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Pantelleria vuole Nascere al Sindaco “Contraddittori sul Punto Nascita”.

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Ancora riecheggiano le parole di scarsa considerazione dei disagi delle pantesche costrette a partorire lontane dalla propria terra ed ecco che arrivano altre parole dalla bocca del sindaco che nella sua diretta del 19 gennaio 2021 indossa i panni del trasformista e smentisce quanto dichiarato nei mesi scorsi a sostegno della partorienti. È  vero all’infimo, non c’è  mai fine!  Come se quando si parla di sanità ci siano categorie più e meno importanti. Come se non stessimo vivendo disservizi comuni! Paragonare categorie di pazienti con particolare criticità e fragilità, per portare acqua al proprio mulino, non dà merito, anzi! Non abbiamo più parole e il ” dividi et impera ” regna sovrano.

Riceviamo e pubblichiamo integralmente nota del Comitato Pantelleria vuole Nascere, relativo all’intervento di ieri sera del primo cittadino, sul Punto Nascita.

 

Caro Sindaco,

dispiace profondamente ascoltare nelle sue dirette continui i contraddittori sul Punto Nascita.

Non può affermare che il 75% dei parti panteschi siano a rischio e che le mamme devono comunque trasferirsi, i dati che abbiamo raccolto riferiti ad esempio al 2019 e al 2020,  anni del suo governo la smentiscono. Glielo possiamo assicurare perché conosciamo la nostra situazione e le forniremo i dati. Ci rammarichiamo quando afferma che il Punto Nascita abbia funzionato “amorfo e sempre a rischio” perché non aveva le caratteristiche per essere tenuto aperto. Strano che dopo ogni parto espletato in un reparto a rischio ci abbiate sempre offerto fiori in cambio di uno scatto fotografico da propagandare sui giornali. Quando avete deciso di appoggiare la nostra lotta con una settimana di sciopero della fame davanti all’ospedale, avete urlato contro tutti che per rispettare i requisiti previsti al Punto Nascita sarebbero serviti  circa 20mila euro, quasi a dire che bastava l’adattamento di una sala, un altro lettino, un comodino e poco più. Che tutto funziona a meraviglia, che il reparto è dotato di tutto e di più.. Lo ha scritto lei, sig. Sindaco, in una lettera e in una relazione del marzo 2020 indirizzate alle istituzioni di ogni ordine e grado. Queste sono le sue parole scritte:

“Assessore si sbrighi a dare corso all’apertura del Punto Nascita… alle stesse condizioni di prima (nulla è cambiato al P.O. Nagar

“Il Punto Nascita di Pantelleria ha funzionato fino a fine febbraio 2020 senza alcun problema, i parti a basso rischio solo una garanzia ulteriore affinché l’isola rimanga immune al contagio e soprattutto si eviti che le nostre gestanti vivano, causa emergenza, il momento del parto in modo traumatico, col rischio di contrarre il virus…“

“A chi legge per conoscenza chiedo un intervento urgente necessario ad eliminare questo silenzioso torpore (anche burocratico) che aleggia sulle teste delle nostre future mamme.”

E nella relazione, dopo aver elencato dotazioni e ed attrezzature del reparto, lei, sig Sindaco, ha aggiunto: “Esistono nel reparto attrezzature di ogni genere da fare invidia  ai Punti Nascita in terraferma … Ci sono le condizioni con pochi aggiustamenti (di personale) per chiedere il rinnovo della deroga scaduta e non una nuova deroga col principio sacrosanto del doppio binario.”

E ha concluso chiedendo espressamente  “…. di riaprire il Punto Nascita, almeno in emergenza, alle medesime condizioni di prima della chiusura, in quanto a  Pantelleria,  in deroga, sono nati nel corso degli anni precedenti tanti bambini in situazioni accettabili ma di gran lunga migliori e preferite dalle mamme stesse che non finiscono ancora oggi di elogiare e celebrare il reparto ostetricia del punto del P.O. di Pantelleria (basterebbe solo ascoltarle )”

Lei ci ascolta Signor Sindaco? Perché adesso ha cambiato idea? Cosa le è successo sig. Sindaco? Non siamo più le “sue mamme” da proteggere? Non siamo più le “sue mamme” da salvaguardare contro il COVID? Ora dice pure che è colpa nostra se ci contagiamo quando siamo  costrette a peregrinare in terraferma ed evidenzia che il pericolo più grosso non sia l’ospedale ma l’ambiente esterno oggi dichiarato zona ad alto rischio. Ma lei lo sa che noi mamme trasferite alla 37° settimana non siamo accolte subito al “sicuro” in ospedale ma dobbiamo cercarci un alloggio nell’ambiente esterno  ad alto  “rischio” di contagio per intere settimane se non per mesi in attesa del parto? Lo sa che anche dopo il parto dobbiamo vagare da un ufficio all’altro, usare i mezzi pubblici e spostarci spesso nella zona ad alto rischio per esigenze comprovate?

Signor Sindaco cosa le ha fatto cambiare idea? Forse si è stancato delle nostre legittime richieste da cittadine che vogliono difendere i propri diritti? Adesso anche voi pensate di zittirci con un contributo in più? Per carità, il contributo serve per alleviare il peso dei disagi che voi, amministratori avete causato, per superficialità e distrazione, ma non basta a ripagare di ogni cosa… e se abbiamo chiesto di anticiparne l’erogazione è perché molte famiglie necessitano di almeno un’immediata disponibilità economica, pur se parziale rispetto alla vera necessità da lei stesso evidenziata sempre nella famosa lettera di cui sopra. Quindi sottolineiamo e ribadiamo che non vendiamo il nostro diritto a partorire sulla nostra isola ma lottiamo, con tenacia e orgoglio, per il bene comune della nostra comunità.

 

P.s. Caro sindaco, se ha perso gli originali delle sue lettere gliene possiamo dare copia a memoria futura!

 

Marina Cozzo è nata a Latina il 27 maggio 1967, per ovvietà logistico/sanitarie, da genitori provenienti da Pantelleria, contrada Khamma. Nel 2007 inizia il suo percorso di pubblicista presso la testata giornalistica cartacea L'Apriliano - direttore Adriano Panzironi, redattore Stefano Mengozzi. Nel 2014 le viene proposto di curarsi di Aprilia per Il Corriere della Città – direttore Maria Corrao, testata online e intraprende una collaborazione anche con Essere Donna Magazine – direttore Alga Madia. Il 27 gennaio 2017 l'iscrizione al Consiglio dell'Ordine dei Giornalisti nel Lazio. Ma il sangue isolano audace ed energico caratterizza ogni sua iniziativa la induce nel 2018 ad aprire Il Giornale di Pantelleria.

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Egadi, lavoratori in nero in cantieri edili. Sanzioni da 20mila euro per le ditte

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Al termine di una mirata attività investigativa, i finanzieri della Tenenza hanno eseguito diversi accessi nei confronti di 10 cantieri, procedendo al controllo delle autorizzazioni e della regolarità delle posizioni lavorative del personale impiegato.

Nel corso di tali interventi, nei cantieri ubicati in Favignana, Levanzo e Marettimo, sia nei rispettivi centri cittadini che nelle zone costiere ad alta vocazione turistica, sono stati identificati n. 32 lavoratori impegnati in attività lavorativa, di cui 8 sono risultati totalmente “in nero”.

Gli accertamenti conseguenziali hanno permesso di rilevare che n. 3 lavoratori, oltre a prestare la loro attività lavorativa “in nero”, percepivano indebitamente il reddito di cittadinanza. Per questi ultimi è scattata la segnalazione all’INPS per la sospensione immediata di tale beneficio.

Nei confronti delle imprese coinvolte, i finanzieri hanno irrogato sanzioni nel minimo per circa 20.000,00 euro oltre al recupero della contribuzione previdenziale ed assicurativa evasa, con relativa regolarizzazione e ricostruzione del rapporto di lavoro a favore dei dipendenti.

I predetti controlli si inquadrano nel contesto dell’impegno operativo profuso dalla Guardia di Finanza nella sistematica repressione del lavoro sommerso in ogni settore economico, con il duplice scopo di tutelare i molti onesti imprenditori che operano nella legalità e contrastare invece, con decisione, coloro che traggono indebiti vantaggi finanziari e competitivi dal disonesto sfruttamento della manodopera irregolare.

L’attività ispettiva condotta dalla Fiamme Gialle trapanesi per il contrasto al lavoro irregolare continuerà nelle prossime settimane, anche in altri settori economici, a salvaguardia dei diritti dei lavoratori ed a tutela dei cittadini onesti.

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Castelvetrano – Carabinieri intervengono al Pronto Soccorso. 29enne denunciato

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Riceviamo e pubblichiamo Comunicato Stampa della Legione Carabinieri “Sicilia” – Comando Provinciale di Trapani.

È stato denunciato dai Carabinieri della Compagnia di Castelvetrano il 29enne che la notte scorsa avrebbe danneggiato i locali del pronto soccorso dell’ospedale Vittorio Emanuele II. Il giovane, giunto presso il locale nosocomio in forte stato di alterazione psicofisica dovuta all’abuso di alcol, avrebbe preteso di ricevere immediate cure per delle lievi ferite auto inferte. Dopo alcuni minuti di attesa avrebbe messo a soqquadro i locali del pronto soccorso spintonando il medico presente. È stato necessario l’intervento dei Carabinieri per ristabilire la calma e far riprendere agli operatori sanitari normale servizio. Il giovane veniva denunciato per danneggiamento e interruzione di pubblico servizio. Le indagini degli inquirenti proseguono al fine di raccogliere ulteriori riscontri investigativi.

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Green Pass Isole minori, ottenuta deroga per servizi essenziali anche ai non vaccinati. Lo annuncia On. Mazzetti (FI)

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Roma, 8 gennaio. “Gli scarsi collegamenti e il cronico isolamento insieme all’introduzione del Super Green Pass avrebbero potuto tagliare fuori una parte di cittadini delle isole minori che hanno scelto di non vaccinarsi o che, per le già citate problematiche, non hanno potuto ancora. Ricordiamo, infatti, che gli ospedali o i presidi sanitari sono quasi tutti sul continente. Stanti le regole attuali, senza il vaccino non potrebbero prendere un traghetto, unico mezzo, né per un esame o intervento e nemmeno per una prima dose.

Molti sindaci delle isole minori, a cominciare da Sergio Ortelli del Giglio, avevano rilevato il problema e, grazie al Ministro Mariastella Gelmini che su mia sollecitazione e con l’appoggio del ministro Giovannini abbiamo deciso di trovare un rimedio.

Come Forza Italia la nostra posizione sul vaccino e sulle certificazioni è limpida, cionondimeno non possiamo non riscontrare in questo caso una grave menomazione dei diritti e per questo abbiamo chiesto e ottenuto l’equiparazione dei cittadini delle isole, seppur non vaccinati, non sempre perché no vax, ma per altre problematiche come donne in gravidanza o studenti che devono frequentare scuole di diverso livello o agli altri che non vogliono o non hanno ancora ricevuto il vaccino.

Abbiamo quindi ottenuto una deroga tramite ordinanza del Ministro Speranza per i servizi essenziali come scuola e sanità, dunque una completa e giusta equiparazione”. Lo dichiara Erica Mazzetti, Deputata di Forza Italia e consigliere politico del ministero Gelmini.

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