Personaggi
Pantelleria, è morto Giuseppe Casano il Guardiano del Faro di Punta Spadillo. Il suo ricordo
E’ morto il 13 settembre, all’età di 77 anni, Giuseppe Casano, il Guardiano del Faro di Punta Spadillo.
Abbiamo parlato con la figlia Tiziana, per avere qualche notizia in più su quello che da molte persone veniva visto come un eroe delle favole.
Il Guardiano del Faro
Quando è iniziato il lavoro di suo padre come guardiano del faro? “Mio padre ha iniziato nel 1977, all’età di 32 anni e ha concluso nel 2001.
A quell’epoca e fino all’automazione, il faro aveva una intensità differente e, non essendovi ancora il gps, si sapeva che il fascio arrivava a tot miglia dalla costa; così i naviganti sapevano a che distanza si trovavano dalla riva.
Ma l’accensione del faro come avveniva prima dell’automazione? L’automazione è sopraggiunta negli anni ’90; prima di questo momento era fatto a mano. A quel tempo, l’ottica era prismatica. Il faro è unito a pesi da una corda. Saranno questi pesi a scandire la durata di illuminazione notturna. Quindi mio padre, tutte le sere, fino all’automazione, andava a tirare su la corda, per ricreare il ciclo di luce.
La vita al Faro
Lei e i suoi fratelli avete vissuto l’infanzia e la giovinezza lì, quindi per voi il Faro era casa? Si io avevo due anni, mio fratello 4 e mia sorella 7, quindi si assolutamente. In verità per me il faro è casa anche adesso che vivo a Milano. Veda, vivere in un faro è come vivere con una creatura mitologica: non si può scegliere lui, ma è lui che sceglie te.
Voi avete vissuto in un luogo pregno di storia, è così? Il Faro di Spadillo è nato durante la Prima Guerra Mondiale con una altezza di 25 metri. Durante la Seconda Guerra Mondiale, venne abbassato fino a 21 metri, dopo il primo bombardamento.
Tutte le postazioni strategiche di guerra erano lì. Immagini che dove si trova il museo vulcanologico, lì si trovava il dormitorio dei soldati. Di fronte c’era il lavatoio e le pilette dove i militari lavavano i propri indumenti. Dove si trova, invece, l’area picnic i militari avevano realizzato un bocciodromo, dove in pratica mia madre aveva creato l’orto. Tutte le postazioni radio erano lì a Spadillo. Si immagini che la struttura davanti al faro era la caserma, su una roccia dell’edificio era scolpita l’aquila del fascio e una rosa dei venti.
Ma per noi vivere lì era un gioco continuo.
Suo padre aveva tante passioni, ma per coltivarle, come faceva? Veniva semplicemente sostituito da mia madre. Lei era donna di casa e quindi era naturale gestire anche le dinamiche che si scaturivano al faro. Si immagini: durante la Guerra del Golfo, la zona era militarizzata a Spadillo. Lei preparava, spontaneamente, thermos di caffè per i militari e li lasciava sul davanzale della finestra. I soldati, poi lasciavano il thermos vuoto vicino ad una confezione di biscotti e una stecca di cioccolata.

Pino Casano, natio esattamente di Mueggen, era un appassionato di caccia sia su terra che in mare, ma era anche un grande raccoglitore di funghi. Un uomo infaticabile dalle tante passioni, come quella di intreccio dei panari, che eseguiva con divertimento e maestria, ormai sempre più desueta. Amava ballare ed era molto selettivo con le persone.
Con quel suo sguardo benevolo e il dolce sorriso è stato un piccolo grande eroe di Pantelleria e ai suoi meriti vanno gli onori come custode, insieme a sua moglie, di un pezzo di storia dell’isola, ma soprattutto come guardiano e protettore della sicurezza dei naviganti di solcare il nostro mare.
I funerali
I funerali, salvo condizioni meteo avverse, si svolgeranno domani mattina ore 9,30, presso la Chiesa San Francesco di Khamma.
La redazione
Le nostre più sentite condoglianze alla moglie e ai figli Maria Anna, Benedetto e Tiziana e a quanti ne piangeranno la scomparsa.
Personaggi
Pantelleria – Dr. Uccio Greco, difficile lasciarti andare: il toccante saluto di Jean Rizzo
Con profonda commozione salutiamo il Dott. Uccio greco, medico di famiglia, ma per molti di noi molto più: una guida, un punto di riferimento, un amico.
Per anni ha curato con competenza, dedizione e umanità generazioni di pazienti, senza mai far mancare un sorriso, una parola di conforto, un gesto di vicinanza.
La sua porta era sempre aperta, il suo cuore sempre pronto ad ascoltare.
La sua professionalità è stata grande, ma la sua umanità lo è stata ancora di più.
Ci mancherà immensamente, ma il suo esempio continuerà a vivere in tutti coloro che hanno avuto la fortuna di incontrarlo.
Ai familiari vanno il nostro affetto e la nostra vicinanza.
Grazie, Dottore Uccio
Jean Rizzo
Personaggi
L’Amministrazione Comunale di Pantelleria esprime cordoglio per scomparsa del Dott. Salvatore Greco
L’Amministrazione Comunale di Pantelleria si unisce al dolore del Consigliere Roberto Greco per la perdita del caro fratello, Dott. Salvatore Greco, venuto a mancare la notte scorsa.
Il Dott. Greco è stato per anni medico di famiglia stimato e apprezzato da tutta la comunità pantesca, punto di riferimento per generazioni di cittadini grazie alla sua competenza, alla dedizione al lavoro e alla profonda umanità con cui ha sempre esercitato la professione.
La sua figura rimarrà nel ricordo di tutti come esempio di professionalità, disponibilità e autentico spirito di servizio verso il prossimo.
A nome del Sindaco, della Giunta e del Consiglio Comunale, esprimiamo a Roberto Greco e alla sua famiglia le più sentite condoglianze e la vicinanza dell’intera comunità di Pantelleria in questo momento di grande dolore.
Personaggi
Pantelleria, Federazione Italiana dei medici di Famiglia si unisce al dolore per la scomparsa di Uccio Greco
La FIMMG, Federazione Italiana dei medici di Famiglia Sezione di Trapani si unisce con commozione al dolore per la scomparsa del Dott. Uccio Greco, medico di famiglia a Pantelleria per oltre quarant’anni, collega, amico e professionista esemplare.
In un momento storico segnato da una grave carenza di medici di medicina generale, il Dott. Greco ha scelto, pur potendo andare in pensione, di restare accanto ai suoi pazienti fino all’età di 72 anni, incarnando pienamente i valori più alti della nostra professione: dedizione, responsabilità, ascolto.
È stato per la sua comunità molto più di un medico: un punto di riferimento umano e professionale, una presenza costante per intere generazioni di famiglie, un medico di fiducia nel senso più profondo del termine.
Alla sua famiglia rivolgiamo un pensiero di vicinanza e gratitudine.
Che la terra ti sia lieve, caro Uccio.
Il tuo esempio resta con noi
Il segretario provinciale generale Fimmg Trapani
Dott. Angelo Casano
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