Ambiente
Pantelleria, la LIPU avversa il nuovo archeggio dell’aeroporto. L’Appello di Consolo all’UNESCO

Riceviamo e pubblichiamo integralmente
Oggetto: Appello per la protezione e salvaguardia dei beni Ambientali e Culturali
Patrimonio dell’Umanità dell’Isola di Pantelleria.
Io sottoscritto Anselmo Consolo delegato “Lipu di Pantelleria”, rappresentante
dell’Associazione Culturale “L’Avamposto”, referente per la provincia di Trapani di
“Generazioni Future per i Beni Comuni” e membro della Fondazione di Partecipazione
“Communia”, scrivo a codesta spettabile Commissione Nazionale Italiana dell’UNESCO
per porgere alla Vostra cortese attenzione la prossima esecuzione di un progetto
dell’ENAC: che prevede la realizzazione di un parcheggio a raso al servizio della nuova
aerostazione, così come presentato e discusso durante due diversi consigli comunali
avvenuti in data 28/02/22 (Seduta del Consiglio Comunale del 28 febbraio 2022) dal
minuto 2.04,00, al minuto 3.15.45 e 22/03/22 ( Seduta del Consiglio Comunale del 22
marzo 2022), (Nota A) dal minuto 08.30 al minuto 11.40, con i quali si è provveduto ad
approvare il cambio di destinazione d’uso (da agricolo a parcheggio) del terreno nel quale
verranno realizzati i lavori. All.1
verbale c.c.del 28 Febbraio 20220
.
Con Determina del Consiglio Comunale (All. 1 bis,) pubblicata sull’Albo Pretorio
Comunale (All. 1 ter) (Nota B), si è quindi approvata la variante urbanistica necessaria per
lo svolgimento dei suddetti lavori, i quali per il costo di circa un milione di euro,
prevedono lo spianamento di una piccola collina per consentire la realizzazione di un
secondo parcheggio per l’aerostazione locale. All.2 Articoli di Pantelleria Internet con
chiara descrizione e minutaggio relativo alla discussione del progetto in Consiglio
Comunale.
Per meglio esporre la gravità del problema ne relaziono qui di seguito gli epiloghi più
significativi:
Premesso che l’aeroporto di Pantelleria dispone già di un ampio parcheggio, per buona
parte dell’anno in gran parte inutilizzato, poiché i mesi di maggiore affluenza risultano
essere solamente luglio e agosto; tuttavia l’esistente ampio parcheggio, in questi periodi di
maggior afflusso turistico risulta essere ampiamente occupato da molte automobili
abbandonate da mesi, se non da anni. Questa situazione è ben visibile e conosciuta a tutti i
cittadini di Pantelleria.
Considerato che per il discusso parcheggio è previsto lo spianamento di una piccola
collina, con il quale è preventivato uno sbancamento di 13.000 metri cubi di materiale, mi
esprimo con urgenza per permettere, attraverso gli organi preposti di valutare le sorti della
piccola collina, la quale si trova nelle adiacenze del primo arrivo sull’isola, ben visibile agli
occhi dei visitatori e dei turisti e che oltre ad avere caratteristiche peculiari dal punto di
vista paesaggistico e naturalistico è anche bordata da importanti terrazzamenti e muretti a
secco in pietra vulcanica di pregevole ed antica fattura, (All. 2 bis Piano Territoriale
Paesistico Pantelleria) ricoperti da molte varietà di piante, muschi e licheni; risulta quindi
essere anche un habitat naturale di varie specie di animali, tra le quali il raro in Europa
serpente Colubro Ferro di Cavallo, (Hemorrhois hippocrepis).
Importante risulta essere la lettura del verbale della commissione consiliare Territorio
Zero, svoltasi in data 12/11/2021, in allegato . (All.3)
Poiché in questa data, il geometra Salvatore Gambino dell’ufficio tecnico del Comune di
Pantelleria, nell’esporre la progettualità presentata da parte di ENAC all’attenzione del
Consiglio Comunale di Pantelleria, riferiva che tale progetto per la collinetta adiacente
l’aerostazione non avrebbe comportato alcun intervento “negativo” poiché la stessa non
aveva una connotazione naturale, in quanto costituita “da materiale di riporto proveniente
dei lavori di costruzione dell’aeroporto” prima della seconda guerra mondiale.ù
Desidero segnalarVi come in sede di consiglio comunale del 22 Marzo, alle domande della
Consigliera Claudia Della Gatta, il geometra, supportato successivamente dall’Assessore
all’Ambiente Angelo Parisi dichiarava di aver sottoposto il citato progetto all’attenzione
della Soprintendenza dei Beni Ambientali e Culturali di Trapani e al Genio Civile di
Trapani, che esprimevano pareri favorevoli, ma non risulta chiarito se siano stati acquisiti i
pareri definitivi, poiché come più volte sottolineato dalla consigliera gli stessi risultano
essere “condizionati”.
Sempre in sede consiliare, infatti la Consigliera Claudia Della Gatta faceva notare ai
presenti che alla luce di ricerche e documenti dalla stessa acquisiti recentemente, la
collinetta risultava nelle mappe ben prima della data dei lavori aeroportuali. All. 4, 5,
6, 7 , 8 e 9, 10, 11.
Si segnala altresì che la Consigliera sin dall’inizio dell’intervento nel corso della seduta, a
più riprese ed esplicitamente aveva espresso la richiesta di mettere a verbale le domande
poste e le relative risposte ricevute al Vice Segretario Comunale dott. Fabrizio Maccotta.
Come invece si può nel dettaglio ascoltare nella seconda seduta consiliare ( vedasi link del
22/3/22) dalla Consigliera Della Gatta, la quale aveva avuto modo di leggere il verbale di
tale seduta (non ancora pubblicato) tali domande e risposte risultano non
trascritte, come si evince dall’All.1.
Successivamente a quanto fin qui descritto, insieme ad alcuni volontari abbiamo effettuato
un sopralluogo e fatto ulteriori foto che testimoniano la presenza di antichissimi e
pregevoli muretti a secco, come anche la presenza a ridosso del rilievo di coltivazioni di
viti ad alberello, (All. 11 bis) anch’esse tutelate dall’Unesco e ritenute quindi Patrimonio
dell’Umanità. (Da All. 12, a All.20).
Si fa presente inoltre, che nelle strette adiacenze si trovano antichi dammusi di grande
rilevanza architettonica, attualmente abitati, che oltre ad essere soggetti a possibili danni,
come ipotizzato nella discussione in consiglio, poiché non si evince ancora la risoluzione
al problema delle acque reflue, problematica questa che visti i dislivelli potrebbero causare
danni come già da tempo si presentano in occasione di grandi piogge nei pressi
dell’aeroporto, si ritroverebbero anche con un panorama stravolto nell’originale contesto
del paesaggio.
Vi scrivo con il cuore in mano, nel tentativo di scongiurare l’imminente rischio di perdere
l’ennesima porzione di paesaggio naturale e storico (All. 21) del nostro territorio
nazionale e richiedo un vostro fondamentale intervento in difesa in primis degli importanti
beni comuni dal Vostro Ente riconosciuti e tutelati, quali i muretti a secco, i terrazzamenti,
i dammusi di Pantelleria e la pratica della coltivazione della vite ad alberello, che la
realizzazione di quest’imminente progetto potrebbe non
considerare con la dovuta attenzione.
Poiché questi caratteristici manufatti da sempre rispecchiano ed esprimono il grande
rispetto che gli abitanti nutrono per la loro amata isola e ne testimoniano agli occhi del
mondo il perfetto connubio armonico con la natura ed il territorio che li ospita, tanto che
per la straordinaria unicità sono stati dichiarati Patrimonio Immateriale dell’Umanità, (All.
22).
Siamo ancora in tempo per evitare un ulteriore depauperamento del territorio, dato che non
sono ancora state indette le gare d’appalto dei lavori.
Augurandomi che tutto quanto descritto sia solo il risultato di errori o sviste o equivoci,
chiedo a questa spettabile Commissione Nazionale UNESCO di verificare quanto finora
accaduto e fare in modo che gli eventuali errori vengano prontamente rettificati.
Resto in attesa di una vostra cordiale risposta e di un vostro prezioso e fondamentale
intervento che metta fine ad ogni possibile tentativo di distruggere o deturpare quanto v’è
di più bello e caro non solo per la Comunità di Pantelleria, ma per tutta la popolazione del
nostro Bel Paese.
Con stima e amicizia.
Pantelleria 23 Aprile 2022
Anselmo Consolo
Prof.ssa Giusy Clarke
Vanadia
Referente di Generazioni Future Sicilia
Dott. Luigi De Giacomo
Referente Fondazione di Partecipazione
Ambiente
Inquinamento acustico in mare – Capitanerie Sicilia Occidentale, scatta ordinanza ordinanza

Con l’Ordinanza n. 258 del 2025, firmata ieri in coordinamento con tutte le altre Capitanerie della Direzione Marittima della Sicilia Occidentale, la Capitaneria di Porto di Trapani ha inteso regolamentare un fenomeno, quello dell’ascolto di musica o emissioni sonore in genere ad altissimo volume dalle unità da diporto ormeggiate entro i 500 mt dalla costa, che ha visto dall’inizio dell’estate un aumento esponenziale del fenomeno e che provoca continue proteste e conseguenti segnalazioni da parte di cittadini e turisti che ambiscono a vacanze più tranquille e rilassate. Già dalle scorse estati, ma, si ribadisce, in maniera ancor più evidente quest’anno, si è riscontrata una crescita a dismisura soprattutto del fenomeno delle feste a bordo di unità da diporto private o a noleggio nei tratti di mare adiacenti alla costa con utilizzo improprio di impianti di diffusione sonora esterna percepibili su vaste aree di mare e costiere del circondario marittimo trapanese. Questi comportamenti, oltre a recare disturbo alla quiete pubblica, risultano, nello specifico, gravemente pregiudizievoli per la sicurezza della navigazione atteso che arrecano disturbo al corretto ascolto del canale 16 – dichiarato a livello internazionale canale di emergenza, cui ciascun navigante non può esimersi al fine di non incorrere in possibili omissioni in caso di richieste di soccorso durante la navigazione – ovvero compromettono l’ascolto di segnali sonori di unità navali tesi ad evitare sinistri marittimi. Si è per questo rilevata la necessità di provvedere alla tutela della salvaguardia della vita umana in mare nell’ambito di 500 metri dalla costa ove insistono attività di balneazione e da diporto in relazione alle situazioni di emergenza cui ciascun bagnante e/o navigante non può esimersi dal vigile ascolto al fine di non incorrere in possibili omissioni in caso di richieste di soccorso in prossimità, in uno con la necessità di provvedere alla tutela della sicurezza della navigazione connessa agli ambienti di vita interni ed esterni dell’unità navale. Spiace rilevare che ancora una volta si è costretti ad intervenire con norme cogenti che prevedono sanzioni amministrative (multe fino a più di 1000 Euro) e nei casi più gravi denunce penali, quando il minimo buon senso, la normale diligenza e una basilare educazione potrebbero far sì che tutti quelli che vanno per mare, per lavoro o per diletto, possano convivere con reciproco rispetto e soprattutto in sicurezza.
Ambiente
Pantelleria, 5 posti di lavoro a tempo indeterminato

Concorso pubblico per titoli, integrato da una prova di idoneità, finalizzato all’assunzione, con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato e pieno, di n. 5 (cinque) unità con profilo professionale di “Operatore dei Servizi Ecologici e Manutentivi”, inquadrate nell’area degli operatori (ex cat. A – posizione economica ex a1), con riserva di n. 1 posto in favore dei volontari delle forze armate e di n. 1 posto riservato ai volontari del servizio civile universale o del servizio civile nazionale.
Informazioni dettagliate all’interno del documento in allegato
Lo rende noto in Comune di Pantelleria con pubblicazione in Albo Pretorio
Le domande di partecipazione potranno essere presentate al seguente link https://www.inpa.gov.it/bandi-e-avvisi/dettaglio-bando-avviso/?concorso_id=7d1ac2b6b2c144c9aa4f2f659c831f9
Ambiente
Pantelleria, 4 navi di ricerca nel nostro mare: interdetta zona. I dettagli

L’Ufficio Circondariale Marittimo di Pantelleria rende noto che dalla data di emissione della presente ordinanza, cioè ieri 17 luglio 2025 fino al 30/11/2025 le seguenti unità:
- “NG SURVEYOR” di bandiera Italiana, IMO n°9690872, nominativo internazionale “I.B.E.G.”, t.s.l. 1856, lung. mt. 64,80;
- “IEVOLI AMBER” di bandiera italiana, IMO n°9764984 nominativo internazionale “I.B.S.J.”, t.s.l. 3715 lung. mt. 83,07;
- “IEVOLI COBALT” di bandiera italiana, IMO n°976872 nominativo internazionale “I.B.O.K.”, t.s.l. 4495, lung. mt. 83,83;
- “NG WORKER” di bandiera italiana, IMO n°9533244 nominativo internazionale “I.C.I.D.”, t.s.l. 3923, lung. mt. 88,00;
effettueranno un’attività di indagine geofisica con l’ausilio di strumentazione quale Multibeam
Echosounder, Subbottom Profiler, Sound Velocity Profiler e Campionamenti a mezzo benna Van
Veen nell’ambito del progetto “SEAMOUNTS” nello Stretto di Sicilia.
Le citate unità opereranno all’interno di una macro area all’interno della quale ricadono anche
le acque di giurisdizionali del Circondario Marittimo di Pantelleria. Nello stralcio cartografico sotto
riportato, è rappresentata la macro area in questione i cui punti di coordinate geografiche (WGS84)
sopra emarginati sono indicati con i numeri 78,79,80,81,82,83,84,85 come meglio riportato nella
tabella sottostante.
Per tutta la durata della suddetta campagna di ricerca, le navi dovranno essere considerate
“NAVE CON MANOVRABILITA’ LIMITATA” ai sensi della regola 3) lett. II) del Regolamento
Internazionale per Prevenire gli abbordi in mare
Nel suddetto periodo sopra meglio indicato, all’interno delle acque di giurisdizione di questa
Autorità Marittima, tutte le unità in navigazione devono mantenersi ad una distanza non inferiore
ai 500 metri dalle unità “NG SURVEYOR”, “IEVOLI AMBER”, “IEVOLI COBALT”, “NG
WORKER”.
I comandanti/conducenti delle unità in transito in prossimità delle unità interessate dalle indagini
geomorfologiche, dovranno, secondo perizia marinaresca, transitare alla minima velocità consentita
per il governo in sicurezza dell’unità, evitando di creare movimenti ondosi nonché valutando
l’eventuale adozione di misure aggiuntive suggerite dalla buona perizia marinaresca al fine di
prevenire situazioni di potenziale pericolo.
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