Sbarchi
ONG nel Mediterraneo, passa decreto per la lotta all’immigrazione clandestina: maggiore rigore e nuove regole
Passa alla Camera dei Deputati, con 202 voti a favore, 136 contrari e quattro astenuti, il Decreto legge Ong. Il Decreto, sul quale era stata posta la fiducia dal governo, e che ora va al Senato, vuole regolamentare l’azione delle navi delle ONG nel Mediterraneo.
Soddisfatto il deputato agrigentino Calogero Pisano : “Il si della Camera al Decreto ONG è un passo importante nella lotta all’immigrazione clandestina. Il Decreto legge prevede, infatti, fra le altre cose, un maggiore rigore per il transito delle navi nelle acque italiane, e nuove regole per i salvataggi e per le richieste di asilo che, ora, devono essere fatte a bordo. Il contrasto all’immigrazione illegale era uno dei punti del programma elettorale della coalizione di centrodestra che questo governo sta prontamente attuando“.
Cronaca
Migranti – Mediterranea: ricorso vs Decreto Piantedosi
MARE JONIO FERMATA E SANZIONATA DA PIANTEDOSI SULLA BASE DELLE MENZOGNE LIBICHE: PRESENTATO RICORSO URGENTE
Dopo gli spari della cosiddetta guardia costiera libica, MEDITERRANEA chiede al Tribunale di Ragusa di liberare al più presto la sua nave.
Il Comandante e l’armatore della MARE JONIO, assistiti dalle avvocate Lucia Gennari, Giulia Crescini e Cristina Cecchini, hanno presentato un ricorso urgente al Tribunale Civile di Ragusa contro l’applicazione della sanzione pecuniaria e del fermo amministrativo della nave, inflitto dal Governo dopo lo sbarco a Pozzallo dei 56 naufraghi soccorsi in acque internazionali lo scorso 4 aprile.
La Cancelleria del tribunale ha già iscritto a ruolo il ricorso, che è stato assegnato al Giudice competente per la sua trattazione. Con questa iniziativa MEDITERRANEA Saving Humans denuncia la falsa ricostruzione dei fatti che è stata proposta da sedicenti “autorità libiche” e chiede che la MARE JONIO sia al più presto liberata dagli effetti del Decreto Piantedosi.
Oltre al ricorso al Tribunale amministrativo contro il fermo illegittimo, il legal team di Mediterranea stanno lavorando ad un esposto penale contro il governo libico, la cosiddetta guardia costiera libica e i miliziani che si trovavano a bordo della motovedetta 658 “Fezzan”, e che hanno aperto il fuoco contro soccorritori e naufraghi nel tentativo di impedire le operazioni di soccorso, condotte in acque internazionali a quasi 100 miglia dalla costa libica
Cronaca
Lampedusa, Guardia Costiera trae in salvo 37 migranti – V I D E O
La Guardia Costiera trae in salvo 37 migranti a largo di Lampedusa
Il soccorso veniva eseguito in data odierna dalla motovedetta SAR CP 324 della Guardia Costiera italiana a sud-est di Lampedusa. L’equipaggio dell’unità navale della Guardia Costiera ha tratto in salvo i 37 migranti che erano in balia delle onde a bordo di una piccola imbarcazione in legno di circa 7 metri.
Le persone soccorse sono state successivamente trasferite in sicurezza sull’isola di Lampedusa
Cronaca
Guardia Costiera: migranti trasportati a Lampedusa per cure sanitarie
In merito al soccorso effettuato nella giornata di ieri dalla nave ONG Sea Watch 5, si precisa che l’evento è avvenuto in area di responsabilità SAR libica, a circa 30 miglia dalle coste libiche, a 25 miglia dalle coste tunisine e a 120 miglia di distanza dalle coste italiane più prossime (Lampedusa).
Giunta al Centro operativo nazionale della Guardia Costiera italiana la segnalazione dell’emergenza a bordo, in cui si rappresentava la necessità e l’urgenza di sbarcare 4 migranti tra cui un minore, si è provveduto ad informare immediatamente tutti i centri marittimi di soccorso più vicini e pertanto più idonei – in base alla distanza dalla costa e al relativo tempo di intervento – al trasporto urgente delle persone in pericolo di vita.
Anche il Centro di coordinamento dei soccorsi in mare dello Stato di bandiera (Bremen) dell’unità Sea Watch 5, la Germania, dava indicazioni alla nave di dirigere verso la Tunisia, Stato costiero più vicino e quindi in grado di intervenire più rapidamente.
La nave si è tuttavia diretta verso le coste italiane.
Pertanto da Lampedusa, la motovedetta SAR 319 della Guardia Costiera ha intrapreso la navigazione e, raggiunta l’unità in area di responsabilità SAR maltese, a 10 miglia al di fuori dell’area SAR italiana, ha effettuato l’evacuazione medica dei migranti bisognosi di cure mediche urgenti.
I migranti sono così stati trasportati in sicurezza sull’isola di Lampedusa.
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