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Cultura

Pantelleria, matrimonio di un relegato politico

Redazione

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Il relegato Vincenzo Adamo

Negli ultimi anni del Settecento vive in Pantelleria, relegato nel castello per motivi politici, Vincenzo Adamo, nato a Canicattì (Agrigento) da don Giuseppe e donna Calogera Sambuto. Questo Vincenzo è un discendente dell’antica e nobile famiglia dei baroni Adamo di Canicattì, il cui capostipite, secondo gli araldisti, è Childeperto de Adamo di origini lombarde nonché capitano di trecento fanti, che con i suoi armati scende in Sicilia e si pone al servizio di Pietro III di Aragona, re di Sicilia col nome di Pietro I dal 1282 al 1285.

Childeperto si distingue per il suo valore presso Messina nella guerra contro gli Angioini, ricevendo così la generosa gratitudine del re. Ed è proprio Messina la culla primigenia degli Adamo di Sicilia, da questa città rami si spostano successivamente a Palermo, Canicattì, Sciacca, Trapani, Alcamo, Mazara del Vallo. Da precisare che in quest’ultima città esiste un’altra Casata Adamo, che però non discende da Childeperto in quanto originaria del luogo.

Gli Adamo di Canicattì, da cui discende il nostro Vincenzo, attinsero il titolo di baroni del Monte Santa Maria di Spataro, di Grosta e signori di 105 salme del feudo della Grazia. Stemma: Diviso al centro da una fascia oro, il primo campo di colore rosso, presenta un leone d’argento passante; il secondo campo di colore azzurro, presenta tre stelle argentate a sei raggi male ordinate. In Pantelleria ad un certo momento don Vincenzo Adamo s’innamora, ricambiato, della bella e giovane Teresa Salsedo, figlia di don Giacomo e di donna Maria d’Ancona.

Anche i Salsedo, di origine spagnola o meglio basca, avevano attinto in passato il titolo baronale, forse già nel secolo XV. L’ultimo ad esserne in possesso era stato don Giovanni Salsedo, castellano e governatore dell’isola nel 1553 al tempo della feroce incursione del corsaro Dragut, da cui fu tratto in catene con tutta la sua famiglia. Da allora quel titolo cadde in disuso nella Casata e nessuno dei Salsedo pensò in seguito di rivendicarlo. Teresa Salsedo, ma il nome completo era Teresa Maria Nicolina, nasce in Pantelleria il 13 novembre 1781 da don Giacomo, discendente in linea diretta da Giovanni Battista Salsedo e sua moglie Caterina viventi nell’isola intorno al 1550. Allo stato attuale della documentazione conosciuta non sappiamo se questo Giovanni Battista sia da identificarsi con l’omonimo castellano del 1553.

La madre di Teresa è donna Maria d’Ancona, figlia di patron, quindi armatore e capitano di un leudo, Giovanni Battista d’Ancona e di donna Giuseppa dei baroni Garsia. I d’Ancona da generazioni navigano in lungo e in largo il Mediterraneo spesso facendo una ben remunerativa…

guerra da corsa lungo le coste della Barberia. Dunque provetti corsari, al pari di tante altre famiglie pantesche di quel tempo quali i Rodo, i Raffaele, i Pavia, i Valenza e gli stessi Salsedo. E’ sabato 23 agosto 1800 quando i due colombi, Vincenzo e Teresa, si dichiarano eterno amore e si uniscono in matrimonio nella Chiesa Matrice di Pantelleria. Teresa ha soli 19 anni. Officia il sacro rito il canonico don Salvatore Ripoll (parente della sposa).

Testimoni: don Giuseppe d’Aietti, don Gaspare Demma e Salvatore Ganci. Purtroppo la nostra storia ha un epilogo tristissimo. Il tre marzo 1805 il barone don Vincenzo Adamo “vir donna Theresia Salsedo” muore.
Teresa resta vedova all’età di 24 anni.
Da ricerche, però ancora in corso, sembra che la coppia non abbia avuto figli e che inoltre Teresa, benché giovane, non si sia più risposata, e ciò contro le abitudini locali del tempo che volevano che le donne restate vedove in età fertile contraessero quasi sempre un nuovo matrimonio.
Nel corso delle nostre ricerche genealogiche abbiamo trovato casi di donne pantesche sposatesi tre e anche quattro volte, con diversi figli avuti nei vari matrimoni.
Lo stesso discorso valeva per gli uomini rimasti vedovi.
La famiglia allargata nell’isola di quel tempo non era affatto un’eccezione.

Orazio Ferrara

Foto: Arma degli Adamo

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Cultura

Palermo, 28 aprile presentazione “Romanzo tascio-erotico” con l’autore Giankarim De Caro

Marilu Giacalone

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Giankarim De Caro presenta il suo quinto libro “Romanzo tascio-erotico siciliano” in occasione de “La Via dei Librai” a Palermo. Appuntamento a piazza Bologni domenica 28 aprile a mezzogiorno con l’autore, Valentina Chinnici e Maurizio Guarneri

Una donna dalla vita complessa e caotica, circondata da un popolo di derelitti e ultimi.

Mariella è la protagonista di “Romanzo tascio-erotico siciliano”, ultima opera letteraria dello scrittore palermitano Giankarim De Caro.

Edito da Navarra come i precedenti libri dell’autore – “Malavita”, “Fiori mai nati”, “Chianchieri” e “Agatina senza pensieri” – il romanzo sarà presentato in occasione del Festival “La Via dei Librai” domenica 28 aprile alle 12:00 in piazza Bologni a Palermo.

Città a cui l’autore è legatissimo, come lui stesso ama sottolineare.

“Ringrazio Palermo – afferma – che, con le sue contraddizioni, rimane per me fonte inesauribile d’ispirazione”.

Molto più di un semplice sfondo, bensì vera e propria protagonista delle storie che Giankarim De Caro racconta.

I personaggi si muovono in una città dominata dai contrasti e dai chiaroscuri e sono totalmente privi di sfumature: buonissimi o cattivissimi, magrissimi o obesi, ricchi egocentrici o poveri solidali tra loro.

Uno dei tanti aspetti della storia su cui l’autore si confronterà con il pubblico in occasione della presentazione del libro – in anteprima assoluta – dialogando insieme a Valentina Chinnici e Maurizio Guarneri.

Quello di Giankarim De Caro, classe 1971, è un successo letterario inarrestabile, sia in termini di pubblico che di critica, sempre in crescita dal 2018, anno del debutto: con “Romanzo tascio-erotico siciliano” svela un lato ironico e comico a oggi sconosciuto ai lettori.

La protagonista Mariella, lavoratrice in nero della casa di riposo “Villa degli Incontri”, sembra non trovare pace nel suo piccolo mondo, specchio di una società in affanno per la conquista di un posto al sole, attraverso il sesso e gli inganni.

La donna si imbatte in una serie di avventure tragicomiche che la conducono puntualmente all’insoddisfazione, alla frustrazione e al costante desiderio di essere mantenuta da un uomo che la salvi dal lavoro e da una vita di stenti.

La storia prenderà una direzione completamente imprevista che spazzerà via il precario equilibrio familiare di Mariella, per la quale si apriranno nuovi orizzonti portatori di speranza.

Tutt’intorno, un popolo di poveracci in balia di eventi ingestibili: nella loro descrizione, la scrittura di Giankarim De Caro tocca vette altissime.

Il suo è un romanzo di denuncia sociale, a partire dalla raffigurazione della casa di riposo, da cui si innescano tutte le  disavventure di Mariella e i cui ospiti sono persone ai margini della società fino al Bingo, luogo di annullamento del pudore e della dignità delle figure femminili della storia che, pur di continuare a giocare, chiedono piccoli prestiti che ripagano con prestazioni sessuali.

In merito alla genesi di “Romanzo tascio-erotico siciliano”, l’autore racconta di avere apprezzato la facilità e i modi di fare sesso dei personaggi di alcuni libri della letteratura erotica.

“Mariella e Martino, i miei personaggi – spiega – si sono materializzati davanti a me: goffi, stanchi, due figure che sintetizzano alcuni stereotipi della mia terra, mi hanno raccontato con il loro personalissimo linguaggio, una storia che mi ha fatto piangere e ridere: non ho potuto fare a meno di scrivere i loro racconti ed è nato il libro”.

“Ringrazio – conclude – l’editore Ottavio Navarra, fratello nella mia avventura da scrittore”.

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Cultura

Marsala, messa in Lingua dei Segni al Santuario Santo Padre delle Perriere

caterina murana

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AL SANTUARIO SANTO PADRE PERRIERE DI MARSALA MESSA IN LIS Continuerà per tutto il periodo estivo il servizio LIS (Lingua dei segni italiana) nella santa messa che viene celebrata nel fine settimana presso il Santuario Santo Padre delle Perriere di Marsala. Il servizio, per consentire ai sordi di seguire la santa messa, è attivo da 4 anni e la celebrazione eucaristica viene segnata da Salvatore Samannà, socio dell’associazione nazionale “Animu”. Per il periodo estivo, ma già a partire da ora, la santa messa in LIS viene celebrata o sabato alle ore 19,30 oppure la domenica, allo stesso orario. Al Santuario da quando il servizio di interpretariato LIS è attivo si sono avvicinate alcune famiglie di sordi della provincia che seguono con regolarità le celebrazioni eucaristiche. In Diocesi, prima della pandemia Covid, è stato anche organizzato un corso di nozioni basi della LIS per operatori pastorali, condotto sempre da Salvatore Samannà.

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Cultura

Trapani Comix&Games 2024: nasce l’Area Kids

Redazione

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Debutta al Trapani Comix l’Area Kids, un mondo totalmente dedicato ai più piccoli. Una innovazione che amplia ancora di più l’offerta e l’immaginario dell’evento che si svolgerà alla villa Margherita di Trapani il prossimo 24, 25 e 26 maggio.

Progettata per coinvolgere i bambini dai 5 anni in su, l’Area Kids presenta una varietà di attività che spaziano dai laboratori di fumetti e cartoni animati tenuti da professionisti internazionali, agli spettacoli che mescolano modernità e tradizione.

“Abbiamo creato l’Area Kids per aggiungere un nuovo ambiente stimolante e divertente per i più giovani appassionati di fumetti e non solo” dichiarano i Nerd Attack, organizzatori del Trapani Comix.

 

“L’auspicio è che da questi banchi possa nascere un giovane talento che possa esprimere creatività e imparare dalle menti migliori del settore”.

Tra le attività quotidiane dell’Area Kids, sarà possibile partecipare a laboratori di fumetto tenuti da esperti del settore, tra cui Rob di Salvo per imparare a disegnare Spider-Man, Giulia Adragna per Miraculous – Ladybug e Chat Noir, Laura Tramuto per Monster High, e Lele Virzì per Topolino e Paperino. Inoltre, i bambini (e non solo!) potranno imparare a creare un cartone animato con l’assistenza del team di Grafimated.

Oltre alle attività in area continue di truccabimbi e palloncini e alle photo opportunity con cosplayer come le Winx o i personaggi Disney, numerosi saranno gli show sul palco dell’Area Kids: uno spettacolo di Pupi Siciliani a cura dell’associazione Finestre sul Mondo, l’esibizione di un mago e affascinanti bolle di sapone offriranno un mix di intrattenimento per bambini e adulti.
 
ISTRUZIONI PER L’USO

La manifestazione si svolge venerdì 24, sabato 25 e domenica 26 maggio. Nei tre giorni l’orario di apertura va dalle 10.00 alle 23.30. Ad ospitare l’evento è la Villa Margherita, ingresso principale e biglietteria in viale Regina Margherita 1. Biglietti giornalieri per gli adulti (acquisto online fino al 23 maggio) 12 euro, gratis per i bambini fino a 6 anni non compiuti e i disabili accompagnati. Abbonamento valido per tre ingressi acquistabile a 30 euro. Info e prevendita su www.trapanicomix.com.

CHI SONO I NERD ATTACK

Nerd Attack nasce come trasmissione radiofonica di Radio102 nel 2012. Va in onda ogni martedì e giovedì dalle 21.00 alle 22.30. Negli anni Nerd Attack si è evoluto sbarcando su YouTube e su Twitch e creando il Trapani Comix. Trapani Comix and Games è il primo Festival Mediterraneo della Cultura Pop che si svolge nella città di Trapani. È un evento dedicato alla celebrazione della cultura pop come il fumetto, il cinema d’animazione, il mondo videoludico e l’editoria. Ad ospitarla è la Villa Margherita, un giardino da ventuno mila metri quadri che è stato impegnato con diverse aree tematiche adatte a tutti i target. Data l’esperienza maturata nel campo organizzativo dai Nerd Attack, è stato possibile fin dalla prima edizione coinvolgere brand nazionali come partner e ospiti di caratura che hanno reso questo evento sin da subito uno dei più attesi e osservati di tutto il circuito nazionale. Questo ha contribuito a rendere la città di Trapani un polo siciliano della cultura pop e videoludica. I Nerd Attack hanno organizzato altri riusciti eventi come l’Erice Fantasy, l’Erice Xmas Tech e il Trapani Beer Fest.
 
 
 

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