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Cultura

Pantelleria, storia dei collegamenti marittimi: il quindicinale degli anni ’60

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Nei primi anni Sessanta quando ragazzo andavo in estate dai nonni materni a Pantelleria, nel mio quotidiano girovagare al porto per vedere i velieri (gli ultimi!) ed eventuali navi cisterna o della SI.RE.NA., avevo notato il periodico presentarsi e sostare in rada, allora non si attraccava al molo, di un piroscafo dalla livrea rigorosamente di un nero pece come il fumo che emetteva dal suo lungo fumaiolo.

Il quindicinale

Mio nonno mi diceva che era il “quindicinale” che andava a Tunisi.
E lo diceva quasi con un sospiro, forse perché nella prima gioventù, come tanti altri panteschi, era stato a Tunisi, precisamente a Bou Ficha e di quel tempo giovanile e spensierato ne aveva, credo, nostalgia.

La linea commerciale

Il quindicinale in questione doveva essere o l’Ichnusa o il Campidano, piroscafi che si alternavano su quella tratta. Quest’ultima era la linea commerciale. gestita dalla Tirrenia, Genova – Costa Orientale Sarda – Cagliari – Sicilia – Tunisi ((Genova – La Spezia – Livorno – Palau – Siniscola – La Maddalena – Olbia – Arbatax – Cagliari – Palermo – Trapani – Marsala – Mazara del Vallo – Pantelleria – Tunisi e viceversa) già in funzione nel periodo d’anteguerra e ripristinata nell’aprile 1947.

La linea era assicurata da due vecchi piroscafi, appunto l’Ichnusa e il Campidano (ex Torres). L’Ichnusa era una nave del tipo mista, quindi per trasporto passeggeri e merci. Era stata costruita nel 1928 dai Cantieri Navali Odero di Sestri Ponente, presso Genova, per conto della Compagnia Sarda di Navigazione. Aveva una lunghezza fuori tutto di 69,09 metri, una stazza lorda di 1.242 tonnellate e una velocità di 10 nodi. Poteva accogliere fino a 312 passeggeri. Nell’anno 1937 entrò a far parte della flotta della Tirrenia, società di navigazione costituita l’anno precedente, e impiegata sulla rotta di cui sopra.

Lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale

Con lo scoppio del secondo conflitto mondiale il piroscafo Ichnusa venne requisito dalla Regia Marina (dal 2 gennaio 1941 all’8 settembre 1943) ed iscritto nel ruolo del naviglio ausiliario con la sigla DM 16. Il suo impiego bellico era quale dragamine magnetico ausiliario.
Il 30 aprile 1943 rimase seriamente danneggiato per lo scoppio di una mina magnetica. Nei drammatici giorni seguiti all’armistizio l’Ichnusa, per sfuggire alla cattura dei tedeschi, si autoaffondò, per alcuni a La Spezia il 9 settembre, per altri a Porto Venere (SP) il 10 settembre.

Nel dopoguerra

Nel dopoguerra venne recuperato e rientrò a far parte nuovamente della flotta della Tirrenia. Nell’anno 1971 la linea commerciale Genova – Sardegna Costa Orientale – Sicilia – Pantelleria – Tunisi venne chiusa e il vecchio piroscafo Ichnusa venne disarmato a Genova il 22 marzo di quello stesso anno.

Il piroscafo misto Campidano venne varato il 21 febbraio 1935 e completato nel marzo dello stesso anno dai cantieri Swan Hunter & William Richardson di Newcastle (Inghilterra), per conto della società di navigazione Zegluga Polska Spolka Akcyjna della città polacca di Gdynia. Al momento del varo fu battezzato col nome di “Puck”.

Aveva una stazza di 1.407 tonnellate e raggiungeva una velocità di 10 nodi. Era una nave soprattutto merci, in quanto poteva trasportare un massimo di 48 passeggeri. Ceduto all’Italia, venne affondato a Bari il 2 dicembre 1943 a seguito di un attacco aereo tedesco. Il 22 marzo 1947 fu rimesso a galla e riparato, venendo poi venduto l’anno successivo, 1948, ai “Fratelli Maggi fu Stefano” di Genova e rinominato “Carola M”.

 La società genovese lo rivendette in seguito nel 1950 alla Tirrenia S.p.A.N. di Napoli, che lo rinominò “Torres”, lo incorporò nella sua flotta e lo impiegò in un primo momento sulla cosiddetta linea del Periplo Italico (Genova – Savona – Trieste e ritorno). Subito dopo il Torres fu utilizzato, a fianco dell’Ichnusa, sulla linea Genova – Costa Orientale Sarda – Cagliari – Sicilia – Pantelleria – Tunisi.

Adesso poteva trasportare 48 passeggeri in cabine e altri 480 in sistemazioni provvisorie, aveva poi stive con una capacità di 2.100 mc, inoltre in coperta erano disponibili 200 mq per i veicoli. Nel corso del 1957 avendo la Tirrenia acquistata una nuova nave, battezzata col nome di Torres, si vide costretta a cambiare il nome al vecchio piroscafo Torres della sua flotta, rinominandolo Campidano.

Negli anni Sessanta

Con quest’ultimo nome fu visto, da chi scrive queste note, in rada a Pantelleria nei primi anni Sessanta. Quando nel marzo 1971 la Tirrenia chiuse la linea Genova – Tunisi passante per Pantelleria, anche il Campidano, al pari dell’Ichnusa, andò in disarmo e precisamente nel porto di Palermo.

Orazio Ferrara

Foto: Il piroscafo Campidano

Marina Cozzo è nata a Latina il 27 maggio 1967, per ovvietà logistico/sanitarie, da genitori provenienti da Pantelleria, contrada Khamma. Nel 2007 inizia il suo percorso di pubblicista presso la testata giornalistica cartacea L'Apriliano - direttore Adriano Panzironi, redattore Stefano Mengozzi. Nel 2014 le viene proposto di curarsi di Aprilia per Il Corriere della Città – direttore Maria Corrao, testata online e intraprende una collaborazione anche con Essere Donna Magazine – direttore Alga Madia. Il 27 gennaio 2017 l'iscrizione al Consiglio dell'Ordine dei Giornalisti nel Lazio. Ma il sangue isolano audace ed energico caratterizza ogni sua iniziativa la induce nel 2018 ad aprire Il Giornale di Pantelleria.

Cultura

Pantelleria, 7 dicembre cerimonia di svelamento del busto in bronzo in memoria del Dott. Michele Zurzolo

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Opera del M° Michele Cossyro

La nota del nostro Sindaco Fabrizio D’Ancona

Alla cittadinanza, Il Sindaco comunica che il 7 dicembre, alle ore 16:00, in Piazza Perugia, nella contrada Tracino, avrà luogo la cerimonia di svelamento del busto in bronzo dedicato al Dott. Michele Zurzolo, medico che ha segnato in maniera indelebile la storia umana e sanitaria della nostra isola.

Originario della Calabria, il Dott. Zurzolo scelse di restare sull’isola, facendo della professione medica una vera e propria vocazione al servizio della comunità.Per decenni è stato un punto di riferimento costante per intere famiglie, raggiungendo anche le zone più difficili dell’isola con spirito di sacrificio, senso del dovere e profonda umanità. Il suo operare è stato caratterizzato da una presenza discreta ma instancabile, sempre vicino ai più fragili, spesso senza badare al compenso, ma solo al bisogno delle persone.

La realizzazione del busto rappresenta un segno concreto di riconoscenza pubblica verso un uomo che ha interpretato la medicina non solo come professione, ma come autentico servizio alla collettività, lasciando un’eredità morale che ancora oggi vive nella memoria dei panteschi.

La scelta di Tracino, luogo in cui il dottore visse e operò, conferisce a questo omaggio un valore ancora più profondo, legato al territorio e alla comunità che più direttamente ha beneficiato della sua dedizione. Un sentito ringraziamento è rivolto al maestro Michele Cossyro, autore dell’opera, che con sensibilità artistica ha contribuito a rendere permanente il ricordo di una figura così significativa per l’isola. La cittadinanza è invitata a partecipare a questo momento solenne di memoria e gratitudine collettiva.

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Cultura

Pantelleria – UNIPANT: nuova convenzione con l’Unione Professionisti per il cashback solidale

Redazione

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Prosegue l’ampliamento dell’offerta formativa accreditata con i corsi e-learning per gli Ordini Professionali: la formazione certificata che finanzia l’Educazione Informale agli Adulti

L’UNIPANT segna un altro importante passo avanti nella sua missione di arricchimento culturale e professionale del territorio. È stata ufficializzata la convenzione con Unione Professionisti, la piattaforma italiana di riferimento per la formazione tecnica online accreditata.

Questa partnership nasce con un doppio obiettivo: abbattere le barriere geografiche, portando sull’isola percorsi di aggiornamento professionale certificati di alto livello, e sostenere attivamente le iniziative culturali locali.

Formazione tecnica di eccellenza, senza vincoli 

Grazie a questo accordo, i professionisti dell’isola potranno accedere al vasto catalogo di Unione Professionisti: oltre 100 corsi e-learning pensati per Ingegneri, Architetti, Geometri, Periti Industriali e Agrari, Agronomi, Geologi e Avvocati.

L’offerta formativa copre aree strategiche e attuali come Sicurezza, Energia, Progettazione, Transizione Ecologica e Digitale. La modalità è pensata per chi lavora: tutti i corsi sono on demand, senza scadenze né orari fissi. È possibile seguire le video-lezioni, scaricare il materiale didattico e sostenere i test finali in totale autonomia, ottenendo i Crediti Formativi Professionali (CFP) riconosciuti dai principali Ordini.

Un circolo virtuoso per la cultura: il “Cashback Solidale” 

La convenzione non porta solo vantaggi ai singoli professionisti, ma all’intera comunità. Il meccanismo è semplice: per ogni corso acquistato tramite i link forniti da UNIPANT, Unione Professionisti donerà il 20% del valore dell’acquisto all’associazione.

“A te non cambia niente, ma per noi fa la differenza”: il prezzo per l’utente rimane invariato (con corsi a partire da soli 9,95€ e sconti esclusivi), ma quella percentuale permetterà all’UNIPANT di finanziare e offrire gratuitamente nuove attività didattiche informali e attività culturali per tutti gli abitanti dell’isola.

Perché scegliere questa formazione?

·                Accreditamento: Rilascio di CFP validi e certificati riconosciuti.

·                Flessibilità totale: Studio online senza limiti di tempo.

·                Qualità: Materiali allineati alle normative più recenti e tutor dedicati.

·                Convenienza: Prezzi accessibili e supporto diretto alle attività dell’UNIPANT.

Come aderire Per scoprire i corsi in promozione, investire sulla propria crescita professionale e, contemporaneamente, sostenere la cultura sull’isola, è sufficiente visitare la pagina dedicata sul sito ufficiale.

Link alla convenzione e catalogo corsi: https://www.unipant.it/convenzione-unione-professionisti/

Per maggiori informazioni: UNIPANT 331 490 5245 – Email: info@unipant.it – https://www.unipant.it/formazione-certificata/

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Spettacolo

Sanremo, ecco i 30 cantanti in gara al 76° Festival della Canzone

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Le date e le 4 nuove proposte

Carlo Conti come annunciato nei giorni, quest’oggi in diretta del Tg1 delle 13:30, ha rso noti i nomi dei 30 big che parteciperanno alla 76ª edizione del Festival di San Remo.

La manifestazione canora  si terrà  dal 24 al 28 febbraio e come  lo scorso anno, ci saranno anche le Nuove Proposte, che saranno però rese note dopo la finale di Sanremo Giovani, in onda  il 14 dicembre su Rai1.

La lista dei cantanti a Sanremo 2026

Tommaso Paradiso
Chiello
Serena Brancale
Fulminacci
Ditonellapiaga
Fedez e Masini
Leo Gassmann
Sayf
Arisa
Tredici Pietro
Sal Da Vinci
Samurai Jay
 Malika Ayane
Luché
Raf
Bambole di Pezza
Ermal Meta
Nayt
Elettra Lamborghini
Michele Bravi
J-Ax
Enrico Nigiotti
Maria Antonietta E Colombre
Francesco Renga
 Mara Sattei
 LDA e Aka7ven
 Dargen D’Amico
Levante
Eddie Brock
Patty Pravo

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