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Personaggi

Pantelleria, Massimo Gorgone nel toccante ricordo dell’ex vice comandante di GdiF Alberto Di Nino

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Riceviamo un toccante pensiero dell’ex vicecomandante della Guardia di Finanza di Pantelleria, Alberto di Nino dedicato al suo amico Massimo Gorgone, prematuramente scomparso qualche giorno fa e di cui domenica si sono celebrati i funerali.

Spett.le redazione
ho prestato servizio presso la GdiF di Pantelleria per 48 mesi (2017-2021) gli ultimi 30 dei quali con la carica di vice comandante.

Ho avuto modo di conoscere ed apprezzare fin da subito Massimo Gorgone; sono stato suo ospite in innumerevoli occasioni, anche dopo il trasferimento dall’isola, stringendo un fraterno rapporto con lui, Laura e le loro splendide figlie che mi facevano dimenticare la mia numerosa prole lasciata a Trieste.

Quando il suo “corpo era ancora caldo” sono stato tempestato di telefonate che mi avvertivano del malore che l’aveva stroncato.

Come se la famiglia Gorgone non fosse già stata pesantemente colpita dalla scomparsa di suo fratello Aurelio, da tutta l’isola conosciuto, scrivo questa comunicazione per  dare un saluto pubblico a Massimo e  lasciare un nostro ricordo fotografico (scattato il 18.07.2019, il mio compleanno).
Su Massimo e Famiglia avrei da raccontare 4 anni… ma pur se utilizzassi le più belle frasi, non tornerebbe tra i suoi affetti.

Un abbraccio a tutta l’isola ed in particolare a Laura, Giulia e Claudia di cui oggi ricorre l’11°, tristissimo, compleanno.

Marina Cozzo è nata a Latina il 27 maggio 1967, per ovvietà logistico/sanitarie, da genitori provenienti da Pantelleria, contrada Khamma. Nel 2007 inizia il suo percorso di pubblicista presso la testata giornalistica cartacea L'Apriliano - direttore Adriano Panzironi, redattore Stefano Mengozzi. Nel 2014 le viene proposto di curarsi di Aprilia per Il Corriere della Città – direttore Maria Corrao, testata online e intraprende una collaborazione anche con Essere Donna Magazine – direttore Alga Madia. Il 27 gennaio 2017 l'iscrizione al Consiglio dell'Ordine dei Giornalisti nel Lazio. Ma il sangue isolano audace ed energico caratterizza ogni sua iniziativa la induce nel 2018 ad aprire Il Giornale di Pantelleria.

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Cultura

Pantelleria – Enzo Bonomo, oggi sarebbe stato il 78° compleanno. Noi lo ricordiamo così

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Oggi sarebbe stato il compleanno di una delle penne più eleganti e sagaci di Pantelleria e che il nostro giornale ha avuto il privilegio di ospitare per una lunga serie di pubblicazioni di alto spessore culturale.
Parliamo di Enzo Bonomo, classe ’45, che, tuttavia, nonostante fosse in procinto di scavalcare un’altra decade, non dimostrava affatto l’età anagrafica: la sua verve, la sua tempra e intelligenza vivace lo facevo essere un eterno giovanotto che ha vissuto l’Italia, ma che non poteva mai staccare il suo pensiero dall’amata Figlia del Vento.

Oggi tanti amici o semplici conoscenti, sui social, hanno riempito la pagina con messaggi di auguri e affetto per il prof, l’amico, lo scrittore che “Aveva la gioia della comunicazione”, come ha detto commossa la moglie Fernanda.

La nostra redazione ha così pensato di dedicare un pensiero all’amico perduto troppo presto, troppo dolorosamente, ripubblicando un suo mirabile articolo sul teatro di Pantelleria, sempre oggetto di attualità del giugno 2023.

Pantelleria e l’antico teatro di Don Cola: frammenti di ricordi di Enzo Bonomo


Il teatro di Don Cola il centro dell’eleganza dell’epoca

Da qualche giorno gira, per mano dell’attore pantesco, Gianni Bernardo la foto che rievoca l’antico splendore del Teatro Busetta, con un ritratto di Don Cola.

In copertina, esattamente, vediamo ad un’antica foto della sala interna dell’unico teatro che Pantelleria abbia mai avuto, che io sappia.
La platea, il doppio ordine di palchi, i decori, ne dimostrano l’antico e raffinato valore.

Fu opera per iniziativa di noi cola Busetta, detto don Cola, appassionato cultore di spettacoli.

Fu costruito intorno al 1922, ma ebbe le sue migliori stagioni quando sull’isola cominciarono i lavori per la fortificazione dell’isola, con l’arrivo di funzionari, ufficiali e sottufficiali militari, tecnici e professionisti, che lo affollavano in occasione di proiezioni e recite. Begli anni Trenta fu il fulcro della vivace cultura locale, a cui contribuivano il ceto colto e il medio ceto intellettuale del posto.
Sembra che vi abbiano recitato i grandi Tina Anselmi e Angelo Musco, comico di fama nazionale.

Fu comunque il centro anche dell’eleganza del costume di allora.

Si trovava accanto all’edificio scolastico di Corso Umberto, la strada maestra del paese, ‘ntisu ancora come la strada di puzzu.
Tutto finì con i bombardamenti anglo americani e la successiva distruzione con mine di quanto rimasto, a scopo propagandista
Quindi nel 1943..

Dobbiamo molto agli invasori!

N. B. La stessa sorte ebbe il teatro Manoel di La Valletta, capoluogo di Malta, anche se in modo meno distruttivo per i nostri bombardamenti bellici.

Enzo Bonomo

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Cultura

Pantelleria, domani mattina Filippo Panseca in una intervista su Rai2 a cura di Daniela Bisogni

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Domattina, in seconda replica, andrà in onda su Tg2 un’intervista di Daniela Bisogni a Filippo Panseca, nei suggestivi locali del suo museo a Mursia. Imperdibile

Già mandata quest’oggi, domani mattina alle ore 7,30 Tg2 ci farà dono della replica dell’intervista a Filippo Panseca, a cura di Daniela Bisogni.

A tutt’oggi, dopo un paio di settimane dalla sua morte,  ancora sgomento si percepisce tra coloro che l’hanno conosciuto, lo hanno avuto come amico e apprezzato come artista,.

Visto il clamore Rai2 torna a parlare dello stravagante e prezioso personaggio che ha vissuto sull’isola in maniera continuativa negli ultimi anni della sua vita, ma che ha istaurato quel rapporto magico si dai primi approcci con Pantelleria, quando vi approdò negli anni ’70 con Margherita Boniver.

La sua verve, la sua cultura la sua umanità traspiravano dal suo linguaggio verbale e corporeo, come ben si vede anche in una delle sue ultime interviste video, edita da Rai2  e curata da Daniela Bisogni, nella rubrica “Tutto il bello che c’è“.

Dalle prime battute, subito la giornalista ci fa immergere nelle peculiarità della Figlia del Vento, attraverso  Panseca, che generosamente si mette a disposizione spiegando le sue creazioni usando gli elementi naturali e come un poeta, il maestro comincia: “Il fuoco vibra con l’acqua nella fontana con una danza melodica bellissima, dove i due elementi convivono.”

Dal che passa ad aprire a Mamma Rai le porte del suo museo, una antica caserma costruita a Mursia nel 1939 ai tempi del Fascio.

All’interno del museo ospita esposizioni anche di giovani che si affacciano all’arte e non trovano ancora spazio per dimostrare la loro passione.

Lo scopo delle sue proposte artistiche è quello di vedere come si può far sopravvivere l’ambiente anche attraverso l’arte.

Considerato uno de padri della “computer art”, è fondatore della cattedra all’Accademia di Brera.

Un visionario Panseca con quel piglio gagliardo ed elegante che lo ha caratterizzato nella sua vita costellata di molti successi e soddisfazioni.

Nel servizio, Daniela Bisogni ci accompagna con delicatezza e pudore nell’animo di un artista che non ferma mai il suo mondo, fino a progettare il mausoleo che custodirà le sue ceneri “davanti a mare e vento”, in quel di Mursia.

Panseca era un appassionato ed era vorace di vita. Amava moltissime cose come cucinare, fotografare, progettare e intrattenersi con le persone. Ma la cosa che lo ha avviluppato fino a farsi eleggere dimore eterna è stata la nostra isola, per la quale si è speso attivamente molte volte e nei contesti più diversi.

La sua è vita che si può raccontare, come ha fatto la collega di Rai2, attraverso quadri, istallazioni, schizzi e mai scarabocchi; una vita di un uomo capace di lasciare il segno nell’umanità e, soprattutto, nei cuori di chi l’hanno conosciuto.

DI seguito il link dell’intervista, edita da Rai2 nella rubrica “Tutto il bello che c’è”, e di bello nel mondo di Panseca ce ne è moltissimo.


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Cultura

Pantelleria, Filippo Panseca ricordato da Angelo Casano durante Consiglio Comunale

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E non si smette mai di parlare di Filippo Panseca, del vuoto lasciato come uomo, artista e come pantesco

Il Consigliere Comunale dr. Angelo Casano, nell’ultima seduta, ha speso un breve ma significativo e toccante intervento, ricostruendo la personalità poliedrica del M° Panseca.

Dalle origini politiche, alla sua candidatura a Pantelleria, dalla sua spinta verso la cultura anche storica dell’isola alle contestazioni di spirito libero quale era.

“Nonostante Filippo abbia banchettato con i più grandi del nostro paese, ha scelto di vivere a Pantelleria, ma non come un semplice vacanziere ma anzi profondendo un grande impegno sociale.”

Nel video che segue le parole di Angelo Casano

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