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Salute

Pantelleria – Fibrosi cistica, il Castello illuminato di verde per la campagna “1 su 30 e non lo sai”

Redazione

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Pantelleria aderisce alla prima settimana di sensibilizzazione sul test del portatore sano di fibrosi cistica. Castello illuminato di verde il 23 settembre 2024

1 PERSONA SU 30 È PORTATRICE SANA DI FIBROSI CISTICA.

LA FONDAZIONE PER LA RICERCA SULLA FIBROSI CISTICA (FFC RICERCA) 

LANCIA LA PRIMA SETTIMANA DI SENSIBILIZZAZIONE SUL TEST DEL PORTATORE SANO FC.

 

Dal 23 al 29 settembre p.v., molti monumenti significativi di diversi Comuni italiani si illumineranno di verde e sarà on air il nuovo spot della Campagna “1 su 30 e non lo sai” per ricordare l’importanza del test del portatore sano di fibrosi cistica

 

Dal David di Michelangelo in Piazza della Signoria a Firenze alla Mole Antonelliana a Torino, da Palazzo Pirelli, sede della Regione Lombardia a Milano al Palazzo della Gran Guardia a Verona, dal Palazzo del Podestà a Bologna al Teatro Massimo di Palermo, dal 23 al 29 settembre i principali monumenti di oltre una ventina di città italiane si illumineranno di verde, colore istituzionale FFC Ricerca, aderendo alla prima Settimana di sensibilizzazione sul test del portatore sano di fibrosi cistica (FC), una delle malattie genetiche gravi più diffuse, senza ancora una cura risolutiva.

L’iniziativa è promossa dalla Fondazione per la Ricerca sulla Fibrosi Cistica – ETS e si inserisce nel solco della Campagna “1 su 30 e non lo sai”, lanciata a settembre 2023, che mira ad aumentare la conoscenza della malattia e del test del portatore sano di FC. 1 su 30 è, infatti, la frequenza con cui si presenta la condizione di portatore di fibrosi cistica nella popolazione italiana. Un portatore non ha sintomi e non è malato ma una coppia composta da due portatori di FC a ogni gravidanza ha 1 probabilità su 4 di avere un figlio malato (25%).

Un progetto ambizioso e complesso, il primo in Italia dedicato al tema, che punta a colmare un vuoto e bisogno informativo – come hanno denunciato malati, caregiver, istituzioni e medici intervistati nell’Health Technology Assessment (HTA) commissionato dalla Fondazione all’Istituto Mario Negri e alla LIUC – che ha già raccolto l’interesse di numerosi decisori e referenti istituzionali, professionisti sanitari.

Due i principali obiettivi: informare il maggior numero di persone sull’esistenza del test e giungere all’erogazione gratuita del test del portatore sano di FC per le donne di età compresa tra i 18 e i 50 anni, in convenzione in tutte le regioni d’Italia, partendo da alcune regioni pilota.

Attualmente, il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) offre il test per l’identificazione del portatore di FC solo a soggetti considerati ad alto rischio di poter mettere alla luce un bambino affetto da FC, in particolare persone con parenti affetti da FC. L’HTA dimostra che, a fronte di un’erogazione del test organizzata, nell’arco di 6-/8 anni il SSN rientrerebbe dei costi.

L’attività di advocacy della Fondazione ha fatto sì che l’Ordine del Giorno (ODG G/1161/11/10) sull’attuazione di modelli sperimentali di screening del portatore sano per l’identificazione precoce del rischio di fibrosi cistica sia stato presentato lo scorso 17 luglio in Senato dalla Sen. Ylenia Zambito anche al DL Liste di attesa e sia stato accolto. Un importante atto di impegno da parte del Governo nel farsi carico di questo delicato tema.

 

In collaborazione con l’agenzia di comunicazione medico-scientifica Zadig, FFC Ricerca ha realizzato un sito internet dedicato – testfibrosicistica.it – per rendere accessibili le informazioni sul test e favorire una scelta genitoriale consapevole. A rafforzare l’iniziativa, nel mese di settembre sarà on air sulle principali reti televisive nazionali il nuovo spot sociale.

 

A OTTOBRE TORNA NELLE PIAZZE ITALIANE IL CICLAMINO PER LA RICERCA IN FC

Al termine della settimana di sensibilizzazione, la Fondazione sarà di nuovo protagonista con l’annuale Campagna Nazionale del Ciclamino della ricerca: per tutto il mese di ottobre, acquistando il fiore nelle principali piazze italiane, sarà possibile sostenere i progetti scientifici e la mission di FFC Ricerca, Una Cura per tutti, per garantire a tutte le persone con fibrosi cistica le migliori cure possibili, anche a coloro ancora orfani di terapia. In programma un ricco calendario di eventi e iniziative promossi dai volontari dei Gruppi e delle Delegazioni su tutto il territorio del nostro Paese per sensibilizzare sulla malattia e sulla ricerca. A dare avvio alla Campagna Nazionale sarà la XII edizione del charity Bike Tour, la pedalata solidale che quest’anno percorrerà le strade di Campania, Basilicata e Puglia dal 2 al 5 ottobre.

 

 

Si ringraziano i Comuni che hanno aderito alla Campagna di sensibilizzazione con l’illuminazione dei loro monumenti. Nella fattispecie, in ordine alfabetico:

 

1.     Comune di Alba, Torri di piazza Risorgimento, martedì 24 settembre

2.     Comune di Alessandria, Arco del Trionfo, lunedì 23 settembre

3.     Comune di Acqui Terme, Edicola tempietto La Bollente, da lunedì 23 a domenica 29 settembre

4.     Comune di Bergamo, Porta San Giacomo, giovedì 26 settembre

5.     Comune di Bologna, Palazzo Podestà, lunedì 23 settembre

6.     Comune di Brescia, Palazzo della Loggia, lunedì 23 settembre

7.     Comune di Budoni, Teatro Comunale Andrea Parodi, da lunedì 23 a domenica 29 settembre

8.     Comune di Carvico, Palazzo Municipale, mercoledì 25 e giovedì 26 settembre

9.     Comune di Crotone, Fontana di via XXV Aprile, da lunedì 23 a domenica 29 settembre

10.  Comune di Ferrara, Fontana di Piazza della Repubblica, lunedì 23 settembre

11.  Comune di Firenze, David di Michelangelo in Piazza della Signoria, sabato 28 settembre

12.  Comune di Legnano, Palazzo Municipale, da lunedì 23 a mercoledì 25 settembre

13.  Comune di Nichelino, facciata del Palazzo comunale in Piazza G. Di Vittorio 1, da lunedì 23 a domenica 29 settembre

14.  Comune di Padova, Torre Campanaria di Palazzo Moroni, lunedì 23 settembre dal tramonto all’alba

15.  Comune di Palermo, Teatro Massimo, sabato 28 settembre

16.  Comune di Pantelleria, Castello di Pantelleria, lunedì 23 settembre

17.  Comune di Recco, Ponte San Nicola e aiuola della Sala Polivalente, lunedì e martedì 23 e 24 settembre

18.  Comune di Torino, Mole Antonelliana, domenica 29 settembre

19.  Comune di Trento, Fontana di Nettuno, mercoledì 25 settembre

20.  Comune di Trieste, Fontana di Nettuno, Piazza della Borsa, sabato 28 settembre

21.  Comune di Verona, Palazzo della Gran Guardia, sabato e domenica 28 e 29 settembre

22.  Regione Liguria, Schermo del Palazzo di Piazza De Ferrari, dal 23 al 29 settembre con eccezione del 25 settembre

23.  Regione Lombardia, Palazzo Pirelli, Milano, mercoledì 25 settembre

Salute

ASP Trapani, 42 incarichi assegnati per Guardie Mediche in Isole Minori e Carceri

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Quarantadue incarichi assegnati stamattina dall’Azienda Sanitaria Provinciale di Trapani, tra Continuità Assistenziale (Guardie mediche) e Istituti penitenziari, per garantire l’assistenza agli utenti, nei prefestivi dalle ore 10 alle ore 20, nei festivi dalle ore 8 alle ore 20 e nel notturno dalle ore 20 alle ore 8.
Si tratta della seconda convocazione per i medici effettuata dall’ASP. I nuovi incarichi conferiti, avranno durata da 3 a 6 mesi, in base a quanto previsto nell’avviso emanato, a partire dal primo luglio, e coprono gran parte dei presidi sanitari dislocati su tutto il territorio provinciale,
I medici che si sono presentati alla convocazione effettuata dalla unità operativa Applicazioni Contrattuali e Gestione Convenzioni, guidata da Sabrina Sacco, hanno scelto complessivamente:

  •  28 incarichi di Guardia Medica, compreso uno del “Progetto Trinacria” riservato alle isole minori;
  •  14 incarichi fra le carceri di Trapani e Castelvetrano e la casa di reclusione di Favignana, coprendo la quasi totalità dei posti a disposizione.

L’ASP si occupa infatti anche della gestione sanitaria all’interno delle strutture penitenziarie della provincia, garantendo assistenza ai detenuti.
Venti sono gli incarichi di Guardia Medica non assegnati e, tra questi, quelli di Casa Santa e di Trapani, nonostante in questo caso l’Asp avesse previsto l’incentivo della collaborazione di personale infermieristico. Infine, nessun medico si è presentato alla convocazione per alcuni turni vacanti, da 12 e 24 ore settimanali, delle Guardie Mediche Turistiche, servizio che prenderà il via da domenica 15 giugno.
“Purtroppo la normativa prevede la scelta – spiega il direttore generale facente funzioni Danilo Palazzolo – da parte dei professionisti della sede di incarico, e purtroppo quelle di Trapani e Casa Santa risultano poco appetibili. Avevamo anche previsto l’affiancamento con gli infermieri, ma senza il risultato sperato. Quindi se gli utenti dovessero in queste due sedi non trovare il medico, devono rivolgersi alle guardie mediche di Valderice e Paceco, e in caso di emergenze, al pronto soccorso del Sant’Antonio Abate”.

Foto dalla pagina facebook dellìASP di Trapani

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Cronaca

Nessun allarmismo: “Attenzione! Pantelleria invasa da falena Orgyia…”. Parco corregge proprio titolo con “segnalata presenza di Orgyia…”

Redazione

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Nessun allarmismo o emergenza:
“A Pantelleria invasione della falena Orgyia trigotephras: il Parco Nazionale ricorda gli accorgimenti per gli escursionisti nei sentieri” trattasi di mera segnalazione

Una Errata Corrige dell’Ufficio Stampa dell’Ente Parco ridimensiona la portata della notizia

L’Ente Parco Nazionale Isola di Pantelleria informa che si è registrata nuovamente la presenza della falena Orgyia trigotephras nelle aree boscate di Pantelleria. I monitoraggi, iniziati sin dal mese di marzo anche grazie alle segnalazioni delle Guide Ufficiali del Parco Nazionale, hanno permesso di individuare le prime zone di infestazione, che sono il Passo del Khárkh (fra Montagna Grande e Monte Gibéle) e il Miliák (area boschiva attorno alla Grotta dei Briganti, nota alla popolazione turistica col nome di “bosco delle fate”) e, seppure con minore intensità, Kúddia Mida.

Orgyia trigotephras, già presente negli anni passati con densità maggiori, è una specie polifaga che si nutre su numerose specie vegetali, fra le specie pantesche leccio, corbezzolo, lentisco, erica, ecc. Al momento non si hanno segnalazioni per le coltivazioni pantesche.

Bozzolo di falena Orgyia trigotephras – Ph di Paolo Fontana

La situazione è strettamente monitorata dall’Ente Parco in collaborazione con la Prof. Gabriella Lo Verde (Univ. Palermo – Dip. SAAF), referente del Parco per gli studi sulla distribuzione degli insetti impollinatori. A tal proposito saranno effettuati interventi di controllo biologico con l’utilizzo di un prodotto a base di Bacillus thuringiensis subsp. kurstaki (il ceppo attivo contro i lepidotteri), da applicare irrorando esclusivamente le piante con presenza di bruchi e quelle limitrofe, così da minimizzare l’impatto sulla fauna di lepidotteri delle aree coinvolte nel fenomeno.

Le aree a vegetazione arbustiva e arborea a Pantelleria possono essere frequentate adottando alcuni semplici accorgimenti, al fine di evitare il contatto con le setole urticanti che caratterizzano i bruchi di queste specie. Nel periodo di presenza dei bruchi, il personale adibito alla cura dei boschi deve obbligatoriamente indossare pantaloni lunghi e magliette che coprano le braccia al fine di evitare il contatto con la pelle.

Gli escursionisti devono seguire le stesse indicazioni, di seguito elencate:

  •  evitare l’ingresso in aree densamente boscate e cespugliose (in particolare Gibéle e Montagna Grande);
  • camminare al centro dei sentieri, evitando di avvicinarsi alle piante ai margini, dove è più probabile incontrare larve;
  • evitare di portare con sé bambini ed animali da compagnia in aree dove è stata segnalata la presenza dei lepidotteri;
  • indossare pantaloni lunghi e magliette che coprano le braccia al fine di evitare il contatto con la pelle;
  • controllare attentamente gli indumenti al termine delle escursioni e ispezionare l’abitacolo del veicolo sul quale si viaggia, per ridurre il rischio di diffusione delle larve;
  • evitare il contatto diretto con le larve di Orgyia trigotephras. Se è necessario maneggiare sempre guanti, per prevenire irritazioni cutanee o altre reazioni.

In copertina foto di Paolo Fontana

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Salute

Urologia, temi caldi e nuove sfide, a Partinico, e dal Policlinico: restituire la potenza a chi ha perso la virilità

Redazione

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Terapia rigenerativa con cellule staminali prelevate dal grasso purificato. Il 30% dei giovani con diabete 1 colpiti da disfunzione erettile

I temi caldi e le nuove sfide in urologia, come la restituzione della potenza sessuale a chi l’ha persa, sono stati al centro del corso formativo “Hot topics in urologia: l’urologia del Policlinico incontra il territorio”, promosso dall’università di Palermo, con i responsabili scientifici Nicola Pavan, direttore della Scuola di Specializzazione in Urologia e Alchiede Simonato, direttore di Urologia al Policlinico “Paolo Giaccone” di Palermo e docente nella Scuola di specializzazione di Urologia.  Alla Casa di Cura Santa Chiara di Partinico, diretta dal diabetologo Vincenzo Provenzano, hanno incontrato i medici di base del territorio per creare un’alleanza tra i portatori di cure primarie per il paziente e i consulenti specialistici.

I temi caldi dell’Urologia

Tra le evidenze emerse, il collegamento tra diabete e patologie urologiche, con un 30% di giovani affetti da diabete 1 colpiti anche da disfunzione erettile, per i quali è adesso disponibile una cura innovativa con l’innesto di cellule mononucleate, così come per la “induratio penis plastica”, nota anche come “Malattia di La Peyronie” per cui esiste una nuovissima terapia rigenerativa, con cellule staminali prelevate dal grasso purificato o da cellule del sangue mononucleate. Le statistiche esposte parlano di un aumento dell’ipertrofia prostatica e del tumore alla prostata e che l’induratio penis plastica, colpisce un uomo adulto su quattro e può creare, anche nei giovani, deformità del pene e dolore in erezione e quindi impotenza secondaria.

Vincenzo Provenzano, direttore sanitario Casa di cura Santa Chiara

“L’impegno della Casa di Cura Santa Chiara – spiega il direttore sanitario Vincenzo Provenzano – è di fare formazione culturale, non solo nelle specialità di cui ci occupiamo principalmente obesità e diabete ma anche dei rami collaterali collegati. Uno di questi è l’urologia per le patologie dal cancro alla prostata ai papillomi vescicali. Con il professore Patrizio Rigatti, nostro specialista nel settore, stiamo affrontando delle patologie di nicchia come la disfunzione erettile che colpisce il 30% dei ragazzi con diabete 1, oppure la “induratio penis plastica”, nota anche come “Malattia di La Peyronie”, per cui ha introdotto delle tecniche estremamente innovative”.

Patrizio Rigatti, specialista in Urologia e Chirurgia Generale

“Una delle patologie più frequenti nell’uomo è la cosiddetta induratio penis plastica – ha ribadito Patrizio Rigatti, specialista in Urologia e Chirurgia Generale con 55 mila interventi all’attivo -, con placche dure che colpiscono il pene. Si parla addirittura di una frequenza di un uomo adulto su quattro. Spesso misconosciuta, può creare anche nei giovani, deformità dell’organo e dolore in erezione e quindi impotenza secondaria. Questa patologia, fino ad oggi, è stata territorio di terapie mediche inefficaci o di interventi chirurgici che rischiavano di rendere impotente la persona. Adesso, è stata introdotta una terapia rigenerativa, fatta con cellule staminali, prelevate dal grasso purificato della persona, e iniettate nella sede delle placche o in modo più moderno ancora, da cellule del sangue mononucleate, che si possono facilmente reclutare con un solo prelievo di sangue e che sembrano dare un’efficacia superiore a quelle prelevate dal grasso. A Partinico, – aggiunge Rigatti -, stiamo cercando di affrontare in anteprima mondiale la sfida di ricostituire la potenza sessuale in chi l’ha persa. Abbiamo fatto un intervento su un ragazzo di trent’anni, colpito da priapismo che causa impotenza, che da sei anni aveva perso la virilità e che, nel giro di un mese e mezzo, l’ha ritrovata. Tra le tecniche mediche, chirurgiche e diagnostiche più avanzate stiamo lavorando anche sulla possibilità di fare una diagnosi precoce sulla percentuale realistica di avere malattie come tumore della prostata, della mammella, diabete di tipo 2 e malattie cardiovascolari”.

Nicola Pavan, direttore della Scuola di Specializzazione in Urologia presso l’Università degli Studi di Palermo

“Siamo ospiti di una struttura speciale – ha affermato Nicola Pavan, direttore della Scuola di Specializzazione in Urologia presso l’Università degli Studi di Palermo – che ci ha dato la possibilità di incontrare il territorio, dal Policlinico di Palermo fino a Partinico, per creare un’alleanza tra i portatori di cure primarie per il paziente e i consulenti specialistici, per dare risposte ai problemi più frequenti della popolazione maschile. Registriamo – ha aggiunto – un incremento della patologia che molto spesso viene sottovalutata e per questo ha bisogno di un maggiore interesse e coordinamento, per avere uno screening da chi si occupa di gestire il paziente sul territorio e valutare patologie come l’ipertrofia prostatica che aumenta anche grazie alla longevità della popolazione maschile e quelle tumorali, a causa, invece, del cambiamento degli stili di vita e del fumo di sigaretta, verso cui dobbiamo sensibilizzare e fare prevenzione insieme ai medici in prima linea”.

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