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Personaggi

Palazzo D’Orleans con bandiere a mezz’asta per David Sassoli. Il Presidente del Parlamento Europeo nelle parole di Musumeci

Direttore

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Palazzo d’Orleans, venerdì 14 gennaio vedrà le bandiere a mezz’asta in segno di lutto per la prematura dipartita del Presidente del Parlamento Europeo, David Sassoli.

Il Governatore Musumeci ha disposto che il giorno dei funerali del compianto politico ed ex grande giornalista, la sede della Regione Siciliana e tutti gli uffici atti all’amministrazione regionale manifestino il cordoglio.

David Sassoli nelle commoventi parole del Presidente Musumeci appena appresa la notizia: «Politico appassionato, David Sassoli è stato fautore dell’Europa del dialogo e ha combattuto perché l’Unione potesse effettivamente aprirsi al Mediterraneo, affrontandone le mille problematiche. Uomo dal tratto gentile e generoso, giornalista curioso e brillante, lascia un segno nelle Istituzioni europee per l’umanità e il rigore con cui in questi anni ha guidato il Parlamento di Strasburgo. Alla famiglia e alla comunità politica di Sassoli, le condoglianze mie personali e del governo regionale».

Marina Cozzo è nata a Latina il 27 maggio 1967, per ovvietà logistico/sanitarie, da genitori provenienti da Pantelleria, contrada Khamma. Nel 2007 inizia il suo percorso di pubblicista presso la testata giornalistica cartacea L'Apriliano - direttore Adriano Panzironi, redattore Stefano Mengozzi. Nel 2014 le viene proposto di curarsi di Aprilia per Il Corriere della Città – direttore Maria Corrao, testata online e intraprende una collaborazione anche con Essere Donna Magazine – direttore Alga Madia. Il 27 gennaio 2017 l'iscrizione al Consiglio dell'Ordine dei Giornalisti nel Lazio. Ma il sangue isolano audace ed energico caratterizza ogni sua iniziativa la induce nel 2018 ad aprire Il Giornale di Pantelleria.

Personaggi

Castellammare del G, Piazza della Repubblica intitolata al Generale Corrado Borruso

caterina murana

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CASTELLAMMARE DEL GOLFO: INTITOLATA PIAZZA DELLA
REPUBBLICA AL GENERALE DI CORPO D’ARMATA CORRADO

BORRUSO

Si è appena conclusa la cerimonia di intitolazione di Piazza della Repubblica, a
Castellammare del Golfo, al Generale di Corpo d’Armata dei Carabinieri Corrado
BORRUSO, originario di Castellammare del Golfo.
L’evento, promosso dall'amministrazione comunale guidata dal sindaco Giuseppe Fausto,
svoltosi alla presenza della famiglia del Generale e delle più alte cariche civili e militari, ha
visto la scopertura di una targa commemorativa in riconoscimento dell’illustre carriera
raggiunta dal Generale BORRUSO che, scomparso nel 2016 all’età di 68 anni, ha
dedicato la sua vita al servizio del Paese, raggiungendo il prestigioso grado di Generale di
Corpo d’Armata.
Tra le tante onorificenze ed encomi che hanno costellato la rosea carriera dell’alto
ufficiale, che ha raggiunto tra i tanti incarichi anche quello di Vice Comandante dell’Arma
dei Carabinieri, si ricordano: la Medaglia Militare d’Oro al merito di lungo comando, il titolo
di Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, la Medaglia
NATO per le operazioni nella ex Jugoslavia e un Attestato di Pubblica Benemerenza del
Dipartimento della Protezione Civile.

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Personaggi

Papa Francesco, il ritorno in Vaticano: «Sono felicissimo»

Redazione

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La «dimissione protetta» del Pontefice, l’Angelus e il saluto ai fedeli

Da 38 giorni l’unica immagine di José Mario Bergoglio ricoverato era quella che mostrava l’anziano pontefice seduto nella cappella del policlinico Gemelli. Oggi si è mostrato ai fedeli salutandoli con una voce davvero flebile. Contro il parere dei medici tornerà in Vaticano: “Ha rischiato di morire due volte, lo troverete dimagrito” Papa Francesco è stato dimesso oggi domenica 23 marzo dal Policlinico Gemelli dopo 38 giorni di ricovero.

Il Pontefice si è affacciato dal balcone di una stanza dell’ospedale a mezzogiorno per un saluto ai fedeli assiepati fuori dall’ospedale. Poche parole, sussurrate: il saluto a una signora che sventolava un mazzo giallo di fiori. Poi il gesto agli inservienti per ritirare il microfono. Non riusciva a dire altro. La donna con i fiori è Carmela Mancuso, calabrese 72enne, che quasi ogni giorno è andata in ospedale a portare fiori consegnandoli alla gendarmeria per darli al Pontefice.

Papa Francesco è tornato in Vaticano Mentre veniva riportato nella stanza Papa Francesco si è congedato dai fedeli facendo il gesto dell’ok, poi la benedizione con i saluti. Un Papa sofferente ma che oggi torna in Vaticano.

Il breve saluto di Papa Francesco domenica 23 marzo 2025 Dopo la benedizione ai fedeli al momento dell’Angelus, Papa Francesco è stato infatti dimesso e tornerà a Santa Marta, la residenza scelta da Bergoglio all’ombra del cupolone di San Pietro dopo il rifiuto di alloggiare nel palazzo apostolico. Prima del rientro in Vaticano Papa Francesco si è diretto a bordo di una Fiat 500 verso la basilica di Santa Maria Maggiore dove è solito andare pregare prima e dopo i viaggi e nelle occasioni importanti. Un cambio di percorso all’ultimo minuto: il Pontefice avrebbe infatti deciso di andare a raccogliersi in preghiera davanti all’icona della Salus Populi Romani.

Salvatore Battaglia

Presidente Accademia delle Prefi

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Cultura

Pantelleria, una statua in bronzo per il dottor Zurzolo e l’elogio al Medico dell’isola

Redazione

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Piazza Perugia custode dell’opera che renderà immortale il medico dell’isola, sempre nei cuori di chi ha avuto il privilegio di conoscerlo e volergli bene

Il Comune di Pantelleria, in seduta di giunta, ha approvato la realizzazione di una statua in bronzo, raffigurante il compianto medico dell’isola: dottor Michele Zurzolo.

L’opera  verrà posizionata presso la Piazza Perugia in C/da Tracino, ove il professionista risiedeva, come segno di stima e riconoscenza nei confronti di un uomo che ha dedicato la sua vita al servizio della nostra comunità, con impegno, professionalità e, soprattutto, con
un grande cuore. l’Amministrazione Comunale del 2017, anno in cui morì il Dott. Michele Zurzolo,
proclamando il lutto cittadino per la giornata del 2 agosto 2017 per manifestare il grande
cordoglio del Comune di Pantelleria, diede il primo segnale della rilevanza morale e
professionale del medico.

Elogio al Dottor Zurzolo, un uomo e un professionista senza eguali

La cura e la guarigione delle persone sono sempre state, in ogni epoca della storia umana, e in questo momento più che mai, prerogative lampanti di desiderio di ripresa e risanamento fisico e psicologico.

Il medico di famiglia è una scelta seria o almeno lo era; e poteva rappresentare, oltre alle necessità di cura estreme, un momento gioioso di serenità domestica.

Fino a pochi decenni orsono, a Pantelleria come nel resto del mondo, poter godere della disponibilità di un medico a ‘tempo pieno’ era spesso privilegio esclusivo di quanti immuni alle difficoltà economiche.

Dallo sbarco sull’Isola del dottor Michele Zurzolo, proveniente dalla Calabria negli ormai lontani anni ’60 del Novecento, ogni difficoltà cominciò a dissolversi e, per chi ha avuto la fortuna di conoscerlo, è riuscito a ricavarne una meravigliosa esperienza, insieme alla considerazione di aver incontrato un Grande Uomo, ancor prima che un Dottore con la D maiuscola.

Persona elegante, colta e magnanima, si distingueva per i suoi cappelli in varie fogge, sotto i quali splendeva uno sguardo tranquillizzante e protettivo, mentre soccorreva  ogni paziente che ne avesse bisogno, dopo aver percorso strade sterrate, vicoli e sentieri, su muli e carrozze, a bordo delle prime automobili che allontanavano il ricordo delle fatiche e delle debolezze dell’ancora vivo dopoguerra, adattando il passo del mestiere alla velocità sfrenata degli anni in avvenire.

Si presentava perciò ai bimbi malati con affezionata premura, alleggerendo l’atmosfera infermiccia con la dolcezza di caramelle e cioccolatini d’ogni gusto, dopo aver rassicurato sulla poca serietà del malessere con un ‘Tutto a posto, non c’è nulla di cui preoccuparsi’.

L’Arte della cura

Ogni contrada dell’Isola ne aveva apprezzato l’Arte della Cura, seppur avesse prediletto per dimora Khamma, l’araba località dalle sorgenti calde.

Medico che, nelle possibilità delle terapie del tempo, sostenuto da commovente umanità ed infinita competenza, è riuscito a salvare molte vite, talora facendo ricorso al severo rimedio della penicillina o degli antibiotici più blandi, solamente in congiunture di preciso bisogno.

‘I rimedi naturali prima di tutto’, sosteneva con la fermezza della sua professionalità e della sua indole calabra, sempre osservando con amorevole attenzione, attendendo con pazienza ed esprimendo la sua cura con estrema calma e precisione, mentre i familiari dei pazienti approntavano qualcosa da mangiare, come ringraziamento sincero al dottore amico di tutti, cui non pesava il sacrificio dello spostamento: una fetta di tumma stagionata, una sarduzza, un pomodoro tranciato e un buon bicchiere di zibibbo, fra scambi di parole lenitive e incoraggiamenti senza fine.

Parimenti, la sua casa era aperta a tutti e accoglieva pazienti provenienti da ogni angolo dell’Isola, assiduamente anche amici stretti, con i quali trascorreva le sue ore di riposo – sempre affiancato dalla sua meravigliosa Anna – alternandola spesso con l’abitazione in Cala Tramontana, a pochi passi dal mare; per poi riprendere ad esercitare con superba dedizione la propria Missione da un dammuso all’altro, sempre accolto con grande gioia come antidoto alle patologie della vita, ai tempi in cui ancora regnava il Senso dell’Umanità.

Riduttivo definirlo semplicemente medico. Restrittivo per gli odierni termini di paragone, con tutto il merito alle eccezioni tangibili e innegabili.

Un vero Guru dell’Anima, prima ancora che generico incaricato alla guarigione.

Ogni malessere fisico deriva da una inquietudine interiore

Un Uomo che sosteneva che ogni malessere fisico deriva da una ‘inquietudine’ interiore; medico oggi irreperibile – utilizzando i gelidi termini dell’attuale medicina – , strenuo difensore dei diritti dei malati in assenza di garanzie ufficiali, con la capacità magica di disinfettare e curare con amore ogni malanno; fondamentale esempio di impegno, serietà ed esperienza sul campo, per tutti coloro che si lasciano oggi offuscare dalla Indifferenza nei confronti del Prossimo.

Forse si esisteva più ‘sicuri’ un tempo, quando Persone come Michele Zurzolo vivevano in amicizia con la Natura che, affascinata dall’indole filantropica di certi Uomini, sapeva regalarci ogni sorta di rimedio; quando il sorriso e la dolcezza di un Medico ci ripulivano l’Anima guarendo nello stesso tempo il Corpo; quando uno Sguardo attento e ben disposto faceva scoprire e riusciva a debellare ogni disgraziato acciacco; quando il Mondo era contagiato di Bellezza e la Terra un Paradiso di Calore.

Franca Zona

In copertina una foto dalla pagina facebook del Comune di Pantelleria

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