Cultura
Pantelleria – Centenario Aeronautica Militare, ai festeggiamenti il Vespa Club

Per i festeggiamenti del centenario dell’Aeronautica Militare, il distaccamento di Pantelleria ha voluto rendere partecipe anche il Vespa Club, con Giovanni Pavia.
Ecco come commenta il suo presidente: “Non poteva mancare la presenza del vespa club Pantelleria nel centenario dell’Aeronautica militare, schierati come sempre in mostra statica 26 vespa rigorosamente dagli anni 1956 al 1981.
“Ho ricevuto l’invito dal Colonnello Franco Linzalone circa 40 giorni fa ed ho accettato con grande entusiasmo l’invito a partecipare a questo evento.
Bella manifestazione curata in modo impeccabile e molto ordinata grazie a tutta Ringrazio l’aeronautica militare, nella persona del suo comandante, il Col. Linzalone ed l’amico e socio Armando Porcaro che come sempre si mette a disposizione di noi tutti.”
In copertina, da sinistra: Luogotenente Armando Porcaro , Colonnello Franco Linzalone e Giovanni Pavia Presidente Vespa Club Pantelleria.
Cultura
Pantelleria e i suoi marinai ardimentosi: Giuseppe Valenza al comando di un MAS

Giuseppe Valenza. Un ardimentoso marinaio pantesco
Nell’immediato dopoguerra del primo conflitto mondiale accadde un episodio che fece conoscere all’opinione pubblica nazionale il coraggio e l’abilità del marinaio scelto della Regia Marina, Giuseppe Valenza da Pantelleria, conduttore di MAS. Correva l’anno 1920 e in Adriatico i rapporti tra gli italiani e gli slavi del neonato Regno dei Serbi, Croati e Sloveni (la futura Jugoslavia) erano pessimi, in particolare a Spalato dove la minoranza italiana subiva vessazioni e violenze di ogni sorta. Proprio per tutelare quella minoranza il governo italiano aveva inviato nel porto di Spalato la regia torpediniere Puglia, al comando del capitano di corvetta Tommaso Gulli. Verso la sera dell’11 luglio 1920 il comandante Gulli ebbe notizia che due sottufficiali italiani del cacciatorpediniere Aquilone si trovavano al Caffè Nani, quest’ultimo circondato da una folla minacciosa di nazionalisti slavi.
Quindi il Gulli ordinò al tenente di vascello Gallo e a dei marinai di andare a terra con un motoscafo per prendere i due sottufficiali asserragliati nel caffè. Se ci fossero stati problemi il Gallo doveva sparare dei razzi illuminanti con la pistola Very, in tal caso sarebbe stato inviato in aiuto un MAS. Il MAS (Motobarca Armata Svan, ma anche Motoscafo Armato Silurante), impiegato dalla Regia Marina nella prima guerra mondiale, era un piccolo motoscafo militare usato come mezzo d’assalto veloce. Dotato di due motori a benzina a combustione interna da 500 cavalli l’uno, era generalmente armato da due siluri, bombe di profondità antisommergibile e una mitragliatrice o un cannoncino.
Equipaggio max 8 uomini. Ai MAS si devono i più esaltanti e strepitosi successi della Regia Marina nella Grande Guerra, quali l’affondamento delle corazzate austriache Wien, Szent Istvan (Santo Stefano) e Viribus Unitis. Fu il mezzo navale preferito da Gabriele D’Annunzio per le sue leggendarie gesta sul mare, che ne faceva derivare il nome MAS dall’alato motto latino da lui coniato per l’occasione “Memento audere semper” (Ricordati di osare sempre). Ma torniamo alla nostra storia. Intanto al Molo Veneto, dove il tenente Gallo doveva sbarcare, si era assiepata numerosa gente da cui partirono diversi colpi di pistola all’indirizzo del motoscafo italiano. A quel punto il Gallo sparò dei razzi illuminanti per avvertire del pericolo il suo comandante. Il MAS era già pronto e lo stesso Gulli decise di prendervi il comando per verificare di persona la situazione.
L’equipaggio del MAS era così costituito: il sottocapo cannoniere Gino Mario Pavone, il 2° capo meccanico Luigi Granato, il motorista Aldo Rossi, il marinaio Marco Serfaino.
Conduceva il MAS il marinaio scelto Giuseppe Valenza da Pantelleria. Dunque in tutto sei uomini, compreso il Gulli. Il mezzo navale italiano era quasi giunto a riva quando fu fatto segno a numerosi colpi di armi da fuoco, in particolare fucili, e lancio di bombe a mano. Sotto quella gragnuola di colpi restarono gravemente feriti il comandante Gulli, il sottocapo Pavone e il motorista Rossi. Il Gulli e il Rossi moriranno poi di lì a qualche ora.
Benché mortalmente ferito al ventre da un colpi di fucile il capitano Tommaso Gulli ebbe ancora la forza, in quei concitati momenti, di ordinare ai suoi uomini di non far fuoco assolutamente con il cannoncino di cui era munito il MAS e ciò evitò una sicura strage tra i facinorosi assiepati sul molo. Quindi ordinò al marinaio Giuseppe Valenza di ricondurre il MAS presso la nave Puglia. Per il Valenza non fu cosa facile perché gli spari continuavano sul casotto del timone e un colpo di fucile aveva colpito uno dei motori. Ma grazie all’eccezionale sangue freddo del pantesco, che non perse la testa in quei momenti drammatici, il mezzo fu portato fuori tiro e dopo poco raggiunse la nave Puglia.
Al capitano di corvetta Tommaso Gulli fu concessa, alla memoria, la medaglia d’oro al valor militare. Medaglia d’argento, sempre alla memoria, al motorista Aldo Rossi. In ricordo di quella tragica notte di luglio del 1920, anni dopo, Gabriele D’Annunzio vorrà avere nel parco del suo Vittoriale degli Italiani la regia torpediniere Puglia, con la prua simbolicamente rivolta verso l’Adriatico. Bella la motivazione della medaglia di bronzo al valor militare concessa, per l’episodio di Spalato, al nostro Giuseppe Valenza. Sentiamola: A Valenza Giuseppe, marinaio scelto, nato a Pantelleria (Trapani).
“Conduttore di MAS accorso presso la banchina di Spalato per mettere in salvo gli ufficiali ed una imbarcazione della Regia Nave Puglia attaccati dalla folla, durante tutta l’azione, in cui furono mortalmente colpiti il comandante della nave ed uno dei motoristi e gravemente feriti altri dell’equipaggio, sotto un violentissimo fuoco di fucileria centrato sul casotto del timone tenne il suo posto con magnifica calma e coraggio, eseguendo con prontezza e precisione tutte le manovre ordinategli. Spalato, 11 luglio 1920”.
Orazio Ferrara
Foto: MAS, prima guerra mondiale
Cultura
“Un buco enorme – Pantelleria 1943” in scena a Milano con musiche dal vivo con Nuccia Farina

Giovedì 11 gennaio 2024, alle ore 20.30, presso Spazio Teatro 89, in Via Fratelli Zoia 89 di Milano, andrà in scena “Un buco enorme – Pantelleria 1943”.
Dopo il grande successo sull’isola, la Compagnia Carnevale porterà nella capitale meneghina la pièce ambientata sull’isola nella Seconda Guerra Mondiale e con le musiche dal vivo della straordinaria Nuccia Farina.
L’occasione dello spettacolo può essere ghiotta per i tanti milanesi e lombardi in genere, che assiduamente frequentano Pantelleria, per mantenere piacevole, attraverso la cultura e lo spettacolo.
Sinossi
Tra maggio e giugno del 1943, sull’isola di Pantelleria,
nel Canale di Sicilia, vennero sganciate oltre 20.000
bombe, praticamente una per ogni abitante, tra militari
e civili. L’isola fu costretta alla resa prima che un solo
soldato vi avesse messo piede e divenne un “laboratorio”
per testare le capacità offensive dell’aviazione
angloamericana. La valutazione fu affidata a uno
speciale gruppo di scienziati diretto da Solly Zuckerman
che, attraverso una minuziosa analisi matematicostatistica, mise a fuoco un concetto fondamentale:
“l’area di vulnerabilità”. La figura di Zuckerman è un
esempio delle ambiguità spesso inconsapevoli che
contraddistinguono il lavoro degli scienziati in tempo di
guerra.
Di quei fatti rimangono oggi pochissimi testimoni.
Nell’estate 2022 l’autrice ha raccolto le voci di alcuni di
loro, all’epoca bambini o ragazzi sotto le bombe.
Intorno al loro racconto è nato Un Buco Enorme – Pantelleria
1943.
La Compagnia Carnevale
La Compagnia Carnevale nasce a Milano nel 2016. Tra le sue produzioni Arlecchino trasformato
dall’amore, Ricorditi di me, che son la Pia, Il Bradipo e la Carpa, Mirandolina, Per un sorso di tè dopo
un pezzo di pane, Il lavoro mobilita l’uomo. La compagnia collabora con diverse istituzioni culturali in
Italia e all’estero e dal 2022 ha come sede operativa il padiglione, nel quartiere milanese di Baggio.
drammaturgia: Alessandra Costa
regia: Antonio Carnevale
con
Antonio Carnevale, Elena D’Agnolo, Pierpaolo Guerinoni, Sergio Paladino, Vlad Scolari, Riccardo Stincone.
musica dal vivo: Nuccia Farina
costumi: Alessandra Faienza
coordinamento tecnico:
Jemima Zeller
organizzazione: Maria Claudia Trovato
produzione: Compagnia Carnevale
Prezzi
10€>intero
5€>under 25, over 65, possessori di tessera “padiglione”,
soci Coop Lombardia
Abbonamento Sostenitori>40€ 10 spettacoli
I posti in sala non sono numerati.
Biglietti e abbonamenti sono a posto libero
Dove acquistare biglietti e abbonamenti
online>www.padiglione.org
biglietteria Spazio Teatro 89>via Fratelli Zoia 89, Milano
La biglietteria è aperta dalle ore 19.00 nei giorni di
spettacolo. I biglietti emessi non potranno essere
sostituiti o rimborsati.
Contatti biglietteria
>tel. 348 0129127
>prenotazionicompagniacarnevale@gmail.com
Cultura
Favignana – Scuola Rallo, On. Catania “Struttura precaria, piena collaborazione al Comune per progettualità”

ON. NICOLÒ CATANIA (FdI) VISITA SCUOLA FAVIGNANA: «STRUTTURA PRECARIA, PIENA COLLABORAZIONE A COMUNE PER PROGETTUALITÀ»
[FAVIGNANA] Ieri il deputato regionale onorevole Nicolò Catania, vice capo gruppo FdI all’Ars, è stato in visita presso l’istituto comprensivo “Antonino Rallo” di Favignana per verificare personalmente dell’attuale situazione del plesso della scuola primaria. Ad accompagnarlo il consigliere Francesco Sammartano, il presidente del consiglio Emanuela Serra e il commissario di Fratelli d’Italia alle Egadi Nino Maiorana. Presso la scuola a riceverlo è stata la vicaria Linda Guarino. «Ho appreso che dall’istituto più volte hanno inviato note al Comune per richiedere un intervento strutturale sull’immobile in quanto le condizioni sono precarie: alcune zone interne ed esterne risultano inagibili, tanto che, per ragioni di sicurezza, alcune classi sono state trasferite al plesso della scuola media. Alla vicaria ho suggerito di poter attuare un trasferimento totale dell’istituto per ragioni di sicurezza», ha ribadito l’onorevole Catania.
Successivamente il deputato regionale ha incontrato in Comune il sindaco Francesco Forgione che lo ha informato su alcune progettualità che riguardano la struttura scolastica; il primo cittadino ha ammesso e motivato i ritardi rispetto agli interventi previsti perché gli uffici tecnici non sono stati in grado di redigere i progetti esecutivi. Da ciò l’anno scolastico è iniziato con disagi non indifferenti per alunni, docenti, personale della scuola e genitori. «Al primo cittadino ho dato la nostra disponibilità a collaborare fattivamente a predisporre un progetto che riguardi la messa in sicurezza e riqualificazione dell’intero immobile – ha detto l’onorevole Catania – affinché si possa accedere a fonti di finanziamento esistenti. La visita a Favignana si pone quale opportunità di collaborazione, nell’ottica di risolvere i problemi che riguardano la scuola. Sbaglia chi pensa a logiche di contrapposizione politica». E l’onorevole Catania ha aggiunto: «Bisogna investire sulle scuole delle isole affinché diventino più attrattive e possano offrire ai ragazzi oltre l’opportunità dello studio anche quelle di attività collaterali che li tengano impegnati anche in orari extrascolastici
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