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Sport

Pantelleria. San Fortunato: la regata dei bambini

Giuliana Raffaelli

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Ieri è stata una giornata di festa per tutti. Nonostante l’emergenza sanitaria abbia imposto freni alle celebrazioni di San Fortunato, per la prima volta si è disputata una regata dei giovani allievi della Scuola Vela in onore del Santo Patrono.

Un nuovo sponsor si è affacciato all’orizzonte di questo sport, mettendo in palio zainetti per tutti e coppe per i vincitori: il Cicci’s Beach.

Avete capito sicuramente di chi parliamo. Cicci, una donna minuta e riservata, dallo sguardo forte e dolce allo stesso tempo, che non è facile incontrare per caso in giro per il paese. Sfidiamo chiunque a dire il suo nome e cognome. Per noi tutti, panteschi e non, è semplicemente Cicci.

L’abbiamo incontrata con grande stupore alla regata, fuori dal suo piccolo e ricercato bar. “Io amo tantissimo il mare, ma purtroppo non ho il tempo di andarci. Sapevo che sponsorizzare la gara mi avrebbe obbligata a venire a vedere i bambini. E così ho proposto l’idea al Circolo Velico, che l’ha accolta con grande piacere” .

La regata è stata sicuramente entusiasmante e divertente e ha visto fronteggiarsi 13 bambini, dagli 8 ai 12 anni. Tutti arrivati puntuali, concentrati e in forma.

Armate le barche sono stati divisi in tre gruppi, per tre regate singole. Nella prima regata i bambini hanno dato prova di destrezza e tecnica acquisita durante i corsi di vela frequentati nei mesi estivi.

Ma il vento è stato molto capriccioso: poco e con salti anche di 180 gradi sulla Rosa dei Venti, che ha lasciato tutti un po’ spaesati. Alla fine la fortuna ha giocato un ruolo decisivo.

Nella seconda regata, invece, c’è stato un po’ più di vento e l’entusiasmo è stato forte: gli optimist si sono giocati la prima posizione fino alla linea di arrivo, momento in cui un vuoto assoluto di vento ha cambiato le carte in tavola ribaltando la classifica.

Nella terza gara, infine, il vento è proprio mancato. Non sapendo cosa fare, le parole di Elena Manni (l’istruttrice) sono risuonate nell’aria cambiando completamente il corso della gara “vale tutto, anche pagaiare!”.

E via così: chi con la sassola, chi con le mani… perché remi (ovviamente) a bordo non ce n’erano! Ed è stata davvero divertente!

Quello che ha senz’altro colpito è stata l’atmosfera che si è respirata durante l’intera mattinata, sia nel momento dei preparativi che durante la regata.

L’allenatrice è riuscita a creare, infatti, un gruppo davvero compatto, in cui affiatamento e spirito di collaborazione (uniti a un sano e divertente agonismo) sono state le parole d’ordine. “È stato davvero fantastico vedere il lavoro che la Manni è riuscita a fare con questi bambini, l’unione che si è creata tra loro. Una cosa che mi ha colpito tantissimo è stato un bimbo che, durante la regata, ne ha aiutato un altro quando era in difficoltà, facendolo pure vincere! Ed era contento lo stesso! I bimbi sono davvero unici e speciali. E sono proprio felice di averli potuti vedere gareggiare” , confessa Cicci con emozione.

Insomma, è stata davvero una bella gara che ha divertito tutti: bambini in primis, ma anche istruttrice, sponsor, componenti del CVIP che hanno supervisionato la gara e il numeroso pubblico, il cui tifo ha aggiunto un colore vivace a questa già bella giornata di sport.

Giuliana Raffaelli

Laureata in Scienze Geologiche, ha acquisito il dottorato in Scienze della Terra all’Università di Urbino “Carlo Bo” con una tesi sui materiali lapidei utilizzati in architettura e sui loro problemi di conservazione. Si è poi specializzata nell’analisi dei materiali policristallini mediante tecniche di diffrazione di raggi X. Nel febbraio 2021 ha conseguito il Master in Giornalismo Scientifico all'Università Sapienza di Roma con lode e premio per la migliore tesi. La vocazione per la comunicazione della Scienza l’ha portata a partecipare a moltissime attività di divulgazione. Fino a quando è approdata sull’isola di Pantelleria. Per amore. Ed è stata una passione travolgente… per il blu del suo mare, per l’energia delle sue rocce, per l’ardore delle sue genti.

Cultura

In libreria e online l’ultima fatica letteraria di Rosario Prestianni: “Tennis. Storia di un riscatto”

Redazione

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Il racconto ripercorre le tappe più significative, sotto il profilo della maturazione atletica ed umana, di Rosario Prestianni che, non più giovanissimo, ha scoperto l’attitudine e la passione per un grande sport: il tennis.

L’autore ripercorre con la memoria la propria infanzia, in particolare i momenti in cui, con un semplice pallone ed insieme ad un gruppetto di amici, scendeva in strada a giocare a calcio, come la maggior parte dei suoi coetanei. Ricorda anche, con tristezza, il momento in cui, a causa di una patologia, fu costretto a rinunziare a qualsiasi sport.

Trascorsi alcuni anni, maturò dentro di sé una decisione: praticare il tennis a livello semiprofessionale, sotto la guida di un vero maestro. Sollecitato da un’incoercibile forza di volontà, si iscrisse ad un circolo e cominciò ad allenarsi in maniera sistematica, anche se non sempre con significativi risultati.

La vera svolta arrivò grazie all’incontro con un maestro che, con il passare del tempo, è diventato il suo mentore e il suo confidente.

La narrazione assume un ritmo sempre più avvincente nel momento in cui Rosario Prestianni si sofferma sugli stati d’animo e sui sentimenti che lo hanno spinto a raggiungere un apprezzabile livello tecnico sotto il profilo agonistico. Ma, l’aspetto più rilevante dell’intera vicenda è il raggiungimento di una significativa crescita personale e la consapevolezza delle proprie fragilità e dei punti di forza che caratterizzano, oggi, la personalità dell’autore.

 

Rosario Prestianni, nato nel 1958, dopo una lunga attività nella pubblica amministrazione presso la Regione siciliana, nel 2018 pubblica il suo primo libro: una raccolta di tre fiabe da titolo “Il fantastico mondo di RosMari” (La Zisa), in edizione illustrata. Nel 2020 invece sceglie di dare vita a un racconto per ragazzi: “Turi e il prodigioso cronoscopio” (La Zisa); nel 2022, infine, dedica agli animali domestici il racconto “Ciccio” (Ed. La Zisa). “Tennis. Storia di un riscatto”, pubblicato da Edity, è il suo primo racconto dove il focus principale è invece lo sport.

Papà di quattro figli, è un appassionato sognatore. Innamorato della sua terra, si è sempre occupato di promuovere i prodotti tipici locali per incoraggiare la loro valorizzazione. Ha collaborato con l’associazione “Simenza” che ha come scopo la custodia dei grani antichi siciliani.

Ha, inoltre, promosso la lettura in classe dei suoi racconti in numerosi circoli didattici di Palermo. Ha organizzato anche dei tour per far conoscere ai ragazzi le bellezze artistiche e monumentali della sua città che ama. 

Davide Romano 

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Sport

Pantelleria, interdetti specchi di mare davanti a Bue Marino e Arenella. Ecco quando e perchè

Direttore

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Il Capo del Circondario Marittimo e Comandante del Porto di Pantelleria:
visto il calendario delle attività veliche e sportive presentato in data 16 Luglio 2024 dal Sig.
ALONGI Daniele, Presidente del Circolo Velico Isola di Pantelleria (quale
responsabile “Organizzatore”), con cui ha comunicato di effettuare le regate Classe
Open con la partecipazione di lance pantesche per i giorni 21 e 28 luglio 2024, nelle
acque antistanti le località “Arenella” (Campo A) e “Bue Marino” (Campo B) del
comune di Pantelleria in base alle condizioni meteo presenti e più favorevoli previste;
gli stralci cartografici allegati alla sopra citata istanza, riportanti l’indicazione delle
zone di mare interessate dallo svolgimento delle regate (non interessate dalle rotte di
transito traffico commerciale);

ORDINA
Articolo 1
(Interdizione del tratto di mare interessato dalla manifestazione)
Nei tratti di mare interessati dallo svolgimento delle manifestazioni (Allegati 1), dalle ore 09:30 e fino al termine delle regate veliche, è fatto obbligo a tutte le unità in transito nella zona di mare interessata alla predetta manifestazione di prestare la massima attenzione alle unità ed ai
partecipanti che sono impegnati nella manifestazione stessa e di non avvicinarsi e sostare a meno di 200 metri da essi.

Ordinanza 2024_13 Regate veliche 2024_Firmato

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Sport

Attraversa Stretto di Messina su una fune: 3.6 km camminando nel vuoto l’impresa di Jaan Roose

Direttore

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Attraversa su una fune sottilissima lo Stretto di Messina, partendo da una antenna a Villa San Giovanni e raggiungendo quella di Messina

Resterà nella storia e probabilmente qualcuno proverà l’impresa cercando di migliorare il record o assottigliare la fune, ma intanto oggi, Jaan Roose ha firmato un tratto di storia dello sport, delle imprese eccezionali e dello stretto più discusso d’Italia: 3.600 in 2h 56′ 32”.

Bardato di maglia a maniche lunghe, pantaloni lunghi per proteggersi dal sole, l’incredibile Jaan con fatica percorre quel sottilissimo percorso fatto di fibre, chiamato slackline,  a 250 metri di altezza dal mare.
Ad un certo punto, ad 80 metri dal traguardo, l’atleta 32enne estone perde l’equilibrio e cade. Riesce a rimettersi cavalcioni sul filo e poi a rialzarsi, per riprendere e concludere il percorso, senza battere il record.

Ma la sua performance equilibrista è indiscussa e lo spettacolo dell’impresa deve esser stato reciproco, tra gli spettatori che vedevano un uomo sospeso in mezzo al mare a oltre 200 metri d’altezza, e il funambolo che vedeva da quella posizione pazzesca due pezzi d’Italia meravigliosi.

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