Trasporti
Palermo, Ance-2 milioni di container per attrezzare i porti del Sud Italia. Se ne parla il 19 aprile a Palazzo Biscari
Dalla crisi di Suez ogni giorno 2 milioni di container “cercano casa”
nel Mediterraneo.
Tutti gli armatori e operatori della logistica internazionali chiedono
di attrezzare i porti del Sud Italia.
I Giovani Ance del Sud riuniscono governi, economisti e player della
filiera con l’obiettivo di recuperare trent’anni di ritardo nelle
infrastrutture.
Appuntamento venerdì prossimo, 19 aprile, a Catania – Palazzo Biscari –
ore 14
Palermo, 15 aprile 2024 – Da quando è scoppiata la crisi del Canale di
Suez, ogni giorno circa 2 milioni di container “cercano casa” nel
Mediterraneo. Se Rotterdam è il porto ideale per la logistica (infatti,
con una sola operazione il container viene sbarcato dalla nave e,
tramite il nodo logistico intermodale, viene caricato su treno veloce e
portato a destinazione), purtroppo il Mediterraneo è privo di strutture
del genere. Però, dalla fine del 2023 Rotterdam ha perso dal 6 al 10%
del solito traffico, quota che si è riversata nel Mare Nostrum. Infatti,
per compensare i maggiori costi di trasporto, caro-noli e assicurazioni,
gli armatori preferiscono accorciare le rotte della catena logistica e
del valore: quotidianamente 40 navi continuano ad attraversare Suez,
mentre altre 30 compiono il periplo dell’Africa e rientrano nel
Mediterraneo dallo Stretto di Gibilterra. Si tratta, dunque, di settanta
meganavi al giorno, molte delle quali ora fanno scalo nei pochi porti
“transhipment” disponibili (Algeciras, Valencia, Barcellona, Vado Ligure
e Gioia Tauro), dove, mancando il collegamento con la ferrovia, i
container vengono trasferiti su navi più piccole che provvedono alla
consegna in porti minori, per lo più del Sud Italia. Dove, purtroppo, i
tempi si allungano.
Ecco perchè tutti i maggiori armatori e operatori della logistica
internazionali chiedono con forza di attrezzare rapidamente gli scali
del Sud Italia con piattaforme logistiche, nodi intermodali e
collegamenti ad una ferrovia veloce che porti fino al Nord Europa.
Insomma, per dirla con una provocazione, il Nord del mondo chiede tanti
“Rotterdam” al Sud Italia. Una provocazione che il Gruppo Mezzogiorno
dei Giovani imprenditori dell’Ance rilancerà, assieme ad un elenco di
proposte per recuperare un trentennale ritardo sul fronte delle
infrastrutture nel Mezzogiorno, venerdì prossimo, 19 aprile, alle ore
14, a Catania, presso Palazzo Biscari, in via Museo Biscari, 10, in
occasione del X Convegno “Sud d’Italia, Nord del mondo: infrastrutture,
portualità e Zes: asset strategici per lo sviluppo”.
Dopo i saluti di Marco Colombrita, presidente di Ance Giovani Sicilia;
Enrico Trantino, sindaco di Catania; Rosario Fresta, presidente di Ance
Catania; e Santo Cutrone, presidente di Ance Sicilia; introdurrà Marco
Oloferne Curti, coordinatore del Gruppo Mezzogiorno Ance Giovani; e
interverrà Renato Schifani, governatore della Regione siciliana.
Alle 15,15, la prima tavola rotonda, su “Porti: al Sud servono tanti
Rotterdam, sostenuti dalla Zes unica”, sarà introdotta da Alessandro
Escolino, consigliere di Ance Giovani Campania, e dall’analisi sulla
“regionalizzazione” delle rotte del Mediterraneo dell’economista
Alessandro Panaro, Head of Med&Energy del centro studi Srm di Napoli
collegato a Intesa Sanpaolo. Quindi si confronteranno Antonio Caponetto,
coordinatore della Struttura di missione della Zes unica di Palazzo
Chigi; Tullio Ferrante, sottosegretario a Infrastrutture e Trasporti;
l’armatore Eugenio Grimaldi, presidente della commissione Alis per il
sociale; e l’eurodeputata Annalisa Tardino, componente della commissione
Trasporti e Turismo dell’Europarlamento.
Alle 16,15 la seconda tavola rotonda, su “Un Sud connesso”, sarà
introdotta da Emilio Ciardullo, consigliere di Ance Giovani Cosenza; e
dall’analisi sui fabbisogni di infrastrutture al Sud dell’ingegnere
trasportista Antonello Fontanili, direttore di Uniontrasporti. Confronti
e risposte saranno affidati a Pierluigi Di Palma, presidente dell’Enac;
Marco Falcone, assessore all’Economia della Regione siciliana; Marco
Marchese, direttore Investimenti Area Sud di Rfi; e Ida Nicotra,
consigliera d’amministrazione della società Stretto di Messina.
Alle 17,15, la terza e ultima tavola rotonda sarà dedicata al cruciale
tema della mancanza d’acqua che mette in crisi l’agricoltura, ma anche i
cantieri dell’Alta velocità: “Infrastrutture e tecnologie per lo
sviluppo sostenibile e di qualità: dai depuratori alle dighe”.
Le tesi saranno esposte da Vincenzo Scarano, consigliere di Ance Giovani Puglia.
Il dibattito, con case history, vedrà protagonisti Giuseppe Alesso, A.d.
di Siciliacque; Calogero Giuseppe Burgio, direttore generale del
Dipartimento Energia della Regione siciliana; Fabio Fatuzzo, commissario
straordinario nazionale unico per la depurazione.
Le conclusioni saranno a cura di Angelica Krystle Donati, presidente
nazionale di Ance Giovani. Modererà il giornalista Michele Guccione.
Trasporti
Pantelleria – Pietro Novelli, un lettore suggerisce un comitato per trovare soluzione
Un comitato di imprenditori, cittadini, commercianti, professionisti, per trovare la soluzione migliore per collegare l’isola con la Sicilia e portare la conclusione a Sindaco e giunta
Egregio direttore,
ho letto, nel suo giornale, l’ articolo riportante lamentele sul ritorno della Pietro Novelli che sostituirà la Cossyra, seconda nave che collegava, per alcuni giorni la settimana, Pantelleria a Trapani.
Premesso che tutti noi (Panteschi e Filopanti) fra poco avremo la presunzione di stabilire come, quando e con quale astronave dobbiamo fare i voli tra i pianeti del sistema solare in quanto unici a sapere tutto sullo scibile umano, le lamentele sono inopportune.
Infatti, sarebbe più logico che un comitato di imprenditori, cittadini sensibili, commercianti, professionisti, etc. si riunissero per capire come trovare la soluzione migliore per collegare l’isola con la Sicilia e poi sottoporre la conclusione del loro punto di vista al Comune di Pantelleria, in una seduta straordinaria con Sindaco, Giunta e Consiglio Comunale che, in più sedute, riescano a capire quali mezzi navali sono più convenienti e idonei per collegare l’isola e soddisfare le esigenze di chi vive a Pantelleria e dei suoi ospiti.
Sarebbe opportuno chiedersi da dove sarebbe preferibile partire, tra le possibilità attuali (Trapani o Mazara) e in quali orari sarebbe più logico espletare tale servizio. A mio avviso sarebbe più logico e meno costoso fare, con una sola nave e tutti i giorni della settimana, il collegamento, di giorno, partendo al mattino da Mazara e rientrando nel tardo pomeriggio, dopo aver fatto le operazioni di sbarco ed imbarco in due ore di sosta a Pantelleria.
In tal caso, sarebbe superfluo richiedere molte cabine che non verrebbero utilizzate, viaggiando la nave in pieno giorno e per sole tre ore di tragitto navale. Ovviamente un servizio efficiente di Autobus dovrebbe collegare il porto di Mazara, in coincidenza di arrivi e partenze, con Mazara centro, Marsala e Trapani.
Con Palermo ci sono già i collegamenti che potrebbero essere potenziati legandoli all’autostrada Palermo/Mazara che finisce direttamente dentro il porto di Mazara.
In aggiunta al collegamento navale Mazara Pantelleria, si dovrebbe lasciare l’operatività di un mezzo veloce (aliscafo o catamarano) da Trapani, tutto l’anno, considerato che sia la nave che l’aliscafo, quando c’è il mare molto mosso, non operano, stante l’inadeguatezza del naviglio e del porto di Pantelleria. Con tali logici ragionamenti, basterebbe dimostrare che Regione e Stato, risparmierebbero molti quattrini all’anno e potrebbero, nell’arco di due anni, sostituire i mezzi obsoleti con mezzi più confortevoli, veloci e sicuri.
Altro nodo spinoso:
è stupido, illogico e dannoso fare la differenza di costo tra residenti e non e tra i mezzi se trasportano persone o cose, considerato che i veicoli pagano per la lunghezza che occupano sulla nave. Equiparando i prezzi, avremmo più Turismo, più traffico, più introiti, più equità. Saremo capaci di stabilire e dimostrare come sarebbe meglio collegare via mare l’isola e ripristinare qualche collegamento settimanale con Kelibia, come negli anni 90, vantaggioso sia per i turisti che i tunisini i quali potrebbero venire da noi con tanto di passaporto regolare e magari con un accordo speciale, legato a lavori stagionali di operai e contadini qualificati tunisini, dopo avere impartito loro delle lezioni indispensabili di italiano e di rispettoso adeguamento al nostro modus vivendi?
Con stima,
Salvatore Puccio
Trasporti
Pantelleria – Trasporti marittimi: torna la Pietro Novelli, il PD “un malcontento di tutta la comunità”
Ci vediamo purtroppo nuovamente costretti a intervenire sulla criticità dei trasporti marittimi nella nostra isola, dopo la sostituzione del traghetto Cossyra con il Pietro Novelli.
Ci teniamo a precisare sin da subito che non vi è solamente un malcontento “social” ma è un malcontento generale di tutta l’intera comunità pantesca che viene, per l’ennesima volta, privata di collegamenti sicuri e che vengono messi a rischio da scelte scellerate e non motivate da parte della compagnia di navigazione. Non volendo innescare una guerra tra poveri (le isole minori della Sicilia) ci chiediamo: ma come è possibile mettere una nave inadeguata (Pietro Novelli) a compiere un tragitto di quasi 7 ore sulla tratta Trapani – Pantelleria e viceversa spostando invece una nave con condizioni strutturali migliori (Cossyra) a compiere un tragitto di solamente 1 ora e mezza sulla tratta Messina – Isole Eolie e viceversa? Appare chiaro che in questo modo non viene garantita la NOSTRA continuità territoriale e il mantenimento del NOSTRO diritto alla mobilità. Abbiamo ricevuto rassicurazioni dal primo cittadino che la tematica dei trasporti marittimi viene costantemente seguita, ma se cosi fosse come mai è avvenuta questa sostituzione di traghetto a completo discapito della nostra comunità? Ci sia consentito un ultimo appunto a quanto dichiarato dal Sindaco ieri in una nota video: non sono i cittadini a dover presentare denunce nelle sedi istituzionali, ma sono gli amministratori eletti a dover rappresentare le legittime istanze della cittadinanza nelle opportune sedi istituzionali.
Condividendo infine la nota pubblicata dall’Associazione “The Dammuso Circle”, il Partito Democratico chiede formalmente all’Amministrazione Comunale di attivarsi fattivamente presso la Regione Siciliana e la Compagnia di navigazioni, vere responsabili di queste perenni criticità, affinché a Pantelleria venga assicurato un trasporto marittimo dignitoso e con navi efficienti.
Partito Democratico Pantelleria
Cronaca
Troppo vento, l’aereo non atterra a Pantelleria e torna a Trapani
Il volo DAT N.1835 delle ore 19:25, con atterraggio a Pantelleria previsto per le ore 20:05 è stato dirottato a Trapani, aeroporto di partenza.

Dopo diversi tentativi di atterraggio sulla Figlia del Vento, il comandante dell’ATR 42/72 della compagnia aerea danese, proprio per il troppo vento, ha dovuto fare marcia indietro, non riscontrando le condizioni meteo idonee.
I 40 passeggeri, riprotetti con il volo di questa mattina DAT 1831 delle ore 08:10, sono stati trasferiti dall’aeroporto Vincenzo Florio, presso una unità alberghiera di Marsala, dove hanno passato la notte. Probabilmente le condizioni meteo ancora inclementi nella prima mattinata hanno fatto ritardare il decollo dalle piste di Birgi. L’aereo è atterrato alle ore 9.30 circa.
Stando alle testimonianze, la compagnia ha manifestato di saper gestire l’empasse in modo veloce e soddisfacente.
Tra gli sfortunati viaggiatori, Italo Cucci, il giornalista e Commissario Straordinario del Parco di Pantelleria, che questo pomeriggio, alle ore 17, sarà impegnato nell’evento dei tradizionali auguri di Natali dell’Ente, presso Pizzeria Marrone a Scauri.
In quella occasione verrà proiettato un docufilm firmato Nicola Ferrari su Pantelleria Asinabile.
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