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Cultura

Pantelleria, Nuccia Farina presenta “La strage di Cannachi” al Circolo Produttori di Bukkuram

Redazione

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Grande successo e partecipazione record ieri al Circolo Produttori di Bukkuram dove, nel giorno del 79mo anniversario della Strage di Cannachi, Nuccia Farina ha presentato il suo libro che ricostruisce il fatto e le storie delle 17 vittime di quel giorno del 1943. Il Presidente del Circolo, Carmine Acierno, dando il benvenuto, ha spiegato ai presenti, molti dei quali turisti, la storia del Circolo che nel prossimo marzo compirà 100 anni e il suo ruolo nella vita quotidiana della Contrada sin dalla sua costituzione. Ha anche spiegato il significato del nome ‘Bukkuram’ cioè ‘Padre della terra’ a rimarcare la vocazione vitivinicola della contrada contadina. Il Circolo ha anche offerto ai presenti passito e biscotti panteschi fatti in casa che tutti hanno gradito molto. Presente il Centro Culturale Giamporcaro con la sua Presidente Anna Rita Gabriele e Sergio Minoli, ai quali Nuccia Farina ha fatto omaggio di una copia autografata per la biblioteca del Centro. Come sempre il racconto della Strage da parte di Nuccia Farina è stato emozionante ed emozionato e il pubblico ha partecipato arricchendolo con domande, ricordi, informazioni e riflessioni. L’Assessore Marrucci ha curato l’introduzione all’opera e ha spiegato l’importanza del progetto per tramandare la memoria di un episodio importante della storia moderna pantesca che sull’isola era andato quasi del tutto dimenticato. In collegamento telefonico Giorgio Enrico Mariani che ha curato tutte le ricerche all’Archivio di Stato ed era purtroppo assente per un impegno pregresso, Mario Valenza, che si è occupato della parte fotografica, dando un volto alle vittime, la maggioranza delle quali donne e bambini. Alla fine una preziosa lettura di Gianni Bernardo ha fatto rivivere ai presenti quel 26 luglio del 1943, commuovendo tutti, persino l’attore pantesco. Ora spetta a noi tramandare i nomi di queste vittime, per far sì che non vengano dimenticate

Cultura

L’importanza del riconoscimento della lingua siciliana: intervento del Prof. Alfonso Campisi

caterina murana

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Negli ultimi anni, il dibattito sul riconoscimento e l’insegnamento della lingua siciliana ha guadagnato sempre più rilevanza. La recente lettera aperta del Cav. Prof. Alfonso Campisi, professore ordinario di filologia romanza e presidente della Cattedra Sicilia Vincenzo Consolo, prima cattedra al mondo di Lingua e Cultura Siciliana (Università La Manouba di Tunisi), ha aggiunto un contributo significativo alla discussione, portando avanti un punto di vista chiaro e argomentato sulla necessità di valorizzare il siciliano come patrimonio culturale e linguistico.

La questione nasce in relazione al Disegno di Legge Voto (DDL Voto), recentemente presentato all’Assemblea Regionale Siciliana, che propone l’inserimento della lingua siciliana tra quelle tutelate dalla legge nazionale n. 482 del 1999. Tale proposta ha generato diverse reazioni, con posizioni contrastanti da parte del mondo accademico. Alcuni studiosi sostengono che il siciliano debba rimanere confinato alla sfera dialettale, evitando un’eccessiva politicizzazione del suo insegnamento.

Campisi, tuttavia, contesta questa posizione, sottolineando che “negare ai parlanti gli strumenti per conoscere, scrivere e tramandare la propria lingua significa, di fatto, limitare i loro diritti e impoverire il nostro patrimonio collettivo”. Secondo il professore, la tutela linguistica del siciliano non deve essere percepita come un tentativo di alterare il patrimonio culturale, bensì come un’occasione per arricchirlo e preservarlo.

Il valore dell’insegnamento della lingua siciliana

Uno degli aspetti centrali della lettera riguarda la possibilità di introdurre il siciliano nelle scuole, non come ostacolo all’apprendimento dell’italiano o di altre lingue, bensì come strumento per arricchire il patrimonio culturale delle nuove generazioni. “Portare la lingua siciliana nelle scuole non significa imporre un modello unico o artificiale, né ridurre la sua ricchezza a una questione ideologica”, scrive Campisi, sottolineando che il bilinguismo è una realtà consolidata in molte regioni europee e che porta benefici cognitivi ampiamente documentati.

La necessità di una pianificazione linguistica

Il professore evidenzia che esistono strategie già testate per preservare e sviluppare il siciliano senza snaturarlo. “La pianificazione linguistica è un campo di studi consolidato e non un’utopia”, afferma, evidenziando la necessità di un approccio scientifico e strutturato per garantire la continuità linguistica. Secondo Campisi, negare agli studenti la possibilità di studiare, scrivere e tramandare la propria lingua significherebbe limitare i loro diritti e impoverire il patrimonio collettivo.

Un invito al mondo accademico

Nella parte finale della sua lettera, Campisi si rivolge direttamente ai suoi colleghi accademici, ponendo una domanda provocatoria: “Cosa o chi, concretamente, al di là della pur necessaria pubblicazione di testi scientifici, vi ha impedito in tutti questi decenni di dedicare energie e competenze allo sviluppo di risorse linguistiche e didattiche e alla formazione di figure professionali qualificate?”. Secondo lui, un maggiore impegno in questi ambiti potrebbe rappresentare un punto di svolta per la conservazione della lingua siciliana, evitando il rischio della sua progressiva marginalizzazione.

La lettera aperta di Alfonso Campisi rappresenta un autorevole appello alla comunità accademica e politica affinché si riconsideri l’importanza del siciliano come lingua pienamente riconosciuta. Il dibattito rimane aperto, ma è evidente che la tutela e valorizzazione della lingua siciliana non siano solo una questione linguistica, bensì un tassello fondamentale per la salvaguardia della ricchezza culturale italiana.

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Cultura

Pantelleria celebra il 2 Giugno, Festa della Repubblica: cerimonia ufficiale in Piazza Cavour

Redazione

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Il Comune di Pantelleria si prepara a celebrare la Festa della Repubblica Italiana, lunedì 2 giugno 2025, con una cerimonia istituzionale che si terrà in Piazza Cavour a partire dalle ore 10:00.
Sarà un momento di grande valore civico e simbolico, volto a ricordare la nascita della Repubblica Italiana e a rendere omaggio ai principi di democrazia, libertà e partecipazione che ne costituiscono le fondamenta.
Alla cerimonia sono invitate le istituzioni locali, le forze armate, le forze dell’ordine, le scuole, le associazioni, i circoli e tutti i cittadini.
«Il 2 Giugno non è solo una data sul calendario, ma un’occasione per riscoprire e riaffermare i valori repubblicani che ci uniscono come comunità. Invitiamo tutti a partecipare a questo momento di riflessione collettiva», ha dichiarato il Sindaco di Pantelleria.

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Spettacolo

E’ di Ragusa la candidata a Miss Mondo 2025: Miriam Patruno vola a Gallipoli

Redazione

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La ragusana Miriam Patruno a Miss Mondo 2025: bellezza e spettacolo nel cuore del Salento

Dal 3 al 15 giugno Gallipoli
ospita la finale nazionale tra glamour, natura e ospiti internazionali Mirian Patruno dopo aver partecipato con grande entusiasmo a diverse selezioni provinciali, è felice e onorata di annunciare che prenderà parte alla Finale Nazionale di Miss Mondo Italia 2025, che si terrà a Gallipoli dal 3 al 15 giugno.

Questa esperienza rappresenta per lei molto più di un concorso: è un percorso umano e personale fatto di emozioni, crescita, confronto e nuove amicizie. Ha scelto di partecipare per mettersi in gioco con autenticità e determinazione, mostrando non solo la sua immagine ma anche ai valori in cui crede. Gallipoli si trasforma nel palcoscenico della bellezza italiana

Per il ventunesimo anno consecutivo, Gallipoli diventa la capitale della bellezza con la fase finale di Miss Mondo Italia 2025, ospitata come sempre dal gruppo Caroli Hotels. Dal 3 al 15 giugno, l’Ecoresort Le Sirenè, immerso nella Riserva Naturale di Punta Pizzo, sarà il suggestivo scenario in cui 120 Miss da tutta Italia si sfideranno per conquistare il titolo nazionale e accedere alla prestigiosa finale mondiale di Miss World.

Una passerella tra mare, natura e spettacolo

L’atmosfera unica del Salento, con la sua spiaggia e il Mar Ionio, farà da cornice a una passerella esclusiva, pensata per valorizzare non solo la bellezza femminile ma anche il territorio. Il 6 giugno si terrà la semifinale, da cui emergeranno le 50 finaliste. Solo 30 di loro accederanno allo show finale del 15 giugno, evento clou dell’estate pugliese. Finalissima con ospiti speciali e diretta social La finale nazionale, presentata da Antonio Mezzancella, vedrà salire sul palco Solange Kardinaly, trasformista di fama internazionale, e Lucrezia Mangilli, Miss Mondo in carica. L’intera manifestazione sarà amplificata dai social media ufficiali, con il coinvolgimento di influencer e content creator capaci di raggiungere oltre 2 milioni di followers.

Una storia lunga e prestigiosa

Il concorso Miss Mondo Italia è l’unico canale ufficiale per accedere alla competizione internazionale Miss World, la più antica e seguita al mondo. Con selezioni in tutte le regioni italiane e una tradizione di grandi presentatori e ospiti d’eccezione, Miss Mondo rappresenta un punto di riferimento nel panorama nazionale dello spettacolo.


L’Accademia delle Prefi, sempre attenta alle eccellenze che portano nell’Isola lustro e prestigio, ha voluto dare la giusta visibilità a Miriam Patruno una giovane che rappresenterà la Sicilia alle selezioni per Miss Mondo con la sua bellezza i suoi valori e la sua determinata personalità.

Salvatore Battaglia Presidente Accademia delle Prefi

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