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Ambiente

Pantelleria, una lettrice: impatto ambientale per The Island Festival, musica elettronica con impianto fotovoltaico

Redazione

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Riceviamo e pubblichiamo integralmente lettera aperta che una lettrice ci ha rivolto

 

The Island – il festival

Inizio comunicandovi che vorrei inviare una mail alle società organizzatrici del festival “The Island” per poter avere più informazioni sul loro approccio carbon free. In questa mail richiederò che i dettagli sulla sostenibilità dell’evento siano pubblicati sul sito ufficiale del festival in maniera che chiunque possa accedervi. Troverete alla fine di questa lettera una bozza con le prime domande che mi sono venute in mente. Se siete interessati a partecipare alla stesura della mail o se volete solamente contribuire mandandomi delle idee potete scrivermi al mio indirizzo e-mail: elisazaccagni13@outlook.it

Cari amici panteschi e non,

Sono stata contenta quando è uscita la notizia che ci sarà un festival di musica elettronica a Pantelleria. Finalmente un’occasione per noi giovani per poter partecipare ad un evento nella nostra isola, di poter ascoltare degli artisti internazionali senza dover viaggiare e di poter far conoscere a molte persone le bellezze della nostra casa. In un secondo momento, con più calma, sono andata a vedere la locandina, e mi sono resa conto che il principale partner dell’evento è Plenitude, la nuova filiale di ENI gas e luce che si dichiara sostenibile, introducendo degli obiettivi di transizione energetica e di decarbonizzazione. ENI è tristemente famosa per il suo coinvolgimento in diverse inchieste: corruzione internazionale relativi a sfruttamenti petroliferi in Nigeria, in Congo ed in Algeria, giudicata colpevole di un disastro ambientale in Nigeria causato da un incidente petrolifero nel 2010, e una recente condanna per diffusione di “messaggi pubblicitari ingannevoli” utilizzati nella campagna promozionale relativa al Diesel+ presentato come un carburante green.

Ma forse, mi dico, le denunce delle associazioni ambientaliste sono servite a qualcosa, e con il cambio di brand ENI ha voluto dimostrare quanto le loro prospettive sulla produzione energetica sono cambiate. Forse si sono resi conto che la produzione di energia proveniente dagli idrocarburi non è sostenibile in un mondo dove le risorse petrolifere sono sempre minori, dove il costo economico e ambientale per estrarle sarà sempre maggiore, e dove le emissioni di CO2, la molecola che sprigiona la combustione di combustibili fossili, sono le principali responsabili del riscaldamento globale. Forse si sono resi conto che investire in fonti energetiche responsabili dell’aumento delle temperature terrestri è pericoloso, e non solamente perché avremo un po’ più caldo d’estate e avremo inverni più miti, ma perché l’ecosistema ha un equilibrio delicato, e il fatto di cambiare di poco un solo fattore può impattare la nostra vita su questo pianeta in modo irrevocabile.

 

Mi rendo conto, andando a leggere il Piano Strategico di ENI per il periodo 2021 – 2024 (facilmente trovabile su internet), che la produzione e l’estrazione di combustibili fossili prevede un obiettivo di crescita del 4% all’anno. Certo, le mie conoscenze in gestione aziendale sono limitate, ma non capisco come pensano di poter raggiungere la decarbonizzazione che annunciano con tanto fervore con una crescita così forte dell’estrazione petrolifera, una crescita addirittura maggiore alla media prevista nel Piano Strategico del periodo precedente.

 

Ma facciamo un passo indietro. Chi mi legge potrebbe chiedersi “perché inquietarsi per il riscaldamento globale?”.

I motivi sono tanti. Un aumento della temperatura terrestre ha prima di tutto delle conseguenze sulle precipitazioni, perché ci sarà una maggiore evaporazione degli oceani. Inoltre, l’aria calda potrà contenere più vapore acqueo, quindi le piogge saranno più forti e più violente, potendo causare pericolose inondazioni e frane, con conseguenze molto gravi per la popolazione. Ma questo non sarà uniforme ovunque. Il complesso sistema di circolazione atmosferica farà in modo che queste precipitazioni si verificheranno in maniera intensa solo in alcuni territori, mentre in altri l’evaporazione dell’acqua dal terreno sarà sempre più veloce, provocando siccità, incendi e, in casi estremi, desertificazione.

La mancanza di acqua è attualmente un vero problema per l’agricoltura, per la produzione industriale, per l’insieme della vita sulla terra, lo sappiamo bene a Pantelleria dove viviamo in condizioni estreme da sempre. Io non so se tra cento anni i nostri posteri potranno vivere in condizioni decenti nella nostra isola se le temperature continuano ad aumentare. Il cambiamento climatico avrà anche degli effetti sulla biodiversità, perché non tutte le specie che popolano la nostra terra possono resistere a un cambiamento di temperature così repentino.

Oltre agli impatti sull’agricoltura e la pesca, la perdita di biodiversità ha degli effetti meno espliciti ma altrettanto preoccupanti: meno biodiversità significa meno varietà di specie animali e vegetali, significa meno insetti, responsabili dell’impollinazione, quindi meno produzione di frutta e verdura da parte delle piante. Significa che certe specie carnivore spariranno, lasciando la popolazione delle loro prede riprodursi in modo incontrollato. Avete presente i video delle invasioni delle cavallette in Africa? Potrebbe essere la nostra realtà tra pochi decenni.

Più l’ecosistema è povero in biodiversità, più le malattie si possono propagare velocemente, e ci saranno impatti anche sulla qualità dell’aria che respiriamo siccome gli organismi vegetali e batterici sono i primi responsabili dell’ossigeno che respiriamo. Questi effetti catastrofici possono sembrarci lontani, ma in realtà sono già osservabili in molti territori del mondo. Vi invito a leggere, se siete interessati, il sesto rapporto di valutazione dell’IPCC (Intergouvernmental Panel on Climate Change) che raccoglie tutta la conoscenza scientifica attuale sui cambiamenti climatici. IPCC – Focal Point Italia (cmcc.it)

Riportando questa lista, non è mia intenzione di farvi cadere in delle paranoie di scenari catastrofici. Ma è per renderci coscienti dei danni che le attività umane hanno sul nostro pianeta e quindi sulla nostra vita futura su questa Terra. Lo faccio anche per affermare che, secondo me, le società produttrici di energia hanno una grandissima responsabilità sul futuro delle prossime generazioni, e che non basta mettere la parola “sostenibile” di colore verde per cambiare le cose.

Queste sono le ragioni per le quali mi piacerebbe avere più informazioni sull’approccio carbon free di The Island:

Secondo il sito del festival, sarà un sistema fotovoltaico a fornire l’energia necessaria per gli impianti elettrici del festival. Mi chiedo:

  • Il sistema fotovoltaico che sarà installato potrà fornire tutta l’energia necessaria per l’organizzazione e lo svolgimento di The Island?
  • Se no, quale sarà la percentuale di energia che dovrà essere affidata ad altre fonti?
  • Quali saranno le altre fonti di energia che copriranno la percentuale non producibile con il sistema fotovoltaico?
  • Le stazioni di ricarica per i veicoli elettrici che prevedete di installare sull’isola saranno alimentate in futuro con il sistema fotovoltaico che donerete all’isola di Pantelleria?
  • Se no, come saranno alimentate?

Mi chiedo inoltre:

  • Quante persone The Island prevede di accogliere?
  • Ci sarà un imperativo, per i locali associati al festival, di adottare un approccio plastic free?
  • Saranno organizzate delle navette per potersi spostare nell’isola, o se ogni partecipante sarà obbligato ad affittare una macchina per potersi muovere indipendentemente?
  • Avete preso in conto che aumenterà il consumo medio di acqua per l’insieme dell’isola per tutta la durata del festival?
  • Che misure saranno prese delle misure per fare in modo di non impattare l’accesso all’acqua corrente degli abitanti di Pantelleria?

Il sito dice che il festival aderisce ad un programma di certificazione chiamato Carbon Neutral Experience Certification Program di ZeroCarbonTarget. Questa certificazione si basa sul calcolo delle emissioni di CO2 relative all’organizzazione e realizzazione dell’evento e nella verifica che le stesse siano annullate dopo l’evento.

Vorrei avere più informazioni su:

  • I “Requisiti minimi di sostenibilità” richiesti da ZeroCarbonTarget alla vostra azienda
  • Il metodo utilizzato da ZeroCarbonTarget per calcolare le emissioni relative all’organizzazione e allo svolgimento del festival
  • Il risultato del calcolo delle emissioni previste per il festival (il totale delle emissioni)
  • Le percentuali di emissioni relative a:
  • Trasporti e logistica
  • Consumo di energia elettrica e termica
  • Emissioni dirette di CO2
  • Utilizzo delle risorse
  • Location scelta per l’organizzazione dell’evento
  • Le misure che prevedete prendere per ridurre e compensare quest’ultime entro i dieci giorni previsti sul sito.

Richiedo inoltre che questi dati siano resi pubblici adesso in modo che la popolazione di Pantelleria possa analizzare l’impatto positivo sull’ambiente, sulla comunità e sulle risorse naturali che The Island propone per il mese di giugno

 

E. Z.

In copertina: immagine di Bintmusic.it

Ambiente

Puliamo il Mondo Per un clima di Pace: Custonaci e San Vito lo Capo uniti per l’ambiente

caterina murana

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Custonaci, 4 ottobre 2024 – Il circolo locale Legambiente Pizzo Cofano partecipa alla 32ª edizione dell’iniziativa nazionale ‘Puliamo il Mondo | Per un clima di Pace’, al cui interno si inserisce la campagna ‘Sicilia munnizza free’. L’iniziativa, che si terrà dal 5 al 7 ottobre, coinvolgerà i comuni di Custonaci e San Vito lo Capo in una serie di attività volte alla sensibilizzazione ambientale.
Il primo appuntamento sarà sabato 5 ottobre alle ore 9:00 a Custonaci, dove i volontari si dedicheranno alla pulizia delle strade partendo dalla rotonda di via S. Lucia, proseguendo per via Macallè e via Piano Alastre. L’azione continuerà domenica 6 ottobre, sempre alle 9:00, questa volta a San Vito Lo Capo, con la pulizia della circonvallazione da via del Secco alla strada comunale Mondello, del belvedere di Macari e del lungomare di Baia Santa Margherita.
Il programma si concluderà lunedì 7 ottobre con il coinvolgimento di 150 alunni delle scuole: a Custonaci, gli studenti si occuperanno della pulizia della pista ciclabile di Baia Cornino in località Frascatolo, mentre a San Vito lo Capo l’attenzione sarà rivolta alla rimozione delle cicche di sigarette dalla spiaggia.
In preparazione all’evento, presso i plessi scolastici dell’Istituto Comprensivo Statale “G. Lombardo Radice-E. Fermi” – sia a San Vito lo Capo che a Custonaci – si svolgeranno incontri operativi in preparazione alla giornata di attività.
L’iniziativa ‘Puliamo il mondo’ è aperta a tutti i cittadini, associazioni e gruppi di volontari. Per partecipare si consiglia un abbigliamento comodo, con scarpe da ginnastica, guanti, cappellino e indumenti ad alta visibilità di colore giallo.

Questo importante evento è reso possibile grazie al patrocinio dei Comuni di Custonaci e San Vito lo Capo, al contributo di Econord e Agesp, e alla partecipazione di numerose associazioni locali, tra le quali ASC Castelluzzo, ASD San Vito lo Capo 1994, ATCC, Azione Cattolica, Comitato Nomarineresort, Federalberghi San Vito lo Capo, Gruppo libero volontari, Pro Loco San Vito lo Capo e RAS. Inoltre, Interhome Group Case vacanze ha fornito piccoli gadget dedicati ai bambini, nell’ottica del suo impegno nella promozione di un turismo sostenibile.
Il presidente di Legambiente Pizzo Cofano Giuseppe Messina dichiara: “Siamo entusiasti di portare ‘Puliamo il Mondo | Per un clima di Pace’ nelle nostre comunità. Questa iniziativa non solo salvaguarda l’ambiente, ma promuove anche il senso di responsabilità collettiva verso il nostro pianeta. Invitiamo tutti a unirsi a noi in questo importante sforzo per un futuro sostenibile, in ogni senso.”
La campagna di Legambiente si inserisce all’interno del progetto “Custonaci Memorie e Futuro”, promosso dal Comune di Custonaci e da Farm Cultural Park in collaborazione con numerose associazioni.
Per ulteriori informazioni e per partecipare, i cittadini sono invitati a visitare il sito www.puliamoilmondo.it.

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Ambiente

Pantelleria, al via “Escursioni Autunnali” del Centro Giamporcaro

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Tre uscite domenicali imperdibili alla conoscenza/riscoperta della nostra incantevole Pantelleria. Evento aperto a tutti

Il Centro Culturale Giamporcaro organizza una serie di uscite di conoscenza/riscoperta del territorio di Pantelleria.
Il progetto, vidimato dal presidente Anna Rita Gabriele, prenderà il via da domenica 13 ottobre 2024, ore 9,00, con costante punto di ritrovo e partenza la sede dell’associazione culturale, sita in Via Manzoni n. 72. Metà stabilita quanto mai suggestiva e affascinante “Bugeber segreta”.

La domenica successiva, 20 ottobre, sempre dalle ore 9,00 la gita ci porterà sempre a “Bugeber e il suo Lago”

Con l’ultima uscita, ci spostiamo a “Rekhale ignota”
 
Tutte le escursioni, organizzate in collaborazione con  l‘associazione Arma Aeronautica Nucleo di Pantelleria e al CAI sottosezione di Pantelleria, si terranno sotto la cura delle Guide del Parco Nazionale Isola di Pantelleria e sono aperte a chiunque desideri partecipare con lo spirito sportivo della conoscenza e della condivisione.

I riferimenti sono tutti in locandina, ma in caso di maltempo contattare Giovanni Bonomo – Tel. 3496634786

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Ambiente

Aiuti per danni da siccità: domande entro 15 ottobre. Pantelleria e Isole Minori in elenco

Direttore

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Previsti aiuti anche per Pantelleria e Isole Minori

Gli aiuti sono da riferirsi a danni da siccità relativamente al periodo dal 1 gennaio al 31 maggio 2024.

Per accedere agli elenchi seguire i link in rosso

Dipartimento dell’agricoltura

  1. Presentazione delle domande di aiuto, sul portale SIAN entro il 15 ottobre 2024, per i danni da siccità alle produzioni di cereali e leguminose da granella.

    Possono usufruire dell’aiuto le imprese agricole che:
    a) risultino avere il fascicolo aziendale nel SIAN attivo e valido alla data di presentazione della domanda;
    b) hanno la sede legale, in assenza la residenza, in Italia;
    c) risultino avere i terreni nei comuni riportati nell’Allegato 1-Elenco Comuni, con uso del suolo cereali e leguminose da granella tra quelli indicati nel catalogo prodotti “Allegato 2 – catalogo prodotti”, come  risultanti nel SIAN dall’ultima scheda di validazione del piano di coltivazione grafico 2024, rilevata alla data del 1° settembre 2024;
    d) siano in regola con il pagamento dei contributi previdenziali ed avere un Documento Unico di Regolarità Contributiva (DURC) regolare, ove previsto. 

Per il resto, consultare:

1. Istruzioni Operative AGEA n. 111 del 27 settembre 2024
2. Allegato 1 – Elenco Comuni Sicilia
3. Allegato 2 – Catalogo prodotti
4. Modello domanda – Siccità Sicilia

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