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Cultura

Pantelleria e la storia della sua aviazione allo Stato Maggiore dell’Aeronautica: il Macchi 205 e il pilota Andrich

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Una grande operazione di recupero e restauro.

Tra i partners non militari: Ente Parco di Pantelleria, SMEDE e Fondazione Armani

E’ stato un pomeriggio all’insegna della storia dell’aviazione militare, quello che ieri, 4 marzo 2024, si è tenuto presso l’Auditorium dello Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare, in Roma Viale Pretorio.
Una storia fatta di guerra, aerei e uomini e ricostruita durante la conferenza con emozione e commozione, davanti alla famiglia del pilota del velivolo Macchi 205 “Veltro”: Alvise Andrich.

Le voci narranti della storia del Macchi 205 a Pantelleria

L’evento, moderato dal giornalista Vincenzo Grienti, ha visto l’apertura da parte del  Gen. BA Urbano Floreani, Capo del 5° Reparto SMA – Comunicazione, che ha sottolineato: “i più grandi monumenti agli eroi caduti in battaglia non sono fatti di marmo ma sono in fondo al mare, sotterrati tra dune dei deserti aridi e tra nuvole di cieli lontani. Questa storia è dedicata ad un eroe, un asso, che ha continuato a volare dopo l’incidente che l’ha visto protagonista. Il recupero però è dedicato a tutti coloro che non sono rientrati a casa. Questo è il motivo per il quale il 5° Reparto dell’Aeronautica Militare si è imbattuto in questa impresa.”

E per raccontare questa storia, sono intervenuti tutti gli attori della missione di recupero e restauro del Macchi 205: il Gen. Isp. Capo Basilio Di Martino, storico aeronautico già Presidente del Comitato per il Centenario dell’Aeronautica Militare; il Col. Franco Linzalone, Comandante del Distaccamento Aeroportuale di Pantelleria; il figlio del Cap. Andrich, Renato Andrich; l’operatore subacqueo dell’OTS Green Divers Antonello D’Aietti, che nel 2007 ha individuato il relitto al largo di Pantelleria; il Capitano di Corvetta Sebastiano Sgroi, del 3° Nucleo Operatori Subacquei della Guardia Costiera di Messina; il prof. Roberto La Rocca, della Soprintendenza del Mare Regione Siciliana.

Tutti personaggi fondamentali per la ricostruzione materiale e non di un pezzo di storia dell’aviazione militare italiana, che vedeva Pantelleria “laboratorio” nella Seconda Guerra Mondiale, nell’operazione denominata dagli americani “Corkscrew”, ovvero cavatappi, dove la nostra isola rappresentava proprio il tappo da far saltare.
 

 La storia del Macchi 205: l’abbattimento e il salvataggio del pilota Andrich

Il velivolo, operativo presso il 1° Stormo Caccia, era andato disperso nel 1943 durante la difesa di Pantelleria da parte della Regia Aeronautica, per poi essere individuato nel 2007 e recuperato nel 2023.
Lo studio dei reperti ha portato all’identificazione del pilota, il Sottotenente Alvise Andrich, Asso della Seconda Guerra Mondiale, pluridecorato al Valor Militare, abbattuto in data 8 giugno 1943.
Andrich si  salvò lanciandosi col paracadute e venne recuperato da una motovedetta tedesca.

 Il patrimonio storico del Macchi a Pantelleria

Ci sono voluti 16 anni per arrivare al recupero, dal primo avvistamento di D’Aietti.
Ora, era il momento di concretizzare il recupero e comincia l’iter insieme all’ex comandante della Guardia Costiera, Ten. di Vascello Antonio Terrone.
Il Col. Linzalone, nel ripercorrere le tappe,  che hanno portato a questa giornata di storia, ha raccontato ”Quando ho visto per la prima volta il relitto, i suoi pezzi mi hanno trasmesso una forte emozione per la testimonianza che rappresentano anche per la sinergia efficace tra più istituzioni”.
Il Macchi C.205 Veltro è il miglior aereo da caccia italiano della Seconda Guerra Mondiale e si tratta dell’evoluzione del Macchi C.202 Folgore.
Entrò in servizio per la prima volta proprio a Pantelleria nell’aprile 1943.
Qui, il Comandante nel ringraziare i privati che hanno partecipato all’impresa fa menzione della SMEDE, dell’Ente Parco e della Fondazione Armani.

Gaetano Bonomo – Smede e Antonello D’Aietti Green Divers

Il recupero e il restauro 

L’aereo fu scoperto a largo di Pantelleria nel 2007, a circa 30 m di profondità a 700 m dalla costa,  contrada Mursia, e recuperato tra aprile e ottobre 2023 grazie alla collaborazione tra Aeronautica Militare, Capitaneria di Porto – Guardia Costiera, Soprintendenza del Mare e OTS Green Divers.

Il progetto di restauro prevede la costruzione di una struttura in legno e acciaio che riproduce la forma dell’aereo. Alla fine dei lavori, il velivolo sarà esposto presso l’Hangar Nervi dell’Aeroporto di Pantelleria, da dove il velivolo operava durante la guerra.

In mare, intanto, verranno eseguiti altre operazioni: si creeranno delle griglie nella zona del recupero, con lo scopo di allargare il raggio d’azione delle ricerche, perchè, come ha detto il Cap. Sgroi: “Anche un bullone appartenuto al Macchi” ha valore.

Se alla scoperta l’aeroplano, in fondo al mar, rappresentava un richiamo di esclusiva visita per i sub advanced, ora lo sarà per chiunque.

La famiglia di Andrich e l’aiuto social

Com. Franco Linzalone, Renato Andrich, T.d.V. Antonio Terrone

Commosso visibilmente da quel momento dedicato al padre  Alvise, anche il figlio Renato Andrich ha preso la parola per parlare del padre, della perdita quando era bimbo con sua sorella, per essersi sacrificato in volo, dopo aver messo in salvo copilota e passeggeri militari, andando a schiantarsi in una zona che non fosse abitata, nel 1951. Con la promessa di venire a visitare il Macchi 205 a Pantelleria, accompagnato dalla figlia Lucilla, giornalista, il medico si è pronunciato con un pensiero anche rivolto alla mamma, ai sacrifici, ai dolori che ella visse dopo la tragedia.

La curiosità, in questa storia così imponente è anche nella semplicità di certe cose. 
Ad un certo punto si voleva provare a contattare la famiglia del pilota.
Come fare le ricerche? In una epoca social, si risolve molto proprio attraverso essi. Così si è arrivati dapprima a Lucilla, tramite facebook e poi a Renato.


L’Aeronautica Militare e la passione per la storia

L’Aeronautica Militare è da sempre fortemente impegnata in attività di valorizzazione della storia operativa, industriale e tecnologica del volo in Italia, anche attraverso lo sviluppo di un polo museale diffuso, che vede nel MUSAM – Museo Storico dell’Aeronautica Militare, a Vigna di Valle, il principale luogo di aggregazione del patrimonio storico aeronautico.

Il Macchi C.205 Veltro
Il Macchi C.205 Veltro, il miglior aereo da caccia italiano della Seconda Guerra Mondiale, è l’evoluzione del Macchi C.202 Folgore ed entrò in servizio proprio a Pantelleria nell’aprile 1943. Fu il primo caccia italiano in grado di confrontarsi alla pari con gli avversari dell’epoca, pur in condizioni di schiacciante inferiorità numerica.

Il relitto dell’MM9310 (motore, longheroni alari con carrello e mitragliatrici) 

La ricerca delle fonti documentali e archivistiche, tra cui l’archivio dell’Ufficio Storico dell’Aeronautica Militare, dell’Aermacchi e l’Archivio Centrale dello Stato, ha portato all’analisi del Libretto Personale dell’Asso dell’Aeronautica Militare Cap. Alvise Andrich, individuato come pilota del velivolo e all’epoca Sottotenente.

Brevi interviste

Al Comandante del Distaccamento dell’Aeronautica Militare, Colonnello Franco Linzalone:

Com. Linzalone ed ex vice Daniela La Monica

Comandante questo evento porta una svolta importante non soltanto all’isola, come tassello della sua storia, ma anche per lei, per la sua carriera. “Questo recupero ha significato tanto per l’aeronautica militare, ma soprattutto per Pantelleria, perchè esso rappresenta un recupero di memoria storica. Lo abbiamo detto spesso durante questa conferenza: il recupero della memoria e delle nostre radici ci porta ad aver consapevolezza di quello che siamo e a capire la storia comune.”
Ma quando lascerà il comando del Distaccamento, le rimarrà qualcosa di speciale? “Assolutamente! Un pò di soddisfazione personale c’è. Io sono un appassionato di storia e Pantelleria mi ha dato modo di svolgere il mio compito sono le missioni, ma anche di coltivare certe passioni e questo recupero ha fatto sì che potessi contribuire al valore della storia e al patrimonio dell’Aeronautica e dell’isola. Quindi è stato un abbinamento perfetto!”

All’ex Comandante della Capitaneria di Porto, il Ten. di Vascello Antonio Terrone:

Tenente Terrone, il suo nome si è fatto durante l’esposizione del Com. Linzalone, come se la sua presenza sia stato un passaggio obbligato per il recupero del Macchi. Ci racconti com’è andata. “E’ nato tutto quasi per caso: con il Com. Linzalone ho oltre che un legame professionale, anche una profonda amicizia. Eravamo davanti ad un caffè e lì è nato tutto.
Poi, con audacia e intelligenza abbiamo organizzato il tutto in pochissimi minuti. Avevamo carta bianca e la professionalità era dalla nostra.
E’ stato un piacere vedere realizzato quello che era nato per gioco e arrivare oggi al centro d’Italia a rappresentare questa forbita platea è veramente un grande piacere. La riuscita anche di questo evento mi riempie il cuore di gioia, anche perchè Pantelleria ormai fa parte della mia quotidianità, anche se non sono più sull’isola, avendo ancora un rapporto molto forte anche con gli isolani.

Al direttore del Parco Nazionale Isola di Pantelleria, Dott.ssa Sonia Anelli che ha partecipato insieme al Commissario Italo Cucci:

Comm. Parco Italo Cucci, Com. Linzalone e direttore Parco Sonia Anelli

Direttore, il Parco si fa custode della terra, del mare di Pantelleria ma anche della storia e della cultura. Che proiezione ulteriore ha adesso? “Nel nostro statuto, tra gli obiettivi principali c’è la natura perchè i parchi nazionali nascono principalmente per questo. Ma Pantelleria ha un Parco moderno: oltre che della natura si occupa anche dell’agricoltura e della tradizione. Quindi, noi proseguiamo in questa direzione: la valorizzazione del patrimonio naturale di Pantelleria che è unico. Esso è un mix di Sicilia, Europa e Africa. Si pensi all’agricoltura, appunto, ai muretti a secco.
“Abbiamo collaborato con l’Aeronautica e continueremo a farlo. Consideri poi che ci occupiamo anche della manutenzione dei siti archeologici.

Nella sala gremita dell’Auditorium abbiamo intercettato diversi personaggi di Pantelleria, tra questi, l’ex Comandante della capitaneria Porto, Antonio Terrone, cui abbiamo chiesto 

Dati tecnici del velivolo e biografia di Andrich

Motore: Modello Fiat RA. 1050 RC. 58, 1.475 CV
Velocità: 646 km/h
Tangenza: 11.000 m
Armamento: 2 mitragliatrici 12,7 mm; 2 mitragliatrici 7,7 mm
Autonomia: 1000 km
Lunghezza: 8,45 m

Alvise Andrich

Alvise Andrich nasce a Vallada Agordina, in provincia di Belluno, nel 1915. Il fratello Giovanni è un grande alpinista e amico del re del Belgio, Leopoldo, suo compagno di arrampicate. Anche Alvise da giovanissimo inizia ad arrampicare. In breve dimostra una eccezionale maestria e diventa protagonista dell’epopea del sesto grado, in particolare nel gruppo del Civetta. Nonostante il breve periodo di attività, svolta fra il 1934 e il 1936, ancora oggi numerose vie di arrampicata sulle Alpi portano il nome di Alvise Andrich.

Alvise Andrich

Arruolatosi nel 1936 nella Regia Aeronautica, per cui combatte in diversi teatri operativi come pilota, nel giugno del 1943 partecipa alla difesa di Pantelleria e viene abbattuto. Sopravvissuto lanciandosi col paracadute, nel 1944 si unisce all’Aeronautica Cobelligerante e torna a volare sul P-39 Aircobra, entrando a far parte del 4° Stormo Caccia. È stato compagno di volo di quello che in seguito è divenuto il Generale Bertolaso: entrambi veneti, Alvise è di tre anni più grande e vengono chiamati “el vecio e il bocia”. Per gli atti di coraggio in guerra riceve due medaglie d’argento e due di bronzo al Valor Militare e tre croci di guerra al Valore.
Dopo la Seconda Guerra mondiale, continua la carriera di Ufficiale in Aeronautica Militare, che finirà col grado di Capitano.
Muore il 17 ottobre 1951, ai comandi di un Beechcraft C-45F Expeditor durante una missione di trasferimento sull’Appennino a causa di una formazione di ghiaccio sulle ali. Rimanendo al posto di pilotaggio durante il precipitare dell’aereo, ha consentito agli altri membri dell’equipaggio di gettarsi con il paracadute, riuscendo a schivare un paese e a evitare una strage.
Per l’atto di eroismo ottenne la medaglia d’argento alla Memoria.

Marina Cozzo è nata a Latina il 27 maggio 1967, per ovvietà logistico/sanitarie, da genitori provenienti da Pantelleria, contrada Khamma. Nel 2007 inizia il suo percorso di pubblicista presso la testata giornalistica cartacea L'Apriliano - direttore Adriano Panzironi, redattore Stefano Mengozzi. Nel 2014 le viene proposto di curarsi di Aprilia per Il Corriere della Città – direttore Maria Corrao, testata online e intraprende una collaborazione anche con Essere Donna Magazine – direttore Alga Madia. Il 27 gennaio 2017 l'iscrizione al Consiglio dell'Ordine dei Giornalisti nel Lazio. Ma il sangue isolano audace ed energico caratterizza ogni sua iniziativa la induce nel 2018 ad aprire Il Giornale di Pantelleria.

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Prosegue spumeggiante l’estate 2025 a Pantelleria. Ecco gli eventi dal 18 a 24 agosto 2025

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PROGRAMMA EVENTI A PANTELLERIA – dal 18 al 24 agosto 2025
Arte, musica e cultura in tutta l’isola

🗓️ 18 agosto – ore 21:30
📌 Piazza Cavour (Pantelleria Centro)
🎸 Zucchero Tribute Band – Concerto

🗓️ 19 agosto – ore 21:30
📌 Cineteatro San Gaetano (Scauri)
🎻 La voce del Violoncello – con Ji Ju e Attilia Cernitori

🗓️ 20 agosto – ore 20:00
📌 Piazzetta Messina (Pantelleria Centro)
🍷 Calici di Stelle – Degustazione vini pregiati e prodotti tipici

🗓️ 22 agosto – ore 21:30
📌 Piazza Cavour (Pantelleria Centro)
🎭 Strafelicissima Palermo – con Sergio Vespertino

🗓️ 23 agosto – ore 21:30
📌 Piazza Cavour (Pantelleria Centro)
🎶 Coldplay Tribute Band – Concerto

🗓️ 24 agosto – ore 20:30
📌 Piazza San Gaetano (Scauri)
🍇 Sagra del Vino – Degustazioni di zibibbo, passito e prodotti tipici

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Cultura

Pantelleria: domenica 24 agosto visita della Mostra NOSTOS II guidata dal M° Cossyro,

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L’Unipant organizza una visita della Mostra NOSTOS II guidata dal Maestro Cossyro, Socio Fondatore dell’Associazione
 

L’Università Popolare di Pantelleria (UNIPANT) è lieta di annunciare un evento speciale: una visita guidata alla mostra “Nostos II” ospitata presso i locali della Mediateca di Pantelleria, con la guida del suo ideatore, il Maestro Michele Cossyro, uno dei Soci Fondatori dell’Unipant.

L’appuntamento è fissato per domenica 24 agosto, alle ore 11.00, è aperto a tutti su prenotazione obbligatoria.

La mostra, già acclamata dalla critica, rappresenta un profondo viaggio attraverso il tema del “ritorno”, un concetto caro all’artista e che si riflette in opere ricche di simbolismo e suggestioni visive. Attraverso il suo stile unico, il Maestro Cossyro esplora la complessità delle radici, della memoria e della ricerca interiore, invitando il pubblico a una riflessione personale e collettiva.

“Nostos II” è la seconda parte di un progetto artistico che si concentra sul tema del ritorno, inteso non solo come un ritorno fisico, ma anche come un viaggio spirituale e emotivo verso le proprie origini.

L’intero progetto prevede la donazione di ben 100 opere al Comune di Pantelleria da parte di Michele Cossyro Valenza, la prima parte delle quali è stata esposta lo scorso anno, la seconda è ora in esposizione e l’ultima sarà esposta il prossimo anno.

Le opere esposte sono caratterizzate da una forte componente materica e cromatica, con pennellate decise e un uso sapiente della luce che crea atmosfere suggestive e intense. I quadri di Cossyro riescono a catturare l’essenza di un luogo e di un sentimento, trasformandoli in un’esperienza visiva e sensoriale.

Artista di fama internazionale, Cossyro è noto per la sua capacità di fondere tradizione e innovazione. Le sue opere spaziano dalla pittura alla scultura, e sono state esposte in gallerie e musei di tutto il mondo. Profondamente legato alla sua terra d’origine, il Maestro Cossyro ha sempre cercato di rappresentare nelle sue creazioni il legame indissolubile tra l’uomo e la natura, la storia e la contemporaneità. La sua arte è un dialogo costante tra passato e presente, un ponte tra culture e generazioni.

La partecipazione all’evento è aperta a tutti. L’ingresso è con donazione libera, che sarà interamente devoluta per sostenere le attività dell’UNIPANT. La prenotazione è obbligatoria e può essere effettuata contattando il numero 331 490 5245.

Pantelleria, 18 agosto 2025

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Cultura

Pantelleria, 22 agosto “Strafelicissima Palermo” divertimento assicurato a cura di Sergio Vespertino

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Venerdì 22 agosto, dalle ore 21, in Piazza Cavour, divertimento assicurato con “Strafelicissima Palermo” di e con Sergio Vespertino.
Con le musiche di Virginia Maiorana che incanterà con la sua fisarmonica, lo spettacolo per la regia dello stesso Vespertino, ci racconta di Palermo, una delle città visceralmente amata, nel bene e nel male, per sua grandezza anche nella miseria.
Palermo sorride. Palermo mescola amore e rabbia, cultura e
ignoranza, arte e inerzia, violenza e dolcezza, sconfitte esistenziali e sogni di
trasformazione. Palermo felice. Palermo ha in grembo figli perennemente figli,
perché è pur sempre la culla del Mediterraneo.
Palermo, quadrivia di cultura privo di semaforo, rigurgita ingorghi storici e strombazza fasti che furono. Allora Palermo si crede felicissima. In questo esuberante accumulo di immagini, emozioni, citazioni, variazioni, con personaggi vitali, autentici e appassionati, Vespertino con la sua
narrazione, scandita dal ritmo musicale di Virginia Maiorana alla fisarmonica, fa
emergere l’inafferrabile realtà siciliana, traendo dal suo capoluogo l’anima di una
“Strafelicissima Palermo”.

PRODUZIONE: AGRICANTUS COOPERATIVA CULTURALE PALERMO

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