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Trapani e provincia

Pantelleria, da oggi attivo il servizio car-sharing elettrico

Redazione

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Vista dell'arco dell'elefante - Pantelleria - Foto di @g.axel73

 

Do oggi sarà attivato sul territorio comunale il servizio di car-sharing elettrico a marchio amiGO, gestito AMAT Palermo S.p.A., leader nel settore della mobilità pubblica in Sicilia.

Alle ore 11.30 si terrà in diretta online la presentazione del servizio, alla quale prenderanno parte i dirigenti di amiGO collegati in videoconferenza. Durante la presentazione l’Assessore Angelo Parisi spiegherà a cittadini e organi di informazione le caratteristiche del nuovo servizio.

Questo sarà operativo con 10 auto elettriche Renault ZOE nei cinque parcheggi già predisposti:

–      Parcheggio Cavour                    Piazza Camillo Benso di Cavour

–      Parcheggio Porto                       Via Borgo Italia

–      Parcheggio Khamma/Tracino    Via Tracino

–      Parcheggio Scauri                     Via Padre G. Piccirilli

–      Parcheggio Aeroporto               Area parcheggi Aeroportuale

Le auto potranno essere noleggiate per il tempo necessario attraverso l’App “amigocarsharing”, scaricabile gratuitamente per piattaforma Android e IOS. Le auto si potranno prelevare negli appositi spazi dedicati e potranno essere rilasciate sia nel parcheggio di prelievo, sia in un altro parcheggio.

L’Amministrazione Comunale punta molto su questo servizio, per provare a decongestionare il traffico veicolare e per promuovere l’uso condiviso del mezzo e la mobilità elettrica.

Le isole, infatti, soprattutto nei mesi estivi, si riempiono di turisti che molto spesso le raggiungono con il veicolo privato, andando a complicare la situazione della viabilità locale.

Il car sharing amiGO a Pantelleria è il primo servizio di car sharing inaugurato per un’isola minore del Mediterraneo ed oltre ad essere utile per i residenti che potrebbero condividere l’uso dell’auto, servirà ad incentivare i turisti a non arrivare sull’isola con un loro mezzo privato, potendo accedere ad una soluzione più sostenibile per gli spostamenti interni.

Altro vantaggio del servizio offerto da amiGO riguarda la possibilità di utilizzare, con un’unica registrazione, tutto il parco auto presente nelle località della Sicilia in cui tale servizio è attivo. Tra di queste citiamo Palermo, Trapani, Catania, Enna, che sono le sedi principali dei collegamenti da e per l’isola.

Si tratta di un importante traguardo a cui l’Amministrazione ha lavorato fin dal suo insediamento e siamo grati ad AMAT che ha partecipato all’avviso che è stato pubblicato a dicembre scorso, credendo nell’importanza di fornire un servizio con l’utilizzo di mezzi elettrici,” dichiara l’assessore Parisi.

“Lo sviluppo di sistemi di mobilità sostenibile condivisa ad uso individuale per tutto il territorio siciliano, comprese le isole minori, – afferma Domenico Caminiti, Direttore del Servizio amiGO –  rappresenta per AMAT, in qualità di operatore pubblico di mobilità, un obiettivo per contribuire al raggiungimento della continuità territoriale per le comunità locali delle isole minori e per la sempre più crescente domanda di mobilità turistica. Siamo soddisfatti che Pantelleria sia prima isola minore del Mediterraneo a dotarsi di un servizio di car sharing con auto elettriche, nell’ottica di una accresciuta sensibilità al rispetto del proprio territorio”.

 

La diretta della presentazione del servizio sarà disponibile sulla Pagina Facebook del Comune di Pantelleria, sul gruppo Facebook dell’Assessorato alla Comunicazione e sul Canale YouTube dell’Assessorato alla Comunicazione.

Link per la diretta su YouTube: https://www.youtube.com/watch?v=p-vzAlvHoWE

Trapani e provincia

Trapani, maltrattamenti ed estorsione in famiglia. Misure contro 41enne

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 I CARABINIERI  SOTTOPONGONO IL PRESUNTO COLPEVOLE AL DIVIETO DI AVVICINAMENTO

I Carabinieri della Stazione di Paceco hanno eseguito il provvedimento con cui il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Trapani ha sottoposto un 41enne alla misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento alle persone offese con applicazione del braccialetto elettronico.

Tale provvedimento è scaturito a conclusione delle indagini avviate dai Carabinieri sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Trapani, sulla base delle dichiarazioni accusatorie sporte dalla madre e dal fratello del 41enne.

L’uomo, già pregiudicato e sottoposto alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza con obbligo di soggiorno, nell’ultimo anno e mezzo avrebbe posto in essere quotidiane condotte di maltrattamento nei confronti dei congiunti conviventi, consistite in percosse e minacce gravi, finalizzate probabilmente ad ottenere somme di denaro per l’acquisto di sostanze stupefacenti.

Allo stato degli atti, il competente Giudice ha valutato i gravi elementi di riscontro raccolti dagli investigatori dell’Arma per l’emissione della misura cautelare applicata nei confronti del 41enne.

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Trapani e provincia

Trapani, arrestati ladri in ospedale Sant’Abate. Polizia e Carabinieri insieme nell’operazione

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ARRESTATI DALLA POLIZIA DI STATO E DAI CARABINIERI

LADRI IN OSPEDALE

Erano appena passate le 5 del mattino del 15 febbraio quando un paziente, ricoverato nel reparto di Cardiologia dell’Ospedale Sant’Antonio Abate, veniva svegliato dalla presenza di due estranei nella stanza di degenza che rovistavano tra i propri effetti personali.

L’uomo, impaurito, riusciva a far allontanare gli sgraditi ospiti e notava la sparizione del telefono cellulare. Immediatamente avvertiva i sanitari e le forze dell’ordine che tempestivamente raggiungevano l’uscita del nosocomio e si ponevano all’inseguimento di tre ragazzi segnalati che cercavano di fuggire.

I tre giovani, eludendo la vigilanza del personale sanitario, si erano introdotti in alcune stanze di degenza dell’Ospedale ed erano riusciti a rubare un cellulare e altri oggetti di proprietà dei ricoverati.

Il tempestivo intervento degli operatori della Volante della Polizia di Stato e dei militari dell’Arma dei Carabinieri ha fatto sì che sono stati fermati poco fuori dal nosocomio con la refurtiva e tratti in arresto.

Due dei tre fuggiaschi venivano intercettati e bloccati nella vicina via Cosenza dalla Volante della Polizia di Stato mentre il terzo dopo un’incessante ricerca veniva fermato vicino l’Ospedale, nascosto all’interno di un condominio, dai militari dei Carabinieri. I tre giovani, con addosso ancora la refurtiva, venivano tratti in arresto e sottoposti, dopo l’udienza di convalida, alla misura cautelare degli arresti domiciliari con applicazione del braccialetto elettronico.

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Trapani e provincia

“Se l’usura presenta il conto, ribellati”: nuova campagna di sensibilizzazione dello Sportello Antiracket di Trapani

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Una campagna di sensibilizzazione per aiutare esercenti e ristoratori a venire fuori dall’incubo dell’usura. E’ un’iniziativa pensata e realizzata dallo Sportello di solidarietà per le vittime del racket e dell’usura dell’Associazione Antiracket della provincia di Trapani: si tratta di una delle tante attività messe in campo da quando è operativo lo sportello, grazie ad un fondo del Ministero dell’Interno.

 

Con la pandemia e il lockdown, molti esercenti sono stati costretti a chiudere i loro locali. In tanti, per sopravvivere, hanno dovuto indebitarsi. E’ proprio a loro che si rivolge la campagna ideata dallo Sportello, che sarà canalizzata attraverso i social media, con l’individuazione di un target preciso nel territorio della provincia di Trapani. Non solo: lo Sportello organizzerà degli incontri con le associazioni di categoria, e invierà anche una lettera aperta a tutti gli esercenti, per spiegare loro perché è importante denunciare l’usura e quali sono i benefici di legge ai quali si accede.

 

“Le cronache – dichiara il responsabile dello Sportello, l’avvocato Giuseppe Novara – ci riportano quasi quotidianamente, purtroppo, notizie su usurai che prestano soldi con tassi anche del 300% a ristoratori, gestori di bar e locali, in difficoltà. Il fenomeno è molto diffuso in provincia di Trapani, e noi non vogliamo restare a guardare”.

 

A sostegno delle vittime di usura ed estorsione, tra l’altro, gli strumenti non mancano. A partire dal Fondo di solidarietà.

“Più in generale – aggiunge Valerio D’Antoni, consulente dello Sportello – la crisi economica seguita alla pandemia ha rappresentato un terreno fertile per la criminalità, che grazie all’ampia disponibilità di denaro contante derivato da attività illegali può acquisire facilmente la proprietà o il controllo di società in difficoltà finanziaria. Noi aiutiamo chi è in difficoltà a ribellarsi”.

 

Ricordiamo che allo Sportello di Solidarietà  possono rivolgersi non solo gli operatori economici ma anche i professionisti e, più genericamente, i cittadini che hanno bisogno di assistenza perché ritengono di essere finiti nelle maglie dell’estorsione, o di essere vittime di usura. Lo sportello offre consulenza legale e giuridica, economica, e supporto psicologico

Lo sportello è attivo sempre: si può chiamare il 370 1543414 o inviare una mail a info@trapaniantiracket.it . Lo sportello riceve anche tutti i mercoledì e venerdì dalle 16 alle 20, in Via Marinella 8 a Trapani.

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