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Occhio al cielo per la Luna piena del castoro nell’eclissi più lunga del secolo

Giuliana Raffaelli

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La più lunga degli ultimi 600 anni

Quella di oggi è una giornata davvero speciale per gli astrofili. È in corso una eclissi di Luna, seppure parziale. E sarà l’ultima dell’anno, oltre che la più lunga eclissi lunare parziale dal XV secolo.

La Terra si sta frapponendo tra Sole e Luna. Quest’ultima sarà vicina all’apogeo, cioè al punto più distante sulla sua orbita rispetto alla Terra (405mila chilometri dal centro della Terra). Per tale motivo le è stato dato il nome di “microluna”. Il nostro pianeta proietterà la sua ombra sul satellite, che si oscurerà per il 97%, assumendo una sfumatura rossa.

Il fenomeno è davvero spettacolare. Ma freniamo l’entusiasmo. Dall’Italia sarà quasi invisibile. L’eclissi, infatti, avverrà di giorno. O meglio, è già iniziata.

Alle 7.02 italiane il nostro satellite è entrato nella zona di penombra. L’eclissi vera e propria è iniziata alle 8.18. Ma il massimo dell’oscuramento alle 10.04. La fine alle 11.47. La Luna uscirà completamente dalla penombra alle 13.03.

Solo in alcune fasce della nostra penisola è visibile pur nel cielo diurno. Si tratta del Nord-Ovest Italia e di alcune regioni del Centro, soprattutto del medio Tirreno. Al Sud nessuna chance.

Lo spettacolo sarà incredibile per chi avrà la fortuna di vederlo dal vivo. I fortunati sono gli abitanti di Russia e Nord America, comprese Alaska e Hawaii, ed Estremo Oriente. Esclusi buona parte di Africa, Medio Oriente ed Europa.

(Nella foto: mappa della visibilità dell’eclissi lunare. Le aree più scure indicano le zone di migliore visibilità. Credit: NASA/JPL-Caltech)

Ma nessun timore. Molte sono le dirette dalle zone del mondo in cui sta avvenendo.

Potete collegarvi subito, ad esempio, cliccando al link del Griffith Observatory di Los Angeles, California https://youtu.be/U079_8l8SNM

E tranquilli, c’è ancora tempo per vederla. Durerà infatti complessivamente circa 6 ore (da penombra a penombra).

Non perdiamo quindi l’occasione. Per vederne una di durata paragonabile dovremo aspettare l’8 febbraio del 2669. Un po’ troppo in là!

Una curiosità sul nome. La luna di oggi è conosciuta come “Luna piena del castoro” (“full beaver moon”) o “Luna di ghiaccio” (“full frost moon”). Sembra che il nome sia stato coniato dai nativi d’America. Due le interpretazioni. Secondo la prima il nome deriva dal fatto che i castori in questo periodo finiscono di costruire le loro tane con rami e fango, prima che le paludi ghiaccino, per andare in letargo. Un’altra versione, meno romantica, lega il nome alla caccia al castoro per ricavarne pellicce per affrontare il freddo inverno. Ma questa luna è anche chiamata di ghiaccio, perché si verifica alle porte dell’inverno.

(Credit immagine: Pixabay license)

Giuliana Raffaelli

Laureata in Scienze Geologiche, ha acquisito il dottorato in Scienze della Terra all’Università di Urbino “Carlo Bo” con una tesi sui materiali lapidei utilizzati in architettura e sui loro problemi di conservazione. Si è poi specializzata nell’analisi dei materiali policristallini mediante tecniche di diffrazione di raggi X. Nel febbraio 2021 ha conseguito il Master in Giornalismo Scientifico all'Università Sapienza di Roma con lode e premio per la migliore tesi. La vocazione per la comunicazione della Scienza l’ha portata a partecipare a moltissime attività di divulgazione. Fino a quando è approdata sull’isola di Pantelleria. Per amore. Ed è stata una passione travolgente… per il blu del suo mare, per l’energia delle sue rocce, per l’ardore delle sue genti.

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In Vaticano, torna la messa in latino

Redazione

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Benedetto XVI aveva liberalizzato il messale tridentino, Francesco lo ha ristretto. Ora Leone XIV ha concesso al cardinale ultraconservatore di celebrarlo per il pellegrinaggio dei fedeli affezionati al rito antico.

Venerdì i vespri con Zuppi

La messa in latino presieduta nella Basilica di San Pietro ieri dal cardinale Raymond Burke è finita sul New York Times. ”Il permesso papale per la messa in latino a San Pietro dà speranza ai tradizionalisti”, titola il quotidiano statunitense. ”Papa Francesco – ricorda il NYT, parlando delle restrizioni operate da Bergoglio – limitò notevolmente l’uso della tradizionale messa in latino, ritenendo che seminasse divisione.

I cattolici tradizionalisti sperano che papa Leone tracci un percorso diverso”. Fedeltà al rito antico e speranza per il futuro La peregrinazione Summorum Pontificum nasce per testimoniare l’attaccamento di numerosi fedeli nel mondo alla liturgia tradizionale. Il Cardinale Burke, noto sostenitore del Usus Antiquior, è stato negli anni anche una delle voci critiche più ferme contro le restrizioni imposte da Papa Francesco alla celebrazione della Messa tradizionale, in particolare con il motu proprio Traditionis custodes del 2021.

Salvatore Battaglia

Presidente Accademia delle Prefi

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Libero Consorzio, Presidente Quinci nomina portavoce Vito Manca

Direttore

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Ho deciso di conferire l’incarico di Portavoce (ai sensi dell’art.7 L.150/2000 e dell’art.
14 L.R. 7/1992 e ss.mm.ii) al giornalista Vito Manca. La considero una scelta che ha
come obiettivo prioritario quello di rendere sempre più diretto e concreto il confronto
di questa Presidenza con il territorio. La comunicazione è uno strumento democratico
che va sostenuto e difeso con la trasparenza delle azioni e l’onestà intellettuale del
pensiero. Strumento fondamentale che va dunque affidato all’esperienza ed alla
professionalità per non correre il rischio dell’improvvisazione e della superficialità.
Confermo poi il mio impegno ad istituire l’Ufficio Stampa del Libero Consorzio
Comunale di Trapani così come ho avuto modo di dichiarare ai rappresentanti
dell’Assostampa trapanese. L’informazione e la comunicazione istituzionali devono
essere necessariamente ampie, articolate, funzionali ed affidate alle diverse figure
professionali previste dalla legge, senza alcuna interferenza o sovrapposizione.
Trapani, 22 ottobre 2025

F.to: Salvatore Quinci
Presidente Libero Consorzio Comunale di Trapani

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L’asino di Pantelleria su RAI3 in “Il settimanale”

Franca Zona

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Sabato 18 ottobre Mamma Rai racconterà dell’asino pantesco

Il TgR3 parlerà dell’asino di Pantelleria, sabato 18 ottobre, dalle ore 12.30.

Sarà un lieto appuntamento dopo l’incredibile settimana di Pantelleria Asinabile, appena passata e di cui ancora riecheggiano il chiacchiericcio dei bambini, il discorrere degli adulti e, naturalmente, il ragliare degli asini presenti. Ne menzioniamo alcuni: Upupa, Bernardette e non di meno il magnifico puledro di Ettore.

Così si parlerà, nel servizio, di come l’asino sia tornato sull’isola, del progetto innovativo che lo ha reso possibile e tante altre curiosità.

Da non perdere, dunque, la puntata di sabato 18, ore 12.30, con un piacevole contributo della Rai alla conoscenza di questo essere adorabile, forte ed energico, dotato di un gran cuore, come l’asino di Pantelleria.

Franca Zona

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