Cultura
Palermo, “Joe Di Maggio nel cuore degli isolani” mostra a Isola delle Femmine per anniversario morte
La mostra verrà aperta al pubblico martedì 8, sabato 12 e domenica 13 Marzo 2022 dalle ore 10,00 alle ore13,00. In considerazione che l’8 Marzo è anche la Giornata Internazionale della Donna, per l’occasione saranno esposte delle foto di Marilyn Monroe, la diva di Hollywood che sposò il re del baseball.
Organizzata da BCsicilia Isola delle Femmine in collaborazione con l’Associazione Isola Pittsburg Forever mostra su “Joe Di Maggio nel cuore degli isolani nell’anniversario della sua morte”.
L’esposizione è dedicata al più grande giocatore del Baseball di tutti i tempi e si terrà presso la Casa Museo Joe Di Maggio via Cutino, 14 a Isola delle Femmine.
L’ingresso è libero. L’evento di svolgerà nel rigoroso rispetto delle norme vigenti anti covid. Obbligatoria la mascherina. Per informazioni e prenotazioni tel. 320.9089061. Email: isoladellefemmine@bcsisilia.it.
La storia del leggendario giocatore inizia il 9 dicembre 1897 presso la chiesa Maria Santissima delle Grazie di Isola delle Femmine, dove vengono uniti in matrimonio i suoi genitori, il pescatore Giuseppe e Rosalia Mercurio rammendatrice di reti da pesca. Da quel matrimonio nasce Adriana, l’unica figlia isolana. È l’epoca della prima ondata di emigrazioni negli Stati Uniti: migliaia di pescatori siciliani si imbarcano nella speranza di realizzare il sogno americano. I Di Maggio sono fra questi, e nel 1902 lasciano la loro casa di via Cutino e si stabiliscono a Martinez, una cittadina della California a pochi chilometri da San Francisco, dove mettono al mondo altri otto figli. Il 25 novembre 1914 nasce Joe. Il suo destino era quello di seguire le orme del padre ma, quando all’età di dieci anni il ragazzo impugna la prima mazza da baseball cambia il mondo. Nel 1931 inizia a giocare con i San Francisco Seals dove rimane per quattro stagioni, la svolta arriva il 21 novembre 1934, alla vigilia dei 20 anni, quando viene ceduto ai New York Yankees, la squadra dove rimarrà fino al 1951. Joe Di Maggio si è sposato due volte, la prima il 1939 con l’attrice Dorothy Arnold e dalla loro unione nasce il suo unico figlio: Joe Di Maggio jr. L’unione durerà fino al 1943. Il 14 gennaio 1954 Joe sposa Marilyn Monroe, dalla quale divorzia nel giro di un anno. I due rimangono comunque buoni amici. Nell’agosto del 1962, quando Marylin muore in circostanze misteriose, Di Maggio organizza i suoi funerali pagando tutte le spese e per più di trent’anni farà recapitare sulla sua tomba un mazzo di rose rosse, tre volte la settimana. Nell’agosto del 1955 Joe è a Roma e decide di fare visita al paese di origine dei suoi genitori. Arriva ad Isola delle Femmine nel primo pomeriggio e cerca il sindaco che, con sua sorpresa, ha il suo stesso cognome: Di Maggio. Il primo cittadino gli racconta la storia della famiglia, cercando insieme possibili legami di parentela. Arrivò all’improvviso per cui non ebbe alcuna accoglienza ufficiale, il Sindaco lo portò a fare un giro nel paese ma fu riconosciuto lo stesso e festeggiato. Passano ben 38 anni dalla prima visita e il 20 aprile 1993, a 78 anni, Joe si trova di nuovo a Roma, in veste di rappresentante della Federazione Italia-America, e annunzia che domenica 25 sarà nel suo paese di origine per ricevere la cittadinanza onoraria. Ad Isola l’attesa è febbrile, la gente lo attende con la banda musicale, festoni e majorettes. Ma un forte malore causato dalla fatica gli impedisce di volare in Sicilia. Il Sindaco Mannino è quindi costretto a delegare l’allora consigliere Stefano Bologna, a volare a Roma per consegnare la cittadinanza onoraria. Joe Di Maggio è morto 8 Marzo 1999 a Hollywood, in Florida per un cancro ai polmoni ma è reso immortale dai suoi successi e dalle sue storie. Oggi probabilmente sono pochi i ragazzi di Isola delle Femmine che conoscono il grande giocatore di baseball. L’obiettivo della Sezione di Isola delle Femmine di BCsicilia, guidata dal presidente Agata Sandrone, è quello di raccontare, attraverso la mostra, la storia del mitico Joe Di Maggio che ha le radici familiari proprio a Isola di Femmine e, contemporaneamente promuovere e far riscoprire la storia dell’antico borgo marinaro.
Cultura
“KR46MӨ”, IL FRAMMENTO-SIMBOLO DEL NAUGRAFIO DI CUTRÒ IN DIOCESI
La notte tra il 25 e 26 febbraio 2023 un’imbarcazione partita dalla Turchia, con a bordo circa 180 persone migranti, naufragò a poche decine di metri dalla costa di Steccato di Cutro, in provincia di Crotone (Calabria). Ci furono 94 morti di cui 35 erano bambini. Nell’aprile dello stesso anno la Bottega Solidale di Carcare, in Valbormida (Savona), è riuscita ad avere un frammento del legno di quell’imbarcazione a cui da il nome KR46MӨ (Crotone, quarantaseiesima vittima, maschio sotto il primo anno di età) ed è diventato il simbolo che parla di umanità negata, di sofferenza ma anche di un atto di amore verso chi ha vissuto quella tragedia. Da questi giorni e fino al 10 gennaio quel frammento-simbolo di legno girerà nella Diocesi di Mazara del Vallo come testimonianza di un messaggio di accoglienza e di presenza contro l’indifferenza e la violenza che sono costantemente in atto verso persone più fragili, in fuga da contesti di morte. «Il grazie va alla professoressa Stefania Valerio dell’Istituto “Borsellino-Ajello” di Mazara del Vallo che l’ha chiesta – spiega suor Alessandra Martin, direttrice dell’Ufficio diocesano per le migrazioni e la mobilità umana – ora come Ufficio la stiamo portando in pellegrinaggio nei paesi della Diocesi». Ieri mattina il frammento dell’imbarcazione è stato accolto dal Vescovo monsignor Angelo Giurdanella e ha già iniziato il suo giro tra le parrocchie, a partire dalla chiesa madre di Campobello di Mazara e dalle parrocchie di Castelvetrano dove incontrerà gruppi di catechesi e comunità dei fedeli. Coloro che vorranno richiederla per un passaggio significativo nei propri contesti di parrocchia potranno chiamare suor Alessandra Martin al 3482694270.
Cultura
Trapani, Capitaneria di Porto e Vigili del Fuoco festeggiano Santa Barbara
LA CAPITANERIA DI PORTO E I VIGILI DEL FUOCO FESTEGGIANO LA
PATRONA “SANTA BARBARA”
Come di consueto anche quest’anno la Capitaneria di Porto di Trapani e il
Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco hanno celebrato, congiuntamente, la ricorrenza
in onore della Martire e Patrona “Santa Barbara”.
La cerimonia si è svolta, questa mattina 04 dicembre presso, la Cattedrale di
Trapani Chiesa “San Lorenzo” dove il S.E. Rev. Mons. Pietro Maria FRAGNELLI –
Vescovo di Trapani – ha officiato la Messa in onore della Santa Patrona, alla quale hanno
partecipato le più alte cariche civili della Provincia unitamente ai Comandanti provinciali di
tutte le Forze Armate e Forze di Polizia dislocate nel territorio nonchè le Associazioni
Combattentistiche e d’Arma.
Nella sua omelia, il Vescovo ha ricordato la figura di Santa Barbara, l’attualità della
sua fede, la fermezza della sua vita ed ha avuto parole di elogio per il lavoro svolto con
passione dal personale dei Vigili del Fuoco e della Capitaneria di Porto che, ogni giorno,
si mettono al servizio della collettività ed aiutano i più bisognosi soprattutto nelle situazioni
di pericolo della vita umana a terra ed a mare, ricordando, in particolare, chi ha sacrificato
la vita in sevizio nell’adempimento del dovere.
Il Comandante dei Vigili del Fuoco della Provincia di Trapani, Ing. Antonino
GALFO ed il Capo del Compartimento Marittimo e Comandante della Capitaneria di porto
di Trapani, Capitano di Vascello Guglielmo CASSONE hanno voluto prima ringraziare tutto
il personale in servizio presso i rispettivi Comandi per il quotidiano impegno profuso,
l’attaccamento al lavoro e per quanto viene quotidianamente fatto con grande spirito di
servizio esprimendo poi la loro massima soddisfazione per avere di nuovo l’opportunità di
festeggiare insieme la ricorrenza della Santa Patrona, quale momento di condivisione di
valori e tradizioni che unisce tutti nel comune sentimento di vicinanza al prossimo
omaggiando, altresì, tutta la comunità di una statuetta raffigurante la Martire e Patrona
“Santa Barbara” in ricordo della giornata odierna.
Alla fine della cerimonia religiosa, nei rispettivi Comandi sono state consegnate le
onorificenze concesse al personale meritevole e che si è distinto nel servizio svolto.
Trapani, 04.12.2024
Cultura
Denny Almanza Agri-Influencer di Pantelleria. Il Premio Oscar Green della Coldiretti
Nell’epoca degli influencer, Denny Almanza ha saputo coniugare il suo lavoro e la sua passione con il mondo dei social
Questo gli è valso un importante premio da parte della Coldiretti Giovane Impresa: l’Oscar Green – Radici per il futuro.
L’agricoltore pantesco ha reso il suo mestiere molto più attraente con le narrazioni che compie nei suoi video, avvicinando la gente alla bellezza della natura coniugata nell’agricoltura eroica, nella viticoltura nello straordinario mondo delle api.
Egli in realtà parla della sua isola e di tutto il potenziale che essa imprigiona tra le sue rocce, il suo mare e nell’essenza del sale. Parla del suo amore verso la terra e quanto essa partorisce generosamente ma anche faticosamente. Parla di un mondo duro ma appassionante. Parla di una vocazione sincera e profonda per l’agricoltura.
Molto attivo e stimato sull’isola, come relatore in convegni di alto lignaggio, da qualche tempo con efficaci contributi pubblicati su social network come Facebook e Instagram, post dopo post, ha creato una folta schiera di seguaci, alias followers, che si incantano nell’ascolto melodico di Denny Almanza, giovane Agri-influencer di Pantelleria.
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