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Ambiente

Pantelleria, Resilea aps presenta il progetto: “Coltiviamo in comunità”

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Venerdì 10 gennaio ore 21, presso la sala del Resilea Center (ex Santa Teresa – Sibà) Resilea aps presenta “Coltiviamo in comunità”.

La direzione che prenderà la tutela ambientale nei prossimi anni sarà basata sul rapporto uomo e ambiente. Considerando i territori come sistemi socio-ecologici in cui le comunità locali sono custodi della biodiversità, bisognerà costituire attorno loro reti di stakeholders, amministratori e ricercatori per fornire strumenti e know how , affinché il rapporto tra comunità locale e territorio sia solido e diventi concretamente il perno di un modello di sviluppo sostenibile. Sta nascendo Resilea, un’idea di crescita sostenibile.

Inizia un percorso che ci porta a lavorare la terra assieme, che ci porta creare sinergie per creare filiere corte, per far diventare la nostra comunità più forte. L’opportunità nasce anche dalla recente collaborazione tra l’associazione di promozione sociale Resilea e la Fondazione Elser, che proprietaria di una tenuta a Sibà di circa 15 ettari. Le due organizzazioni hanno deciso di sviluppare un progetto di rafforzamento sociale di comunità attraverso lo sviluppo sostenibile, che partirà proprio dalla tenuta. Come primo passo di questo cammino verrà presentata un’idea di coltivazione comunitaria dei terreni della Fondazione Elser di Sibà.

Nella serata l’associazione di promozione sociale Resilea esporrà il progetto generale e le linee guida di questa prima attività: verranno infine raccolte le adesioni.

Il progetto è in collaborazione con la Fondazione Elser e il Dipartimento SAAF – Scienze Agrarie, Alimentari e Forestali dell’Università degli Studi di Palermo Per prenotare è obbligatorio confermare al seguente numero 393 3362928 lasciando un messaggio su WhatsApp specificando cognome e il numero di persone. L’ingresso è libero

Marina Cozzo è nata a Latina il 27 maggio 1967, per ovvietà logistico/sanitarie, da genitori provenienti da Pantelleria, contrada Khamma. Nel 2007 inizia il suo percorso di pubblicista presso la testata giornalistica cartacea L'Apriliano - direttore Adriano Panzironi, redattore Stefano Mengozzi. Nel 2014 le viene proposto di curarsi di Aprilia per Il Corriere della Città – direttore Maria Corrao, testata online e intraprende una collaborazione anche con Essere Donna Magazine – direttore Alga Madia. Il 27 gennaio 2017 l'iscrizione al Consiglio dell'Ordine dei Giornalisti nel Lazio. Ma il sangue isolano audace ed energico caratterizza ogni sua iniziativa la induce nel 2018 ad aprire Il Giornale di Pantelleria.

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Incendi di vegetazione nel Trapanese: ieri oltre 40 gli interventi dei Vigili del Fuoco

Marilu Giacalone

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INCENDI DI VEGETAZIONE NEL TRAPANESE , OLTREQUASI QUARANTA GLI INTERVENTI FATTI DAI VIGILI DEL FUOCO NELLA GIORNATA DI IERI 21 SETTEMBRE.

Elevate temperature e forte vento di scirocco, intensa notte di lavoro per i vigili del fuoco del Comando provinciale di Trapani. Tutte le squadre del Comando sono state impegnate dalle prime ore dell’alba e fino a ieri sera, con 39 interventi fatti per incendi di vegetazione su tutto il territorio provinciale.
Dalle prime ore di oggi sono 17 gli interventi in corso per operazioni di spegnimento.

Il Comune più colpito è Castellammare del Golfo.

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Ambiente

Pantelleria, calendario distribuzione acqua a Scauri – settembre 2023

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E’ uscito il nuovo calendario di distribuzione acqua per il mese di settembre 2023, relativo alla contrada di Scauri

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Ambiente

Trattato sull’Alto Mare: 67 Paesi hanno firmato l’accordo per le misure di protezione

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L’accordo entrerà in vigore 120 giorni dopo la ratifica da parte di almeno 60 Paesi

di Filomena Fotia da Meteoweb.eu
 

 
Alle Nazioni Unite, 67 Paesi hanno firmato il primo Trattato sulla protezione dell’Alto Mare, nella speranza che entri presto in vigore e protegga gli ecosistemi vitali per il pianeta. Tra i Paesi a firmare il trattato il primo giorno figurano Stati Uniti, Cina, Australia, regno Unito, Francia, Germania e Messico, oltre all’Unione Europea nel suo complesso. Ogni Paese, però, deve ancora ratificare il trattato secondo le proprie procedure interne. L’accordo entrerà in vigore 120 giorni dopo la ratifica da parte di almeno 60 Paesi.

   
 
Dopo 15 anni di discussioni, lo scorso giugno le Nazioni Unite hanno siglato il primo trattato sull’Alto Mare, anche se la Russia ha dichiarato di avere delle riserve. L’Alto Mare è definito come l’area oceanica che inizia oltre le zone esclusive dei vari Paesi, o a 200 miglia nautiche (370 km) dalle coste. Uno spazio enorme che copre quasi la metà del pianeta ma che, nei decenni passati, è stato a lungo ignorato nelle discussioni ambientali. Uno strumento chiave del trattato sarà la possibilità di creare aree marine protette nelle acque internazionali. Ad oggi solo l’1% circa è attualmente protetto da misure volte alla conservazione degli ecosistemi.

 
 

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