Ambiente
Pantelleria – Ambiente, il PD: garantire condizioni ottimali per ricerche geotermiche sull’isola
Nota
Il Partito Democratico – Circolo di Pantelleria prende posizione sull’istanza di permesso di ricerca di risorse geotermiche a Pantelleria, avanzata dalla società Pantelleria Geotermia Verde srl, e lo fa con una nota inviata al Sindaco e al Presidente del Consiglio Comunale di Pantelleria, dove viene sottolineato fra l’altro che l’eventuale accoglimento dell’istanza, da parte dell’Assessorato competente della regione Sicilia, sia un atto che coinvolge moltissimo gli aspetti naturalistici, sociali, economici, turistici dell’isola. Fra tutti gli studi e ricerche fatti a Pantelleria – si legge nella nota del PD Pantelleria – a partire dagli anni ‘60 del secolo scorso, nessuno ha dato risultati significativi, ciò dimostra come molto spesso c’è l’abitudine consolidata di fare ricerche su ricerche senza mai approdare a nulla se non a disagi per i luoghi dove queste vengono effettuate. “Nel caso specifico della proposta di ricerca avanzata dalla società Pantelleria Geotermia srl – dichiara Rosario Cappadona, Segretario del PD Pantelleria – qualora venisse accolta, vi è il pericolo che l’isola diventi nuovamente teatro di una ricerca altamente impattante, vedi la realtà di Larderello in Toscana, che creerebbe disagi al paesaggio, al vivere sociale, al turismo e all’economia dell’isola, in un contesto come il nostro ad alta valenza paesistica e di estrema delicatezza ambientale”. “Il Partito Democratico – continua Cappadona – sempre attento al tema della difesa ambientale e paesaggistica e al tema della transizione ecologica, rimane assolutamente favorevole alle energie alternative purché vi siano le condizioni ottimali che possano giustificare anche un probabile disagio e, a tal proposito, chiediamo che ci sia una azione più pressante per consentire a Pantelleria di usufruire delle energie alternative fattibili e non impattanti, realizzabili superando ogni pastoia burocratica”. Nella nota inviata al Sindaco e al Presidente del Consiglio Comunale di Pantelleria una domanda viene posta agli stessi: ci sono le condizioni per riproporre nella nostra isola attività di ricerca di risorse geotermiche? A giudicare dalle precedenti ricerche, condotte per anni e in maniera approfondita, non sembra ci siano condizioni ottimali! Pertanto – chiede il PD Pantelleria con la sua nota – non potendo tollerare interventi che creano soltanto disagio e poi finiscono nel nulla, riteniamo che sia opportuno e inderogabile un intervento, nei confronti dell’Assessorato Regionale competente, per
Partito Democratico Pantelleria “Circolo Giuseppe Guida”
evitare che un accoglimento dell’istanza possa arrecare danni all’isola senza ricevere alcun vantaggio. Sulla questione interviene in fine anche Giuseppe La Francesca, Responsabile Isole Minori del Partito Democratico Provinciale, ribadendo la necessità di attuare una piena transizione ecologica che permetta di addivenire ad una vera de-carbonizzazione del nostro paese e, in linea generale è auspicabile che le isole minori italiane rientrino in un piano nazionale di transazione ecologica con riconversione industriale delle attuali centrali elettriche a fonti fossili.
Ambiente
Pantelleria, derattizzazione del capoluogo
Il giorno martedì 9 dicembre 2025 verrà effettuato un intervento di derattizzazione nelle ore diurne di tutto il centro urbano di Pantelleria.
Per informazioni CONTATTARE IL NR. CELL. 3891120697.
Ambiente
Conto Termico 3.0, da Natale 2025 il nuovo bonus per l’efficienza energetica degli edifici
Con il debutto del Conto Termico 3.0, atteso per le festività di Natale 2025, il sistema degli incentivi per l’efficienza energetica degli edifici cambia volto. Il nuovo meccanismo, gestito dal Gestore dei Servizi Energetici, promette rimborsi e procedure più snelle rispetto ai bonus fiscali tradizionali, per spingere famiglie, imprese e Pubbliche Amministrazioni a investire in riqualificazione e fonti rinnovabili.
Un nuovo “bonus di Natale” per l’efficienza energetica
Un vero e proprio “bonus di Natale” per la transizione energetica: così è stato definito il Conto Termico 3.0, che entrerà in vigore il 25 dicembre 2025, a novanta giorni dalla pubblicazione del decreto in Gazzetta Ufficiale. Il provvedimento rappresenta un’evoluzione del precedente Conto Termico e punta a rendere più stabile il sostegno agli interventi di efficienza energetica rispetto ai bonus legati alle detrazioni in dichiarazione dei redditi.
La dotazione finanziaria complessiva arriva a 900 milioni di euro l’anno, ripartiti tra soggetti privati e Pubbliche Amministrazioni, con un limite di 500 milioni per i primi e 400 milioni per le seconde, comprensivi delle diagnosi energetiche. La misura del beneficio potrà variare, in base alle tipologie di intervento e ai tetti di spesa, tra il 40% e il 65% dei costi ammessi, con la possibilità di coperture fino al 100% per alcune categorie assimilate alle PA, come gli enti del Terzo settore privi di attività economica, in un contesto segnato dall’aumento del costo dell’energia elettrica.
A differenza di molti incentivi fiscali, il contributo sarà erogato direttamente dal GSE, senza passare da complesse compensazioni d’imposta. Per importi fino a 15 mila euro il rimborso potrà favorire concretamente chi vuole risparmiare in bolletta, arrivando in un’unica soluzione, mentre per spese più elevate la somma sarà distribuita in un massimo di cinque rate annuali. Un cambiamento che punta a offrire maggiore certezza sui tempi e a superare le criticità emerse con i precedenti bonus legati alla capienza fiscale dei contribuenti.
Chi può accedere e quali interventi sono coperti
Il perimetro dei soggetti ammessi al Conto Termico 3.0 è molto ampio. Possono accedere al contributo le Pubbliche Amministrazioni centrali e locali, i soggetti privati per interventi su immobili residenziali e non residenziali, le imprese, gli enti del Terzo settore e le realtà coinvolte in configurazioni di autoconsumo collettivo. Per gli ETS senza attività economica il legislatore ha previsto un trattamento assimilato a quello delle PA, con maggiori margini di copertura e la possibilità di prenotare gli incentivi in funzione dei progetti programmati.
Sul fronte degli interventi, il nuovo schema conferma e amplia il campo di applicazione. Sono finanziabili i lavori volti all’incremento dell’efficienza energetica degli edifici e quelli per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili, in particolare sugli immobili non residenziali. Rientrano, ad esempio, l’isolamento tramite cappotti termici, la sostituzione di serramenti e infissi obsoleti, l’installazione di sistemi di illuminazione ad alta efficienza e le diagnosi energetiche necessarie a impostare piani di riqualificazione coerenti con i costi energetici attuali.
Per i privati restano centrali gli interventi sugli impianti di climatizzazione. Il Conto Termico 3.0 agevola la sostituzione di caldaie e vecchi generatori con pompe di calore e sistemi ibridi, così come l’installazione di collettori solari termici e scaldacqua a pompa di calore. Per imprese e PA la platea degli interventi si estende anche agli impianti fotovoltaici con sistemi di accumulo e alle infrastrutture di ricarica per veicoli elettrici, in sinergia con le offerte dei principali fornitori di energia elettrica.
Procedure GSE, controlli e tempi di avvio
La gestione operativa del Conto Termico 3.0 resta affidata al Gestore dei Servizi Energetici, che dovrà aggiornare le regole applicative e il portale informatico in coerenza con il nuovo decreto. L’accesso avverrà tramite richiesta presentata dal beneficiario oppure tramite tecnici, progettisti o rivenditori abilitati. A valle dell’istruttoria, il GSE riconoscerà il contributo entro i limiti di spesa previsti, avvalendosi anche di procedure semplificate per gli impianti di minori dimensioni e per alcune tipologie di intervento standardizzate.
Un tassello centrale del nuovo meccanismo è il catalogo dei prodotti prequalificati, che include apparecchiature e sistemi già verificati rispetto ai requisiti tecnici imposti dalla normativa. Per chi sceglie soluzioni inserite in questo elenco l’iter viene velocizzato, con controlli documentali ridotti e un esame più rapido delle pratiche. È previsto inoltre un sistema di monitoraggio dei costi, con la possibilità per il GSE di adeguare periodicamente i massimali di spesa all’andamento dei prezzi rilevati dall’Istat, così da mantenere effettiva la capacità incentivante del provvedimento.
Nonostante la cornice normativa sia stata definita, restano da chiarire entro sessanta giorni dall’entrata in vigore vari aspetti operativi, dalle modalità di invio delle istanze ai criteri di accesso. Questa fase di assestamento potrebbe comportare qualche ritardo iniziale, ma l’esecutivo punta a trasformare il Conto Termico 3.0 in uno strumento stabile di politica energetica, in grado di sostenere nel medio periodo la riduzione delle emissioni e il rafforzamento delle fonti rinnovabili nel patrimonio immobiliare italiano.
Ambiente
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