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Cultura

Pantelleria, il Villaggio di Mursia con Maurizio Cattani – II parte

Giuliana Raffaelli

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È iniziata il 31 agosto la nuova campagna di studi nell’area archeologica di Mursia, tra i siti archeologici più importanti e meglio conservati del Mediterraneo Centrale. Abbiamo incontrato il direttore degli scavi Maurizio Cattani, associato presso il Dipartim. Storia Culture Civiltà-Università di Bologna, per conoscere questo straordinario sito. Il professore ci ha guidati in un viaggio virtuale nella preistori, quando i suoi abitanti coltivavano il grano e davano ospitalità alle navi che delle rotte del Mediterraneo.

Professor Cattani può riassumere brevemente la storia del villaggio?

“Il villaggio di Mursia è un abitato dell’antica e media età del Bronzo, tra il 1750 e il 1450 a.C. Ha dimensioni abbastanza estese (circa 1 ettaro) e caratteristiche archeologiche singolari: un muro di fortificazione monumentale e una necropoli che testimoniano una società complessa. Dal punto di vista scientifico i casi in cui si possono indagare, in uno stesso sito, sia il villaggio che le tombe sono rarissimi. Ed è anche eccezionalmente conservato: dopo il periodo di vita sesiota l’area non è più stato occupato, così le capanne sono rimaste intatte”.

Com’erano fatte le capanne?

“Avevano forma ovale allungata, ben organizzate e strutturate: il pavimento è posto 1 metro sotto il piano di campagna, con accesso fatto da porta e scaletta. Si pensa che la copertura fosse di elementi vegetali e ricoperta di terra per impermeabilizzare il tetto. La larghezza delle capanne è di massimo i 3,5 m., quindi si pensa a pali di questa misura per costruire una falda unica. Non sono stati, infatti, trovati pali centrali che potevano sostenere il palo di colmo per un doppio spiovente. All’interno sono riconoscibili utensili della vita quotidiana: focolari, piastre di cottura, suppellettili in ossidiana, osso, metallo”.

Come si svolgeva la vita degli abitanti di questo villaggio?

“Gli studi mostrano una comunità molto attiva. Resti archeobotanici (semi e carboni) testimoniano coltivazioni di cereali, raccolta di elementi vegetali spontanei e attività di allevamento. Le elevate quantità di ossa trovate confermano allevamenti di bovini, capre, pecore e maiali. Non mancano resti di pesci e di molluschi (soprattutto patelle). Era una società molto prosperosa, senza problemi di sussistenza”.

L’illustre aercheologo ci ha parlato, inoltre di ritrovamenti incredibili, intrecci e commerci con altre civiltà del Mediterraneo; ma ci ha anche parlato di progetti futuri e del suo sogno di monumentalizzazione del sito e di realizzare una sede museale dedicata; infine, di un futuro in cui il villaggio di Mursia sarà decoroso tutto l’anno, in cui attraverso percorsi e pannelli si possa spiegare la sua storia. “Piange il cuore nel vedere il sito così abbandonato. Non è giusto, per noi che ci abbiamo scavato e per l’isola” conclude Cattani.

Come non essere d’accordo?! Noi seguiremo gli scavi, gli studi e le ricerche e continueremo a raccontarvi la storia  millenaria e straordinaria di Pantelleria.

 Giuliana Raffaelli

Laureata in Scienze Geologiche, ha acquisito il dottorato in Scienze della Terra all’Università di Urbino “Carlo Bo” con una tesi sui materiali lapidei utilizzati in architettura e sui loro problemi di conservazione. Si è poi specializzata nell’analisi dei materiali policristallini mediante tecniche di diffrazione di raggi X. Nel febbraio 2021 ha conseguito il Master in Giornalismo Scientifico all'Università Sapienza di Roma con lode e premio per la migliore tesi. La vocazione per la comunicazione della Scienza l’ha portata a partecipare a moltissime attività di divulgazione. Fino a quando è approdata sull’isola di Pantelleria. Per amore. Ed è stata una passione travolgente… per il blu del suo mare, per l’energia delle sue rocce, per l’ardore delle sue genti.

Cultura

“Ways of Europe”, a Lampedusa due giorni di evento transnazionale sul futuro dell’UE

Direttore

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Esplorare la Solidarietà e il Futuro dell’Europa: il 3 e 4 giugno la cittadinanza e una delegazione europea del progetto si confronteranno sulle Vie d’Europa da percorrere

Il 4 mattina all’Istituto Pirandello sarà presentata la video-inchiesta dei giovani abitanti dell’isola 

Lampedusa, 3–4 giugno | Riprende dalla Porta d’Europa il cammino di Ways of Europe, progetto finanziato dal programma CERV dell’Unione Europea. Due giornate di dibattiti, laboratori e incontri dedicati al tema della solidarietà, con la partecipazione di attivisti, educatori e giornalisti da tutta Europa. L’appuntamento si inserisce in un percorso che tocca luoghi simbolici del continente – Bruxelles, Calais, Budapest, Barcellona – per affrontare temi cruciali come la democrazia, i diritti umani e l’antidiscriminazione, e costruire insieme un manifesto per il futuro dell’Europa.

Centrale il dibattito con la cittadinanza e in particolare con le nuove generazioni di Lampedusa: non si può che partire dai più giovani per comprendere e costruire le strade dell’Europa che verrà. Studenti e studentesse dell’Istituto Omnicomprensivo Luigi Pirandello, hanno girato una video-inchiesta in collaborazione con Mandragola Editrice che sarà proiettata nel corso dell’evento e in particolare la mattina del 4 giugno nell’aula magna della scuola. Il cortometraggio è il frutto di una settimana di formazione basata sulla metodologia dei Future Dialogue con l’obiettivo di elaborare  visioni nuove e autentiche del futuro europeo, contribuendo a trasformare l’isola da luogo simbolico delle contraddizioni europee a laboratorio attivo di solidarietà, cittadinanza e partecipazione Il programma è aperto al pubblico e include: un incontro di scambio con l’artista Tanja Boukal, la Biblioteca IBBY e Mediterranean Hope; un laboratorio partecipativo per la co-creazione di un manifesto sul tema solidarietà a partire dai risultati del laboratorio condotto da Mandragola a scuola; la proiezione pubblica del video realizzato con le studentesse e gli studenti di Lampedusa; e una visita guidata ai luoghi simbolo dell’isola, tra cui la Porta d’Europa e il cimitero commemorativo in memoria dei migranti morti nel Mediterraneo.

Ways of Europe organizza eventi e crea spazi di dialogo mettendo in connessione partecipanti provenienti da diversi paesi europei. Guidati da Arci Solidarietà e da partner internazionali, il progetto arriva a Lampedusa dopo il primo incontro transnazionale a Bruxelles. Con workshop, iniziative culturali e una rete di ambasciatori di comunità, il progetto sfida le narrazioni xenofobe e promuove la collaborazione transfrontaliera, lasciando un’eredità duratura di impegno civico e fiducia nelle istituzioni europee.

Luca Lovisetto, formatore di Mandragola Editrice per Ways of Europe all’Istituto Omnicomprensivo Luigi Pirandello di Lampedusa: “Dialogare con le nuove generazioni di Lampedusa è cruciale perché significa restituire loro il diritto di essere protagoniste e non semplici spettatrici della narrazione che le riguarda. Questi incontri hanno offerto ai giovani l’opportunità di avere una voce ed essere ascoltati a livello europeo”.

Mariangela De Blasi, vicepresidente di Arci Solidarietà: “Il futuro dell’Europa deve ripartire dai temi e dai luoghi in cui si realizzano le più grandi contraddizioni del nostro tempo. A Lampedusa scriveremo una nuova pagina di solidarietà con uno sguardo ampio che possa realmente abbracciare bisogni e desideri di tutte e tutti”.

Di seguito il programma dell’evento:

Ways of Europe goes to Lampedusa!
Exploring Solidarity and the Future of Europe

A two-day transnational gathering, bringing together over participants from Italy, France, Hungary, the Netherlands, Spain, and beyond, to explore themes of solidarity and envision the future of Europe.

June 3

Morning Session 

Meeting with local stakeholders and artist Tanja Boukal
Time: 10:30–12:30 | Biblioteca Ibby Lampedusa (Via Roma 34)
Activity: Introduction to the Lampedusa Library project and exchange with Mediterranean Hope and local promoters.

Afternoon Session 

WE Future Dialogue and Manifesto workshop
Time: 17:00–19:00 | Scuola di Lampedusa, Aula Magna (Via Grecale)
Activity:

Plenary dialogue among European partners
Joint discussion and reflection on laboratory outcomes
Co-creation of a manifesto on solidarity, followed by a social aperitif hosted by local hospitality students

June 4

Morning Session

Public documentary screening and dialogue

Time: 10:00–12:00 | Liceo Scientifico Majorana di Lampedusa, Aula Magna (Via Grecale)
Activity:

Screening of a short documentary featuring local students’ Future Dialogue laboratories
Open dialogue session with the educational community and local citizens
Journalist Annalisi Camilli (Internazionale) will join remotely the forum
Afternoon Session 

Guided tour through the #WaysOfEurope

Visit at the symbolic cemetery memorial for migrants lost at sea with activist and lawyer Paola La Rosa.
Guided encounters at significant island sites, including Porta d’Europa, Porto M and Archivio Storico.
Join us in Lampedusa for dialogue, discovery, and a shared vision for Europe’s future!

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Cultura

A Pantelleria riapre “Scruscio” il ristorante di Salvatore Bottaro vista Africa

Direttore

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Dal 30 maggio, si riapre il sipario sul gusto

Scruscio,   in Contrada Mursia, 20, torna a incantare, tra il mare che respira lento e il cielo che si tinge d’oro.
Con un nome così, il ristorante porta subito alla poesia: il rumore della risacca del mare, con vista sull’Africa.

In regia, sempre lui: l’infaticabile chef Salvatore Bottaro, con la sua cucina d’autore che parla al cuore (e al palato). 
Dopo le esperienze anche televisive, dove si cimentava nella preparazione di piatti tipici panteschi rivisitati, contribuendo così alla divulgazione dell’essenza culinaria pantesca, con Scruscio, chef Bottaro sta dando il meglio per offrire: ogni sera un tramonto diverso, ogni piatto un piccolo spettacolo.

Con il servizio giovane, attento, invisibilmente perfetto, la parentesi che gli ospiti possono concedersi diventa un vera e propria esperienza.

Usando una frase di Bottaro “Il mare ha tante storie da raccontare — e noi le serviamo in tavola.”

Che altro aggiungere? Prenotate al numero: 3809039362

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Cultura

Studenti dell’Istituto Nautico “Da Vinci” a lezione presso la Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Trapani

Matteo Ferrandes

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Si è concluso questa mattina presso la Capitaneria di Porto – Guardia
Costiera di Trapani il progetto di alternanza scuola-lavoro, inserito
nell’ambito dei percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento,
che ha consentito di “aprire le porte” a 24 studenti dell’Istituto nautico “L.
Da VINCI”, quale modalità didattico-formativa rivolta all’orientamento ed a
favorire un ingresso consapevole degli studenti nel realistico e dinamico
contesto operativo e lavorativo.
La collaborazione, che scaturisce da una specifica convenzione stipulata
tra la Guardia Costiera di Trapani e l’Istituto nautico, si basa su un modello
di apprendimento che avvicina in maniera pratica i giovani al mondo del
lavoro.
Il progetto in questione ha consentito agli studenti delle classi quarte e
quinte di trascorrere numerose ore a diretto contatto con i militari della
Capitaneria di Porto di Trapani, nel corso di tutte le attività amministrative
ed operative diuturnamente svolte nell’ambito del Compartimento marittimo
di giurisdizione.
Il percorso formativo è stato seguito da tutors militari e professori della
scuola tramite lezioni teoriche anche attraverso la visione di filmati
istituzionali e hanno avuto l’occasione di partecipare, nella veste di “giovani
marinai appena arruolati”, ad alcune attività tecnico-amministrative, in
particolare presso gli uffici patenti nautiche, gente di mare, naviglio,
demanio marittimo, effettuando anche ispezioni a bordo delle unità

mercantili che scalano il sorgitore di Trapani, per verificare il rispetto delle
norme sulla sicurezza della navigazione.

Hanno altresì seguito varie attività operative, visitando la sala operativa,
dove vengono gestite tutte le fasi di ricerca e soccorso per la salvaguardia
della vita umana in mare e le motovedette appositamente dedicate a questo
prioritario ed importante compito istituzionale del Corpo, insieme alle altre
unità dedicate invece alle uscite di polizia marittima per la vigilanza ed il
controllo del litorale marittimo.

Il Comandante della Capitaneria di Porto, Capitano di Vascello, Guglielmo
CASSONE, ha espresso soddisfazione per la collaborazione attivata con
l’Istituto nautico, commentando: “Abbiamo raccolto con estremo piacere
questa iniziativa d’accordo con il Dirigente dell’Istituto scolastico. Contribuire
ad avvicinare i giovani al mondo del lavoro, offrendo loro l’opportunità di
ampliare conoscenze ed esperienze per rispondere meglio alle loro esigenze,
per la Capitaneria di Porto di Trapani è un motivo di orgoglio. L’entusiasmo di
questi ragazzi e la loro voglia di mettersi alla prova è certamente un buon inizio
per la loro futura attività lavorativa, magari nella Guardia Costiera”.
Trapani, 29.05.2025

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