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Curiosità

Pantelleria e il suo oro blu. L’acqua isolana in un escursus di Lulia Caputo

Direttore

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L’accesso all’acqua potabile ha da sempre rappresentato il discrimine tra la civiltà e la barbarie, tra il benessere e la sofferenza di intere comunità umane e tra la salute e la malattia di intere popolazioni.

L’oro blu e’ negli anni divenuto un bene sempre più prezioso al pari dell’agoniato oro nero, il petrolio, e forse oggi ancora più prezioso dati gli attuali livelli di inquinamento anche di falda profonda ed i cambiamenti climatici in atto, siano essi naturali o indotti dall’uomo. Sull’isola di Pantelleria, dove l’acqua dolce e potabile non e’ immediatamente disponibile, già gli antichi ne facevano buona riserva utilizzando le rotondità dei tetti dei dammusi, costruiti appositamente con tale forma oltre che gradevole anche funzionale, per fare scivolare dolcemente l’acqua piovana nelle cisterne di raccolta poste a lato o sotto le loro abitazioni.

Foto di Francesco Patanè

Ma la svolta idrica, per la bella Perla Nera del Mediterraneo, arriva dopo secoli, nel 1975, con l’ inizio della costruzione dell’allora più grande impianto di dissalazione di acqua marina d’Italia. Dopo un periodo di stallo e riavvio, come purtroppo da italica abitudine, nel 1987 l’impianto, e’ stato messo finalmente in funzione e ammodernato poi nel 2015 con l’aggiunta di nuovi moduli per servire meglio le diverse contrade dell’isola, con tecnologia tutta ” Made in Italy”.

Ma  come funziona il dissalatore di Pantelleria e perché si può dire che l’acqua prodotta abbia un buonissimo standard qualitativo?

In questo impianto l’acqua da dissalare è prelevata direttamente dal mare per essere sottoposta, attraverso la spinta di potenti sistemi di pompaggio, ad una fase di pretrattamento ad ultrafiltrazione per eliminare tutte le sostanze in sospensione, ad una fase di dissalazione ad osmosi inversa per eliminare la salinità marina e purificarla da eventuali inquinanti chimici, come ad esempio idrocarburi e metalli pesanti tossici. L’ osmosi inversa (abbreviazione: RO dall’inglese Reverse Osmosis), è il processo in cui si forza il passaggio delle molecole di solvente dalla soluzione più concentrata alla soluzione meno concentrata ottenuto applicando alla soluzione più concentrata una pressione maggiore della pressione osmotica. In pratica l’osmosi inversa viene realizzata con una membrana semi-permeabile che trattiene il soluto da una parte impedendone il passaggio e permettendo di ricavare il solvente puro dall’altra.

Dopo la sua osmotizzazione, nell’impianto l’acqua passa all’ulteriore fase di re-mineralizzazione che restituisce all’acqua così prodotta quella quantità di sali minerali naturalmente utili al metabolismo umano , prima della sua clorazione per sanificarla da un punto di vista micro-batteriologico e quindi renderla pronta per la sua immissione in rete idrica cittadina: i controlli dei parametri micro-biologici, chimici e fisici sono costanti e, dunque, l’acqua prodotta rispetta i parametri di potabilità di legge ed e’ quindi sicura e controllata per l’utenza. Parlando poi dell’impatto energetico e di CO2 prodotta, va detto che gli impianti che impiegano l’osmosi inversa consumano meno energia rispetto agli impianti che adottano processi di evaporazione, e sono processi che uniscono tecnologia a configurazioni impiantistiche che garantiscono ormai buona efficienza energetica, anche se il meglio sarebbe evitare l’utilizzo della nafta per alimentare l’impianto ed utilizzare invece energie rinnovabili come il sole , il vento, il moto ondoso ed il geo-termico a basso impatto ambientale, metodi alternativi già allo studio .

Possiamo dire che, con una buona rete idrica funzionante che serva almeno le principali e più popolose contrade isolane, l’approvvigionamento ed il servizio idrico con acqua di qualità sarebbe un problema risolto sull’isola, lasciando alle autobotti una quantità residuale di servizio, pur utile, in tutta Pantelleria.

Un suggerimento all’Amministrazione comunale per far comprendere appieno il valore dell’acqua potabile?  organizzare visite guidate al dissalatore cittadino per i giovani cittadini panteschi e per i turisti sull’isola di Pantelleria al fine di promuovere la cultura del rispetto dell’acqua : l’elemento naturale essenziale per la Vita.

Lulia Caputo

Marina Cozzo è nata a Latina il 27 maggio 1967, per ovvietà logistico/sanitarie, da genitori provenienti da Pantelleria, contrada Khamma. Nel 2007 inizia il suo percorso di pubblicista presso la testata giornalistica cartacea L'Apriliano - direttore Adriano Panzironi, redattore Stefano Mengozzi. Nel 2014 le viene proposto di curarsi di Aprilia per Il Corriere della Città – direttore Maria Corrao, testata online e intraprende una collaborazione anche con Essere Donna Magazine – direttore Alga Madia. Il 27 gennaio 2017 l'iscrizione al Consiglio dell'Ordine dei Giornalisti nel Lazio. Ma il sangue isolano audace ed energico caratterizza ogni sua iniziativa la induce nel 2018 ad aprire Il Giornale di Pantelleria.

Cultura

Oggi attenti al Pesce d’Aprile. Perchè si chiama così la tradizione nata nel rinascimento

Direttore

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Cos’è il “Pesce d’aprile”

 
Tutti noi ci siamo cascati almeno una volta nella vita e ne avremo subiti a bizzeffe di Pesce d’Aprile, ma vi siete mai chiesti perché il primo aprile è consacrato alla festa degli scherzi?

Tutta una questione legata al Capodanno

Prima dell’adozione del calendario Gregoriano, quando siamo già in epoca rinascimentale, nel 1582, il Capodanno era celebrato tra il 25 marzo (la vecchia data dell’equinozio di primavera) e il 1 aprile.

Così una delle ipotesi sull’origine vede che, a seguito del cambiamento di calendario, non tutti si abituarono alla modifica e vennero quindi additati come gli “sciocchi d’aprile”. 
Ma la storia

Nella storia

In Europa, alla fine del 1500  i festeggiamenti del 1° d’aprile diventarono usanza. 
Nella Francia di Re Carlo IX e nella Germania degli Asburgo, quest’ultima si diffonde poi in Inghilterra (nel XVIII secolo) e negli altri stati.

La leggenda vuole che molti francesi, contrari a questo cambiamento, continuassero a festeggiare il capodanno scambiando doni come avevano sempre fatto.

Alcune persone burlone cominciarono a  consegnar loro regali assurdi o vuoti durante feste inesistenti, per prendersi gioco dei negazionisti.
Spesso era un regalo vuoto, dove poter trovar un biglietto con la scritta poisson d’avril: pesce d’aprile.

In Italia l’usanza del 1° aprile è di recente acquisizione: risale agli anni tra il 1860 e il 1880.  La tradizione si radicò prima tra i ceti medio-alti, poi conquistò il resto del popolo.

Ma perchè proprio il pesce

La spiegazione è più semplice di quanto si immagini: i pesci abboccano facilmente all’amo.
Come le vittime degli scherzi “abboccano” facilmente alla presa in giro.

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Curiosità

Lo stampatello siciliano

Nicoletta Natoli

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Dalla Trinacria arriva la risposta alle lezioni di corsivo su TikTok

Tra le prime cose che ci insegnano a scuola ci sono la differenza tra le lettere maiuscole e minuscole, e quella tra il corsivo e lo stampatello. Quanti quaderni riempiti di pagine con la stessa lettera per imparare a scrivere nel modo corretto!

Ma, da qualche mese le nostre certezze di piccoli studenti sono state messe in discussione. Infatti, il corsivo dal giugno del 2022 ha smesso di essere soltanto uno stile di scrittura, e grazie ai social è diventato addirittura un modo di parlare! Inevitabilmente, tutto ciò ha scatenato una serie di reazioni, tra le quali spiccano le lezioni di stampatello siciliano. Andiamo con ordine per raccontarvi la fenomenologia di questo trend.

A lezione di corsivo

A operare questa improbabile trasformazione è stata la milanese Elisa Esposito. Classe 2003, appena diplomatasi, è una influencer di grande successo. La sua popolarità è arrivata ai massimi livelli da quando ha pubblicato su TikTok le sue “lezioni di corsivo“, diventate virali fin dal primo video. Sostanzialmente, parlare in corsivo significa pronunciare le parole in un modo diverso: allungarle e storpiarle, mescolando le vocali e generando un effetto che potremmo definire cantilenante. Fondamentalmente, la parlata in corsivo nasce per sbeffeggiare il modo di parlare delle ragazze di Milano, anche se la moda del corsivo era già diffusa da molti anni su TikTok.

Il personaggio della professoressa di corsivo ha portato molta fortuna alla giovane Elisa, ma indubbiamente le ha anche regalato una corposa scia di detrattori e di riscontri negativi. Tra le reazioni a questo fenomeno che invece si caratterizzano per ironia, simpatia e leggerezza, ci sono sicuramente le lezioni di STAMPATELLO SICILIANO, tenute dal “professor” Stefano Piazza.

Il siciliano, la lingua che ti dà una mano!

“Sosia ufficiale di Can Yaman e Michelle Hunziker, e spacciatore di corbellerie biologiche a km 0.” Questo è l’esilarante identikit inserito sul suo profilo Facebook da Stefano Piazza, palermitano purosangue, comico di razza e ideatore del famoso format Piazza Grande. È proprio lui ad aver dato una delle risposte più divertenti alle lezioni di Elisa Esposito, ovvero le lezioni di STAMPATELLO SICILIANO, che lui stesso all’inizio di ogni video definisce: “la lingua che ti dà una mano!”

Gli irresistibili video del comico palermitano sono sbarcati su TikTok e su YouTube proprio in concomitanza con il grande successo ottenuto dalle lezioni di Elisa Esposito. Basta iscriversi ai suoi canali per imparare parole e modi di dire siciliani, spiegati rigorosamente IN STAMPATELLO! Tra i vari contenuti, si può scoprire chi è il “TASCIO”, cosa vuol dire il verbo “SQUARARI”, la definizione di “LAGNUSU” e il significato del detto “PER UN CORNUTO UN CORNUTO E MEZZO”.

BUON DIVERTIMENTO!

Nicoletta Natoli

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Curiosità

Pantelleria, una straordinaria bassa marea ridisegna i profili dell’isola

Giuliana Raffaelli

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Una bassa marea eccezionale si sta verificando in questi giorni a Pantelleria.

La linea di costa è arretrata di alcune decine di centimetri, ma non è apprezzabile chiaramente in tutto il suo perimetro. Rocce normalmente sommerse cedono il posto a nuovi panorami che sembrano ridisegnare i contorni dell’isola.

Immaginando di divedere in due l’isola con il dodicesimo meridiano, la natura vulcanica sembra creare una morfologia molto eterogenea e frastagliata che disegna bassi fondali nella zona occidentale mentre lascia il testimone ad alte falesie in quella orientale. Percorrendo l’isola si osservano molte aree in cui si apprezzano rocce che prima non si vedevano, perché sommerse. Con la linea di costa che sembra allungarsi verso il largo. Nella zona di Campobello, ad esempio, si stanno creando linee che disegnano nuovi profili, con alghe, prima sommerse, che iniziano a seccarsi mostrando colori più chiari e inusuali. Molto evidente il fenomeno anche a Khattibuale e Suvaki, dove a causa dei bassi fondali la scogliera guadagna metri sul mare. Nel porto di Pantelleria emergono i resti di quello che era l’antico molo (“banchina delle tre colonne”). Scogli il più delle volte sommersi che non poche insidie causano ai diportisti meno esperti (e “non locali”) durante la stagione estiva.

Ma non si tratta di un evento solo locale. Questo incredibile fenomeno si sta verificando in diverse aree del litorale italiano, tra cui la Sicilia. Ma è in Puglia, a Porto Cesareo, che la linea di costa è arretrata in modo incredibile: di ben 70 metri. Il panorama mostra barche spiaggiate e l’isola dei conigli che diventa penisola. A Lecce le chiamano “secche di marzo” e sembra che possano accadere, ma non a questi livelli. A Venezia torna il fenomeno dei “canali asciutti”, con gondole in secca. Non si verificava dal 1994.

Ma vediamo quali sono le cause

Non è chiaro quale sia il reale motivo si questo straordinario fenomeno.

Quello che sappiamo per certo è che sia eventi naturali che astronomici determinano la situazione legata alle maree.

Questa eccezionale bassa marea sembra essere dovuta prevalentemente al perdurare di una situazione meteorologica di alta pressione in cui prevale una struttura anticiclonica. La stessa che ha investito tutta l’Europa centro-meridionale ormai da più mesi. Una prolungata situazione di alta pressione che continua a tenere molto bassi i livelli della marea. Tale configurazione ha tra le altre conseguenze le poche precipitazioni e i connessi fenomeni di siccità osservati da lungo tempo.

A questi si aggiungono i fattori astronomici. Il fenomeno delle maree è infatti dovuto all’influenza esercitata da Sole e Luna sul nostro Pianeta. Ed entra in gioco la forza gravitazionale universale che vede due corpi attrarsi reciprocamente in funzione della propria massa e della distanza.

Non volendo entrare nel merito delle oscillazioni di marea giornaliere che si verificano, ad esempio, nelle coste nord europee di Francia e Inghilterra, la Luna esercita una forza di attrazione sulla Terra che si ripercuote sulla massa liquida (quindi le acque di mare, oceani, laghi) perché questa, a differenza della parte solida (cioè delle terre emerse), è più soggetta alle deformazioni.

A questo fenomeno contribuisce anche il Sole che, seppure con una forza di attrazione minore rispetto a quella della Luna (perché più lontana dalla Terra), fa sentire comunque il suo effetto.

Quindi, applicando la legge di gravitazione universale di Newton, quando la Luna si trova più vicina alla Terra esercita una forza gravitazionale maggiore e ha una forza centrifuga inferiore, dando luogo all’alta marea.

La bassa marea, invece, si verifica nei luoghi che si trovano a 90° rispetto ai punti di maggiore e minore distanza Terra-Luna. In questi luoghi le due forze sono indirizzate verso il centro della Terra facendo manifestare il fenomeno della bassa marea.

Manuel Mazzoleni, meteorologo di 3bMeteo, ha commentato i fenomeni che si stanno verificando in questo periodo così: “Il fenomeno verificatosi in questi giorni è la risultante di una serie di fattori… In primis c’è una componente astronomica, dettata dalla posizione della Terra, Sole e Luna che appunto danno origine alla marea astronomica. Guardando l’andamento della marea astronomica e quindi della variazione dell’alta del livello del mare, si evince che proprio in queste giorni si stanno registrando le variazioni maggiori, sia positive (alta Marea) che negative (bassa Marea), con oscillazioni anche di 20-25 centimetri attorno al livello medio del mare. A questo si aggiunge anche una componente meteorologica”.

Giuliana Raffaelli

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