Sociale
Palermo, 15 aprile all’Ars incontro su contrasto alla violenza di genere
Cracolici: “Lavorare a percorsi di emancipazione per garantire parità e diritti”
Palermo, 12 Aprile – Si intitola “Dall’indignazione all’azione. Un salto di qualità del sistema per il contrasto alla violenza di genere” ed è l’iniziativa organizzata dal presidente della commissione regionale Antimafia, Antonello Cracolici, insieme all’associazione Emily, per mettere a confronto decine di centri, studenti, uomini e donne su azioni di prevenzione e contrasto contro abusi e discriminazioni. L’incontro si terrà lunedì 15 aprile alle 17 nella sala Mattarella dell’Assemblea Regionale Siciliana e sarà introdotto dal presidente Cracolici, che aprirà i lavori.
A seguire interverranno: Maria Letizia Di Liberti, dirigente generale del dipartimento regionale Famiglia, Marzia Furnari, direttrice generale del Policlinico di Palermo, Rosaria Maida, dirigente divisione Anticrimine, Damiana Pepe, assistente sociale Asp Palermo, Maria Rosa Lotti, de Le Onde Ets, Viviana Cannova, della casa rifugio Cassiopea, Daniela Crimi, dirigente scolastica, Ester Rizzo, giornalista, e Mariano Lanza, insegnante. A moderare sarà Milena Gentile, dell’associazione Emily. Fitto il cartello di associazioni che parteciperanno all’iniziativa: Udi Palermo, Ande Palermo, Le rose bianche, centro anti violenza Lia Pipitone, Mezzocielo, Fidapa, Zonta international Zyz, forum delle associazioni InComune, associazione Flavio Beninati, Uomini contro la violenza sulle donne.
“È importante riconoscere subito la violenza di genere, i comportamenti denigratori, lo stalking, fenomeni trasversalmente diffusi da Nord a Sud Italia – dice Cracolici – la nostra terra ha conosciuto l’esempio di donne che con forza si sono opposte al patriarcato mafioso: da Emanuela Sansone a Franca Viola, da Lia Pipitone a Felicia Impastato, per citarne solo alcune. Occorre lavorare a percorsi di emancipazione che liberino le donne da ogni contesto oppressivo e dalle disuguaglianze di genere”.
Lavoro
Pantelleria – 1° maggio, Sindaco D’Ancona “lavoro come fondamento della società”
L’Amministrazione Comunale rivolge un pensiero a tutti i lavoratori in occasione della festa del 1° Maggio
Il 1° maggio rappresenta un momento di rilevanza nel panorama civile, dedicato alla riflessione sui diritti e sulle conquiste dei lavoratori in tutto il mondo. È un’occasione per riconoscere il valore del lavoro dignitoso e per ribadire l’impegno verso la tutela dei diritti dei lavoratori, la promozione della giustizia sociale e la costruzione di comunità inclusive.
Il Sindaco Fabrizio D’Ancona dichiara: “Il Comune di Pantelleria si impegna costantemente a promuovere un ambiente lavorativo equo e a sostegno delle pari opportunità, in linea con i principi fondamentali sanciti dalla Costituzione e dalle leggi nazionali e internazionali. In questa giornata, invitiamo la cittadinanza a riflettere sull’importanza del lavoro come fondamento della nostra società e a rinnovare l’impegno verso la creazione di condizioni lavorative dignitose per tutti i cittadini di Pantelleria.”
Cultura
Marsala, messa in Lingua dei Segni al Santuario Santo Padre delle Perriere
AL SANTUARIO SANTO PADRE PERRIERE DI MARSALA MESSA IN LIS Continuerà per tutto il periodo estivo il servizio LIS (Lingua dei segni italiana) nella santa messa che viene celebrata nel fine settimana presso il Santuario Santo Padre delle Perriere di Marsala. Il servizio, per consentire ai sordi di seguire la santa messa, è attivo da 4 anni e la celebrazione eucaristica viene segnata da Salvatore Samannà, socio dell’associazione nazionale “Animu”. Per il periodo estivo, ma già a partire da ora, la santa messa in LIS viene celebrata o sabato alle ore 19,30 oppure la domenica, allo stesso orario. Al Santuario da quando il servizio di interpretariato LIS è attivo si sono avvicinate alcune famiglie di sordi della provincia che seguono con regolarità le celebrazioni eucaristiche. In Diocesi, prima della pandemia Covid, è stato anche organizzato un corso di nozioni basi della LIS per operatori pastorali, condotto sempre da Salvatore Samannà.
Sociale
Gemellaggio diocesi Mazara-Tunisi. Vescovo Giurdanella ai fedeli “Sostenetelo”
GEMELLAGGIO DIOCESI MAZARA-TUNISI, VESCOVO AI FEDELI: «SOSTENETELO»
Ventisei anni di gemellaggio tra la Chiesa di Mazara del Vallo e quella di Tunisia, «un cammino di amicizia, di conoscenza, di solidarietà e di scambio fraterno che ha dato già qualche buon frutto nella condivisione della nostra comune fede in Cristo Gesù», dice il Vescovo di Mazara del Vallo, monsignor Angelo Giurdanella. Quella tra le due Chiese è stata una relazione non episodica, ma perseverante e nel segno della reciprocità. Su invito della Conferenza Episcopale Italiana, anche le Caritas diocesane siciliane hanno avviato un percorso di accompagnamento e di scambio con Caritas Tunisi, segno tangibile di una carità che unisce e genera comunione. Per dare un rinnovato rilancio al gemellaggio tra le Chiese di Mazara del Vallo e Tunisi il Vescovo ha istituito un Ufficio ad hoc guidato da don Francesco Fiorino. Ma il Vescovo ha proposto anche alcuni percorsi operativi. Come, ad esempio, la colletta per sostenere alcune opere-segno con la Chiesa in Tunisia che quest’anno si farà il 19 maggio (Pentecoste). La raccolta di quest’anno servirà per la Scuola di Menzel Bourguiba, guidata dalle Figlie di Maria Ausiliatrice e l’attività di doposcuola con i bambini bisognosi del quartiere La Goulette (denominato “Piccola Sicilia”) coordinata dalle Suore di Madre Teresa di Calcutta. Dal 1° all’8 giugno prossimi si terrà la visita d’amicizia in Tunisia, con partenza da Mazara del Vallo. Ma il Vescovo suggerisce anche di accogliere gruppi ecclesiali e associazioni tunisine nella nostra Diocesi, per favorire una maggiore conoscenza e per avviare nuovi percorsi culturali e solidali. Tra le proposte c’è anche quella di celebrare la preghiera per la Chiesa sorella di Tunisi ogni martedì del mese e avviare un gruppo di “sostenitori del gemellaggio” che si impegnino, con la preghiera e con una donazione mensile di 10 euro, per una costante collaborazione con la Chiesa in Tunisia. «Sono tutti passi in cui al centro c’è la relazione, la sinodalità: importante allora è l’ascolto che diventa reciproca conoscenza; un ‘dare’ ma anche un ‘ricevere’, soprattutto nella condivisione della fede; un camminare insieme per comprendere come “il Signore ci conduce” e cosa ci chiede in questo cambio d’epoca», ha detto ancora il Vescovo.
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