuni con meno di 5.000 abitanti.

In conclusione, mentre le comunità energetiche rappresentano un passo avanti significativo verso un futuro energetico più sostenibile e democratico, anche in vista dell’aumento del costo dell’energia elettrica, è fondamentale affrontare le sfide esistenti per garantire il loro pieno potenziale e successo

Questi incentivi fanno parte di un progetto più grande per risolvere la crisi energetica in cui ci troveremo a vivere ed in cui già siamo.

Fonte:https://www.tutto-energia.it/news/comunita-energetiche/

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