Salute
Palermo, fragilità del cuore delle donne e stato di salute della cardiologia argomenti al Cervello

La fragilità del cuore delle donne e lo stato di salute della cardiologia del Cervello di Palermo, dopo la pandemia
Impennata dei ricoveri e sempre maggiore inclusività delle donne in cardiologia, dall’interventistica alla terapia intensiva.
Parla il primario Vincenzo Polizzi
Il cuore degli uomini e delle donne non è lo stesso e la fragilità del sesso femminile non è considerata dal punto di vista sentimentale ma è oggetto di studio scientifico. E di cardiologia di genere e dello stato di salute, dopo la pandemia, della Cardiologia dell’ospedale Cervello di Palermo, si è discusso nell’incontro dal titolo “Dal Cervello al cuore”, che ha preso il via nell’aula magna Maurizio Vignola del presidio ospedaliero di via Trabucco e si è concluso al Saracen Sands Hotel di Capaci. L’iniziativa, promossa dal primario di Cardiologia del nosocomio, Vincenzo Polizzi, ha visto impegnati cardiologi del capoluogo siciliano, dell’Isola e di tutta Italia. Provider e segreteria organizzativa a cura di Biba Group.
Alla presenza, tra gli altri, del commissario straordinario dell’azienda ospedaliera Villa Sofia Cervello, Walter Messina e di Salvatore Requirez, alla guida del dipartimento per le Attività sanitarie e dell’Osservatorio epidemiologico (Dasoe) della Regione Siciliana, si è parlato di una vera e propria rinascita del reparto e della crescita della cardiologia di genere, sensibile alle differenze tra uomo e donna nella cura delle malattie legate al cuore, nonché del sempre maggiore avvicinamento delle donne alla cardiologia.
Impennata dei ricoveri nel reparto Cardiologia dell’ospedale Cervello
Vincenzo Polizzi, palermitano che ha costruito la sua carriera al San Camillo di Roma, dal primo giugno 2022 è direttore dell’unità operativa complessa (UOC) di Cardiologia dell’ospedale Cervello. “Dall’inizio del mio mandato ad oggi – ha spiegato Polizzi – c’è stata una notevole crescita in termini di accesso alle cure. I ricoveri sono notevolmente aumentati, sia in urgenza sia in elezione, a testimonianza di una ripresa della fiducia nei confronti di questa istituzione cardiologica cittadina. Dopo l’emergenza Covid – prosegue -, in cui l’ospedale è diventato un polo dove far convergere la popolazione positiva, riducendo altre prestazioni ospedaliere e di cardiologia in particolare, oggi, la UOC Cardiologia ha ripreso la sua rotta e le sue attività, riportando in alto l’eccellenza che ha sempre caratterizzato questo nosocomio”.
Inclusività femminile e differenze di genere in cardiologia
“Si stanno avvicinando sempre più donne alla cardiologia – ha commentato Maria Gabriella Carmina, direttore dell’unità coronarica dell’ospedale Cervello – a quella interventistica e alla terapia intensiva. È in grande sviluppo la cosiddetta cardiologia di genere, che assume come punto di osservazione le caratteristiche differenti della donna rispetto all’uomo, riguardo in particolare alla cardiopatia ischemica che ha un esordio e caratteristiche diverse. Infatti, è più difficile da essere evidenziata e ha cure particolari, sia per le donne ancora fertili, sia per le donne in gravidanza, su cui l’attenzione è massima, sia sulle donne affette da neoplasie mammarie che possono avere problemi cardiologici e che entrano in un vero e proprio programma di protezione, perché il nostro reparto ha una grande competenza nella cardio-oncologia”.
Salute
Ritardi referti ASP Trapani, diagnosticati 206 positivi a tumori

Come riporta In Sanitas
206 è il risultato dei referti positivi, risultati a seguito dell’attività dalle aziende del Servizio sanitario regionale coinvolte per azzerare i ritardi, come da disposizione del Presidente della Regione Siciliana Renato Schifani.
206 su oltre 3.000 campioni istologici risultati in ritardo e accumulati
dall’Asp di Trapani.
Il report finale riporta soggetti “positivi” 46 per il 2024 e 160 per il 2025.
I campioni prelevati a gennaio e febbraio di quest’anno sono 1.908 e sono stati analizzati nel rispetto del target temporale dei 20 giorni lavorativi nel 98% dei casi, grazie alla rete istituita dall’assessorato della Salute per superare la grave situazione e scongiurare nuovi ritardi.
Salute
San Giuseppe, gli auguri di Salvatore Puccio per Pantelleria e i papà dell’isola: 4/6 figli ognuno

Oggi, in occasione della Festa di San Giuseppe, gli auguri agli omonimi e ai papà sono a migliaia, sui social, nelle chat.
Uno che ci è parso alternativo e davvero di buon auspicio, lo cogliamo da Salvatore Puccio, gentiluomo di una volta, con il piglio sagace e risoluto, noto ai più sull’isola per la sua spiccata intelligenza e simpatia.
“E per non dimenticare nessuno, auguri a tutti i Giuseppe ed i papà che a Pantelleria dovrebbero fare 4/6 figli ognuno per più generazioni; diversamente si dovrebbe accettare l’idea di accogliere almeno 10 mila persone che potrebbero risollevare l’agricoltura e la mancanza di mano d’opera.” E ha ben ragione il nostro imprenditore naturalizzato pantesco da moltissimi anni.
E’ di queste settimane, infatti, una nostra piccola inchiesta che riporta sulla cronaca locale “quel pasticciaccio brutto” del Punto Nascite presso l’Ospedale Nagar di Pantelleria, la cui chiusura, risalente al 2019, ha determinato l’andirivieni di gestanti verso la Sicilia, per mettere al mondo la loro progenie, non più pantesca di nascita.
Abbiamo chiesto informazioni all’Ufficio Anagrafe del Comune, per sapere se la natalità sull’isola sia diminuita e in che termini.
I numeri delle nascite:
- dal 2019 al 2024, i nati sono stati 270: cioè, in cinque anni solo 270 bambini con una media di poco più di 50 l’anno.
- il calo è sensibile e preoccupante, se si considera che da 80 nascite all’anno, questo è il numero che ci è stato riferito, si è passato a 50.
Da quanto abbiamo potuto appurare, il fatto che una donna debba affrontare una via crucis per dare alla luce uno o due figli, in fatto di spese, di tempo, di stress e altri fattori già abbondantemente riportati, potrebbe far passare la fantasia e il desiderio di maternità e, si, perchè no, anche di paternità.
Se si ripristinasse il Punto Nascite e si tornasse a “concedere” il diritto al proprio natale nella terra dei propri avi, impastata di acqua di mare straordinario e sangue fiero, probabilmente le donne pantesche tornerebbero a trovare coraggio e fiducia e a mettere su famiglia.
La tranquillità di poter partorire nella propria isola, con i propri cari vicini, nel nosocomio dove tutti conoscono tutti, dove ci si sente sempre coccolati e accuditi, potrebbe incidere psicologicamente nelle donne, indotte molte volte a rinunciare alla gravidanza.
Nel bell’auspicio di Salvatore Puccio, in occasione della Festa del Papà, dobbiamo riprendere a “combattere” per quel Punto Nascite tanto fragile, quanto necessario e ripopolare l’isola di giovani panteschi orgogliosi ed energici, come la lo “etnia” vuole.
In copertina foto di repertorio di manifestazione a Roma, anno 2012, avverso la chiusura del Punto Nascite, con il Presidente del Consiglio Comunale Giuseppe Spata, l’Avvocato Giovanni Cozzo, l’attuale assessore Massimo Bonì, l’Avvocato Rossana Cozzo, Gianni Bernardo, la sottoscritta e molti altri ancora.
Cronaca
Sanità – Di Paola (M5S), ricostruzione PM su accesso immediato alle cure per Messina Denaro mette i brividi

“La minuziosa ricostruzione del PM di Marsala sull’immediato accesso al sistema sanitario del superlatitante Matteo Messina Denaro, mette i brividi. Soprattutto se si pensa che oggi, vi sono 160 pazienti che scoprono anche dopo 8 mesi dall’esame, di avere un tumore perché l’ASP di Trapani è in abnorme e colpevole ritardo nella refertazione. Periodi differenti e responsabilità differenti, ma la sanità in Sicilia merita uno shock”.
Lo dichiara il coordinatore regionale del Movimento 5 Stelle Sicilia Nuccio Di Paola.
“Se nel primo caso però è la giustizia a fare il suo corso – specifica Di Paola – nel secondo, ovvero le inadempienze dell’ASP di Trapani, a dare risposte ai cittadini deve essere la politica. Serve un azzeramento dell’attuale management dell’azienda sanitaria trapanese con una perentoria presa di posizione del governo Schifani. Croce deve essere accompagnato fuori dall’ASP di Trapani. I partiti che compongono il governo regionale lo facciano per rispetto di quei pazienti che, non avendo ‘corsie privilegiate’, hanno atteso con dignità e silenzio, la diagnosi di un tumore. Un ritardo che probabilmente potrebbe impedire loro di accedere in tempo alle cure” – conclude Di Paola.
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