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Pantelleria, Pietro Novelli per trasporto migranti: oggi la 1ª carica di 200 clandestini. Michela Silvia (DB) “Disorganizzazione”

Redazione

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Il Pietro Novelli” è stato scelto come traghetto per il trasporto umanitario, il ministero dell’interno ha deciso di noleggiare un traghetto che per tutto il periodo estivo fino a settembre e per 3 volte a settimana farà da spola per trasferire i migranti ospiti dell’hotspot nei porti della Sicilia per il conseguente trasferimento degli stessi presso i centri abilitati alla loro ospitalità.

In particolare l’imbarcazione che è stata noleggiata dal ministero è la “Pietro Novelli” della flotta Siremar che precisamente in questo periodo estivo effettua la tratta di trasporto passeggeri da Mazara del Vallo a Pantelleria e viceversa.

Il traghetto oggi 28 luglio intorno alle ore 6 arriverà nel porto con la prima carica umanitaria composta da ben 200 migranti che immediatamente dopo saranno trasferiti presso il centro di accoglienza di Trapani. In queste ore l’imbarcazione si trova al largo delle coste di Linosa ed è in viaggio verso il porto mazarese dopo essersi partita, scortata dalla polizia, dall’hospot di contrada Imbriacola.

 

L’idea di questa nave di spola nasce dal neo amministratore di Lampedusa che nei giorni scorsi aveva chiesto alla Prefettura di Agrigento ed al ministero di predisporre per tutto il periodo estivo, una nave umanitaria.

Ma una domanda sorge adesso spontanea: se il traghetto sarà impegnato nella spola umanitaria per 3 volte a settimana, che fine farà il tanto agoniato servizio turistico Mazara-Pantelleria? Verrà mantenuto o verrà interrotto ? Nel caso in cui mantenesse il servizio Mazara DEL Vallo /Pantelleria, verrà sanificata ed igienizzata correttamente dopo aver fatto da spola umanitaria? Sembra di vivere nel villaggio dei puffi, disorganizzazione così mai vista!

Michela Silvia Coordinatrice comunale DB

Cronaca

Migranti – Mediterranea: ricorso vs Decreto Piantedosi

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MARE JONIO FERMATA E SANZIONATA DA PIANTEDOSI SULLA BASE DELLE MENZOGNE LIBICHE: PRESENTATO RICORSO URGENTE

Dopo gli spari della cosiddetta guardia costiera libica, MEDITERRANEA chiede al Tribunale di Ragusa di liberare al più presto la sua nave.

Il Comandante e l’armatore della MARE JONIO, assistiti dalle avvocate Lucia Gennari, Giulia Crescini e Cristina Cecchini, hanno presentato un ricorso urgente al Tribunale Civile di Ragusa contro l’applicazione della sanzione pecuniaria e del fermo amministrativo della nave, inflitto dal Governo dopo lo sbarco a Pozzallo dei 56 naufraghi soccorsi in acque internazionali lo scorso 4 aprile.

La Cancelleria del tribunale ha già iscritto a ruolo il ricorso, che è stato assegnato al Giudice competente per la sua trattazione. Con questa iniziativa MEDITERRANEA Saving Humans denuncia la falsa ricostruzione dei fatti che è stata proposta da sedicenti “autorità libiche” e chiede che la MARE JONIO sia al più presto liberata dagli effetti del Decreto Piantedosi.

Oltre al ricorso al Tribunale amministrativo contro il fermo illegittimo, il legal team di Mediterranea stanno lavorando ad un esposto penale contro il governo libico, la cosiddetta guardia costiera libica e i miliziani che si trovavano a bordo della motovedetta 658 “Fezzan”, e che hanno aperto il fuoco contro soccorritori e naufraghi nel tentativo di impedire le operazioni di soccorso, condotte in acque internazionali a quasi 100 miglia dalla costa libica

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Cronaca

Lampedusa, Guardia Costiera trae in salvo 37 migranti – V I D E O

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La Guardia Costiera trae in salvo 37 migranti a largo di Lampedusa

Il  soccorso veniva  eseguito in data odierna dalla motovedetta SAR CP 324 della Guardia Costiera italiana a sud-est di Lampedusa. L’equipaggio dell’unità navale della Guardia Costiera ha tratto in salvo i 37 migranti che erano in balia delle onde a bordo di una piccola imbarcazione in legno di circa 7 metri.

Le persone soccorse sono state successivamente trasferite in sicurezza sull’isola di Lampedusa

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Cronaca

Guardia Costiera: migranti trasportati a Lampedusa per cure sanitarie

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In merito al soccorso effettuato nella giornata di ieri dalla nave ONG Sea Watch 5, si precisa che l’evento è avvenuto in area di responsabilità SAR libica, a circa 30 miglia dalle coste libiche, a 25 miglia dalle coste tunisine e a 120 miglia di distanza dalle coste italiane più prossime (Lampedusa).

Giunta al Centro operativo nazionale della Guardia Costiera italiana la segnalazione dell’emergenza a bordo, in cui si rappresentava la necessità e l’urgenza di sbarcare 4 migranti tra cui un minore, si è provveduto ad informare  immediatamente tutti i centri marittimi di soccorso più vicini e pertanto più idonei – in base alla distanza dalla costa e al relativo tempo di intervento – al trasporto urgente delle persone in pericolo di vita.

Anche il Centro di coordinamento dei soccorsi in mare dello Stato di bandiera (Bremen) dell’unità Sea Watch 5, la Germania, dava indicazioni alla nave di dirigere verso la Tunisia, Stato costiero più vicino e quindi in grado di intervenire più rapidamente.

La nave si è tuttavia diretta verso le coste italiane.
Pertanto da Lampedusa, la motovedetta SAR 319 della Guardia Costiera ha intrapreso la navigazione e, raggiunta l’unità in area di responsabilità SAR maltese, a 10 miglia al di fuori dell’area SAR italiana, ha effettuato l’evacuazione medica dei migranti bisognosi di cure mediche urgenti. 
I migranti sono così stati trasportati in sicurezza sull’isola di Lampedusa.

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