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Salute

Pantelleria – Punto Nascita, Fumuso riapre la discussione, lancia una petizione e bozza di legge

Redazione

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“Riapriamo la discussione sul Punto Nascita”

 
Sono Pantisco, perché sono nato a Pantelleria

Sono ‘Pidusano, perchè sono nato a Lampedusa

Sono Usticese, perchè nato a Ustica

Sono Arcudaro, perché nato a Linosa.

 Oramai sono molte le località ( isole e zone montuose), dove si sono chiusi i punti nascita e dove tra qualche decennio si rischia di perdere l’identità del luogo. 

Nessuno risulterà nato in questi luoghi,  perderemo l’identità dei nostri luoghi natii.

A Pantelleria già sono in molti,  anagraficamente parlando, i figli di Panteschi  nati in giro per la Sicilia proprio per questo motivo.  Quasi tutte le isole e le zone montagnose siciliane e italiane, hanno questo stesso problema.

La proposta di legge che vi allego,  ha lo scopo di mantenere almeno l’identità anagrafica dei luoghi in cui lo Stato, a seguito dell’applicazione della legge  Balduzzi, di fatto impedisce di fare nascere i propri bambini nel proprio territorio, se non in condizioni d’urgenza. 

Il fatto che la Regione Sicilia dia un contributo per affrontare le spese, ci sembra una giusta compensazione alle famiglie che forzatamente si debbano spostare in terraferma per un lungo periodo. Il fatto che né Stato, né Regione Siciliana  non abbiano concesso una proroga che consentisse la riapertura del Punto Nascita in pieno periodo di Covid, è stato un atto criminoso, che ha esposto le nostre puerpere e le loro famiglie al rischio del contagio.

Abbiamo saputo da molte mamme, che tale sussidio viene erogato con un anno  e più di ritardo, costringendo le giovani famiglie in condizioni economiche disagiate, a chiedere ad amici e parenti dei prestiti. 

La Regione Sicilia dovrebbe fare delle convenzioni coi comuni delle isole e delle comunità montane per anticipare le somme. Per dimostrare lo stato di necessità,  queste somme potrebbero essere erogate dietro la presentazione di ISEE.

Chiediamo altresì al Consiglio Comunale di Pantelleria di di approvare la nostra richiesta di venire a stabilire con la Curia Vescovile di Trapani un accordo per venire ad utilizzare gli appartamenti dell’ex Seminario Vescovile posto accanto all’Ospedale Sant’Antonio di Trapani.

Riapriamo la questione del Punto Nascita con tre richieste :

  • Atto di indirizzo approvato dal Consiglio Comunale e dalla Giunta della Bozza di Legge per mantenere l’identità:

Articolo 1: Definizioni. 
Ai fini della presente legge si intende per “isola” un’area geografica delimitata dal mare e che non dispone di un punto nascite. Si intende per “genitori residenti nell’isola” coloro che hanno la residenza legale sull’isola stessa.

Articolo 2: Registrazione del nato. 
In caso di nascita di un bambino fuori dall’isola da parte di genitori residenti nell’isola, i genitori possono richiedere la registrazione del neonato all’anagrafe dell’isola come se fosse nato sull’isola stessa.
La richiesta deve essere presentata entro tre mesi dalla nascita del bambino e deve essere corredata dalla documentazione necessaria per attestare la residenza legale dei genitori sull’isola.

Articolo 3: Validità della registrazione. 
La registrazione del neonato all’anagrafe dell’isola come nato sull’isola stessa ha validità legale e produce gli stessi effetti giuridici della registrazione di un neonato nato sull’isola stessa.
In caso di dubbi sulla validità della registrazione, le autorità competenti possono richiedere ulteriori informazioni e documentazione per verificare la corretta applicazione della presente legge.

Articolo 4: Entrata in vigore. 
La presente legge entra in vigore il giorno successivo alla sua pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica.

Il disegno di legge sopra descritto nello specifico del nostro territorio mira a preservarre l’identità pantesca, valore fondamentale da proteggere.

  • Richiesta di anticipare ai Comuni le somme dei sussidi alle puerpere, dietro accordo con la Regione Sicilia;
  • Approvazione di trovare un accordo con la Curia Vescovile Trapanese per ospitare le nostre puerpere negli appartamenti dell’ex Seminario Vescovile di Trapani.

Richieste che se approvate in unico atto di indirizzo alla Regione Sicilia, ne favorirebbero la discussione e l’approvazione. Chiediamo con forza l’adozione da parte di questo Consiglio Comunale di questo documento e da parte della Giunta di mandare un atto di indirizzo alla Regione Sicilia.

Questa stessa richiesta e relativa petizione è stata inviata a tutti l  Comuni delle isole e delle Comunità Montane ed ai nostri parlamentari per la presentazione della Legge in campo Nazionale.

Angelo Fumuso

Lavoriamo per Pantelleria

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Petizione : Mantenere identità perduta

Salute

Tumori del seno, accordo Regione-Komen Italia per screening in tutta la Sicilia

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Presidenza della Regione
Un’unità mobile di Komen Italia, associazione di volontariato per la prevenzione e la diagnosi del tumore del seno, girerà per dodici mesi le nove province della Sicilia per effettuare screening oncologici. È quanto previsto dall’accordo di collaborazione tra Regione e Komen Italia firmato questa mattina a Palermo dall’assessore regionale alla Salute Giovanna Volo e dalla presidente dell’associazione Daniela Andreina Terribile. «Un progetto molto importante – ha detto Volo alla cerimonia di presentazione dell’accordo nella Sala Onu del Teatro Massimo – che lanciamo oggi, primo ottobre, giorno in cui si apre il mese internazionale dedicato alla prevenzione del tumore della mammella. Un’iniziativa che ci ha visti impegnati in prima fila con il Dasoe, perché siamo certi che, estendendo le attività di prevenzione alle aree meno servite o disagiate dell’Isola, grazie alla collaborazione di Komen Italia, aumenteremo la percentuale di adesione delle donne siciliane agli screening con conseguenti aumenti nelle percentuali di guarigione». Nel dettaglio, l’intesa, della durata di un anno, prevede che l’associazione metta a disposizione una propria unità mobile dotata di mammografo digitale e di altri strumenti diagnostici di ultima generazione per effettuare attività di screening in tutta la Sicilia, in stretta collaborazione con il Dasoe, il dipartimento regionale delle Attività sanitarie, e le Asp dell’Isola. Oltre alle attività di prevenzione oncologica rivolte alla popolazione appartenente alla fascia di età target (50-69 anni) prevista dai Lea, Komen Italia, in momenti diversi, potrà effettuare anche esami di controllo sul resto della popolazione femminile. Prevista anche l’organizzazione di eventi educativi e laboratori teorico-pratici di promozione del benessere e della salute. La campagna nazionale di Komen Italia “La prevenzione è il nostro capolavoro” è partita proprio dalla Sicilia: da Palermo, dove questa mattina è stata inaugurata l’unità mobile di piazza Verdi, che effettuerà dal primo al 3 ottobre visite senologiche, ginecologiche e nutrizionali; e, nelle stesse date, da Catania, in Piazza Federico di Svevia – Castello Ursino, con prestazioni di senologia. «Questa collaborazione si basa su una soluzione innovativa che inaugura una non scontata sinergia tra istituzioni e associazioni – ha aggiunto la presidente di Komen Italia Terribile -. Un primo passo importante di una collaborazione che siamo certi proseguirà perché è pensata per le donne siciliane, con l’obiettivo di raggiungere quelle sacche più restie che si trovano nelle aree periferiche delle grandi città o nelle zone più disagiate dell’Isola dal punto di vista geografico». Per agevolare le iniziative di prevenzione previste dall’accordo, garantendo che esse vengano realizzate in pieno coordinamento con le singole aziende sanitarie provinciali, sia sul piano del calendario delle attività sia sul piano della condivisione degli esiti degli screening e la eventuale prosecuzione delle cure presso le strutture del Ssr, è stata istituita anche una cabina di regia composta da un rappresentante del Dasoe, da tre rappresentanti di Komen Italia e dai nove responsabili dei Centri gestionali screening delle Asp.
 
 

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Salute

Alle Eolie arrivano farmaci e sangue con i droni

Direttore

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Una innovazione per accorciare le distanze dalla terraferma alle Eolie

Dopo prove tecniche, promossi a pieni voti i droni per il trasporto di merci, farmaci e sangue, dalla Sicilia all’arcipelago messinese.

Infatti, le prime missioni di volo, da Patti verso Vulcano e Lipari, hanno confermato che il trasporto tramite questi piccoli mezzi volanti funziona e potrebbe rappresentare il lancio per la sanità della Sicilia verso la telemedicina.

Droni – Come avviene il trasporto

Se si tratta di farmaci e sangue, il trasporto avviene inserendo questi in un contenitore medicale dotato di intelligenza artificiale e provvisto di speciali sensori per il mantenimento della temperatura, del ph, dell’umidità e dell’emolisi del sangue. La capsula è in grado di trasportare in totale sicurezza materiali biomedicali urgenti, come emocomponenti, farmaci e in futuro organi.
 

Droni – Obiettivo

L’obiettivo è quello di ridurre tempi e costi di trasporto, soprattutto in contesti isolati o difficilmente raggiungibili. 

Sarebbe auspicabile che si possa realizzare un simile collegamento anche per Pantelleria, sebbene la distanza sia più di tre volte tanto.

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Cronaca

Mazara del V., sequestri e sanzioni a cantine vitivinicole

Redazione

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MAZARA DEL VALLO: CONTROLLI DEI NAS ALLE CANTINE VINICOLE.

SEQUESTRI E SANZIONI

I Carabinieri del Nucleo Antisofisticazione e Sanità di Palermo, con il supporto dei militari
della Compagnia di Mazara del Vallo hanno effettuato verifiche ed ispezioni ad attività
commerciali operanti nel settore vitivinicolo nei territori di Marsala e Mazara del Vallo.
All’esito dell’attività i militari hanno:
– sequestrato 980 bottiglie di vino bianco (circa 750 litri) prive della prevista tracciabilità
delle materie prime impiegate per garantirne la sicurezza della filiera alimentare e
4.000 litri di vino sfuso contenuto in silos in quanto privo di documentazione della
cantina di provenienza;
– riscontrato il mancato aggiornamento del registro di vinificazione e la mancata
comunicazione all’Agenzia delle Dogane dell’aggiornamento della planimetria dei vasi
vinari presenti in cantina, comminando al legale rappresentante sanzioni
amministrative per circa 5.000 euro.

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