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Personaggi

Oggi Giuseppe Marino compie 80anni. U' Pecuru festeggia a Gadir, Pantelleria

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Oggi, Giuseppe Marino, compie ben 80 anni. Pino U’ Pecoro festeggerà il suo compleanno nel modo che più piace al lui: nella sua isola con i suoi amici di sempre. Questo fa notizia, perché chi a Pantelleria non conosce o ha solo incontrato quello che è tra i personaggi più noti. Nato nella contrada di Khamma il 16 agosto del 1938, da papà Filippo e mamma Angelina, era l’ultimo dei figli dopo Lina e Fortuna. All’età di 16 anni, quando nell’isola aveva già imparato il mestiere di barbiere, volle intraprendere il viaggio alla ricerca di fortuna  che segnò per sempre la sua vita. Era il 1954, quando raggiunse una Milano ancora tutta da lanciare e conquistare. Iniziò, tanto per pagarsi la pigione e il necessario, come venditore di lupini e altre attività. Poi, avvicinandosi ai Mercati Generali, l’incontro decisivo per la sua vita con un importatore olandese di patate. Da lì il suo grande intuito lo fa divenire uno dei più importanti importatori di patate di tutta Europa. Nel frattempo aveva conosciuto Donna Marita di cui si innamora follemente, per sposarla da lì a poco. 20638771_123943754906937_4517899812336423832_n (2) Acquistò un dammuso a Gadir, con le pennule (reste di pomodori) sgargianti tra i vasi di basilico: ingredienti sempre a pronto uso per una mangiata insieme ai suoi amici di sempre riconoscibile dalla lunga ducchena azzurra che ospita sempre amici panteschi e forestieri, ma anche turisti sconosciuti, per il suo grande senso di accoglienza. Interminabili partite a scopone facendo coppia preferibilmente con Pierino Tatania, o Giorgio Di Micco e Pino Salerno, U’ Biondo. pierino Compì tante imprese commerciali, finanziarie, che lo avvicinarono a moltissima gente che immancabilmente restava affascinata da lui, dal suo spirito, dalla sua intelligenza, la sua capacità ospitale, dalla sua generosità e grande senso diplomatico. Queste caratteristiche   ma anche la simpatia e una rara dote cabarettista, sono ancora ben spiccate in lui. Mattatore di tante serate e cene, ancora a 80 anni  non c’è persona che lo incontri,  e non conservi un bel ricordo di Pino U’ Pecuru. pecoro panseca di micco Cento di questi giorni, Pino Pecuru! Marina Cozzo  

Marina Cozzo è nata a Latina il 27 maggio 1967, per ovvietà logistico/sanitarie, da genitori provenienti da Pantelleria, contrada Khamma. Nel 2007 inizia il suo percorso di pubblicista presso la testata giornalistica cartacea L'Apriliano - direttore Adriano Panzironi, redattore Stefano Mengozzi. Nel 2014 le viene proposto di curarsi di Aprilia per Il Corriere della Città – direttore Maria Corrao, testata online e intraprende una collaborazione anche con Essere Donna Magazine – direttore Alga Madia. Il 27 gennaio 2017 l'iscrizione al Consiglio dell'Ordine dei Giornalisti nel Lazio. Ma il sangue isolano audace ed energico caratterizza ogni sua iniziativa la induce nel 2018 ad aprire Il Giornale di Pantelleria.

Cultura

Pantelleria – Chiusura Castello, ci scrive Cesar Requesens discendente del principe dell’isola: suggerimenti

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Dalla ricostruzione storica, alle possibili soluzioni per riscattare l’antico e suggestivo maniero

La questione Castello di Pantelleria non va proprio giù a nessuno. La sua chiusura ha letteralmente scombussolato l’isola a partire dagli operatori culturali ai cittadini.
Ci ha scritto Cesar Requesens, pronipote del principe di Pantelleria

Gentile Marina, ho letto in merito al castello e ritengo che alcune informazioni siano degne di nota:

– La divisione tra amministrazioni ha una sua logica che risale all’epoca feudale. Fin dall’inizio (nel 1491, quando mio antenato Luis de Requesens y Cardona acquistò l’isola), il castello divenne proprietà del barone stesso, che doveva occuparsi della manutenzione dell’edificio e della guarnigione di soldati, e da lì esercitava il suo potere di impero misto.

Tuttavia, questa situazione non durò a lungo. A partire dal re successivo (da Ferdinando I d’Aragona si passò in Spagna all’imperatore Carlo V), gli attacchi dei pirati berberi resero necessario stabilire una guarnigione stabile di circa 100 uomini che dipendevano dal re. Questo fu il motivo per cui l’imperatore inviò una prima guarnigione che dipendeva sempre (come il castello) dallo “Stato” (la corona) e così rimase per sempre.
L’isola (il comune) apparteneva e dipendeva dal feudatario (i baroni Requesens poi principi), ma il castello e la sua guarnigione dipendevano dalla corona e poi dallo Stato che le succedette, che doveva occuparsi della manutenzione del castello e della sua guarnigione militare.

È molto importante sottolineare che da quelle prime guarnigioni di soldati nacquero nel tempo gran parte degli attuali lignaggi dell’isola (da qui tanti cognomi di origine spagnola come D’Aietti, Boccanera, Pineda, ecc…).

– Con il tempo, il castello stesso divenne una prigione, ma non smise di svolgere la sua funzione di “ripopolamento”, poiché molti dei detenuti finirono per mescolarsi con la popolazione locale e, una volta scontata la pena, si sposarono e rimasero sull’isola, creando nuove famiglie e casate.
– La disputa tra le amministrazioni ha un significato storico che deriva proprio da quell’epoca feudale (cosa molto siciliana, del resto, dove l’epoca feudale non è stata del tutto superata, con una separazione ancora esistente tra il locale e lo statale). In questo caso specifico sottolineo che queste dispute avvengono tra amministrazioni, che in fondo non sono altro che lo Stato che deve essere sempre al servizio degli amministrati, i cittadini panteschi.

È curioso quindi che con questo conflitto tra amministrazioni che si scaricano a vicenda la responsabilità della ristrutturazione dell’edificio, si evidenzia, ancora una volta, il problema storico dell’isola: l’incuria delle amministrazioni.

C’è qualcosa di importante in mezzo a questo conflitto. Il progetto milionario di ristrutturazione del porto (che è un’altra amministrazione, in questo caso il porto).
Ciò che è chiaro in questo caso è chi ci rimette: la vita culturale dell’isola e i suoi cittadini. Chi non rispetta gli accordi (le amministrazioni, incapaci di mettersi d’accordo) deve trovare la soluzione e restituire l’unico spazio culturale storico veramente importante e simbolico di tutta l’isola.

Un ultimo suggerimento, se può essere utile.
La fondazione Pantelleria è stata recuperata dal passato proprio per potenziare, con capitali privati convogliati attraverso il comune, il capitale necessario a valorizzare l’isola e attrarre un turismo di qualità (che necessita soprattutto di cultura).

Io stesso sto lavorando alla creazione della fondazione Requesens principe di Pantelleria proprio per valorizzare i valori storico-culturali di quelli che erano feudi del ramo siciliano della mia famiglia.
Questa via intermedia, con il sostegno delle istituzioni attraverso sovvenzioni, compresa ovviamente la fondazione Armani, potrebbe essere la via intermedia che sblocca la questione.

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Cultura

Pantelleria, sarà M° Cossyro a realizzare il busto del Dr. Zurzolo. I dettagli

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Avevamo annunciato la notizia lo scorso mese di marzo, relativamente ad un riconoscimento simbolico verso un grande personaggio nonchè professionista dell’isola come il Dr. Michele Zurzolo. Si tratterà di un busto in bronzo da realizzarsi a Piazza Perugia, in Tracino, sua contrada residenziale.
Con un grazioso gioco di omonimia, il M° MIchele Valenza, in arte Cossyro, ha manifestato al Comune di Pantelleria la propria disponibilità a creare l’opera.

Così nella determina di affidamento, appena resa pubblica: “la scelta dell’artista del Maestro Michele Cossyro, artista di fama internazionale, è motivata dalle sue conosciute qualità artistiche e dalle opere presenti a Pantelleria e nei
numerosi musei italiani e stranieri, in collezioni pubbliche e private, dalle quali emerge una
professionalità apprezzabile e che lo stesso ha già collaborato con l’Ente in passato,
ricevendo ampi consensi per la qualità artistica e simbolica dei suoi lavori e che pertanto si
ritiene che sia pienamente confacente per la realizzazione dell’opera richiesta da questa
Amministrazione;
CHE lo stesso Maestro Cossyro ha già manifestato disponibilità a realizzare un’opera
commemorativa per il Dott. Zurzolo, in piena sintonia con le finalità artistiche e celebrative
espresse dall’Amministrazione;
CHE l’opera sarà realizzata in bronzo, secondo tecniche scultoree tradizionali, con cura
nei dettagli e materiali durevoli, al fine di garantirne la conservazione nel tempo;”

 l’importo del contratto, ad affidamento diretto, è pari ad €. 23.000,00 con esonero dell’IVA in quanto contribuente
forfettario;”

Una bella soddisfazione per il M° Cossyro per l’incarico professionale che lo vedrà alle prese con un lavoro atteso da tutti i panteschi per il prestigio e il legame verso il Dr. Zurzolo.

Noi auguriamo buon lavoro al generoso e stimato artista.
Ricordiamo, infatti, che Michele Valenza ha donato fino ad ora 66 delle sue 100 opere impegnate per Pantelleria, o meglio per i panteschi, in mostra permanente presso la Mediateca a San Leonardo.

Con questo spirito, chi meglio di lui poteva assumere un incarico delicato e arduo, anche perchè le aspettative dei nostri isolani saranno alte.

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Personaggi

“Pantelleria” tutte le domeniche su Rai 1: nuova sigla di “Da noi… a ruota libera” di Pietro Gabriele

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La canzone “Pantelleria” di Pietro Gabriele è stata scelta come sigla della trasmissione Da noi… a ruota libera, che andrà in onda tutte le domeniche, dal 21 settembre e fino a giugno, in preserale su Rai 1, subito dopo Domenica In. È un riconoscimento importante che porta il nome di Pantelleria e di un artista pantesco su scala nazionale.

Il programma e i suoi successi

Da noi… a ruota libera è un talk‑rotocalco della domenica pomeriggio su Rai 1, condotto da Francesca Fialdini, che racconta storie di vita vissuta, emozioni sincere, il racconto dell’ordinario e dello straordinario, in un mix di leggerezza e profondità.

Negli anni precedenti la sigla del programma ha vestito brani già celebri: nella prima edizione “Io ti aspetto” di Marco Mengoni; poi “Meraviglioso” dei Negramaro (versione reinterpretata) e, successivamente, “Supermodel” dei Måneskin. 

Da noi… a ruota libera gode di ascolti molto solidi: nella stagione 2024‑2025 alcune puntate hanno superato i 2 milioni di spettatori e raggiunto picchi di oltre il 15‑16% di share. Questo significa che il brano “Pantelleria” verrà ascoltato quotidianamente (nel senso domenicale) da un pubblico che va dagli 1,4 ai 2,5 milioni, potenzialmente di più nelle puntate più seguite.

Con Pantelleria sulle frequenze Rai, l’isola di Pantelleria non sarà  solo meta turistica, bellezza naturale: diventerà anche sentimento trasmesso ogni domenica nelle case degli italiani. Questa sigla permetterà all’isola – e al suo artista – di essere nella routine domenicale nazionale, di entrare nelle conversazioni, nei cuori, nelle scelte musicali di chi magari non l’ha mai visitata e per chi l’ha lasciata, sentire quel legame rinnovarsi ogni volta.

Per il pubblico di Da noi… a ruota libera, significa aprire le puntate con un brano che non è stato scelto a caso, ma scelto con cuore, con spontaneità – un segno forte di qualità, di varietà e di coraggio nel lasciare spazio a nuovi autori.

Per chi non avesse ancora ascoltato il brano è possibile farlo su tutte le piattaforme digitali. Sugui il link: 

Spotify: https://open.spotify.com/intl-it/track/7tZMTmBMLu11bsYzYjLp5f?si=ddbacef488ca4bf8

Youtube: https://www.youtube.com/watch?v=mnSB1BcF51c&list=RDmnSB1BcF51c&start_radio=1

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