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Ambiente

Pantelleria ex 5 vele, Italo Cucci torna sul tema: “Chiedo restituzione bandiere e dimissioni di Venneri”

Direttore

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Il Commissario dell’Ente Parco di Pantelleria torna sulla perdita delle due vele di Legambiente, che declassa il mare di Pantelleria

Italo Cucci, Commissario Straordinario dell’Ente Parco di Pantelleria, dopo la prima battuta sulla fastidiosa questione della perdita di due delle cinque vele di Legambiente conquistate dall’isola, torna a pronunciarsi in una intervista su La Repubblica, di Marta Occhipinti.

“Chiedo la restituzione delle bandiere e le dimissioni di Sebastiano Venneri, responsabile nazionale di Legambiente!” esclama con risolutezza e puntualità il cronista “naturalizzato” pantesco.

In questi  giorni si sta discutendo molto su questo tema che coinvolge Pantelleria non solo da un punto di vista ambientale in sè, ma anche turistico ed economico.

Il Commissario del Parco vede, da giornalista sportivo vede un autogol e un attacco politico nelle dichiarazioni di  Sebastiano Venneri “Venneri segnala le inadempienze del Parco e adduce tra le motivazioni le trasformazioni edilizie in aree da tutelare, eppure al tempo delle denunce era componente del consiglio direttivo del Parco. Un autogol, un attacco politico usando una vecchia interrogazione riferita al 2021, poi archiviata”.

A monte di questo problema potrebbe esservi l’assenza di un regolamento e un piano paesaggistico del Parco, che Prossimo autunno dovrebbe essere portata all’attenzione del Comune e altri soggetti interessati.

Il dito di Legambiente è puntato non solo sull’edilizia che starebbe occupando sempre più il territorio isolano, ma anche la salute del mare e del Lago di Venere e il turismo.

Prosegue Cucci

L’edilizia

«Mentre Legambiente ipotizza abusi il Parco è accusato di restrizioni esagerate. C’è un ufficio del Parco che sta alacremente lavorando sugli abusi e sulle pratiche bloccate di concessioni».

Il mare

«Pantelleria ha il mare più bello d’Italia e non ha bisogno di certificazioni che lasciamo ai villeggianti. Sto lavorando a un’indagine sulla salute del mare: al momento mi segnalano una minima parte di plastiche sui fondali e un impoverimento del pesce».

Il Lago

Anche il Lago di Venere è oggetto di “denuncia” per accessi non regolamentati.
“Dal 2023 è in vigore un’ordinanza che ne tutela gli habitat con divieti e regole.
In questi anni, su incarico dell’Ente Parco si è provveduto ad una accurata indagine per salvaguardare la biodiversità e garantire una fruizione ecosostenibile. Mi stupisce che Legambiente non si interessi dell’assenza di un punto veterinario: trattiamo con la compagnia aerea Dat il trasporto degli uccelli feriti che si fermano al lago”.

In ultimo, Cucci commenta la piaga della siccità

Siccità

“Non abbiamo avuto problemi sinora. Pantelleria ha due dissalatori.
Ci sono regolamenti previsti per le piscine e un impianto che prevederà vasche a disposizione dei vigili. Saremo autosufficienti e avremo un corpo di vigili del fuoco boschivi del Parco”

Marina Cozzo è nata a Latina il 27 maggio 1967, per ovvietà logistico/sanitarie, da genitori provenienti da Pantelleria, contrada Khamma. Nel 2007 inizia il suo percorso di pubblicista presso la testata giornalistica cartacea L'Apriliano - direttore Adriano Panzironi, redattore Stefano Mengozzi. Nel 2014 le viene proposto di curarsi di Aprilia per Il Corriere della Città – direttore Maria Corrao, testata online e intraprende una collaborazione anche con Essere Donna Magazine – direttore Alga Madia. Il 27 gennaio 2017 l'iscrizione al Consiglio dell'Ordine dei Giornalisti nel Lazio. Ma il sangue isolano audace ed energico caratterizza ogni sua iniziativa la induce nel 2018 ad aprire Il Giornale di Pantelleria.

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Ambiente

Ambiente, 13 milioni per 5 progetti “siti importanti”. Tra questi Lampedusa

Matteo Ferrandes

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Lampedusa, saline di Priolo, saline di Trapani e Paceco, fiume Pollina e pantano Lentini. Queste le cinque aree naturali siciliane per le quali sono stati finanziati da Roma altrettanti progetti prioritari di ripristino ambientale, complessivamente per oltre 13,3 milioni di euro. Con l’accordo tra la Presidenza del Consiglio e il Ministero dell’Ambiente, infatti, è stato approvato il finanziamento delle proposte presentate dall’assessorato regionale del Territorio e dell’ambiente, finalizzate all’attuazione in Sicilia del Regolamento europeo sul ripristino degli habitat naturali (il cosiddetto Restoration law). 

«Il governo Meloni ha valutato positivamente i nostri progetti – commenta l’assessore Giusi Savarino – e a breve con queste risorse potremo dare attuazione, coinvolgendo gli enti gestori, a quanto previsto in fase progettuale. Un percorso da me avviato che ci permetterà di riqualificare, implementare e tutelare ancora meglio i siti individuati. Cito, tra tutti, l’acquisizione al patrimonio regionale della casa di Domenico Modugno, nella spiaggia dei Conigli a Lampedusa, dove nascerà il Centro per la biodiversità del Mediterraneo e la bonifica di un’area nelle saline di Priolo, tornate ad essere habitat di nidificazione dei fenicotteri rosa, esempio di resilienza ai margini di un grande polo industriale. Priorità per il governo Schifani, che finalmente potranno essere realizzate».

A seguito dell’intesa tra la Presidenza del Consiglio e il Mase, nei prossimi mesi il Ministero stipulerà uno specifico accordo con la Regione Siciliana, tramite l’assessorato del Territorio e dell’ambiente, per definire le procedure di attuazione dei progetti. 

Queste, in sintesi, le proposte della Regione, finanziate per 13 milioni e 367 mila euro: 

– Riserva naturale Isola di Lampedusa: prevista la riqualificazione naturalistica della costa meridionale di Lampedusa, ricostituzione della vegetazione naturale, acquisizione e valorizzazione dell’immobile nei pressi della spiaggia dei Conigli (ex casa Modugno) per realizzarvi il Centro per la conservazione e la fruizione della biodiversità insulare del Mediterraneo.

– Riserva naturale Saline di Priolo: prevista la creazione di aree umide attraverso la bonifica di un sito industriale finalizzate a favorire la nidificazione, lo svernamento e la migrazione di specie avifaunistiche.

– Riserva naturale Saline di Trapani e Paceco: sarà realizzato un progetto di recupero della Salina Bella e delle aree ecologicamente connesse. 

– Sito Natura 2000 Fiume Pollina: in connessione con il Parco delle Madonie, sarà realizzato un progetto di riqualificazione fluviale del tratto a valle. 

– Zona di protezione speciale per l’avifauna Pantano Lentini: qui sarà realizzato un progetto di acquisizione, riqualificazione e tutela.

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Ambiente

Pantelleria virtuosa per raccolta differenziata. Il report della regione Siciliana

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Rifiuti, al via 45 milioni per contributi su extra costi e premialità differenziata

 
Via all’erogazione dei contributi sui rifiuti ai Comuni dell’Isola, per complessivi 45 milioni di euro. L’assessorato regionale dell’Energia e dei servizi di pubblica utilità ha disposto l’assegnazione  delle somme per gli extracosti sostenuti per il conferimento e trattamento dei rifiuti, per un totale di 25 milioni di euro, mentre altri 20 milioni vengono invece ripartiti tra gli enti locali che hanno raggiunto il 60% di raccolta differenziata.

«Oggi – sottolinea l’assessore Francesco Colianni – pubblichiamo gli elenchi di ripartizione delle risorse tra i Comuni su due fronti importanti. Si tratta di somme rilevanti, determinate dal governo Schifani, dall’assessorato che guido e dall’Assemblea regionale siciliana che ha approvato i vari provvedimenti che ci consentono di erogare tali contributi. La Regione conferma il proprio impegno a supportare gli enti locali nel settore legato ai rifiuti: garantiamo stabilità e funzionalità al sistema sostenendo gli enti nella tutela degli equilibri di bilancio e, al contempo, incentiviamo la raccolta differenziata».

I provvedimenti sui contributi per gli extracosti consentono di assegnare risorse certe ai Comuni che hanno riscontrato criticità e a quelli che sono stati virtuosi.

Di seguito decreto premialità

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Ambiente

Aiuti ai pescatori per 480 mila euro. Sammartino: «Al fianco del comparto»

Redazione

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Aiuti per la pesca di piccoli pelagici 

Via libera dalla giunta regionale al riconoscimento di evento climatico avverso, assimilabile a calamità naturale, nel settore della pesca con riferimento ai “piccoli pelagici”. Si tratta di aiuti per 480 mila euro destinati agli operatori della filiera che pescano sardine e alici, penalizzati da un sensibile calo della cattura di queste specie ittiche, causato da eventi meteoclimatici e che impatta sulla sostenibilità socio-economica del settore. 

«Il governo Schifani è al fianco dei pescatori che hanno subito perdite di reddito a causa degli straordinari eventi meteo che hanno prodotto un calo del pescato di piccoli pesci pelagici – ha detto l’assessore all’Agricoltura Luca Sammartino – Vogliamo dare loro un contributo concreto per recuperare il terreno perduto e rilanciare il comparto».

Il riconoscimento del carattere di evento climatico avverso assimilabile a calamità naturale riguarda i tutti e tre i bacini marini dell’Isola: mar Tirreno, mar Ionio e stretto di Sicilia. In tutti, a causa degli eventi climatici, si è verificata una significativa riduzione degli stock alieutici dei cosiddetti “piccoli pelagici” (Engraulis encrasicolus e Sardina pilchardus). Di conseguenza, si sono avute ripercussioni sulla produzione e sul reddito delle aziende titolari delle unità autorizzate alla pesca e sui relativi equipaggi. 

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