Cronaca
Pantelleria, auto precipita dalla Strada del Cafaro. Tragedia sfiorata – Video

Ieri sera tardi, intorno alle ore 23,00, un’autovettura precipitava nel burrone adiacente la Strada del Cafaro.
Gli occupanti sono due turisti anziani, che stavano tornando a casa.
Al rientro dal Paese, per raggiungere Buggeber, necessariamente hanno dovuto precorrere quella strada, unica via di collegamento.
Giunti proprio nel punto in cui si vedono posizionati dei paletti di segnaletica, il conducente per schivare un masso che occupava la carreggiata, perdeva il controllo dell’auto (a noleggio), precipitando nel burrone, con un salto di almeno 5 metri e ribaltandosi più volte.
I due settantacinquenni sono stati soccorsi presso l’Ospedale Nagar e dimessi dopo un paio d’ore di accertamenti.
La strada del Cafaro è estremamente pericolosa e soggetta a frane, specie nei periodi di copiose piogge.
Per recuperare la vettura è stato necessario l’intervento della gru e, dalle immagini che vedrete, se la coppia è uscita praticamente incolume è un vero miracolo.
Cronaca
Mediterranea, multa da 10mila euro e fermo per 60 giorni per la disubbidienza al Viminale

MEDITERRANEA IN CATENE PER DUE MESI E 10MILA EURO DI MULTA. “PROVVEDIMENTO PIANTEDOSI VENDETTA ABNORME E ILLEGITTIMA”
2 settembre 2025 – Il Prefetto di Trapani, per conto del Ministero dell’Interno, ha notificato al comandante e all’armatore della nostra nave MEDITERRANEA uno dei più pesanti provvedimenti in applicazione del Decreto Legge Piantedosi, che in questi tre anni abbiano colpito le imbarcazioni della flotta civile di soccorso: 10mila euro di multa e il fermo amministrativo per 60 giorni, cioè la nave in catene per due mesi.
Ci viene contestata la “grave, premeditata e reiterata” disobbedienza all’ordine del Viminale di raggiungere il lontano porto di Genova con naufraghi a bordo soccorsi a oltre 690 miglia di distanza, traumatizzati e provati non solo dalla detenzione libica, ma anche dal tentato omicidio di cui sono stati vittime in mare.
Secondo il governo, Mediterranea è colpevole di aver invece agito per garantire al più presto possibile le necessarie cure mediche e psicologiche a terra per queste 10 persone. Esseri umani, gettati con violenza in mare dai trafficanti e miliziani libici la notte di giovedì 21 agosto in acque internazionali al largo della Libia, persone da noi soccorse e sbarcate nel porto di Trapani nella serata di sabato 23. E dunque quale sarebbe il grave reato che abbiamo commesso? Abbiamo forse fatto del male a qualcuno, abbiamo distrutto qualcosa, abbiamo sparato addosso a qualcuno come fanno i “guardacoste” libici? Non eravamo in regola con qualche certificazione? Niente di tutto questo. La nostra colpa, la colpa di Mediterranea che oggi è agli arresti, è aver detto “SignorNO!” a un ordine assurdo e disumano, quello di raggiungere un porto inutilmente lontanissimo, mettendo al primo posto la salute e la salvaguardia delle persone, e rifiutando di giocare sulla loro pelle stupidi giochetti politici di bassa lega.
Mediterranea, il suo comandante, il suo capomissione, il suo equipaggio di mare e di terra, hanno agito secondo il diritto marittimo, nazionale ed internazionale, e secondo i principi di umanità e giustizia che dovrebbero caratterizzare ogni atto pubblico delle istituzioni, che al contrario usano i loro poteri per una continua e odiosa propaganda elettorale permanente.
Disobbedire a un ordine illegittimo ed illegale è questione di dignità, e anche di pratica dell’obiettivo: la nostra azione, che oggi causa le catene e l’arresto di una nave che soccorre per sessanta giorni, ha prodotto “qui ed ora” l’immediato sbarco in un porto sicuro di dieci naufraghi, il porto più vicino possibile, non il più lontano immaginabile, e questo era quello che ci interessava. A Piantedosi, alle sue catene, continueremo a rispondere “SignorNO!” perché non siamo sudditi.
Ricorreremo d’urgenza all’Autorità giudiziaria competente affinché questo provvedimento di “vendetta”, abnorme e illegittimo sotto ogni punto di vista, sia annullato. Mediterranea deve tornare in missione di ricerca soccorso in mare il prima possibile, perché ci sono tante vite umane a rischio. Le uniche catene che una nave può sopportare, sono quelle delle sue ancore: le altre, quelle che imprigionano, vanno spezzate.
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Cronaca
Trapani, finto dentista smascherato: l’Ordine dei Medici lancia l’allarme sulla salute dei cittadini

L’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Trapani esprime
forte preoccupazione a seguito della recente denuncia per esercizio abusivo della
professione odontoiatrica emersa nel territorio provinciale.
Il Presidente della Commissione Albo degli Odontoiatri, dott. Vito Sanci, ha
dichiarato: “Ringraziamo le Forze dell’Ordine, in particolare i Carabinieri, per
l’impegno e l’attenzione dimostrata nelle indagini. Episodi come questo destano un
profondo allarme sociale: leggere nel 2025 notizie di falsi dentisti e falsi tecnici, in un
contesto in cui tanti giovani colleghi qualificati faticano a trovare spazio nel mondo
del lavoro, è doppiamente doloroso”.
Il Presidente ha inoltre sottolineato i gravi rischi connessi a queste pratiche:
mancanza di autorizzazioni sanitarie, mancato rispetto dei protocolli di igiene,
sterilizzazione e sicurezza clinica. “Tutto ciò – ha aggiunto – si traduce in un grave
pericolo per la salute dei cittadini, che rappresenta invece il nostro principio guida e
la nostra priorità assoluta”.
L’Ordine invita pertanto i cittadini a segnalare prontamente eventuali situazioni
sospette e, in caso di dubbi, a rivolgersi all’Ordine stesso per verificare l’iscrizione e
la regolarità dei professionisti.
“Solo attraverso la collaborazione e la vigilanza reciproca – ha concluso il Presidente
– possiamo difendere il diritto alla salute e contrastare con fermezza l’esercizio
abusivo della professione”.
Questo nuovo episodio segue a distanza di tempo altre vicende analoghe, come il
caso della clinica Visodent, e conferma l’attenzione costante dell’Ordine nei
confronti della tutela della cittadinanza e della professione odontoiatrica.
Cultura
Pantelleria – IV edizione Cappero Fest: 10 settembre ricco programma per il nostro smeraldo, il cappero pantesco

CAPPERO FEST – IV edizione organizzata dall’Associazione Barbacane
Mercoledì 10 settembre 2025
Punta San Leonardo – Pantelleria
Un’intera giornata dedicata al cappero e alle tradizioni dell’isola, tra natura, storia, enogastronomia e musica.
Programma
Ore 09:30 – 13:00
Escursione naturalistica con guida ufficiale del Parco Nazionale di Pantelleria: Giardino Pantesco del FAI, Piana di Ghirlanda, Cappereto Bonomo e Cooperativa Capperi. Un percorso alla scoperta delle tecniche agricole e delle lavorazioni legate al cappero e alla vite ad alberello, patrimonio UNESCO.
Ore 10:00 – 12:00
Visita al bunker della Seconda guerra mondiale in via dello Scalo Scauri (parcheggio La Vela), a cura dell’Associazione Arma Aeronautica.
Ore 18:30 – 23:50
Inaugurazione ufficiale del Cappero Fest IV edizione e apertura stand beverage & food in collaborazione con i ristoranti Da Pina e Favarotta.
Ore 21:30 – 23:50
Spettacolo musicale con Ottoni Animati feat. Emmel.
Un appuntamento che unisce gusto, cultura e spettacolo per celebrare uno dei simboli più autentici di Pantelleria.
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Salvatore Tomarchio
16:09 - Luglio 12, 2020 at 16:09
Gentile Signora Direttora Marina Cozzo, sono il Cittadino che da tempo condivide e commenta le Sue batteglie sul problema PUNTO NASCITE, Indegna
problematica, vergognosa della NOSTRA Italietta!!! Succede che sia anche – segno del DESTINO – la persona coinvolta, assieme ad una amica Svizzera, della TRAGEDIA, sfiorata l’ altra notte sulla strada COMUNALE via del Cafaro! Solo grazie alla mia presenza di spirito nel reagire alla situazione consentiva quasi nessun danno fisico, ma un forte danno impatto mentale! A complemento dei fatti importa segnalare che la vettura procedeva a km. 15 ora con molto prudenza e attenzione, e gli occupanti erano coscienti e lucidi!!! Leggendo il reportage del vostro inviato sul fronte, riscontro pessimo supporto tecnico e lacunosa esposizione degli eventi. Concludo con forte abbraccio e riconoscenza anche a nome della mia amica Svizzera, a Giuseppe Nicolosi, vero PANTESCO, che per trecento giorni anno dedica la sua giovine eta` al duro lavoro della terra di Pantelleria!!! A titolo di cronaca mi riservo azione civili e penale ai responsabili a qualsiasi titolo e livello responsabili della MITICA tragedia sfiorata! Grazie! Si prega di non usare censura preventiva e/o problemi tecnici che ne impedissino la pubblicazione. Sono disponibile per ulteriori commenti e chiarimenti, confidando sulla tanto sbandierata liberta` di STAMPA!!! Cordiali saluti. Salvatore Tomarchio
Paolo Amato
14:31 - Luglio 13, 2020 at 14:31
Abbiamo trascorso una bellissima settimana di vacanza a Pantelleria la scorsa estate io e mia moglie, ma devo dire che alcune stradine sterrate molto frequentate per raggiungere le calette più belle, sono pericolose perché prospicienti alti dirupi, senza guard rail oltre che ripide. Una per tutti, Balata dei Turchi.
Ho ancora le vertigini. Non aspettate delle vittime per sistemare.