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Cultura

Pantelleria in guerra, con i MAS nell’isola

Redazione

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Durante gli anni del secondo conflitto mondiale, nel porto di Pantelleria fu basata, per lunghi periodi, la XX Squadriglia MAS, costituita dai MAS 552, MAS 554, MAS 557, MAS 564 e dipendente dal comando militare marittimo “Sicilia”.
Spesso però arrivavano nell’isola anche MAS (Motobarca Armata Svan, ma anche Motoscafo Armato Silurante o, alla D’Annunzio, Memento Audere Semper/Ricordati di osare sempre) appartenenti ad altre squadriglie, sempre dislocate in porti siciliani, e che operavano anch’essi missioni di guerra nel Canale di Sicilia.

Essi si rifornivano di carburante e di siluri, quest’ultimi situati in un deposito adiacente il castello Barbacane. Nell’equipaggio di uno di questi MAS, non appartenenti alla XX, si trovava, quale motorista navale, il Capo di 3a classe Ferdinando Ippolito, che era compaesano di mio padre, il quale fin dal 1939 si trovava in servizio, nella Regia Marina, a Pantelleria.
Di quell’incontro nell’isola racconterà poi mio padre in un suo libro autobiografico (Ferrara Giuseppe “Memorie di un 2° Capo della Regia Marina”).

Ferdinando Ippolito nasce a Sarno, in provincia di Salerno, il 24 ottobre 1915 da Arturo e Giudice Giuditta. “All’età di 17 anni inoltrai domanda di volontario nell’arruolamento della Regia Marina; la visita medica la feci a La Spezia e fui fatto idoneo. Frequentai il corso a Pola con la specialità di fuochista-motorista navale. Finito il corso mi assegnarono come destinazione al distaccamento di Napoli nel 1933, dove fui imbarcato sul motoscafo di S.A.R. Umberto di Savoia per il periodo 1933 a tutto il 1935”, così l’Ippolito in alcuni suoi brevi appunti autobiografici. Il principe Umberto di Savoia (il futuro re di maggio, Umberto II) era solito chiamare l’Ippolito con l’amichevole vezzeggiativo di “Ferdinandiello”.

Questo particolare è un vivido e preciso ricordo della mia infanzia, in quanto mio padre lo raccontava spesso quando si lasciava andare a parlare degli anni della sua giovinezza, trascorsi in Marina. Dopo aver partecipato alla guerra di Spagna, che lo vide tentare di forzare con il MAS 435 il porto di Malaga, Ferdinando Ippolito rientrò alla sezione MAS, basata a Messina e facente parte della X Squadriglia di Augusta. Successivamente passò alla XV Squadriglia, in cui prestò servizio dal 1° aprile 1941 al 10 aprile 1943.

In tutto questo periodo di tempo egli operò con il suo MAS nelle acque antistanti la Sicilia, in particolare nel canale di mare che divideva quest’ultima dalla Tunisia. Compito principale era avvistare, se possibile contrastare, e comunicare al Comando Marina

Messina eventuali convogli inglesi in transito, che cercavano di rifornire l’assediata isola di Malta. Non erano escluse però altre incombenze: “sempre con i MAS arrivammo fin sotto la costiera libica per missioni diverse” annota nei suoi appunti l’Ippolito. Per il primo anno operativo gli venne concessa la Croce al Merito di guerra: A Ippolito Ferdinando, Capo Motorista Navale di 3a classe, matricola, 34118/SPE “Nel primo ciclo della guerra 1940/1943 imbarcato per 12 mesi su MAS disimpegnava i propri compiti con coraggio, abnegazione e sentimento del dovere. Acque del Mediterraneo Centrale, 10 giugno 1940 – 10 giugno 1941”.

Negli anni successivi al ‘40, dopo Messina la base delle operazioni della XV Squadriglia divenne principalmente Palermo, poi in seguito i porti di Trapani e di Mazara di Vallo, infine l’isola di Pantelleria, dove era allocato un efficiente sistema di approvvigionamento di siluri, come già accennato, adiacente al castello Barbacane, e di rifornimento di carburante. Una volta, salpati da Palermo, “in una giornata di nebbia finimmo col MAS in secca sulla spiaggia dell’Isola delle Femmine, fortunatamente senza feriti”, scrive Ippolito.

Per un lungo periodo la sua squadriglia fu dislocata a Mazara del Vallo, dove si fece raggiungere dalla moglie.
Così la figlia Giuditta al riguardo: “Ricordo bene l’avventura di mia madre per andare a Mazara del Vallo. Mio padre le inviò un telegramma dicendo di non partire, ma anche questo non arrivò mai, infatti viaggiò al buio, sotto le bombe. La sua fortuna fu quella di incontrare un uomo gentilissimo (era il padrone di pescherecci di Mazara), il quale accompagnò mamma fino alla capitaneria di porto, al buio di notte. Fu così gentile che le trovò anche un alloggio per tutto il tempo che rimase lì (purtroppo nessuno ha mai ricordato il nome di quest’uomo!!!)”.

Anche la permanenza del MAS di capo Ippolito presso la base aeronavale di Pantelleria durò per un lungo periodo di tempo. Nell’isola incontrò mio padre, suo compaesano e vecchio e caro amico. Fu un periodo tremendo e spossante, le missioni di guerra nel canale di Sicilia si susseguivano alle missioni.


Per settimane a Pantelleria il riposo non esisteva più né di giorno né di notte; si beveva acqua salmastra con cartine di polvere frizzante; durante il periodo della vendemmia mangiavamo il gustosissimo zibibbo”, così scrive l’Ippolito nei suoi ricordi. Certo l’acqua costituì per tutto il periodo bellico il problema principe di quella piazzaforte. Non essendoci sorgenti d’acqua dolce, si doveva ricorrere a quella fortemente mineralizzata dal sapore salmastro (ma potabile) delle “buvire” e del “pozzo” o a quella rugginosa delle navi cisterne o a quella piovana stagnante delle cisterne. In compenso c’era però dell’ottimo vino che “Ferdinandiello” sapeva apprezzare e gustare, come raccontava mio padre (che non era da meno), usando il vecchio vezzeggiativo del principe Umberto.

In quel tempo mio padre, con una ventina di

marinai alle sue dipendenze, era responsabile del grande deposito interrato di carburanti a Villa Silvia. In diverse occasioni Ippolito fu ospite nella nostra casa di via Trapani, ma a causa di mia madre, poco più che sedicenne, che allora non eccelleva ai fornelli, Ferdinando e mio padre a volte si recavano a mangiare presso la trattoria dello

 dirimpetto al porto, dove si poteva mangiare, benché in guerra, dell’ottimo pesce fresco e gustare un ancor più ottimo vino bianco delle kuddie. Qui, come mi raccontava mio padre, si riandava con i ricordi alla cara città natia, Sarno, e agli amici comuni, di cui molti arruolati in Marina. Di essi qualcuno, purtroppo, era già scomparso a causa degli eventi bellici in corso. Ferdinando ricordava i bei tempi di quando stava a Napoli e andava in giro per il golfo con il motoscafo reale, portando a bordo il principe Umberto insieme a donne eleganti e bellissime (in costumi assai succinti quasi seminude, sottolineava), tra cui forse l’amante napoletana del principe stesso.

Ambedue erano devoti a Casa Savoia, come d’altronde tutti nella Regia Marina a differenza dell’Aeronautica più legata al Regime. Per una strana coincidenza anche mio padre, per un certo periodo, aveva fatto parte dell’equipaggio del panfilo reale “Savoia” di re Vittorio Emanuele III.
La selezione per far parte degli equipaggi del motoscafo reale o del panfilo reale era severissima. Per il marinaio prescelto era motivo di vanto. E Ferdinando e mio padre erano orgogliosi di quella loro esperienza fatta quando erano dei giovanissimi marinai, appena usciti dalla Scuola di Pola. Ferdinando Ippolito operò nelle acque del canale di Sicilia fino ai primi dell’aprile del 1943, quando fu trasferito alla XVII Flottiglia MAS, dove rimase in forza fino al giorno 7 settembre 1943, vigilia dell’Armistizio.

A conclusione di un lungo ciclo operativo assai faticoso e sempre pericoloso il Nostro ebbe il giusto riconoscimento.
Infatti gli fu concessa la Croce di Guerra al valor militare “sul campo” con la motivazione che segue: A Ippolito Ferdinando, 2° Capo Motorista Navale, matricola 34118/SPE “Imbarcato per oltre trenta mesi consecutivi di guerra su silurante che ha svolto intensa e rischiosa attività, ha assolto i propri compiti con sereno coraggio, abnegazione ed elevato sentimento del dovere.
Mediterraneo, 10 giugno 1940 – 8 settembre 1943”.

Orazio Ferrara

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Spettacolo

4 Hotel, Marsala vince con Villa Favorita ma a Trapani una comparsa di Pantelleria

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“Bruno Barbieri – 4 Hotel”, il programma in onda su Sky ha fatto tappa a Trapani, Valderice e Marsala. Comparsa pantesca: Daniela Iracani

La puntata trasmessa il 14 settembre 2025 e registrata tra i luoghi simbolo della provincia, ha visto sfidarsi quattro strutture: Villa Favorita a Marsala, Palazzo Gatto Art Hotel e Hotel San Michele nel cuore di Trapani, e il Venere di Erice Resort a Valderice.

 Il contest prevede che gli albergatori si ospitino  a vicenda, valutandosi su cinque categorie: location, camera, colazione, servizi e prezzo, con punteggi da 0 a 10.
A fine puntata, come sempre, è arrivato il verdetto dello chef stellato Bruno Barbieri.

I voti di Barbieri e soprattutto il bonus, hanno determinato la vittoria di  Villa Favorita, ottocentesca  struttura marsalese, oggi una delle sale ricevimenti più rinomate della zona.

Ma una certa risonanza l’ha avuta anche l’Hotel San Michele di Trapani, dove, a colazione, si è creato un teatrino con la cameriera che sembrava contrariata e, come diremmo a Pantelleria “rispustera” che non ha fatto una bella figura, nè l’ha fatta fare alla struttura.

Ivi, abbiamo subito notato una presenza pantesca: Daniela Iracani, di profonde radici pantesche, con abitazioni a Khamma e Gadir e che raggiunge appena possibile l’isola da Trapani, per ricaricare energie e passioni. Docente in uno degli istituti più affascinanti di Trapani con affaccio sulla Tramontana, ha partecipato come comparsa splendida nella sua chioma infinita mentre, nella scena, degusta le pietanze, in compagnia.

Al vincitore sono andati i premi previsti dal programma: software gestionali di ultima generazione e un abbonamento Sky Business per rendere ancora più accoglienti e tecnologiche le camere della struttura.

Immagini da screen-shot direttamente dalla trasmissione di Sky “Bruno Barbieri – 4 Hotel” e da social

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Cultura

Pantelleria, 23 settembre messa in onore di San Pio, davanti la statua

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SAN PIO DA PIETRELCINA

Martedì 23 settembre 2025, alle ore 18.00, si celebrerà la Santa Messa presso la statua del Santo-

Il 23 settembre si celebra la festa liturgica di San Pio da Pietrelcina, al secolo Francesco Forgione, in ricordo della sua morte avvenuta il 23 settembre 1968. Questo frate cappuccino, noto per le stigmate e la fondazione della Casa Sollievo della Sofferenza, è uno dei santi più amati e devoti.

 La festa è un appuntamento importante per molti fedeli e pellegrini che si riuniscono in luoghi a lui dedicati.

Qualora le condizioni meteo non lo permettessero, l’Eucarestia sarà celebrata in Chiesa Madre

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Spettacolo

La top streaming italiana: “Ballerina” e “Mercoledì” guidano la classifica – JustWatch

caterina murana

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Ecco L’ultima classifica inerente a top film e serie TV più gettonate in Italia nell’ultima settimana: https://www.justwatch.com/it/streaming-charts

FIlm


 Per i film,  questa settimana entra direttamente al primo posto Ballerina. Ambientato cronologicamente tra John Wick 3 – Parabellum e John Wick 4, il film racconta la storia di una giovane sicaria determinata a vendicare la morte del padre. Da bambina aveva assistito all’omicidio e l’unico indizio rimasto impresso nella sua memoria è il tatuaggio del killer: da qui prende avvio una caccia serrata alla verità.

Scivola al secondo gradino del podio Il club dei delitti del giovedì, che perde la leadership dopo due settimane consecutive in vetta. La pellicola segue le avventure di quattro amici settantenni appassionati di vecchi casi irrisolti, la cui vita viene sconvolta quando un vero omicidio li trascina in un’indagine pericolosa e avvincente.

A chiudere la top 3 è un’altra nuova entrata, Drive-Away Dolls. Jamie, impulsiva e ribelle, e Marian, riservata e impacciata, decidono di intraprendere un viaggio verso Tallahassee per dare una svolta alle loro vite. Ma lungo il percorso le due amiche si troveranno a fare i conti con un gruppo di criminali pronti a cambiare radicalmente il corso della loro avventura.

Serie TV

Per le serie TV, si conferma al primo posto Mercoledì, stabile in vetta per la seconda settimana consecutiva. La giovane Addams prosegue la sua avventura alla Nevermore Academy, tra lezioni, amicizie complicate e una serie di omicidi misteriosi che mettono alla prova il suo ingegno e il suo lato più oscuro.

Invariata anche la seconda posizione, occupata da Alien: Pianeta Terra. Dopo lo schianto della nave spaziale USCSS Maginot sul nostro pianeta, un gruppo di soldati è costretto ad affrontare una minaccia mortale per l’intera umanità: l’invasione letale degli Alien.

A completare il podio, una nuova entrata: La fidanzata. Laura ha una vita apparentemente perfetta, divisa tra la carriera di successo, un matrimonio solido e l’amore per suo figlio Daniel. Ma l’equilibrio familiare viene stravolto quando il ragazzo presenta la nuova fidanzata, Cherry, che sin dal primo incontro suscita in Laura il sospetto di nascondere un pericoloso segreto.

A questa pagina è presente la tabella contenente la classifica completa aggiornata in tempo reale e riferita agli ultimi 7 giorni anche oltre la 10ma posizione.

Questa settimana JustWatch ha deciso di mettere in evidenza la sua guida a tutti i film con Ana de Armas e dove vederli in streaming in Italia. L’attrice candidata ai Golden Globe interpreta Eve Macarro nella pellicola Ballerina che ha conquistato la vetta della Streaming Chart settimanale italiana. La lista completa è disponibile a questa pagina:
https://www.justwatch.com/it/guida/ana-de-armas-film-streaming

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