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Palermo, Pasqua e solidarietà: colomba al mandarino tardivo di Ciaculli di chef Giunta, con il Rotary per i senza tetto

Redazione

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Il ricavato della vendita sarà devoluto al progetto “Instradare i disagiati. Cambiare vite” dell’associazione Francesca Morvillo
Per la Pasqua 2023 la colomba, simbolo di pace, oltre ad un ramo di ulivo porterà anche quello del mandarino tardivo di Ciaculli, per testimoniare la solidarietà portata avanti dall’associazione Francesca Morvillo di Palermo, con il progetto “Instradare i Disagiati. Cambiare Vite”. Lo scopo è di connettere al mondo del lavoro i disagiati, riscoprendo la terra, la sua lavorazione e la sublimazione dei suoi frutti, che sono stati trasformati nella confettura della colomba artigianale agli agrumi di Sicilia, realizzata e venduta dallo chef Natale Giunta e il cui ricavato sarà devoluto ai senza tetto impegnati nel progetto.

L’iniziativa, sostenuta dal Rotary Club Palermo Est e Rotary Club Palermo Teatro del Sole, è realizzata in collaborazione con l’Università di Palermo, dipartimento di Scienze agrarie, alimentari e forestali, l’ordine dei dottori Agronomi e dei dottori Forestali della provincia. «Un socio del Rotary Club di Pantelleria – ha spiegato Giancarlo Grassi, presidente dell’associazione Rotary International Francesca Morvillo Onlus – ha messo a disposizione un mandarineto, che è stato coltivato da soggetti svantaggiati, che hanno anche provveduto alla raccolta dei frutti, usati per la marmellata».

La colomba artigianale dello chef Natale Giunta al mandarino tardivo di Ciaculli, con una lavorazione di quattro lievitazioni a tempo e temperatura controllati e due impasti, per un totale di 62 ore, si potrà acquistare sul sito www.natalegiunta.it, al ristorante Castello a mare, alla Cala, da Passami u coppu, in via Roma. Il ricavato sarà destinato al miglioramento delle condizioni di vita dei senza tetto e per la preparazione della prossima campagna di produzione.

Orti cittadini e agrumeti solidali al centro del progetto “Instradare i disagiati. Cambiare vite”

Il progetto “Instradare i Disagiati. Cambiare Vite” fornisce un’opportunità di formazione, di miglioramento di condizione attraverso la costituzione di orti, giardini ed agrumeti solidali, per promuovere l’integrazione sociale di soggetti svantaggiati, offrire a persone disoccupate l’opportunità di formazione e di acquisizione di competenze sulla gestione e produzione di prodotti ortofrutticoli e/o floreali, valorizzare l’esperienza dei disagiati e/o dei clochard, in terreni agricoli disponibili nella comunità di Palermo, con caratteristiche chimiche, fisiche ed agronomiche idonee all’agricoltura, messi a disposizione da volontari, associazioni, istituzioni. Chi vorrà potrà effettuare donazioni all’Iban IT98F0306909606100000132894 intestato all’associazione Rotary International Francesca Morvillo Onlus.

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Io sono Elisa: due giorni di memoria e responsabilità chiudono il mese contro la violenza di genere

Redazione

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Canicattini Bagni / Avola – Le due giornate dell’iniziativa “Io sono Elisa”, svoltesi il 28 novembre a Canicattini Bagni e il 29 novembre ad Avola, hanno rappresentato un momento di intensa partecipazione collettiva, chiudendo simbolicamente il mese dedicato alla lotta contro la violenza sulle donne.

Un percorso che ha lasciato nei territori tre segni concreti: tre targhe commemorative destinate a custodire nel tempo la memoria di Elisa Claps e a trasformarla in un messaggio permanente di non violenza.

L’evento è stato organizzato dalla Galleria EtnoAntropologica, in collaborazione con il Presidio HONOS di Canicattini Bagni, il Comune di Avola, con il sostegno diretto dei Centri antiviolenza Work in Progress (Canicattini Bagni) e Doride (Avola)e le comunità scolastiche canicattinesi che hanno dimostrato una grande partecipazione ed operatività nell’accoglienza e nel risultato conoscitivo del caso Claps.

Una sinergia fortemente radicata nel territorio, che ha unito istituzioni, scuole, forze dell’ordine e realtà sociali in un percorso comune di memoria, responsabilità e cittadinanza attiva. A Canicattini Bagni, due targhe sono state posate presso il Liceo “Leonardo Da Vinci” e l’Istituto Comprensivo “Verga”, luoghi centrali della formazione giovanile. La loro collocazione all’interno delle scuole è un gesto che supera la dimensione commemorativa: è un invito quotidiano alla riflessione, al rispetto e alla consapevolezza civile.

Le dirigenti Rita Spada e Clorinda Coppa hanno sostenuto con convinzione questo percorso, inserendo la memoria di Elisa nel cuore dei progetti educativi. Fondamentale è stata la partecipazione delle forze dell’ordine – Polizia di Stato e Arma dei Carabinieri – e di tutte le istituzioni sociali operative nel territorio, che con la loro presenza hanno testimoniato una collaborazione solida e determinata. Una rete che rappresenta la forza della comunità quando sceglie di agire insieme, con responsabilità e fermezza, nel contrasto al femminicidio e nella costruzione di un’autentica cittadinanza attiva.

Il 29 novembre, ad Avola, la terza targa è stata posata presso il Centro antiviolenza Doride, luogo in cui la memoria trova una collocazione profondamente simbolica. Qui, la targa dedicata a Elisa diventa luce e testimonianza proprio lì dove la violenza viene affrontata quotidianamente con professionalità e cura. Un gesto voluto dal Comune di Avola e dalla sua Sindaca Rossana Cannata, che hanno scelto di intrecciare la memoria di Elisa con il lavoro prezioso svolto dal Centro Doride. Il Centro antiviolenza Work in Progress di Canicattini Bagni ha ugualmente contribuito alla realizzazione dell’iniziativa, rafforzando il messaggio delle due giornate e ampliando la rete territoriale di protezione e sostegno.

La Presidente della Galleria EtnoAntropologica, Laura Liistro, ha ricordato come le targhe non siano semplici simboli, ma punti di riflessione permanente, capaci di mantenere viva la memoria di Elisa nel tempo e di trasformarla in un faro per la costruzione di una cultura della non violenza. La presenza della famiglia Claps, di Mariagrazia Zaccagnino, del giornalista Angelo Barraco e della forza luminosa di mamma Filomena ha dato alle due giornate una profondità emotiva intensa, trasformando il ricordo in un abbraccio collettivo.

Tre targhe. Tre luoghi. Due giorni di memoria e responsabilità chiudono il mese contro la violenza di genere responsabilità condivisa: fare in modo che il nome di Elisa continui a illuminare il cammino contro la violenza sulle donne perché la memoria non si posa: cammina.
E finché cammineremo insieme, la luce di Elisa continuerà a guidarci.

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Pantelleria – Violenza donne, tra Cinema e Circolo San Gaetano “3 panchine del rispetto”

Redazione

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Il 25 novembre 2025, nella Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, è stato completato il progetto “Le panchine del rispetto”.

Una collaborazione nata dall’impegno condiviso dell’ASD Scauri, del consigliere Valenza e dell’assessore Culoma, che hanno scelto di unire energie per lasciare alla comunità un segno chiaro di sensibilizzazione.

Davanti al cine-teatro San Gaetano e al Circolo sono state rinnovate tre panchine. Due sono diventate rosse, colore che richiama il contrasto alla violenza sulle donne; la terza è stata dipinta di bianco, a rappresentare la pace e il rifiuto di ogni forma di violenza.

Su ognuna è stata collocata una frase dedicata ai valori del rispetto, della dignità e della parità tra le persone.

Un gesto semplice, condiviso e visibile, che invita a fermarsi e riflettere.

Foto a cura di Clara Garsia
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Pantelleria sede di incontro tra Caritas diocesana Fonsdzione San Vito e animatori parrocchiali

Direttore

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Nei giorni scorsi si è tenuta una reunion tra Caritas diocesana con la sua direttrice, suor Chiara Seno, il presidente della Fondazione San Vito Onlus,, Vito Puccio, e gli animatori della Caritas parrocchiale di Pantelleria.

Negli accoglienti ambienti della parrocchia della Chiesa Madre Ss Salvatore, l’incontro verteva sulla conoscenza degli stessi animatori e delle esigenze della comunità da parte di Suor Chiara.

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