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Elezioni

Pantelleria, Gianni Gabriele: “Continuare a lottare insieme per l’isola”. Le motivazioni della nostra scelta

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Gentile Direttrice,
chiedo spazio sul suo giornale per  esprimere e raccontare a nome di mio padre, Giovanni Gabriele e anche della mia famiglia la verità sulla decisione presa e sul perché si è presa.

Cinque anni fa, abbiamo creduto come molti di voi in un sogno, in una rivoluzione positiva per l’isola. C’era, sulla carta, un gruppo forte, coeso e che condivideva degli ideali importanti non solo con i cittadini di Pantelleria, ma con il resto d’Italia. Cinque anni fa, abbiamo vinto le elezioni e sottolineo abbiamo, perché non ha vinto il gruppo, ha vinto Pantelleria e gli ideali che quel gruppo condivideva con la popolazione. Cinque anni fa, mio padre ha deciso di mettersi in gioco e non perché avesse interesse di qualche genere, ma semplicemente perché sostenuto da molti compaesani, compaesani che avevano bisogno di una persona di fiducia dentro un gruppo fatto per la maggior parte di persone al tempo poco conosciute e molte di loro neanche pantesche.

Il risultato lo sappiamo tutti

Pantelleria ha vinto e mio padre è stato il secondo consigliere più votato. E di questo, ne siamo ancora grati. Come tutti sappiamo però, l’incanto è durato poco e i due consiglieri più sostenuti, mio padre e Claudia Della Gatta, si sono schierati all’opposizione.
Io e la mia famiglia abbiamo lottato in tutti modi per tirare fuori mio padre da un ambiente ostile, aggressivo e che non appartiene in alcun modo alle nostre persone. Lui, appoggiato dalla collega Della Gatta e da tutta la gente che in questi anni ha continuato a sostenerli, ha deciso con la sua semplicità di restare e fare opposizione fino alla fine.

Oggi, a distanza di 5 anni, ci risiamo

Siamo chiamati nuovamente a votare per le sorti di quest’isola e mio padre, ancora una volta, è stato chiamato in causa. In questi 5 anni, mio padre ha incassato cattiverie di ogni genere, ed è stato schernito e umiliato in ogni modo per la sua semplicità verbale o di agire. Con la stessa semplicità, lì dove, chiunque sarebbe caduto, lì dove chiunque avrebbe abbandonato, si è fatto scivolare tutto addosso, come se nessuna di queste cose lo sfiorasse minimamente. A differenza sua però, io e il resto della famiglia, vi assicuro, abbiamo sofferto parecchio, soffocando in ogni modo l’impulsività nell’agire in difesa di mio padre. Per questo, ancora una volta, ora che ci risiamo, il nostro intento è sempre stato quello di tirare mio padre fuori da questo ambiente.

Nell’ultimo mese e mezzo e soprattutto in queste ultime 2 settimane, la pressione che io e mio padre abbiamo subito al fine di prendere una decisione su con chi schierarsi, è stata pesante. Mio padre, con coerenza e lealtà nei confronti di una collega con cui ha combattuto per 5 anni, mentre tutti gli altri stavano in silenzio, ha sempre espresso un unico concetto. “Io sto con Claudia, ho lottato con lei e con lei voglio continuare a lottare”. Questo ha scatenato agitazione.
E’ stato fatto e detto di tutto, da una parte e dall’altra per cercare di convincere mio padre e Claudia a prendere una posizione. Claudia, coerente con i suoi ideali ha deciso di non schierarsi da nessuna parte e di fare la propria lista. La mia famiglia ha da subito espresso perplessità.

Ha davvero senso avere 4 liste a Pantelleria?

Dovremmo essere tutti uniti per raggiungere il bene comune e invece, lottiamo tra di noi, compaesani, fratelli, per il comando dell’isola.

Abbiamo cercato in tutti i modi di capire se vi era un minimo di speranza per lottare insieme. Ho sperato che la stima che la gente nutre nei confronti di mio padre potesse servire da collante per ottenere coesione, ma non è stato abbastanza. Così, inizialmente (e fino a ieri 29 aprile 2023), per coerenza nei confronti di Claudia e anche per non fare “sgarbo” alla squadra di Fabrizio che stimiamo e riteniamo un amico, e allo stesso modo, alla squadra di Angela, mio padre ha deciso di continuare a sostenere Claudia.
Alla stessa Claudia, a sua volta, è stato esposto, da sempre, un concetto: “La decisione di mio padre, non dipende solo da lui, ma dalla famiglia e dalle persone a noi care”.

Per questo è stato chiesto a Claudia, prima di prendere una decisione definitiva, di condividere con noi i componenti della sua lista, che di giorno in giorno stava mettendo in piedi con coraggio e determinazione. Per questioni personali e per un senso di protezione, Claudia ha sempre voluto mantenere il segreto sui componenti della lista, chiedendo di seguirla indipendentemente.

Questo purtroppo per noi non era accettabile. Non solo abbiamo sempre sostenuto che una quarta lista avrebbe solo indebolito le altre 2 in corsa e rafforzato quella dell’attuale sindaco Campo, ma ci è stato chiesto di sostenere una lista senza valutarne i componenti e, di conseguenza, le possibilità di raggiungere l’obbiettivo: “Continuare a lottare insieme per l’isola”.

La comunicazione a Claudia Della Gatta

Ecco perché oltre 2 settimane fa, abbiamo comunicato a Claudia, che in assenza di elementi che ci permettessero di fare una valutazione, avremmo preso la decisione di non sostenere la sua lista. Per oltre 2 settimane abbiamo atteso e discusso, subendo attacchi esterni, pressioni, e ascoltando dicerie di ogni genere, ma continuando a mantenere sempre è solo una linea. “Gianni sostiene Claudia”.

Sopportare tutto questo, non è stato sufficiente per far sbilanciare Claudia che, anche davanti alla consapevolezza di perdere l’appoggio di mio padre, ha deciso di mantenere la sua linea. Per questo, senza elementi da valutare e senza neanche più il tempo per farlo, abbiamo deciso di prendere una decisione. La decisione non è stata semplice. Non solo perché non avremmo mai voluto abbandonare Claudia, ma anche perché siamo amici e nutriamo rispetto per tutti i componenti delle altre liste e sappiamo, che comunque vadano le cose, qualcuno, ne risentirà.

Consapevoli di questo, l’unico elemento che è stato decisivo per la nostra decisione è stato ancora una volta la speranza che questo modo di combattere tra fratelli, un giorno possa finire e che l’unione di una popolazione compatta e che lavori insieme, possa col tempo, realizzarsi. Per questo, fin da tempi non sospetti, abbiamo sempre sostenuto e appoggiato l’operato del giovane candidato “Angelo Casano” e dei giovani che insieme a lui, attraverso le associazioni, hanno dimostrato negli anni che questo nostro ideale, di una comunità unita, possa un giorno realizzarsi. Forti di questa speranza, anche se dispiaciuti, perché convinti che le cose potevano andare diversamente e che la strada di un’unica lista si sarebbe potuta percorrere se tutti avessero messo da parte qualcosa, la nostra famiglia ha deciso di sostenere la lista di Angela Siragusa.

Sarà una campagna elettorale complicata per tutti e noi ci auguriamo che i rapporti di rispetto e amicizia, fuori dalle ostilità politiche, possano restare integri.
Comunque vada, facciamo, a tutte le nuove squadre, un in bocca al lupo.

Ringraziandola per lo spazio concesso,
Pietro Gabriele.

Marina Cozzo è nata a Latina il 27 maggio 1967, per ovvietà logistico/sanitarie, da genitori provenienti da Pantelleria, contrada Khamma. Nel 2007 inizia il suo percorso di pubblicista presso la testata giornalistica cartacea L'Apriliano - direttore Adriano Panzironi, redattore Stefano Mengozzi. Nel 2014 le viene proposto di curarsi di Aprilia per Il Corriere della Città – direttore Maria Corrao, testata online e intraprende una collaborazione anche con Essere Donna Magazine – direttore Alga Madia. Il 27 gennaio 2017 l'iscrizione al Consiglio dell'Ordine dei Giornalisti nel Lazio. Ma il sangue isolano audace ed energico caratterizza ogni sua iniziativa la induce nel 2018 ad aprire Il Giornale di Pantelleria.

Elezioni

Pantelleria – Elezioni Europee, On. Tardino (Lega) “porto nei comuni la voce del Parlamento Europeo”

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Ieri, l’eurodeputata Annalisa Tardino (Lega), candidata alle elezioni europee 2024, si trovava a Pantelleria per incontrare l’amministrazione comunale e la cittadinanza, nell’intento di creare uno scambio di istanze-risposte alle esigenze locali.

L’abbiamo intervistata, chiedendole

Onorevole vuole rappresentarci del suo intervento con l’amministrazione? La parlamentare licatese così ci ha spiegato “Innanzitutto, ritengo che non si possa fare politica locale, tenendo lontana l’Europa. Dobbiamo smettere di pensare che l’Europa sia a 2400 km di distanza perchè in realtà è dentro casa, governa i nostri territori e avere la visione di una Europa vicina cui chiedere e dove portare le nostre esigenze, le nostre peculiarità e differenze, rispetto all’Europa del Nord è di fondamentale importanza. Ritengo, pertanto, che i consiglieri comunali devono capire questo attraverso noi deputati, spiegando loro cosa si fa in Europa, come si articola il procedimento legislativo e perchè un europarlamentare è utile, anzi fondamentale per il territorio.
Partendo dalle proteste degli agricoltori, per esempio, si capisce che si tratta di normative di quasi esclusiva dell’UE e che se non le governiamo ci piombano addosso provvedimenti legislativi che non ci tengono in considerazione.

“Quindi secondo me è di fondamentale importanza parlare, ascoltare e poi riferire.
“Gli incontri che io ho fatto in questi anni all’interno dei consigli comunali, al di là delle campagne elettorali, sono incontri istituzionali, in cui metto a disposizione il background di conoscenze che si è formato in Europa, illustrando il nostro lavoro nelle commissioni del Parlamento Europeo.”

Quali tematiche avete toccato che riguardano Pantelleria?Nello specifico per Pantelleria abbiamo affrontato con l’amministrazione le problematiche legate: ai trasporti, porto e aeroporto; alla valorizzazione dei territori. So che l’amministrazione ha fatto una importante operazione di marketing, con i prodotti tipici e noi siamo a tutela del Made in Italy. Inoltre ho parlato delle nostre idee relativamente alla eccessiva globalizzazione puntando ad un maggiore protezionismo dei nostri territori, visto che abbiamo dimostrato di non poter tutelare i nostri produttori, specie gli agricoltori, e in generale del sistema economico.
“Ho così portato l’esperienza, il lavoro svolto, il modus operandi del Parlamento e delle altre istituzioni europee e poi ho ascoltato.”

So che lei conosce l’isola, ma le voglio chiedere com’è stata l’accoglienza che ha avuto, in questo frangente? “Infatti conosco l’isola ma in veste non ufficiale. Questa volta ho avuto il piacere di essere invitata dall’amministrazione. 
So tratta di una amministrazione giovane ma con molta voglia di fare. In 10 mesi di lavoro hanno portato già dei risultati e poi, aprendosi verso chi ha voglia di spendersi per il territorio, dimostra di essere capace di parlare ai vari livelli istituzionali. considerando che oggi gli unici fondi che ci sono per i Comuni sono di matrice europea ed essere in linea con le modalità di lavoro delle istituzioni europee è di fondamentale importanza.”
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Pantelleria – Europee, il candidato Parrinello ai panteschi “il mio obiettivo: convincere Bruxelles a considerare l’insularità un’opportunità”

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Carissimi amici,

Ho trascorso tre anni meravigliosi nella vostra splendida isola, e l’unico rimpianto per me è stato dover interrompere il lavoro che avevamo iniziato insieme. Sono arrivato con rispetto per le vostre incertezze e, perché no, anche per le vostre paure, dovute alla velocità delle decisioni e alla comprensione limitata delle enormi opportunità che l’istituzione del Parco Nazionale avrebbe potuto portare per l’economia e, soprattutto, per offrire ai giovani isolani la possibilità di costruire il loro futuro in questo angolo di paradiso.

Abbiamo cominciato a conoscerci e credo che ci siamo apprezzati reciprocamente, inizialmente da solo con il supporto del CdA, poi con la collaborazione dei primi dipendenti assunti a tempo determinato. Ho cercato di semplificare l’interazione di chiunque, agricoltore, associazione, impresa edile, semplice cittadino, con il sistema burocratico del Parco. Ho dimostrato che la presenza del Parco avrebbe potuto semplificare le cose su un’isola già piena di vincoli.

Con i miei collaboratori e con molti di voi che sono venuti alla sede del Parco sempre aperta e attenta ad accogliere qualsiasi suggerimento, siamo riusciti a cambiare la percezione del Parco in tutta la comunità pantesca. Abbiamo ottenuto il finanziamento di numerosi progetti nel settore della green economy e della transizione energetica che cambieranno il volto dell’isola nel prossimo futuro.

Abbiamo collaborato con le principali istituzioni universitarie nazionali e siamo diventati un punto di riferimento per la Commissione Europea nella transizione energetica. Abbiamo realizzato un piccolo miracolo: unito cacciatori, viticoltori e ambientalisti trasformando i primi in selecontrollori per garantire un equilibrio tra popolazione di conigli e piante di zibibbo.

Siamo stati i primi in Italia ad utilizzare i fondi per ristorare le imprese colpite dal Covid-19, suscitando la sorpresa del Ministero dell’Ambiente e degli altri Parchi Nazionali. Purtroppo, non siamo riusciti a fare tutto quello che avrei voluto per rilanciare l’agricoltura e i suoi ineguagliabili gioielli agroalimentari, a causa dell’epidemia da Covid-19 che ha interessato due dei tre anni della mia presenza sull’isola.

Tuttavia, conoscete bene le sfide che ho affrontato. Come sapete, l’isola mi ha accolto come accoglie chi arriva distratto e poi si innamora follemente. Anche a me è successo, ma le leggi burocratiche mi hanno costretto a lasciare incompiuto il lavoro e a tornare nei ranghi regionali. Tuttavia, come avete avuto modo di conoscermi, la poltrona e la scrivania non sono il mio orizzonte.

Ho cercato di trovare un modo per contribuire al riscatto della nostra Sicilia. Con questo spirito, ho incontrato Cateno De Luca e abbiamo deciso di collaborare. Cateno mi ha incaricato di occuparmi di agricoltura all’interno del partito Sud Chiama Nord e mi ha chiesto di candidarmi alle Elezioni Europee come tappa di avvicinamento al governo regionale. Ho accettato senza esitazione e senza secondi fini.

Bruxelles non è poi così lontana, perché lì si prendono la maggior parte delle decisioni che influenzano la nostra vita. Forse ci sembra distante perché gli eletti siciliani spesso dimenticano di rappresentare gli interessi del proprio popolo, invece di occuparsi principalmente del proprio conto in banca. Conoscendo le esigenze delle vostre comunità e di tutte le comunità isolane, il mio obiettivo è quello di convincere Bruxelles a considerare l’insularità non come un problema, ma come un’opportunità.

Le isole possono diventare laboratori per sperimentare il futuro: luoghi dove la transizione energetica deve avvenire entro il 2030, dove la sanità deve passare dalle metodologie attuali al futuro delle nuove tecnologie e della telemedicina, dove è possibile lavorare o studiare da remoto senza problemi, dove le produzioni agricole ritrovano il loro legame con la terra e con le stagioni, dove i trasporti non sono un privilegio, ma un diritto inalienabile degli abitanti delle isole, con trasporti gratuiti a carico dell’Unione Europea per tutti i residenti. Questo è ciò a cui mi impegno a sostenere se avrò il privilegio di essere eletto al Parlamento Europeo.

Vi chiedo semplicemente di sostenermi con la vostra amicizia e con il vostro voto.

Ci vedremo presto a Pantelleria.

Antonio Parrinello

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Pantelleria – Europee 2024, come partecipare al voto per studenti fuori sede

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Il Comune di Pantelleria ha emesso disciplinare per la partecipazione al voto delle Elezioni al Parlamento Europeo 2024.

Di seguito il documento integrale scaricabile

documento – avviso presentaz. istanza voto studenti fuori sede

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