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Trasporti

Pantelleria – Storia dei collegamenti marittimi, il varo della Pietro Novelli

Redazione

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Pantelleria – Storia dei collegamenti marittimi Navi e traghetti di fine ‘900 / 3 

Nel novembre 1979 entrò in linea, sempre per conto della SI.RE.MAR., il nuovo traghetto “Pietro Novelli”.

Questa nave, costruita dai Cantieri Navali Riuniti S.P.A. di Palermo, aveva una stazza lorda di 4.463 tonnellate e netta di 1.335, una lunghezza max di 90,86 metri, una larghezza max di 17,52 metri e un pescaggio di 4,01 metri. Dotata di due motori FIAT B2304S 18cyl, poteva sviluppare una velocità max di 18 nodi. Poteva trasportare 700 passeggeri e 93 veicoli.

Già nel corso del 1980 il “Pietro Novelli” venne impiegato sulla tratta per Pantelleria, mentre l’ormai superato e insufficiente “Antonello da Messina” fu utilizzato per la linea Palermo-Ustica. Il 18 aprile 1985 entrò in servizio, per la SI.RE.MAR., il traghetto “Simone Martini”, costruito dai Nuovi Cantieri Navali Apuania di Marina di Carrara.

Il nuovo traghetto era più piccolo del “Pietro Novelli”, avente una stazza lorda di sole 1.494 tonnellate, una lunghezza di 71,02 metri e una larghezza di 14,03 m. Sviluppava anche una velocità minore, circa 16 nodi e mezzo. Solo i passeggeri trasportati erano in più, 797, ma la capacità del garage era frattanto diminuita a 70 veicoli. Comunque il “Simone Martini” venne essenzialmente impiegato sulla linea per le Egadi.

L’anno successivo, 1985, vi fu una grossa novità. Iniziava la sua corsa giornaliera sulla linea Trapani-Pantelleria e ritorno il mototraghetto “Pantelleria” della “Traghetti delle Isole S.p.A.”, quest’ultima era una compagnia di navigazione fondata a Trapani nel 1969 da una cordata d’imprenditori, capitanata da Mariano Minore e da Nino Castiglione. Il “Pantelleria” fu un vero e proprio instancabile mulo del mare e per anni, all’alba, compariva immancabilmente davanti al porto dell’isola con la sua inconfondibile livrea giallo-arancione. Nello stesso anno 1986, il 21 febbraio, vi era stato il viaggio inaugurale del traghetto della SI.RE.MAR. “Paolo Veronese”, costruito dalla FINCANTIERI di Trieste.

La “Traghetti delle Isole” nel 1988 acquistò una nuova unità ribattezzata “Lampedusa”, impiegandola sulla linea Civitavecchia-Ustica-Trapani-Pantelleria-Lampedusa. Il “Lampedusa”, costruito nel lontano 1959 dai cantieri Adelaide Steamship Co. di Melbourne (Australia), era stato varato col nome di “Princess of Tasmania”. Nel corso degli anni della sua longeva carriera, man mano che veniva acquistato da un nuovo armatore, cambiò nome diverse volte. Alla fine riuscì a collezionarne ben 10.

Appena prima di essere “Lampedusa” era stato l’“Adriatic Star” della “Adriatic Ferries”, appena dopo diventò “Shahd Fayez”.

Il “Lampedusa” aveva una stazza lorda di 3.964 tonnellate, una lunghezza di 113,32 metri, una larghezza max di 17,73 metri e un pescaggio di 4,74 metri. Poteva sviluppare una velocità di 17,75 nodi. Equipaggio sui 70 elementi. Capacità di trasporto: circa 650 passeggeri e circa 140 autoveicoli. Aveva 4 suite di lusso, un ristorante, un self-service e due bar, di cui uno con attigua piscina.

Chi scrive ha viaggiato sul “Lampedusa” e ricorda ancora la sua atmosfera fascinosa, ma un po’ datata, di vecchio piroscafo inglese degli anni Sessanta, però teneva male il mare. Forse anche per quest’ultimo motivo La linea non ebbe fortuna e venne chiusa qualche anno dopo, nel 1991.

Dopo ben 46 anni di onorato servizio e 10 diversi nomi la nave fu demolita nel marzo 2005 presso i cantieri di Alang in India. Nell’anno 1987 la SI.RE.MAR. dismise e vendette il vecchio traghetto “Antonello da Messina”, ma appena l’anno successivo, 1988, entrò in linea, sempre per la stessa società di navigazione, un nuovo traghetto battezzato anch’esso col nome di “Antonello da Messina”.

Questo nuovo “Antonello” era stato costruito dai Nuovi Cantieri Apuania di Marina di Carrara con una stazza lorda di 1.643,55 tonnellate e una netta di 844,24, una lunghezza di 71,15 metri, una larghezza di 14,20 metri e un pescaggio di 3,60 metri. Sviluppava una velocità di 18,30 nodi. Poteva trasportare 962 passeggeri e 70 veicoli. La SI.RE.MAR. nel 1989 acquistò dalla Caromar K/S il traghetto “Dania Marine” ribattezzandolo “Vittore Carpaccio”, in quanto il vecchio traghetto di tal nome era stato in precedenza dismesso e successivamente venduto alla Società Nina di Chiavari.

Nel 1993 venne fondata dall’armatore Vittorio Morace la società di navigazione “Ustica Lines” con sede in Trapani. L’anno successivo questa società, a mezzo di aliscafi, coprì con corse giornaliere la rotta Napoli-Ustica-Favignana-Trapani-Pantelleria-Kelibia (Tunisia). Gli aliscafi utilizzati su questa linea erano del tipo Fast Blu RHS 150, costruiti nei Cantieri Navali Rodriquez di La Spezia, con una velocità max di 37,0 nodi e 201 passeggeri trasportati.

Orazio Ferrara
(fine – 3)

Foto: il Lampedusa della Traghetti delle isole

Trasporti

Pantelleria – Isole Minori, Safina (PD): “La Regione intervenga. La mobilità è un diritto, non un lusso”

Marilu Giacalone

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Trapani, 16 ottobre 2025 – “Nella prossima legge di stabilità devono essere destinate risorse adeguate per garantire il diritto alla mobilità per gli abitanti delle isole minori siciliane. Strombazzare che ci sono oltre 2 miliardi di euro disponibili per la manovra regionale non significa niente se poi questi soldi non vengono utilizzati per risolvere i problemi reali dei siciliani. E 30.000 siciliani delle isole minori valgono quanto 30.000 siciliani della terraferma: non esistono cittadini di serie A e di serie B”.

Così Dario Safina, deputato regionale del Partito Democratico, interviene sul tema delle tariffe dei collegamenti marittimi verso le isole minori siciliane, definendole ormai “insostenibili”.

“Dal 1° aprile – sottolinea Safina – con l’aumento del 10% applicato da Caronte & Tourist Isole Minori e Liberty Lines, cittadini e imprese non hanno visto alcun miglioramento del servizio: solo rincari che pesano su famiglie, lavoratori e turismo. È inaccettabile che muoversi da e verso le isole diventi un privilegio per pochi”.

Il parlamentare dem lancia quindi un appello al governo regionale affinché intervenga tempestivamente, anche alla luce del previsto “Passaggio di Stato” e della riorganizzazione della rete marittima prevista dal 2027.

“Bisogna destinare – prosegue Safina – risorse concrete per calmierare i costi delle tratte. Quei fondi appartengono ai siciliani e devono essere impiegati per rispondere ai loro bisogni reali, non per operazioni di facciata. Chi vive nelle isole minori affronta già ostacoli enormi: costi elevati, collegamenti incerti, stagionalità turistica. È dovere delle istituzioni garantire tariffe sostenibili e servizi stabili, per rendere questi territori realmente competitivi”.

Safina chiede inoltre un intervento strutturale, non più emergenziale: “Serve un piano organico per i trasporti marittimi che assicuri continuità territoriale e accessibilità economica. Le gare d’appalto non bastano: vanno introdotte clausole precise, come l’obbligo di recuperare le corse invernali saltate nei mesi di bassa stagione, e vanno previste sanzioni per chi non rispetta gli impegni”.  

Il deputato del PD conclude con un richiamo politico: “Il centrodestra al governo della Regione non può continuare a ignorare 30.000 cittadini solo perché non pesano sul piano elettorale. Gli abitanti delle isole minori sono siciliani a pieno titolo e meritano pari diritti, pari opportunità e pari dignità. La Regione agisca subito: la mobilità non è una concessione, ma un diritto fondamentale”.

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Trasporti

Parco Nazionale di Pantelleria e Comune a TTG e Stati Generali: una sinergia che crea opportunità di sviluppo

Direttore

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Buone pratiche e nuove proposte per la crescita del territorio

È stata una settimana particolarmente intensa quella che si è appena conclusa. Rappresentanti del Parco Nazionale di Pantelleria e del suo Comune hanno partecipato attivamente a due importanti incontri che hanno acceso i riflettori sulla Perla Nera del Mediterraneo: il TTG Travel Experience a Rimini e gli Stati Generali delle Isole Minori Marine a Lipari. Due incontri che hanno messo al centro del dibattito Pantelleria. Una terra di frontiera più vicina all’Africa che alla Sicilia, che più di altre ha bisogno di attenzione verso il turismo e verso i problemi legati all’insularità.

Pantelleria al TTG di Rimini

Il TTG, appuntamento di riferimento per la promozione turistica mondiale, ha visto confrontarsi operatori internazionali del comparto per individuare nuovi contatti, ispirazioni e tendenze. E Pantelleria c’era, con il suo iconico “stand dammuso”, che non ha bisogno di frecce e insegne, ma che già da lontano mostra un’identità forte e caratterizzante di un territorio unico. Un’isola che non è un semplice puntino sulla carta geografica, ma un continente che racchiude in sé tante ricchezze. “Pantelleria è mare, ma è anche terra. Pantelleria è natura. Pantelleria è storia, è archeologia, è termalismo, è pietra” ha detto Adele Pineda, vicesindaco dell’isola. “La passione per Pantelleria nasce dalla semplicità degli umani” ha detto Italo Cucci, Commissario Straordinario dell’Ente Parco Nazionale. “Gli umani che hanno costruito i muretti a secco dei quali si dice che, messi per il lungo, sono lunghi come la muraglia cinese. Gli umani che hanno inventato l’alberello diventata creatura dell’Unesco. … Pantelleria si può tradurre in tanti modi, anche nell’isola del vento allora le viti sono alte così, i capperi bisogna quasi sdraiarsi per poterli tirare su. È un mondo tutto particolare dato alla natura. … il Continente Pantelleria ha delle offerte incredibili e spiega perché poi, chi ci viene, finisce per diventare un appassionato”.

Il TTG è stata una vetrina perfetta per mostrare le unicità dell’isola, ma anche occasione molto importante per stringere nuove “alleanze” e rafforzare quelle già esistenti per arricchirne l’offerta turistica. “Un’economia, quella legata al turismo, che a cascata porta vantaggi su tutti gli operatori del territorio che hanno capito che investire sulle campagne di volo su Pantelleria significa aumentare il flusso turistico e dare benefici a tutti” ha affermato Fabio Casano, rappresentante degli albergatori e degli operatori turistici dell’isola.

Pantelleria agli Stati Generali

Ma Pantelleria non è solo natura e turismo. È un popolo che vive 365 giorni l’anno le difficoltà dell’insularità.
Gli Stati Generali delle Isole Minori Marine sono stati un’importante occasione di confronto e approfondimento proprio sulle tematiche dei territori insulari. Terre belle ma fragili. Luoghi di straordinaria bellezza, custodi di antiche tradizioni ed equilibrio unico tra uomo e natura che convivono con profonde fragilità, dovute principalmente all’isolamento. E Pantelleria c’era, con il Commissario Straordinario dell’Ente Parco Nazionale Italo Cucci e con il suo primo cittadino Fabrizio D’Ancona. Italo Cucci ha sottolineato le bellezze dell’isola, narrate in ben 126 libri. Un’isola fatta di “vulcani buoni che creano un ambiente straordinario”, “terra dove esiste un lago in cui un team di ricercatori internazionali ha scoperto l’origine della vita” e dove Gabriel García Márquez prese appunti per ricavare un racconto. Lo scrittore, vedendo Neil Amstrong scendere sulla superficie lunare disse “la Luna è qui”. Italo Cucci, oltre alle bellezze dell’isola, ha sottolineato l’importanza di avere un Parco Nazionale. “Il Parco Nazionale consente a Pantelleria di avere qualcuno che lavori insieme al Comune. Un rapporto felice quello tra Parco e Comune, nell’operare insieme, e questa è una garanzia perché il Parco è il Governo”.

Il primo cittadino Fabrizio D’Ancona ha invece sottolineato, molto duramente, le criticità dell’isola che è “territorio della Repubblica”.

Criticità che nascono dal sistema trasporti. “La continuità territoriale tanto decantata crea sui nostri territori un effetto domino devastante che solo chi vive il territorio 365 giorni l’anno può comprendere” ha detto D’Ancona. Nell’isola c’è un “cortocircuito tra le reali necessità e quello che invece è in essere”. Il primo cittadino ha quindi consegnato a

Nello Musumeci, Ministro per la Protezione Civile e le Politiche del Mare, un documento con proposte operative da seguire all’interno dei piani istituzionali per arrivare a coprire i gap presenti sui territori insulari minori. “La Costituzione Italiana stabilisce una serie di parametri che valgono per tutti i cittadini della Repubblica”. Ma secondo D’Ancona, se si analizza la realtà, “ci sono due categorie di cittadini: cittadini di serie A e cittadini di serie B… Questo è il quadro attuale delle cose”.

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Trasporti

Confermate tre ore per risarcimento aereo. Commissione Trasporti UE compatta nella votazione

Matteo Ferrandes

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Ecco gli importi fissati 

Ieri in Commissione Tran, la Commissione dei Trasporti dell’Unione Europea, quale istituzione indicata per la riformulazione del Regolamento Europeo n. 261/2004, la normativa che disciplina i diritti dei passeggeri aerei in caso di ritardo, cancellazione o negato imbarco, è stata approvata in seconda lettura, aggiornando e migliorando le normative che disciplinano il diritto alla compensazione pecuniaria.

Le preoccupazioni delle associazioni dei consumatori, delle claim company, ma soprattutto dei passeggeri emerse nei mesi scorsi anche sulla stampa riguardavano la modifica peggiorativa di diverse disposizione presenti nel Regolamento Europeo di 21 anni fa. Tra le modifiche proposte la più preoccupante riguardava l’aumento della soglia di ritardo da tre ore, ipotesi oggi scartata a beneficio dei consumatori. Altri elementi sollevati da chi opera nel comparto d’aereo riguardavano l’adeguamento degli importi delle compensazioni pecuniarie.

Con l’approvazione del testo in seconda lettura in Commissione Tran sembrerebbe che, dopo le audizioni e gli emendamenti, la normativa è stata rivista e porta benefici ai diritti dei consumatori, scongiurando le preoccupazioni apparse in prima battuta. Trentaquattro le votazioni favorevoli, due gli astenuti e nessun voto contrario.

«Oggi i consumatori possono guardare ulteriormente l’Europa con grande fiducia. Se fosse passata la modifica delle ore – spiega Felice D’Angelo, ceo di ItaliaRimborso – circa il 70% dei passeggeri attualmente aventi diritto alla compensazione avrebbe perso la possibilità di ottenere il rimborso. Il mantenimento della soglia delle tre ore è un segnale importante. Significa riconoscere che il tempo del viaggiatore ha un valore concreto e che il diritto europeo deve continuare a tutelare chi subisce un disservizio».

Il testo rappresenta una revisione profonda del sistema di tutele introdotto nel 2004, con l’obiettivo di rafforzare i diritti dei viaggiatori, aggiornare gli importi dei risarcimenti e garantire maggiore trasparenza da parte delle compagnie aeree.

Il nuovo articolo 7 ridefinisce gli importi della compensazione, qualora la responsabilità del disagio sia stato provocato dalle compagnie aeree, come segue:

  • 300 euro per tutti i voli fino a 1.500 km (prima 250 €);
  • 400 euro per i voli compresi tra 1.500 e 3.500 km (confermati);
  • 600 euro per i voli oltre i 3.500 km (confermati).

Gli importi saranno inoltre aggiornati automaticamente ogni tre anni in base all’indice europeo dei prezzi al consumo (EICP) pubblicato da Eurostat, come previsto dal Regolamento (UE) 2016/792. Ciò garantirà adeguamenti periodici all’inflazione senza ulteriori modifiche legislative.

Il rimborso potrà essere erogato solo tramite bonifico bancario o carta di credito, garantendo rapidità e tracciabilità: nessun voucher, come nell’attuale normativa, potrà essere preso in considerazione. Le compagnie aeree saranno inoltre tenute a fornire informazioni chiare e accessibili sui diritti dei passeggeri sia sui biglietti sia sui propri siti web.

Ogni cinque anni, la Commissione europea presenterà un rapporto di valutazione sull’applicazione del regolamento, analizzando ritardi, cancellazioni e possibili aggiornamenti sugli importi di compensazione.

«Il nostro auspicio – aggiunge D’Angelo – è che venga confermato integralmente questo testo, senza arretrare sul livello di tutela garantito ai cittadini europei. Dal 2019 assistiamo ogni giorno migliaia di viaggiatori nella richiesta di compensazioni pecuniarie. Questa riforma, se approvata, rappresenterà una base normativa più chiara, equilibrata e al passo coi tempi. ItaliaRimborso continuerà a essere un punto di riferimento per chi vuole far valere i propri diritti in modo trasparente e digitale».

In sede di conferenza stampa della Commissione Tran, avvenuta alle 17:45, significativo l’intervento del deputato europeo Andrey Novakov, che ha dichiarato: «Non accetteremo più di tre ore di ritardo». Ed ancora: «Ci batteremo affinché un genitore non debba pagare per sedersi accanto ai propri bambini».

Adesso inizia la negoziazione, ma con una base normativa che si pone nell’interesse del cittadino europeo. Quello di oggi è comunque un primo passo importante e storico verso un Regolamento aggiornato e adeguato alla realtà attuale.

 

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