Cultura
Pantelleria-Aprilia, Caterina D’Aietti si aggiudica 1° e 2° premio di poesia del Memorial Lillo di Bonsulton

La prima edizione del concorso Poetico “Memorial Lillo di Bonsulton”, con un pieno di premi ed emozioni vince primo e secondo premio Caterina D’Aietti.
L’autrice, pantesca di nascita e residente nella borgata delle Ferriere, si è distinta anche questa volta con la sua capacità poetica istintiva, emozionale e seducente.
Solo negli ultimi anni aveva conosciuto Lillo di Bonsulton, la buonanima cui è dedicato il memorial e la cui scomparsa prematura ha toccato nel profondo l’intera isola.
Scelta per la poesia “U sciccareddru” e “La natura ai nostri occhi”, la poetessa questa volta ha voluto stupirci con un componimento anche in lingua italiana, nonostante ella preferisca di gran lunga scrivere in vernacolo.
La versatile artista è all’opera per la scrittura di un paio di mini-sceneggiature che saranno messe in scena ad ottobre, in Aprilia, con la Compagnia Teatrale Le Cossyriane per piacere del Maggiore
Le poesie vincitrici, rispettivamente 2° e 1° posto:
La natura ai nostri occhi
Uomo fermati
Pensa, riposati,
osserva ammirato
i quadri che la natura
grande galleria
dell’universo espone.
Dipinti inimitabili
di luce cangiante
riflessi di luna
nel mare ondeggiante,
raggi di sole
che scaldano il cuore.
Pareti non servono
tutto è al suo posto, esposto
e ai nostri occhi
l’onore la gioia
di spendere lo sguardo in ciò
che Dio ha creato
e in questo immenso
meraviglioso fonderci
perché noi
ne siamo parte.
Caterina D’Aietti
Lu sciccareddru
Sciccareddru di lu me cori
ngruppa porti lu patruni
e lu porti dunni voli,
senza ch’iddru ti lu diçi
ddrà unni ç’esti di zzappari
di la garca â mataretta
a la tanca a la muntagna
tra tartisi muriçeddri
e stratiçeddri
quannu rrivi sì cuntentu.
Sciccareddru bbeddru assà,
sì cumpagnu di chist’omu
chi, com’a tìa un stanca mà
e lu juti ntô travagghiu,
mma si pi la vìa si ferma
pi pallari cu cristiani
tu l’oricchi ddrizzi
e lu discursu senti
e si un ti garba
cu la cuda scacci muschi
cu li pedi jecchi timpi
e rragghiari ti fa séntiri
e fai capiri
chi ti nni vò nniìri.
Sciccareddru assà saputu
â scurata finìu a jurnata
tincu tincu, lu zzimmili
sempi chinu, a lu locu
vi rricugghiti
Cu chiddr’occhi ccussì granni
lu cumpagnu di travàgghiu
curvu e stancu
tu lu guardi di cori gratu
mentri penzi la so parti or’av’a fari
du carizzi, du naticati
m’av’a dari
e ccussì tu sì cuntintatu.
Nta la staddra rrisittatu
và ti curchi appagatu.
Caterina D’Aietti
Di recente, la D’Aietti è stata anche premiata in Sicilia in un concorso di grande prestigio, come si legge in: Pantelleria – Aprilia, Caterina D’Aietti riceve Premio Apollodoro. Cerimonia a Gela
In foto con Sergio Minoli, motore del Centro Giamporcaro
Cultura
Pantelleria, doppia messa per i 40anni di sacerdozio di Mons. Giacomo Mura: 29 giugno a Khamma e Tracino

Imperdibile appuntamento il 29 giugno per festeggiare insieme a Mons. Giacomo i suoi 40anni di sacerdozio
Il 29 giugno prossimo, si terranno presso le Chiese di San Francesco di Khamma alle ore 11 e Madonna della Pace in Tracino alle ore 19,00, due messe per celebrare i quarant’anni di sacerdozio di Monsignor Giacomo Mura.
Il religioso è nato a Pantelleria il 25 luglio 1952 e ha dimorato nella ridente Tracino, fino alla sua partenza per intraprendere il sacerdozio.
Il suo legame con l’isola è indissolubile e sarà partecipe ai due momenti cattolici, organizzati dalla Chiesa Madre SS. Salvatore di Pantelleria Centro, presso le contrade che maggiormente lo hanno visto crescere.
A 17 anni Mons. Giacomo entrava nell’ordine religioso dei Missionari Servi dei Poveri di Palermo, dove compiva studi umanistici. Gli studi teologici li svolgeva nel seminario regionale e dei preti
operai di Fano.
Per cinque anni, durante il periodo estivo, per due mesi l’anno, per pagarsi gli studi, lavorava in Svizzera vivendo insieme agli emigranti.
Il 16 giugno 1985, quarant’anni fa, veniva ordinato sacerdote da mons. Costanzo Micci vescovo di Fano, dove veniva incardinato.
Nello stesso anno iniziava il ministero sacerdotale come vice parroco della Parrocchia Arcipretale San Martino di Apecchio.
La nomina a monsignore
Il 1° maggio 1997 per proposta di mons. Mario Cecchini vescovo di Fano, veniva nominato
dal Santo Padre Giovanni Paolo II suo cappellano con il titolo di monsignore.
Nel 1998 diventava cavaliere del Santo Sepolcro di Gerusalemme e il 23 ottobre 2002
commendatore.
Dal 16 marzo 2009 assistente spirituale della polizia di stato ( Cappellano della Polizia) di
Pesaro e Urbino. Infine, rimanendo nelle Marche, dal 13 ottobre 2013 parroco delle parrocchie di S. Lucia(Piagge) e dei S.S Giorgio e Pasquale (San Giorgio).
Le messe a Khamma alle ore 11,00 e a Tracino alle ore 19,00 del giorno 29 giugno
Ora a 73 anni torna sulla sua isola per festeggiare il suo lungo percorso religioso, arricchito di esperienza e fonte di ricchezza per chi ha il privilegio di conoscerlo.
Il suo arrivo è molto atteso sull’isola e quando abbiamo sentito Monsignor Giacomo abbiamo capito subito lo spessore dell’uomo e la sua umanità, simpatico e alla mano capace di mettersi subito in sintonia con il prossimo con vivacità e semplicità.
Cultura
Maturità, gli auguri dell’amministrazione comunale agli esaminandi di Pantelleria

Un augurio sincero agli studenti di Pantelleria
L’Amministrazione Comunale di Pantelleria desidera rivolgere un pensiero speciale a tutte le studentesse e a tutti gli studenti, in particolare quelli del nostro territorio che, in questi giorni, si apprestano ad affrontare gli esami di fine ciclo scolastico. Si tratta di un momento significativo nel percorso formativo e umano di ciascun giovane, una tappa importante che segna la conclusione di un cammino e l’inizio di nuove esperienze e opportunità.
Il Sindaco, l’Amministrazione, il Consiglio Comunale e tutta la comunità pantesca esprimono la più sincera vicinanza e il più sentito incoraggiamento a coloro che sosterranno gli esami di maturità, gli esami universitari o altre prove scolastiche.
A voi, care ragazze e cari ragazzi, va l’augurio di vivere questi giorni con serenità e consapevolezza, nella certezza che l’impegno profuso nello studio sarà riconosciuto e valorizzato.
Cultura
Nuove regole a scuola per l’uso dei cellulari. Ecco cosa accade

STOP ai cellulari a scuola
Da settembre prossimo, gli studenti del liceo, degli istituti tecnici e professionali dovranno lasciare il cellulare fuori dall’aula.
E’ questa la misura nella circolare che il Ministero dell’Istruzione Valvitara ha inviato ai dirigenti scolastici.
Tale disposizione sarebbe conseguenza degli “effetti negativi ampiamente dimostrati dalla ricerca scientifica, che un uso eccessivo non corretto dello smartphone può produrre sulla salute e il benessere degli adolescenti e sulle prestazioni scolastiche. “
Poi si delegheranno i singoli istituti al controllo e a decidere le sanzioni da adottare per chi trasgredisce, usando il cellulare durante le attività didattiche.
Altre nazioni paesi hanno adottato simili restrizioni
Francia: divieto dell’uso di smartphone a scuola fino a 14 anni ma si sta lavorando per estenderlo alle superiori.
Danimarca: divieto per gli studenti fino a 17 anni
Finlandia è in vigore una legge che limiterà l’uso dei cellulari a scuola a partire dal prossimo agosto.
Inghilterra: divieto assoluto anche durante la ricreazione fino a 16 anni, già in vigore dallo scorso anno
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