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Economia

Pantelleria-Caro energia e bonus elettrico, La Francesca: tavolo tecnico per affrontare la questione con serietà

Redazione

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“Non si comprende come mai a Favignana sulla questione “caro bollette elettriche”, Amministrazione Comunale e Società elettriche si possono sedere attorno ad un tavolo mentre a Pantelleria ciò non può avvenire.”

E’ questo quanto dichiara Giuseppe La Francesca, Vice Segretario provinciale del Partito Democratico in relazione alla grave problematica dei costi elevati dell’energia elettrica, problematica maggiormente sentita nelle isole minori.

“Come Partito Democratico provinciale – continua La Francesca – già lo scorso mese di ottobre ci siamo rivolti all’ARERA, che ricordo essere l’autorità deputata a tutelare gli interessi dei consumatori e a promuovere la concorrenza, l’efficienza e la diffusione di servizi con adeguati livelli di qualità, attraverso l’attività di regolamentazione e di controllo, affinché si prendessero seri provvedimenti per definire la sostenibilità delle bollette elettriche. Occorre che questa iniziativa venga presa anche dalla nostra Amministrazione comunale anche con l’avallo dell’intero consiglio comunale, che a memoria credo che non si sia mai espresso su tale problematica.
“Un tavolo tecnico tra Amministrazione comunale e Smede – sottolinea il dirigente dem – sarebbe l’occasione per affrontare in maniera seria la questione del “bonus energia” che, se applicato anche alle fatture che ricevono famiglie e aziende a Pantelleria, darebbe una grossa mano di aiuto in questo periodo di incertezza e profonda crisi economica.
“La situazione è non più sostenibile – chiude La Francesca – e va affrontata con immediatezza in maniera seria e concreta con l’impegno di tutti, ribadendo con forza che per un servizio di prima necessità quale è quello di fornitura dell’energia elettrica, non si possono applicare tariffe che non possono essere sostenute dalle famiglie e dalle aziende.”

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Economia

Trapani – Pensioni più alte, Cisal sostiene raccolta firme su legge di iniziativa popolare

Matteo Ferrandes

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Pensioni più alte, Cisal fa tappa a Trapani per la raccolta firme
Sala gremita a sostegno della proposta di legge di iniziativa popolare

Trapani, 25 settembre 2023 – Sala gremita, questa mattina, al Palazzo del Governo di Trapani per l’assemblea indetta dalla Cisal a sostegno della raccolta firme per la legge di iniziativa popolare che prevede pensioni più alte per oltre 400 mila lavoratori socialmente utili in tutta Italia. “La provincia di Trapani ha risposto positivamente e oltre ogni più rosea aspettativa – dice Giuseppe Badagliacca di Cisal Sicilia -. Grazie all’impegno di Paolo Pagoto e delle nostre strutture territoriali abbiamo incontrato centinaia di lavoratori, fra cui decine di dirigenti Cisal che adesso avranno il compito di diffondere l’iniziativa in tutti i comuni del comprensorio”.
“La nostra proposta di legge prevede pensioni più dignitose per Asu, Lsu e lavoratori con contribuzione figurativa che corrono il rischio di percepire cifre misere, addirittura al di sotto del minimo sociale – aggiunge Angelo Lo Curto di Siad-Csa-Cisal -. Oggi abbiamo avuto l’occasione di spiegare nel dettaglio il nostro progetto che raccoglie sempre più adesioni alla Regione e nei comuni”.
Nelle prossime settimane sono previste nuove tappe nelle altre province dell’Isola: possono firmare tutti i cittadini maggiorenni nel proprio comune di residenza, presso la Segreteria generale o rivolgendosi alle sedi sindacali Cisal.

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Palermo – Crisi agricoltura, On. Catania (FdI) “Impegno concreto di maggioranza per aiuti”

Matteo Ferrandes

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[PALERMO] «Impegno concreto da parte della maggioranza, di concerto col Governo regionale, per attivare, tramite gli strumenti finanziari che permette la legge, gli aiuti nei confronti delle cantine sociali e gli agricoltori». Lo dice l’onorevole Nicolò Catania, vice capogruppo vicario FdI all’Ars, che ieri sera ha partecipato alla riunione convocata dall’assessore regionale all’agricoltura onorevole Luca Sammartino con i presidenti delle cantine e una rappresentanza degli agricoltori della provincia di Trapani. Erano presenti anche i colleghi deputati Stefano Pellegrino (FI) e Mimmo Turano (Lega). «Tra gli strumenti da poter utilizzare si è discusso di una leva finanziaria in conto interessi per agevolare i pagamenti di cambiali agrarie e mutui delle cantine sociali, ma anche l’invio di una nota all’Abi per la proroga delle scadenze in atto. Altresì – ha aggiunto Catania – c’è l’impegno a inserire negli strumenti finanziari a disposizione (legge di bilancio), le somme per il ristoro agli agricoltori per i danni subìti a causa della peronospora». «Conosciamo bene le problematiche che oggi registra il comparto – ha detto l’onorevole Catania – e ieri sera abbiamo ascoltato nuovamente il grido d’allarme che proviene dai territori. La politica non starà a guardare. A livello regionale l’intera deputazione trapanese ha già dato disponibilità nell’affrontare le diverse problematiche. A livello nazionale, invece, stiamo continuando il lavoro già avviato col sottosegretario all’agricoltura Patrizio La Pietra, dopo l’incontro di qualche settimana addietro in provincia di Trapani e che ho incontrato nuovamente a Roma la settimana scorsa».

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Sanità, Giuliano (UGL): “Incentivi fiscali per operatori? Bene, ma si applichi aliquota unica del 10% su interi emolumenti”

Matteo Ferrandes

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“Era il 2 aprile 2020, l’Italia combatteva contro la diffusione del Covid-19 una battaglia estrema, e la nostra Federazione inviò al Ministero dell’Economia del Governo allora in carica una lettera con la proposta di applicare un’aliquota unica del 10% sugli emolumenti degli operatori sanitari. Sottolineavamo come fosse arrivata l’ora di sostituire le medaglie di latta, coniate con i complimenti da prima pagina, con atti concreti. Per questo oggi siamo assolutamente favorevoli alle possibili agevolazioni che il Governo Meloni potrebbe applicare per i professionisti della sanità. Però a noi non basta” dichiara Gianluca Giuliano, Segretario Nazionale della UGL Salute. “Allora la nostra proposta viaggiava sull’onda emotiva dell’emergenza e dell’indifferenza mostrata da politica ed istituzioni per chi stava veramente combattendo in prima linea la battaglia contro il virus. Oggi gli interventi di detassazione sarebbero pensati per frenare l’emorragia di personale che sta svuotando le strutture assottigliando sempre più organici già carenti”. Giuliano prosegue: “Stipendi assolutamente inadeguati, mancanza di sicurezza ed ecco che gli operatori scelgono l’estero o strizzano l’occhio al privato. Per invertire la tendenza si parla dell’applicazione di un’aliquota unica, tra il 10% e il 15%, su tredicesime, straordinari e lavoro notturno. Molto bene se così sarà, lo ripetiamo, ma bisogna fare di più. Le professioni sanitarie per tornare ad essere attrattive meritano attenzioni e gratificazioni. Per questo torniamo a chiedere, certi della bontà della proposta, un’aliquota unica del 10% sugli interi emolumenti in busta paga per tutti gli operatori. Questo sarebbe finalmente il segno tangibile di riconoscenza per il loro servizio alla nazione ma anche l’incentivo per i giovani che si avvicinano al mondo del lavoro perché scelgano, per il loro futuro, le professioni sanitarie” conclude il sindacalista.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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