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Cronaca

Pantelleria, appello ai panteschi per ospitare i profughi ucraini

Redazione

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“La Comunità Internazionale chiede aiuto a tutti i cittadini europei per dare ospitalità e accoglienza a questa massa umana in fuga dalle bombe.”

 

Riceviamo e pubblichiamo integralmente

 

Il Sindaco “L’appello dell’ANCI Sicilia è rivolto ad enti, associazioni e privati che possano e vogliano dare ospitalità. La comunità pantesca ha sempre risposto alle richieste d’aiuto con dignità e ospitalità”

L’Assessore Marrucci: “Quanti potessero ospitare donne e bambini ucraini, possono dare disponibilità compilando un modulo online. Non possiamo girarci dall’altra parte”

Mentre la guerra in Ucraina continua, l’UNHCR stima in arrivo in queste settimane circa 1 milione e mezzo di profughi dalla nazione sotto assedio. Si tratta principalmente di donne e bambini fuggiti lasciando gli uomini a combattere, perché arruolati obbligatoriamente se hanno un’età tra i 18 e gli 80 anni.

La Comunità Internazionale chiede aiuto a tutti i cittadini europei per dare ospitalità e accoglienza a questa massa umana in fuga dalle bombe.

“L’appello dell’ANCI Sicilia è rivolto ad associazioni e privati che possano e vogliano dare ospitalità in alloggi privati, strutture alberghiere, extra-alberghiere, conventi, comunità, ma anche ai professionisti che vogliano rendersi disponibili per dare supporto psicologico o fare da mediatori culturali,” afferma il Sindaco Vincenzo Campo.

“Pantelleria è un crocevia da secoli, una terra di confine dove tanti popoli hanno trovato rifugio sicuro. La guerra purtroppo ci propone continuamente, anche in questi anni 2000, civili in fuga da barbarie, guerre, conflitti senza senso e la nostra isola ha risposto sempre con dignità e ospitalità. Sono sicuro che lo farà anche stavolta.”

Il link diretto per aderire, compilando il modulo online è: https://www.anci.sicilia.it/disponibilita-di-aiuto-per-cittadini-provenienti-dallucraina/

“La comunità pantesca si è sempre distinta per la generosità e l’accoglienza,” dichiara l’Assessora alle Politiche Sociali, Francesca Marrucci “Aderiamo alla campagna dell’ANCI e ci facciamo latori di questo messaggio presso la nostra comunità. Sono sicura che chi ha possibilità, metterà a disposizione un riparo per quelle che sono le prime vittime della guerra: i civili, nello specifico le donne e soprattutto i bambini.

In alcuni casi, visto che l’Italia è tra i Paesi che hanno tolto le restrizioni in tal senso, potrebbero essere presenti anche piccoli animali domestici, segno questo, come è stato fatto presente all’ONU, che si tratta di una guerra vicina come non mai alla nostra quotidianità e alle nostre vite. La richiesta non può lasciarci indifferenti. Nessuno può girarsi dall’altra parte.”

Ricordiamo che domani mattina, martedì 8 marzo 2022, alle ore 11.00, ci sarà in Piazza Cavour la MANIFESTAZIONE PER LA PACE organizzata dagli studenti panteschi con il Patrocinio del Comune di Pantelleria, Assessorato alle Politiche Giovanili, aperto a tutti i cittadini che vorranno gridare un NO ALLA GUERRA e ribadire la necessità che sia la PACE a guidare i popoli.

Ambiente

Pantelleria, al via realizzazione sede Protezione Civile, Scuola educazione ambientale e foresteria

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Intervento di qualificazione dell’immobile comunale in località Buccuram per la realizzazione della sede della Protezione Civile comunale, della Scuola di educazione ambientale e forestale e della foresteria

il Sindaco comunica che la Giunta Municipale ha approvato il progetto di fattibilità tecnica ed economica relativo all’intervento di qualificazione attraverso la demolizione e ricostruzione dell’immobile di proprietà comunale sito in località Buccuram, destinato alla realizzazione della sede della Protezione Civile comunale, della Scuola di educazione ambientale e forestale e della foresteria.

Il progetto prevede la rifunzionalizzazione dell’immobile comunale mediante un intervento strutturale complessivo, finalizzato all’adeguamento dell’edificio alle esigenze operative della Protezione Civile e alle attività di formazione previste, nel rispetto della normativa vigente. L’intervento è inserito nell’ambito della programmazione dell’Ente ed è coperto da risorse finanziarie già individuate, come risultante dagli atti amministrativi approvati, con l’avvio delle successive fasi procedurali demandato ai competenti uffici comunali.

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Ambiente

Pantelleria, cimice asiatica, avvistamenti e preoccupazione degli agricoltori. Ne parliamo con Giovanni Bonomo

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La cimice asiatica appassionata del cappero pantesco

E’ già da qualche tempo che la cimice asiatica, nome scientifico halys halyomorpha, è sopraggiunta sull’isola, manifestando subito la sua nefasta essenza. Come le diverse specie aliene, o comunque tali per l’isola, essa rappresenta una preoccupazione per l’agricoltura, e visti i recenti workshop realizzati sull’isola, abbiamo voluto approfondire l’argomento.

Un riferimento prezioso da cui attingere nuove notizie è senza dubbio Giovanni Bonomo, agricoltore per professione e per passione, con quel piglio per la conoscenza a largo raggio che lo induce ad approfondimenti e studi continui.

Reduce dall’organizzazione del corso “Agricoltura Bionaturale”, realizzato con il Centro Culturale Giamporcaro, Bonomo ha avuto modo di farsi una idea sulla presenza della cimice asiatica a Pantelleria e possibili soluzioni per allontanarla dalle coltivazioni.

Signor Bonomo, questo insetto ha dei periodi in cui è più aggressiva e di cosa si nutre?I periodi in cui la si vede più spesso sono le stagioni della primavera e dell’estate. Si nutre suggendo le piante, i frutti e le foglie dei capperi.
Prima avevamo la Bagrada Ilaris, che si era allocata a Scauri, Rekhale e zone limitrofe. 
Qui a Pantelleria, invece, l’asiatica è stata vista dal professore Bruno Massa e un testimone l’ha vista in una pianta di cappero nel capoluogo. E non si limita ai capperi, ma aggredisce anche piante da frutta e tutte quelle piante coltivate e non, insomma quelle spontanee. Ed è attraverso proprio la frutta che deve essere arrivata, così come tanti altri insetti.”

Questa cimice non fa la schizzinosa, in buona sostanza. Come allontanarla, allora?Esatto, le piace tutto. Per allontanarla, dobbiamo ricorrere a metodi naturali e il corso che abbiamo tenuto ad ottobre è stato illuminante. Luigi Rotondo ha spiegato che un buon “repellente” è il carbonato di calcio addizionato con un tot di mandarino ed è un composto a largo spettro, coinvolgendo diversi insetti. Un altro esperto suggerisce l’uso del sapone molle, come il Marsiglia, con cui fare trattamenti, per i quali ci vuole molto tempo e fatica. Ma la cosa urgente è cominciare ad organizzarci e forse il Parco e il Comune in sinergia posso vedere se si può trovare il sistema per una “lotta biologica”.

Siamo in pieno inverno, fine dicembre, ma la primavera arriva in un attimo e con essa il risveglio di tutta la primavera e dei suoi componenti, tra cui anche la cimice asiatica.

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Ambiente

Lampedusa, riapre il Centro di Recupero delle Tartarughe

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Sindaco Mannino “𝗨𝗻𝗮 𝗴𝗿𝗮𝗻𝗱𝗲 𝘃𝗶𝘁𝘁𝗼𝗿𝗶𝗮 𝗽𝗲𝗿 𝗟𝗮𝗺𝗽𝗲𝗱𝘂𝘀𝗮, 𝗽𝗲𝗿 𝗶𝗹 𝗺𝗮𝗿𝗲 𝗲 𝗽𝗲𝗿 𝗶𝗹 𝗳𝘂𝘁𝘂𝗿𝗼”

Dopo circa due anni di lavoro, di sinergia e di collaborazione concreta, oggi possiamo finalmente annunciare una notizia che riempie il cuore di orgoglio: 𝗿𝗶𝗮𝗽𝗿𝗲 𝗶𝗹 𝗖𝗲𝗻𝘁𝗿𝗼 𝗱𝗶 𝗥𝗲𝗰𝘂𝗽𝗲𝗿𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗲 𝗧𝗮𝗿𝘁𝗮𝗿𝘂𝗴𝗵𝗲, che avrà la sua sede nei locali dell’Area Marina Protetta di Lampedusa.
Un centro che in passato non era stato messo nelle condizioni di proseguire il proprio prezioso lavoro e che oggi torna finalmente ad essere operativo, restituendo al nostro territorio un presidio fondamentale di tutela, ricerca e cura.
Questo centro non è solo un luogo di scienza e protezione, dove ogni giorno si lavora per salvaguardare una specie simbolo del Mediterraneo come la Caretta caretta.
È anche un segno concreto dell’identità di Lampedusa: un’isola che difende il suo mare, la sua biodiversità e guarda al futuro con responsabilità.
La riapertura rappresenta inoltre una straordinaria opportunità turistica e culturale, un’attrazione di primo livello capace di raccontare ai visitatori il valore del nostro patrimonio naturale e l’impegno che mettiamo nella sua difesa.
Un ringraziamento sentito all’Associazione Caretta Caretta e a Daniela Freggi, al mio Assessore Pietro De Rubeis che ha seguito tutti i passaggi amministrativi, e a tutti coloro che hanno creduto in questo percorso, lavorando con passione, competenza e visione.
Oggi Lampedusa compie un passo importante. Per il mare. Per le tartarughe. Per la nostra comunità.
Bentornato, Centro di Recupero delle Tartarughe.

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