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Cronaca

Musumeci di nuovo leader della Sicilia con il dimissionario Razza nell’interim?

Maria Chiara Conticello

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La ricandidatura di Nello Musumeci alla carica di Presidente della Regione Sicilia per le elezioni del 2022 ormai è chiara e quasi del tutto ufficiale.

Dopo aver ottenuto il via libera dal Primo Vertice di Maggioranza, secondo alcune indiscrezioni il Presidente starebbe già pianificando quello che potrebbe essere, se vincitore, il suo governo.

Come lui stesso ha affermato, il Centrodestra di presenterà alle elezioni unito e compatto ma non sono poche, invece, le preoccupazioni. Perché nelle ultime ore è stata resa nota la scelta di Musumeci di volere al proprio fianco Ruggero Razza, ex Assessore alla Saluta della Regione Sicilia dimessosi a seguito dell’inchiesta della Procura di Trapani sui presunti dati falsi forniti all’Istituto Superiore di Sanità.

Ma non solo nel 2022. Ruggero Razza, infatti, potrebbe ritornare all’ARS a breve. Per quello che potrebbe essere il secondo Governo di Musumeci, invece, si pensa a Razza come Assessore ai Trasporti mentre Marco Falcone potrebbe essere dirottato alla Sanità.

Decisioni, quelle di Musumeci, su cui non tutti si trovano d’accordo e che potrebbe causare, quindi, non poche fratture all’interno del Governo.

Il ritorno di Ruggero Razza, poi, potrebbe anche far diminuire la fiducia a Musumeci da parte del popolo siciliano, rimasto scottato dallo scandalo che ha visto l’Assessore protagonista.

A giovarne, invece, potrebbe essere l’ipotetico candidato e ancora incerto competitor Cateno De Luca. L’attuale Sindaco di Messina, infatti, ha più volte espresso il suo disaccordo con il Governo Siciliano e, soprattutto, con il lavoro dell’Assessore Razza – con cui, secondo De Luca, condivide il sogno politico di diventare Presidente della Regione –.

Cateno De Luca, infatti, potrebbe concentrare la propria campagna elettorale proprio sulla scelta di inserire nuovamente Razza nel Governo Musumeci e, quasi sicuramente, troverebbe l’appoggio di tanti siciliani che vedranno in De Luca un vento di novità che non sia una solita minestra rinfrescata.

Perché la scelta di Musumeci, in fin dei conti, potrebbe essere proprio questo.

Maria Chiara Conticello

Maria Chiara Conticello è nata a Erice il 25 febbraio 1998. Nel 2020 si è laureata in Scienze dell'Informazione: Comunicazione Pubblica e Tecniche Giornalistiche presso l'Università di Messina. Dal 2020 collabora con il giornale Online Prima Pagina Trapani. Nel 2021 avvia una collaborazione con il Giornale di Pantelleria. Attualmente frequenta il Corso di Laurea Magistrale in Scienze dello Spettacolo.

Ambiente

Pantelleria, calendario distribuzione acqua a Khamma e Tracino – dicembre 2025

Direttore

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Un nuovo passaggio di acqua nelle contrade attigue Khamma e Tracino. Si comincia domani 4 dicembre

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Politica

L’Ars conferma la fiducia a Schifani, respinta la mozione dei gruppi di minoranza

Redazione

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L’Ars conferma la fiducia a Schifani, respinta la mozione dei gruppi di minoranza

 
L’Assemblea Regionale Siciliana , ieri sera, ha respinto la mozione di sfiducia al presidente della Regione, Renato Schifani, con 41 voti contrari e 26 a favore. La votazione è giunta dopo quasi cinque ore di dibattito in Aula, al termine del quale Schifani è intervenuto per una replica. Il presidente ha tracciato un bilancio di tre anni di attività del suo governo illustrando i risultati conseguiti a partire dal risanamento dei conti pubblici, dai progressi in campo economico e occupazionale, dagli interventi infrastrutturali nei trasporti, nello smaltimento dei rifiuti e nel settore idrico, fino ai miglioramenti nella sanità, nelle politiche sociali e ambientali e nel turismo. Nel suo intervento, Schifani ha evidenziato, tra l’altro, l’ulteriore miglioramento del giudizio di Moody’s che ha portato il rating della Regione Siciliana da “speculativo” a “stabile” e gli interventi in favore del sistema delle imprese.

«La maggioranza ha dato prova oggi di grandissima compattezza – ha detto il presidente della Regione – un dibattito acceso nel quale ho ascoltato tutti. Quello che ho riscontrato è l’assenza di una controproposta da parte dell’opposizione. Noi andiamo avanti con il nostro programma – ha aggiunto Schifani – non ho mai avuto dubbi sull’esito di questa di questa votazione, anche perché siamo dalla parte del giusto. Abbiamo il diritto e il dovere di governare, ce l’hanno chiesto i siciliani, ci hanno investito di questo ruolo e dobbiamo portarlo avanti».

Schifani in Aula ha inoltre ricordato che già nel 2002 aveva auspicato che la misura del carcere duro diventasse permanente e che venisse introdotto il sequestro “per equivalente” dei patrimoni mafiosi, obiettivi poi raggiunti anche grazie al suo impegno parlamentare. Il presidente ha rivendicato le scelte del governo in difesa della legalità e per la prevenzione di rischi di infiltrazioni mafiose negli appalti della Regione. A tal fine, il governo ha affidato i principali bandi a Invitalia e tutti i più importanti appalti sono sottoposti alla valutazione dell’Anac, tra questi quelli per i termovalorizzatori e per il polo pediatrico di Palermo.

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Ambiente

Gangi, un albero per ciascun nato nel 2025

Redazione

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A Gangi si rinnova da cinque anni la tradizione di consegnare ai genitori un albero per ogni nato o adottato nell’anno in corso (2025). L’iniziativa, che si è svolta nella chiesa al “Monte”, è stata promossa dall’Ordine Francescano secolare di Sicilia “Immacolata Concezione” in collaborazione con il Comune di Gangi. Un Albero per ogni bambino nato è un’iniziativa tesa a concorrere alla salvaguardia del Creato.

Prima della consegna delle piantine alle famiglie è stata celebrata la Santa messa. Hanno presenziato alla cerimonia, assieme alle famiglie, la ministra dell’Ordine Francescano secolare di Gangi Antonella Ferraro, il sindaco di Gangi Giuseppe Ferrarello e l’assessore Nicola Blando.

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