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Ambiente

Pantelleria, ritorno a casa per la tartaruga Hermione

Redazione

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Lo scorso venerdì 29 luglio la Guardia costiera di Pantelleria unitamente al personale dell’Area Marina protetta “Isole Egadi” che gestisce, insieme alle Associazioni ambientaliste Legambiente onlus e WWF Italia onlus, il Centro Provinciale di recupero per Tartarughe marine sito a Favignana, dinanzi a circa 300 persone accorse a Cala Tramontana, ha proceduto al rilascio di un esemplare di tartaruga Caretta caretta di circa 35 anni recuperata, nel maggio scorso, in precarie condizioni di salute, proprio dagli uomini dell’Ufficio Circondariale marittimo di Pantelleria. All’evento erano presenti anche le principali autorità dell’isola tra cui i rappresentati dell’Amministrazione Comunale, del Parco nazionale Isola di Pantelleria ed i volontari dell’Associazione Mare Vivo. L’esemplare al quale è stato dato il nome di Hermione, scelto tra una terna di nomi a seguito di votazione online da parte dei visitatori della pagina facebook del Centro di Recupero, era stato tratto in salvo dall’equipaggio della dipendente unità CP 331 a seguito di avvistamento da parte degli studenti della scuola media dell’isola nel corso di un’escursione in barca. Hermione, come tutti gli esemplari di tartaruga marina recuperati nelle acque del Circondario marittimo di Pantelleria, una volta trasbordata è stata trasferita al centro di Favignana dove è stata sottoposta ad una serie di accertamenti e ha ricevuto le necessarie cure per riprendere la piena reattività.

 

Pantelleri Tra le possibili cause che hanno determinato il malessere dell’animale è stata individuata l’ingestione di plastica, che oggi, insieme all’interazione accidentale con le attrezzature da pesca (ami, reti fantasma, ecc.) costituisce uno dei più grandi pericoli per le tartarughe marine considerate a rischio estinzione a causa della distruzione del loro habitat e dell'intervento umano che inquina i mari. infatti, oggi le tartarughe marine sono incluse nella lista rossa delle specie minacciate redatta della IUCN (Unione internazionale per la conservazione della natura). Con l’occasione la Guardia Costiera richiama l’attenzione da parte di tutti i fruitori dei nostri mari ad assumere sempre un comportamento virtuoso e rispettoso nei confronti della flora e fauna marina e consegnare, così, alle generazioni future un ecosistema in salute.

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Ambiente

Pantelleria, calendario distribuzione acqua a Khamma – ottobre 2024

Direttore

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E’ reso noto il calendario di distribuzione di acqua a Khamma e Tracino, relativo al mese di  ottobre 2024

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Ambiente

“Un albero per il futuro” approda alle Eolie: 1000 piante autoctone per ripristinare macchia mediterranea

Redazione

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“UN ALBERO PER IL FUTURO” APPRODA ALLE ISOLE EOLIE
CON IL PROGETTO DEL RAGGRUPPAMENTO CARABINIERI BIODIVERSITA’ SARANNO MESSE A DIMORA CIRCA 1000 PIANTE AUTOCTONE E VERRÀ RIPRISTINATA PARTE DELLA
MACCHIA MEDITERRANEA DEVASTATA NEGLI ANNI DALLE ERUZIONI VULCANICHE

Prosegue in tutto il territorio nazionale l’attività del Comando Unità Forestali, Ambientali e
Agroalimentari Carabinieri che, attraverso il Raggruppamento Carabinieri Biodiversità,
promuove “Un Albero per il Futuro”, il progetto di educazione ambientale rivolto alle scuole e
destinato alla conservazione ambientale ed al contenimento dei cambiamenti climatici.

I prossimi appuntamenti vedranno protagoniste
l’isola di Stromboli (23 ottobre) e l’isola di Salina
(24 ottobre) dove l’Istituto Comprensivo “Isole
Eolie” di Lipari ha organizzato gli eventi
conclusivi per la riqualificazione ed il
rimboschimento delle aree devastate negli
anni dalle eruzioni vulcaniche, che hanno reso
il territorio particolarmente fragile ed
altamente esposto al rischio idrogeologico,
come testimoniato dal forte nubifragio che colpì
l’isola il 12 agosto del 2022, in piena stagione
estiva.

In entrambe le giornate è prevista la messa a dimora di circa 1000 piante autoctone, fornite dal
Raggruppamento Carabinieri Biodiversità, come già programmato, nella fase iniziale delle attività
intraprese lo scorso mese di aprile e che saranno distribuite nelle tre isole principali dell’Arcipelago
eoliano. Lo scopo è riqualificare le zone più fragili del territorio delle Isole Eolie, aree
disboscate, degradate ed erose, che hanno subìto negli anni ingenti danni al patrimonio
forestale. La messa a dimora delle 1000 piante ha
anche l’obiettivo di creare delle aree verdi, un
vero e proprio bosco diffuso, presso gli istituti
scolastici delle Isole Eolie.

Il Generale di Brigata Raffaele Pio Manicone,
Comandante del Raggruppamento Carabinieri
Biodiversità, prenderà parte alla cerimonia
conclusiva del Progetto presso la scuola di
Stromboli, assieme alle autorità locali e
rappresentanti istituzionali, dove sarà consegnato e
messo dimora l’Albero di Falcone, pianta
simbolo della legalità ambientale.

L’offerta di specie vegetali autoctone da consegnare agli studenti, infatti, si è arricchita da alcuni anni,
di un albero simbolo dell’impegno verso lo Stato e la lotta alle mafie: l’Albero del giudice Giovanni
Falcone, frutto di alcune gemme del famoso Ficus macrophillacolumnarismagnoleides che cresce
nei pressi della casa del giudice assassinato nel 1992 dalla mafia.

Questo progetto giunto alle isole Eolie con l’Arma dei Carabinieri segna un altro importante passo
per la salvaguardia della biodiversità il cui declino segnerebbe conseguenze negative per la società,
per l’economia e per la salute umana.

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Ambiente

Pantelleria, rifiuti speciali abbandonati e attività illegale in area protetta all’Arenella

Redazione

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Tutela dell’ambiente, rispetto normativo e controlli sulle attività illecite in area protetta da parte dei Carabinieri Forestali

Proseguono le attività dei Carabinieri Forestali di Pantelleria, a salvaguardia delle matrici ambientali e delle aree protette dell’isola.

Nelle ultime settimane, in esecuzione di un decreto della Procura della Repubblica di Marsala, i militari ivi operanti hanno sorvegliato sulle operazioni di rimozione e smaltimento di svariati quintali di rifiuti speciali abbandonati e stratificati sul sedime di un terreno in località Arenella di Pantelleria, già sottoposto a sequestro nell’ambito del procedimento penale che aveva portato alla denuncia dei soggetti utilizzatori del fondo.

L’area in questione, gravata da vincoli ambientali, era di fatto infestata da quintali di “rifiuti speciali” quali calcinacci, macerie, pneumatici fuori uso, materiali ferrosi ossidati, residui di materiali plastici e carcasse di veicoli fuori uso, ma anche componenti classificabili come “rifiuti pericolosi”.

Le operazioni di bonifica, affidate a ditte specializzate nel settore, si sono protratte per più giorni ed hanno riguardato anche la demolizione di manufatti insistenti sulla proprietà, sottoposti recentemente a lavori di ampliamento illecite ed a modificazioni non autorizzate.

La bonifica dei siti contaminati rappresenta, in generale, un intervento fondamentale per eliminare o ridurre la presenza di sostanze inquinanti in un determinato luogo, essenziale per mitigare gli impatti negativi sull’ambiente e sulla salute umana derivanti da attività industriali malsane, pratiche agricole scorrette o da altre forme di inquinamento.

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