Cultura
Pantelleria e i Benemeriti della Sanità al tempo della Resa / 2

Un altro ospedale militare da campo italiano si trovava nella frazione di Scauri. Si trattava del 138° ed era però più piccolo di quello di Khamma.
Vi prestavano servizio il tenente medico Mario Coppa, il sottotenente medico Carlo Bedoni e il sottotenente farmacista Piero Legnuzzi. Il sottotenente medico Gaetano Allegra dirigeva invece l’infermeria presidiaria in località Suvachi. C’erano altresì altri ufficiali medici aggregati ai vari settori e distaccamenti (MILMART, Brigata Mista, Difesa Fissa, Difesa Mobile, etc). Come si può notare uno spiegamento sanitario di prim’ordine, che una volta smantellato dagli americani lasciò allo sbando la parte, e non era poco, della popolazione pantesca che aveva bisogno di cure.
Ad aggravare ulteriormente poi le cose ci si metteva la penuria dei generi alimentari di prima necessità. In quei giorni si soffriva da tutti davvero la fame più nera. Di fronte a quei drammatici frangenti ben poco poteva fare il generoso medico locale, il dottor Bernardo Nagar. Egli non aveva attrezzature e strumentazioni adatte né tantomeno medicine. Eppure il Nagar si mise coraggiosamente in gioco. Bene dunque ha fatto la comunità pantesca, nell’anno 1989, a intitolare col nome di “Bernardo Nagar” l’Ospedale Civile di Pantelleria. Intanto, dopo la riuscita invasione della Sicilia, la 34th non aveva poi molto da fare.
A quel punto il medico militare americano, maggiore Michael Lee Furcolow detto “Leo”, vincendo la resistenza della burocrazia e dei superiori, pensò bene di utilizzare in parte quella struttura per andare in aiuto del dottor Nagar nell’assistenza sanitaria ai panteschi, rimediando così alle nefaste conseguenze della precedente scriteriata decisione di sradicare totalmente, al momento della Resa, i presidi militari sanitari degli italiani. Il maggiore Furcolow non solo diede i medicinali e mise a disposizione, nei limiti di quanto permesso, le attrezzature della 34th Station Hospital, ma lui stesso si dedicò con abnegazione a curare i civili, con particolare riguardo a quelli indigenti.
Particolarmente apprezzata la sua competenza nel campo delle malattie infettive (in America era un’autorità), malattie infettive che in Pantelleria ebbero una recrudescenza e virulenza proprio in quel periodo, considerate le miserrime condizioni igieniche in cui versava l’intera popolazione a causa della distruzione della quasi totalità delle abitazioni.
Oggi il dottor Michael Lee Furcolow è perfettamente sconosciuto ai panteschi e quindi non ha a suo nome né un piccolo slargo né un vicoletto. Eppure egli fece molto in quei tempi calamitosi quando Pantelleria precipitò da un florido benessere nella più nera miseria.
Ma chi era effettivamente il maggiore medico americano Michael Lee Furcolow? Di ascendenze italiane per parte di madre, era nato nel 1908 e fu il primo italo-americano a laurearsi al Mount Union College della città di Alliance nella contea di Stark (Ohio).
Successivamente, nel 1934, conseguì brillantemente la laurea in medicina presso la prestigiosa Università di Yale. Nel 1938 conseguì infine il master. in batteriologia seguendo un corso di specializzazione presso l’Università di Cincinnati. Divenne così ben presto uno specialista a livello nazionale di malattie virali e fungine, con ricerche approfondite sui virus presso il National Institute of Health. Arruolatisi nel servizio sanitario militare americano col grado di maggiore, aveva servito, prima di sbarcare a Pantelleria all’età di 35, sul fronte del Nord-Africa.
La sua competenza in batteriologia e virologia fu di grande aiuto nel fronteggiare e debellare, unitamente all’instancabile dottor Nagar, le malattie infettive che affliggevano la popolazione pantesca. Per la curiosità del lettore raccontiamo gli eventi successivi della vita del dottor Furcolow dopo che ebbe lasciato Pantelleria.
Nel dopoguerra egli diresse il servizio sanitario pubblico a Kansas City, contemporaneamente fu nominato ufficiale medico responsabile del Medical Center dell’Università del Kansas. Si ritirò dal servizio sanitario pubblico nell’anno 1964, divenendo poi professore di epidemiologia presso l’Università del Kentucky. Durante la sua carriera scrisse centinaia di articoli scientifici, citati in numerosi libri e riviste di medicina. Fu insignito del Presidential Award of the International Poliomyelitis Congress.
Era inoltre membro autorevole dell’American Medical Association, dell’American Public Health Association e dell’American College of Chest Physicians. Il dottor Michael Furcolow si spense il 20 gennaio 1985 all’età di 77 anni. Nel 1942 aveva sposato l’insegnante Carolyn Rowe, da cui poi aveva avuto quattro figli, due maschi e due femmine.
Orazio Ferrara (2-fine)
Cultura
Il Giornale di Pantelleria oggi compie 7 anni. Dedichiamo ad Enzo Bonomo la ricorrenza

Enzo il giornale non è più lo stesso senza te, ma abbiamo ereditato il tuo sorriso che non dimenticheremo mai
Sono ben 7 anni che fondavamo Il Giornale di Pantelleria: 26 luglio 2018.
Tante le persone che hanno collaborato con noi e dalle quali non ci siamo mai staccati, se non per impegni complicati: Nicoletta Natoli e Maria Chiara Conticello.
Persone di altissima sensibilità, che, seppur distanti dalla redazione, ne fanno sempre parte perchè hanno agito con leggerezza, senza ambizione o giudizio… Tutte o quasi, ma le eccezioni ci devono essere perchè ti fanno impattare con la realtà mentre tu vivi il sogno che fa tutt’uno con te: la scrittura.
Abbiamo avuto la fortuna di trovare scrittori, nel nostro cammino, fedeli, amorevoli, gentili e disponibili.
La redazione resta sempre viva e vivacizzata, oltre che dal nostro direttore, Marina Cozzo, anche dall’inestimabile penna di Franca Zona, dai pregiati racconti storici di Orazio Ferrara, dalle delizie di Barbara Conti e dalla giovanissima Giada Zona e altri collaboratori sporadici.
La nostra colonna
Purtroppo, una delle colonne più solide, che rappresentava per noi tutti il fratello maggiore, il mentore, la voce pacata ed elegante, ci ha lasciati nello sgomento di una perdita insostituibile e di cui ancora piangiamo lacrime copiose e infuocate di rammarico per non aver carpito ancor più insegnamenti. Parliamo di Enzo Bonomo, scomparso prematuramente e inaspettatamente lo scorso 29 maggio 2024, lasciando la redazione sguarnita di un faro.
Era il giorno di Sant’Anna del 2018, quando un pomeriggio afoso come pochi, il direttore per gioco apriva un blog che poi è stato regolarizzato di ogni incombenza burocratica per trasformare un gioco in una realtà seria e concreta.
Due anni fa, il nostro amico khammiota così scriveva:
Anni fa cominciava la grande avventura de il Giornale di Pantelleria, tutti vissuto intensamente, fra cronaca, fatti, venture e – a volte- sventure della nostra terra, alla quale abitanti, oriundi ed estimatori siamo legatissimi.
Dopo la grande epopea de il Panteco, siamo venuti (io personalmente non da subito)
a contribuire con grande intensità a dare informazione continua sull’isola più isola d’Italia.
In omaggio ai confratelli che si sono adoperati per il radicamento della testata e alla guida e pilota della navigazione.
Parafrasando un detto siciliano, si può essere lontani ma è l’isola che non ti lascia mai.
Da Erodoto a Shakespeare.
E c’è ne saranno altri.
Una lunga storia.
Enzo Bonomo Ferrandes
Dedichiamo ad Enzo e alla sua amata compagna Fernanda questo settimo anno, portandoli sempre nel nostro cuore.
Cultura
“Forme d’Arte Pantesche”, tutti gli artisti, quadro per quadro. Si parte con Luigina Gabriele

Ancora fino al 20 di agosto per visitare la mostra “Forme d’Arte Pantesche” organizzata dal Centro Culturale Giamporcaro. Conosciamo gli artisti
C’è tempo fino al 20 di agosto per visitare la mostra allestita al Castello Medievale di Pantelleria, su organizzazione del Centro Giamporcaro, per ben quattro artisti squisitamente panteschi.
Il Presidente dell’associazione, Anna Rita Gabriele invita alla conoscenza delle “Forme d’Arte Pantesche”, per la quale hanno espresso compiacimento anche istituzioni, oltre che specialisti, come il M° Michele Cossyro.
Ordunque ben quattro espressioni d’arte, che noi analizzeremo singolarmente, per dare il meritato spazio.
Iniziamo con una donna molto sensibile, delicata ed empatica: Luigina Gabriele.
La conosciamo come poetessa e all’esposizione abbiamo potuto ammirare delle opere realizzate con i suoi alunni, ragazzini di scuola elementare.
L’intento era dare loro una forma di espressione da svolgere in gruppo, così il pensiero è ricorso al collage.
Nell’allestimento vediamo infatti, simpaticamente, fogli di quaderno ritagliati, il che conferisce ancora più freschezza e leggerezza a quelle piccole opere compiute con precisione e tanta fantasia fanciullesca (le farfalle sono rappresentate con le corone).
Chi è Luigina Gabriele
Luigina Gabriele, nata e vissuta a Pantelleria, insegnante nella scuola primaria per 30 anni. Attualmente in pensione, ha frequentato l’Accademia di belle arti del Kandiskij. Ora dedicata alla poesia e ai metodi di pittura e applicazione artistica.
Charles Bukowski ha detto “La bellezza salverà il mondo.”
Far osservare ai bambini i vari “volti” che assumono o le stagioni perché se ne possano memorizzare le caratteristiche e, sulle riflessioni che ne scaturiscono, si senta il bisogno di esprimersi secondo quanto c’ispirano dentro.
Osservare il bello che ci circonda, nelle sue forme, è una ricchezza che alimenta il nostro dire il nostro sentire, volerlo ricercare e realizzare, in vari modi.
Sensibili alla bellezza, per conservarsi entusiasti di quanto la natura ci attornia e ci fa godere.
Le opere esposte saranno date alle suore della nostra Chiesa SS Salvatore.
Spettacolo
Pantelleria – Voci dal Mediterraneo, le interviste ai talenti in gara

Molti artisti sono autori delle proprie canzoni
Ieri grandi performance con grandi talenti.
Oggi inizia la gara
Questa mattina, in Sala Consiliare del Comune di Pantelleria si è tenuta la conferenza stampa di presentazione della seconda serata del Festival della canzone nel cuore del Mediterraneo.
Il Direttore Artistico dell’intera manifestazione, Massimo Galfano, sempre affiancato da Nathalie Caldonazzo, ha presentato Aleandro Baldi e il nuovo cd dal titolo “La sintonia”, nonchè i talenti che si sono esibiti e che torneranno a cantare questa sera.
Baldi, a cappella, ha improvvisato la sua grande canzone “Passerà”, e il pubblico si è unito in coro in un fori programma creativo, felice e di condivisione dell’amore per la musica e i grandi classici.
Il Patron ha manifestato la propria soddisfazione per la riuscita della serata di ieri, con pubblico che gremiva l’intera Piazza Cavour, in un contesto piacevole con splendidi talenti. Ha spronato gli stessi a proseguire nelle loro passioni, anche quando ricevono un sonoro no.
Dal canto suo, Nathalie Caldonazzo si è spesa in consigli per una crescita artistica di quei ragazzi a tutto tondo. Lei che ha spaziato nel mondo dello spettacolo senza tralasciare nulla, con impegno e dedizione, oltre alla fortuna della sua bellezza, conosce bene l’importanza della preparazione di un personaggio sotto ogni aspetto.
E’ intervenuto il M° Baldi, affermando di essere felice dell’impegno dei ragazzi, nel cammino della musica.
Presidente di giuria Marcello Balestra, presente anche questa mattina.
Tutti gli artisti e i brani
01, Carola 16 anni da Trapani – Autrice “Paranoie” ha cercato di esternare il proprio sentire, l’insicurezza
02. Adamas 26 anni da Novara con origini siciliane – Autore “Girasole” metafora sulla violenza psicologica
03. Agnese 17 anni Sant’Agata di Militello – Autrice “Sabbie e fuoco” storia d’amore
04. Marianna 15 anni Mazara “Iguana” relazione d’amore leggera ma viverla
05. Alina 14 anni Frosinone – Autrice “verità distorte”
06. Flavio Gennaro 22 Sant’Agata – Autore e compositore “Chiara” riconosscere che nel buio c’è una luce e quella luce siamo noi stessi. Ha dato diversi brani ai ragazzi del contest
07. Pablo 19 anni da Mazara – Autore “Fossette”
08. Nadeep 37 anni di origini palermitane “Cenere di noi”
09. Sanfi 19 anni – Autrice “12 novembre” parla di una ferita profonda d’amore, la canzone è un atto di liberazione
10. Roberto Giuca 28 anni da Noto – “Silenzi” i silenzi di quando era bambino per le violenze subite
11. Venere 21 anni da Partanna Autrice – “Ti ricordi di me” dedicata ai nonni con l’Alzheimer
12. Mouez 35 anni da Mazara tunisino “Tu sei importante” perdita del fratello
13. Maria Teresa 25 anni da Pantelleria “Fouri di testa” parla di un conflitto con se stessi specie quando si vive da vittime di bullismo.
14. Claudia 16 anni Caltanissetta – Autrice “Destino a due facce” su una relazione a distanza
15. Leo Rizzuto 38 di origine siciliana – Autore “Senza te non ho parole” esseri umani più disconnessi tra di loro e si dedicano ai social
16. Aurora 16 anni Bagaria “non mi perdo mai” parla della sua storia che da bambina ha subito il bullismo
17. Gabri 14 anni Partinico “Paranoie nella testa”
Balestra testimonia la sensibilità di Galfano con questa manifestazione e quella dei ragazzi che portano sul palco le loro storie personali, specchio di una gioventù impegnata, consapevole e capace.
Domani, 26 luglio 2025, proseguirà il Festival Voci dal Mediterraneo, con gli artisti che si esibiranno con le cover.
Ma intanto l’appuntamento è per stasera, in Piazza Cavour ore 21,00. Si dà inizio alla gara sempre presentata da Massimo Galfano e Nathalie Caldonazzo.
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